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ROMA
Nel '400 Roma era ancora un piccolo centro, mentre le altre città erano già sviluppate. Nella città si trovavano solo le grandi chiese del cristianesimo e antiche rovine.
Papa Niccolò V ricostruì quindi la città imperiale, fece organizzare la ricostruzi 949c29j one generale della città e delle antiche mura Aureliane. Inoltre ordinò la demolizione dell'antica San Pietro.
Verso la fine del '400 Sisto IV fece ricostruire la chiesa di S.Maria del popolo e fece affrescare la Cappella Sistina da: Botticelli, Perugino, Ghirlandaio, Pinturicchio e Signorelli. Nel 1500 Roma fu "nuova".
Bramante, architetto e pittore italiano, nato a Roma nel 1444 e morto nella stessa città nel 1514, costruì Il Tempietto di San Pietro in Montorio che fu una delle sue prime opere a Roma.
Questo tempio classico, dalle proporzioni perfette, costituì un modello per l'architettura del primo Rinascimento.
RAFFAELLO
Fu un pittore e un architetto italiano, nato ad Urbino nel 1483 e morto a Roma nel 1520.
Chiamato a Roma da Papa Giulio II nel 1508, iniziò la grande impresa della decorazione ad affresco delle Stanze Vaticane.
Cacciata di Eliodoro (Roma, affresco della stanza di Eliodoro in Vaticano).
Eliodoro era un ladro che venne catturato da un cavaliere mentre tentava di rubare il tesoro dal Tempio di Gerusalemme.
L'affresco della Stanza di Eliodoro è di ispirazione storico-politica e celebra l'intervento divino in favore della Chiesa, con riferimento alla missione di Giulio II ( vittoriosa crociata contro le truppe straniere in Italia).
I soggetti allegorici della Stanza della Segnatura (il nome deriva dalla funzione di questa stanza, usata per firmare i documenti ufficiali), sintetizzano il pensiero antico con la renovatio operata dal cristianesimo attraverso la raffigurazione del Vero, del Bene e del Bello.
Una delle massime sintesi della cultura del Rinascimento, invece, è rappresentata nella Stanza dell'Incendio del Borgo. Questa stanza in origine era la sala da pranzo, ma, quando la decorazione fu terminata, divenne una sala da musica.
Nell'affresco è presente anche un riferimento ad Enea, rappresentato mentre, con il padre sulle spalle, fugge dall'incendio.
La ripresa di un mito della classicità indica un nuovo atteggiamento
dell'artista.
Dall' artistica tensione drammatica della Cacciata di Eliodoro si passa all'equilibrio spaziale e compositivo della Scuola di Atene
In questo affresco Raffaello rese omaggio a molti suoi contemporanei rappresentandoli come antichi filosofi greci.
La rappresentazione ha come tema il dibattito sulla ricerca della verità tra i filosofi greci Platone e Aristotele e i filosofi vi sono ritratti, appunto, con i volti di celebri contemporanei di Raffaello.
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