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ESPANSIONE COLONIALE NELL' ETA' DELL' IMPERIALISMO

storia





ESPANSIONE COLONIALE NELL' ETA'   

DELL' IMPERIALISMO



Nell' ultimo quarto del XIX secolo il fatto più significativo della storia mondiale è la spartizione del mondo in possessi coloniali.

Vi parteciparono le nazioni più forti e importanti di quel periodo : Russia, Germania, Belgio, Italia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Francia .

La politica coloniale derivò dalla necessità dei paesi economicamente progrediti di trovare nuove fonti di materie prim 424f51e e e sbocchi di mercato, ma anche dalla ricerca di nuove zone d' impiego del capitale "eccedente".

Ci furono poi altri motivi con cui le grandi potenze cercarono di "scusare" l' accaparramento di molti territori ; come l' aumento di popolazione nella propria nazione. Infatti con l'acquisizione di altri territori molte persone sarebbero potute emigrare, riducendo così il problema.



Tutti i territori disponibili del mondo vennero conquistati e trasformati in domini coloniali, ma il continente che venne più sfruttato e subì i più profondi e significativi cambiamenti fu senz'altro l' AFRICA.





L' AFRICA PRIMA DELLA COLONIZZAZIONE



Tra il 1650 e 1850 in quasi tutta l'Africa ci furono grandi trasformazioni interne che spesso si concludevano con lotte tra le diverse etnie.

Nel delta del Niger si erano formate molte monarchie e repubbliche unite da interessi commerciali e da una positiva concezione di convivenza tra i popoli (Ijaw, Jekri, Oron, Ibo, Ibibio, Edo). Fondamentale per la loro attività era il commercio degli schiavi.

Nelle zone dell' interno c'era un' economia basata più sullo sfruttamento delle risorse agricole. Questi stati si rafforzarono militarmente e cercarono di espandersi creando nuovi conflitti con le zone vicine e creando nuovi stati ; da ricordare lo Stato dell' Unione Ashanti che si sviluppò molto e si espanse nel Ghana.

Sulle coste dell' oceano Indiano si costituirono delle reti commerciali tra l' Africa e l'India.

Nel Sud Africa le popolazioni Bantu si espansero verso nord, ma ebbero duri contrasti con gli Olandesi che si conclusero con stragi, soprattutto di africani (guerre di Cafri).

Nel 1850 circa gli africani videro che gli europei stavano cercando di conquistare il loro territorio e così unirono tutte le forze africane sotto il comando del capo Dingiswayo, ma tutto fu inutile.




LA COLONIZZAZIONE AFRICANA




Prima dell' età dell' Imperialismo l'occupazione del territorio dell'Africa aveva uno scopo puramente commerciale e si limitò alle coste, fu l'Inghilterra che nel 1876 iniziò per prima la dominazione del territorio Africano conquistando Egitto, Sudan e poco più tardi anche parte della Somalia e della Nigeria. Tentò di allargare la sua espansione anche nel Sud Africa , in cui aveva già una colonia, quando scoprì la presenza di diamanti e oro. Scoppiò così una guerra vinta alla fine dalla superiorità degli Inglesi, che formarono così l' unione Sud Africana sotto il regime Britannico.

Arrivarono così anche le altre grandi potenze: Francia, Belgio, Germania, Portogallo, Spagna e ITALIA.

La Francia aveva già dei possedimenti in Africa e li allargò conquistando la Tunisia(1881). Estese poi il suo dominio nella parte centrale e interna del continente e immediatamente dopo conquistò il Madagascar.

La Germania fu in principio disinteressata dal problema coloniale, ma anch' essa dovette poi entrare nella spartizione del dominio africano. Il ritardo di qualche anno non aveva lasciato grandi possibilità alla Germania, che dovette "arraffare" ciò che rimaneva, conquistando molte zone ma disunite, non potendo creare un impero coloniale unito come la Francia.

Il Belgio riuscì ad annettere ai propri territori il Congo mediante un trattato con gli Stati Uniti.

Il primo acquisto Italiano in Africa fu la baia di Assab, in seguito acquistò Massaua e formò la colonia ERITREA, infine pose il dominio su una parte della Somalia


Nonostante questi possedimenti l' Italia non era particolarmente interessata al dominio coloniale africano, fu l' episodio dell' eccidio di 500 soldati italiani a Dogali che accese il risentimento nazionalistico nella politica coloniale.

Così l'Italia decise di espandere i propri territori conquistando l' Etiopia, ma subì una durissima sconfitta ad Adua (1896).

Quindici anni dopo, con Giolitti al capo del governo, l'Italia aspirò all'ultimo lembo di terra in Africa: "l'arida" Libia. Così dichiarò guerra alla Turchia, padrona della Libia, e nel giro di un anno riuscì a impossessarsene.

Questa guerra viene ricordata soprattutto perché fu il primo impiego dell' aviazione italiana in guerra.










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