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LE GUERRE D'ITALIA

storia



LE GUERRE D'ITALIA


Alla fine del Quattrocento esistevano in Italia cinque stati principali: il ducato di Milano, la repubblica di Venezia, la signoria di Firenze, lo stato della chiesa e il regno di Napoli. A essi affiancavano numerosi stati minori: le repubbliche di Lucca, Siena e Genova. Fino al 1454 i principi italiani erano stati continuamente in lotta tra loro, ma nessuno era riuscito a prevalere. La fragilità italian 424g68e a emerse quando il re di Francia Carlo VIII mutò improvvisamente la sua politica, rinunciando alle Fiandre e alla Franca contea per rivendicare invece il possesso del regno di Napoli, come erede della dinastia degli Angioini spodestata dagli Aragonesi mezzo secolo prima. Appoggiato dal duca di Milano, Ludovico Sforza, e successivamente anche dal signore di Firenze, Piero dei Medici, il re di Francia riuscì ad attraversare senza troppe difficoltà la penisola. I fiorentini, dopo il passaggio delle truppe francesi insorsero e cacciarono Piero, restaurando la repubblica, ma questo fatto ebbe poca influenza sulla marcia di Carlo VIII, che nel febbraio del 1495 entrò in Napoli. I principi italiani avevano creduto di poter usare la discesa di Carlo VIII nelle lotte interne, ma si dovettero accorgere che era successo esattamente il contrario: il re di Francia aveva usato le divisioni tra i principi italiani per impadronirsi del più vasto stato della penisola. A questo punto, si costituì una lega antifrancese che comprendeva Milano, lo stato pontificio, Venezia e Firenze. Carlo VIII era sulla strada del ritorno verso la Francia, quando a Fornivo sul Toro il suo esercito si scontrò con quello della lega italiana, che nonostante la superiorità numerica non riuscì a infliggergli una sconfitta decisiva. La stessa impresa fu tentata dal nuovo re di Francia Luigi XII d'Orléans. Anche in questo caso la spedizione fu resa possibile dall'alleanza con due stati italiani: con Venezia e con il papa Alessandro VI. Girolamo Savonarola aveva imposto nella repubblica fiorentina uno stile di vita rigidamente religioso. Alessandro lo scomunicò e l'anno successivo fu condotto al rogo come eretico. Venezia fu libera di occupare Cremona e il papa ebbe il sostegno della Francia. Luigi XII occupò Milano e si accordò coi sovrani spagnoli per cacciare dal trono gli Aragonesi di Napoli e spartire con la Spagna il loro regno. Tra Francia e Spagna si accese un conflitto al termine del quale l'intero regno di Napoli passò a Ferdinando d'Aragona. L'obbiettivo del nuovo pontefice Giulio II era di rafforzare politicamente e militarmente lo Stato della chiesa e il suo primo impegno fu il rapido smantellamento del dominio di Cesare Borgia. La lega di Cambrai ebbe l'effetto di rompere l'equilibrio italiano a favore dei francesi e subito Giulio II si dette da fare per organizzare contro la Francia la cosiddetta lega santa. Dopo un sanguinoso scontro a Ravenna, Luigi XII dovette sgomberare Milano che fu riconsegnata agli Sforza. L'indebolimento dei francesi permise nel 1513 agli spagnoli di penetrare in toscana dove ridettero il potere a Giuliano dei Medici. Nello stesso anno morì Giulio II e il conclave elesse papa Leone X. Due anni dopo morì anche Luigi XII e il trono di Francia passò a Francesco I. per la quarta volta in quindici anni Milano cambiò padrone e tornò sotto la signoria francese. Con il possesso francese di Milano e quello spagnolo del ragno di Napoli le guerre d'Italia sembravano concluse. Ma la grande novità emersa da quelle guerre fu il trionfo della fanteria dei picchieri sulla cavalleria.






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