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LO STUDIO DI FUNZIONE
Lo studio di funzione è quel procedimento che permette di analizzare e graficizzare una qualsiasi funzione sotto diversi aspetti.
FUNZIONE: è una relazione di qualsiasi tipo che lega la variabile indipendente x alla variabile dipendente y, in modo che ad ogni x corrisponda uno ed un solo valore di y. Viene generalmente indicata con l'espressione y = f (x)
I diversi punti da analizzare sono:
Ricerca del campo di esistenza (dominio)
Ricerca degli asintoti verticali (A.V.)
Positività
Intersezioni assi
Ricerca dell'asintoto orizzontale (A.O.)
Ricerca dell'asintoto obliquo (A.OB.)
Massimi e minimi
Disegno della funzione
RICERCA DEL CAMPO DI ESISTENZA (CE)
Campo di esistenza, dominio = Sono tutti quei valori che posso attribuire alla X affinché esista la Y.
Si possono trovare diversi CE a seconda del tipo di funzione in esame:
1- POLINOMIO y = P (x) CE = ( -
2- RAPPORTO DI POLINOMI y = P (x) CE = pongo Q (x) 0 ; il CE sarà
Q (x) ( - ) con Q (x)
n
3- RADICE Y = f (x) se n è dispari : il CE sarà ( -
se n è pari : pongo f (x)
4- LOGARITMO y = lg [ f (x) ] CE = pongo f (x) > 0
f (x)
5- ESPONENZIALE y = e CE = ( -
Dopo aver trovato il CE si procede a tracciare l'asse x e l'asse y sul grafico, per essere poi in grado di disegnare la funzione.
Prima di procedere con lo studio di funzione è opportuno dare la definizione di ASINTOTO:
"L'asintoto è una retta alla quale la funzione si avvicina sempre di più senza mai toccarla; si dice anche che la distanza tra la funzione e l'asintoto tende a zero senza mai diventare zero"
RICERCA DEGLI ASINTOTI VERTICALI (AV)
ASINTOTI VERTICALI: sono tutti quei valori che annullano il denominatore nelle funzioni razionali ed irrazionali fratte. Essi hanno equazione y = C e la loro caratteristica principale è che non possono mai essere attraversati dalla funzione.
Nelle funzioni logaritmiche si annulla anche il numeratore.
Essi sono paralleli all'asse Y ed hanno equazione generica: x = k
L'asintoto verticale ha una sua verifica che è la seguente:
sia "c" il valore che annulla il denominatore si deve verificare che
lim f (x) = +
x c
es. y = x²+1 x-3 0 x = 3 A.V.
x -3
Verifica:
lim x²+1 = 9+1 = 10 = SI X = 3 A.V.
x x-3 3-3 0
Dopo aver trovato gli AV, si procede a disegnarli nel grafico.
Il calcolo della positività permette di andare a vedere dove la funzione, laddove esiste, si snoda.
Si ottiene ponendo: y = f (x) > 0
Nel caso della funzione logaritmica, si dice che f (x) > 0 quando lg >1 , e quindi si farà:
lg [ f (x) ] > 0 f (x) > 1
La funzione che presenta una radice (con "n" pari) è sempre positiva, per cui nel calcolo della positività bisognerà scrivere: laddove esiste è sempre positiva; nel caso di "n" dispari risulta come se la radice non esistesse.
Nella funzione esponenziale dopo aver posto il tutto > 0 se ne verifica che il risultato è "sempre".
Dopo i calcoli relativi alla positività, si elimina nel grafico la parte in cui la funzione non esiste.
Le intersezioni assi si trovano impostando un sistema a due variabili x e y.
INTERSEZIONE ASSE Y: si pone la variabile x della funzione = 0 e si ottiene il punto in cui la funzione interseca l'asse y.
Dopo aver calcolato le intersezioni assi, si procede ad evidenziarle nel grafico.
RICERCA DELL'ASINTOTO ORIZZONTALE (AO)
Si trova facendo: lim f (x)
x
Il risultato deve essere un numero; se il risultato è si procede al calcolo dell'AOB.
Essi sono paralleli all'asse X ed hanno equazione generica: y = k.
Al contrario dell'AV, l'asintoto orizzontale può essere attraversato dalla funzione.
Se trovo l'AO, sicuramente non esiste l'AOB; viceversa, se non trovo l'AO devo cercare l'AOB che potrebbe anche non esserci.
RICERCA DELL'ASINTOTO OBLIQUO (AOB)
Sono una retta qualsiasi che ha equazione generica Y = mx + q. Per determinarla devo trovare sia M sia Q:
m: lim f (x)
x
x
q: lim f (x) - mx
x ∞
Il 1° limite deve essere 0 e . Il 2° limite deve essere
Se non sussistono queste condizioni, significa che non esiste l'asintoto obliquo.
I massimi e i minimi si ricavano calcolando la derivata prima della funzione ( y¹).
Successivamente si pone y¹ = 0 e in questo modo si trovano dei punti, che possono essere di massimo, di minimo o di flesso a tangente orizzontale.
Per identificarli, si pone: y¹ > 0 e così posso sapere se sono punti di max o di min.
I punti di max e di min possono essere anche definiti come: "punto più alto e punto più basso della funzione".
DISEGNO DELLA FUNZIONE
Dopo aver concluso tutti i passaggi, si può procedere al disegno finale della funzione sul grafico.
Il limite è sempre unico ed ogni categoria ha una sua definizione. Essi si dicono immediati quando si trova subito il risultato; se se ne ricava un valore numerico, oppure infinito il limite è praticamente risolto.
ES. lim x²-1 = 1-1 = 0 = f.i. scompongo
(x-1)(x+1) = x+1 =1+1 = 2
x-1
Se P > Q =
Se P < Q = 0
Se P = Q = K = Rapporto coefficienti massima potenza
ES. lim x³-2x+1 = = f.i. = grado = (perché grado P > grado Q)
ES. lim 3x²-1 = = f.i. = grado = 0 (perché grado P < grado Q)
x x³-2x+1
ES. lim 3x²-1 = = f.i. = grado = 3 (perché grado P = grado Q)
x 5x²-2x+1 5
Se la f.i. è + si deve usare la razionalizzazione.
= x²+2 - x²-1 . x²+2 + x²-1 =
x²+2 + x²-1
x²+2-(x²-1) = x²+2-x²+1 = 3 = 0
x²+2 + x²-1 x²+2 + x²-1
lim 2x²-5x+1 = = 4x-5 = = 4 = 2
Sono una tecnica di calcolo particolare che trova molte applicazioni sia in matematica che in fisica.
Per applicare la derivazione ad una funzione si devono conoscere una serie di regole e di formule. Esse hanno due definizioni: una prettamente teorica, una dal punto di vista geometrico.
DEFINIZIONE TEORICA: la derivata è il limite per "H" che tende a "0" del rapporto incrementale, dove "H" è l'incremento che do alla variabile "X", mentre il rapporto incrementale è il quoziente fra due cateti del triangolo rettangolo PQR.
Rapporto incrementale: QR = f(x +h) - f(x ) * (h = incremento)
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