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L'austria, dolfuss e annessione

storia



L'austria, dolfuss e annessione - l'austria, tra germania e italia, conobbe subito gli organizzazioni paramilitari nazionalsocialiste, molte nate nel conservatorismo cattolico. Non mancavano movimenti rifacenti al fascismo italiano, con rifiuto della democrazia, e utilizzo della violenza. Massima espansione nel luglio 27, quando furono usati per reprimere una rivolt 333b17d a operaia. Fu creata una sezione austriaca del partito nazionalsocialista. Nelle elezioni del 30 la destra estrema ottenne grande successo, nel 31 ci fu un tentativo di colpo di stato, nel 32 dolfuss divenne cancelliere, capo dei conservatori cattolici. Con la creazione del fronte patriottico, che impose una svolta autoritaria; ottenne i pieni poteri nel 33, basata sulla repressione dell'opposizione. Dolfuss però si oppose alla nazificazione dell'austria, aprendo al conflitto contro hitler. Inoltre perse pian piano l'appoggio dei gruppi più reazionari, finché nel 34 dei nazisti austriaci organizzarono il colpo di stato che costò la vita del cancelliere. Gli successe il suo consigliere che accentuò gli elementi fascisti, tentando di mantenersi indipendente. Nel 38, la germania procedette all'annessione.

L'ungheria - era stato lo stato più ridimensionato dagli accordi, e fu governata dal 19 da un governo autoritario, che aveva represso la rivoluzione comunista. Tra i repressori c'era gombos, che prese potere nel 32, razzista e antisemita. Entrò in contatti con mussolini e legò il suo stato alla germania nazista. Alla sua morte presero forza le croci frecciate, che puntavano alla creazione di una grande area carpatico-danubiana federale.

Balcani ed europa slava - il fascismo si era già imposto in bulgaria, in albania e iugoslavia. Nel 38 fu la volta della romania. Poi anche polonia, finlandia e grecia.



Portogallo - nella penisola iberica era economicamente più arretrata e basata sul latifondo estensivo. Salazar, primo ministro nel 32, diede alla dittatura militare che già governava il portogallo una nuova impronta confessionale (estado novo), che cadde nel 1974.

Sistema politico giapponese - in tutta la storia del giappone moderno furono presenti tratti autoritari. La costituzione nipponica (1889) concentrava nell'imperatore tutto il potere e dava al parlamento un ruolo subalterno. A ciò si aggiungeva il potere dell'esercito sottoposto alla sola autorità del sovrano.

Crisi economica ed espansionismo - anche l'economia giapponese era stata colpita dalla crisi occidentale, poiché la diffusione del protezionismo gli chiuse molti sbocchi. Questa crisi fece aumentare le intenzioni espansionistiche sulla cina, per allargare il mercato. Nel 31 invase la manciuria, perché grande bacino agrario. La guerra fu dichiarata nel 37. La situazione precipitò con l'uccisione del primo ministro nel 32, che spinse l'imperatore ad aumentare i poteri dell'esercito. Infine, nel 40, poco prima dell'attacco agli stati uniti, si arrivò allo scioglimento dei partiti politici, tranne quello dominato dai militari.

America latina - arretratezza. Movimenti populisti nazionalistici, con marxisti e laburisti, ma anche istanze antidemocratiche. In brasile il governo venne travolto da un movimento guidato da vargas, che nel 30 fu presidente della repubblica. Spietata repressione dei comunisti, fino alla creazione di un estado novo. Un regime simile a quello portoghese. A questi si ispirò il partito dei colonnelli in argentina che prese il potere dopo una lunga agonia dell'oligarchia che governava. Questo era governato da peron, di simpatie fasciste, che divenne nel 45 presidente della repubblica. In messico calles dette il via ad un regime dominato dai militari nel quale convissero il populismo (riforme agrarie e istruzione) e idee nazionaliste che spinsero il governo alla rottura con usa e gran bretagna.

Trasformazioni in gran bretagna - nel 31 fu creato un governo di coalizione, con liberali, conservatori e un po' di laburisti, che, per far fronte alla crisi monetaria abbandonò il gold standard. Con i grandi scioperi dei minatori del 21 e del 26, i sindacati avevano organizzato duri scontri, senza mai essere posti fuorilegge, come avvenne nelle altri nazioni europee. Nel 27 furono create nuove manovre sociali, come il sussidio di disoccupazione, per non far calare il potere d'acquisto della popolazione. Si allargarono anche le partecipazioni politiche delle masse all'esercizio del potere. In india si intensificò l'azione di gandhi e del partito del congresso, allargando le fratture tra il ceto dominante inglese e le popolazioni native. Nel 35 la corona inglese emanò una costituzione che faceva dell'india uno stato federale, diviso in province autonome.



Diffidenza verso urss e appeasement - la diffidenza era data dal fatto che la russia tentava di immettersi negli affari europei. La gran bretagna inoltre non aveva mai ostacolato l'avanzata del fascismo, manifestando una certa condiscendenza, anche per protesta contro le troppo dure decisioni di versailles. L'appeasement era l'arrendevolezza verso il revisionismo tedesco e italiano. Questa fu alla base della poca opposizione alla guerra d'etiopia.

Pericolo fascista in francia - per difendersi dalla crisi il governo di destra tutelò la moneta e difese il mercato interno, con barriere doganali. Aumentò la polarizzazione dello scontro tra comunisti e filofascisti, abbastanza forti da condizionare i governi moderati. Nel 34, questi movimenti, come "l'action française" o la "croix de feu" tentarono il colpo di stato, fallendo. Nel frattempo le sinistre trovarono un'intesa e si presentarono unite alle elezioni. Nel 36, il fronte popolare antifascista vinse le elezioni, composto da comunisti, socialisti e radicali. Questo diede fiato al movimento operaio che ottennero degli accordi a matignon, in cui il governo accettò quasi tutte le condizioni dei sindacati. Nel 37 diede le dimissioni blum, e iniziò il governo di centro destra.

Spagna - ai margini della modernizzazione europea. Rapporti sociali di tipo feudale. L'unità era minacciata dalle tendenze autonomistiche dei paesi baschi e della catalogna. Fra il 23 e il 30 il re aveva appoggiato il regime autoritario e militare, che uscì indebolito dalla grande crisi. Nelle elezioni del 31 infatti vinse la sinistra, il re abbandonò lo stato e fu proclamata la repubblica, che tentò la laicizzazione dello stato e la limitazione del potere della chiesa. Dopo 2 anni però vinse un cattolico di destra e iniziò la repressione sociale, soffocando, con 3000 vittime, uno sciopero di minatori.






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