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Primo approccio, architettura e filosofia del sistema operativo

informatica



Indice generale

Prefazione

Essere se stessi, senza condizionamenti: consapevolezza e responsabilità

Introduzione all'opera «Appunti di informatica libera»

Distribuzione di «Appunti di informatica libera»



Violazione della licenza dell'opera e rischi relativi

FAQ: risposte alle domande più comuni

Translations

Volume I   Primo approccio, architettura e filosofia del sistema operativo

Parte i   Il software e le licenze

1   Software: concetti elementari e tipologia in base alla licenza

2   Storia breve del software libero

Parte ii   Introduzione all'uso

3   Introduzione all'uso dell'elaboratore

4   Conversioni numeriche

5   Introduzione a GNU/Linux

6   Glossario per il principiante

7   Esercizi pratici

Parte iii   Trovare le informazioni necessarie

8   Documentazione

9   Ricerche nella rete

Parte iv   Installazione di un sistema GNU/Linux

10   Installare GNU/Linux

11   ZipSlack: una distribuzione UMSDOS

12   Installazione di una distribuzione Red Hat o di una sua derivata

13   Installazione di una distribuzione Slackware

14   Demolinux

Parte v   Avvio del sistema operativo

15   Caricamento di GNU/Linux

16   GRUB

17   LILO: introduzione

18   Configurazione di LILO più in dettaglio

Parte vi   Pacchetti di applicazioni per GNU/Linux

19   Applicativi distribuiti in forma sorgente o compilata

20   Pacchetti applicativi confezionati appositamente per le distribuzioni GNU/Linux

21   Pacchetti Slackware e ZipSlack

22   Pacchetti RPM

23   Pacchetti Debian

24   Pacchetti Debian: DSelect

25   Pacchetti Debian: APT

26   Pacchetti Debian: DPkg-www

27   Conversione ed estrazione

Parte vii   Kernel Linux

28   Kernel Linux

29   Parametri di avvio del kernel Linux

30   Moduli

31   Parametri del kernel e dei moduli relativi a componenti importanti

32   File di dispositivo

Parte viii   Bus

33   SCSI

34   ATA: AT attachment

35   Da ISA a PCI

36   USB

37   Problemi di configurazione dell'hardware

Parte ix   Processi di elaborazione

38   Introduzione ai processi di elaborazione

39   Procedura di inizializzazione del sistema (System V)

40   Situazione dei processi

41   Invio di segnali ai processi

42   Processi e shell

Parte x   Calendario e pianificazione

43   Pianificazione dei processi (scheduling)

44   Informazioni dal file system virtuale /proc/ di GNU/Linux

45   Orologio di sistema e calendario

Parte xi   Informazioni statiche sul sistema

46   Identificazione del sistema

Parte xii   Terminali a caratteri

47   Gestione della console e dei terminali a caratteri in generale

48   Utilizzo più evoluto del terminale a caratteri

49   Getty

50   Console nei sistemi GNU/Linux

Parte xiii   Utenti

51   Registrazione e controllo

52   Utenza

53   Password shadow

54   Moduli PAM

55   Contabilità dell'utilizzo di risorse del sistema

56   Configurazione e personalizzazione

Indice analitico del volume

Volume II   Utilizzo fondamentale del sistema operativo

Parte xiv   Shell (Bash)

57   Introduzione alla shell tradizionale

58   Bash: avvio e conclusione

59   Bash: parametri, variabili, espansione e sostituzione

60   Bash: comandi

61   Bash: programmazione

62   Bash: comandi interni

Parte xv   Eseguibili e interpretabili

63   Eseguibili, interpretabili e automazione dell'interpretazione

64   Strumenti per la realizzazione di script di shell

Parte xvi   Memoria di massa, dischi e file system

65   Memoria di massa

66   Gestione di dischi e file system

67   Gestione più evoluta di dischi e file system

68   CD, CD-ROM e file system ISO 9660

69   Memoria virtuale

70   Gerarchia del file system

Parte xvii   File e directory

71   Directory, percorsi e contenuti

72   Proprietà, permessi e attributi

73   Copia, collegamento, spostamento e cancella 949f57j zione

74   Archiviazione e compressione

75   Ricerche

76   Scansione di parole

77   File speciali

Parte xviii   Programmi di servizio vari

78   Gestione dei file di testo

79   Gestione dei file presi byte per byte

80   Differenze tra i file

81   Programmi di servizio diversi

82   Creazione e modifica di file di testo

83   File manager: Midnight Commander

84   Mtools

Parte xix   Stampare

85   Stampa

86   File e filtri per la stampa

87   PostScript

88   Rielaborazione PostScript

89   DVI

90   PDF

91   Cups

Parte xx   Ambiente grafico X: installazione e problemi fondamentali

92   X: struttura e configurazione essenziale

93   X: funzionamento e accesso

94   X: monitor, adattatore grafico e frequenza dot-clock

95   X: gestori di finestre

Parte xxi   Applicazioni per X

96   X: configurazione dei clienti

97   X: programmi di servizio

98   X: gestione delle immagini alla vecchia maniera

99   X: evoluzione nella gestione delle immagini

100   X: gestori di file

101   X: applicativi per l'automazione-ufficio

Indice analitico del volume

Volume III   Introduzione alle reti e ai servizi standard

Parte xxii   Nozioni elementari sulle reti

102   Introduzione alle reti e al TCP/IP

103   Hardware di rete

104   Definizione dei protocolli e dei servizi

105   IPv4: configurazione, instradamento e verifiche

106   Introduzione a IPv6

107   Esperimenti con IPv6

108   Indirizzi e nomi

109   DNS: introduzione

110   DNS: dettagli ulteriori

Parte xxiii   Servizi di rete

111   Organizzazione e controllo dei servizi di rete

112   RPC: Remote Procedure Call

113   NFS

114   Accesso remoto

115   Informazioni sugli utenti della rete

116   Messaggi sul terminale

117   TELNET

118   FTP

119   Trivial FTP

120   Messaggi di posta elettronica e protocollo SMTP

121   Messaggi giunti presso recapiti remoti

122   Messaggi, allegati ed estensioni MIME

123   HTTP

124   NIS

125   DHCP

126   NTP

127   IRC

128   ICQ: «I-seek-you»

Indice analitico del volume

Volume IV   Modem, porte seriali, connessioni punto-punto e connettività con altri sistemi

Parte xxiv   Modem, porte seriali e connessioni punto-punto

129   Modem e porte seriali

130   Introduzione al PPP

131   Connessioni su porte seriali e con linee dedicate

132   PPP per l'accesso a Internet attraverso un ISP

133   Descrizione di una connessione PPP quasi reale

134   WvDial

135   Getty e il modem

136   Fax

Parte xxv   Connettività con altri sistemi

137   Dos IPv4

138   Dos PPP

139   Introduzione a NOS-KA9Q -- IPv4 per Dos

Indice analitico del volume

Volume V   Servizi di rete più in dettaglio

Parte xxvi   Organizzazione dei servizi di rete più comuni

140   Accesso a Internet attraverso una linea commutata

141   Servente Finger

142   Servente FTP

143   Servente HTTP: Apache

144   Servente HTTP-CGI

145   Programmazione CGI in Perl

146   Programmi CGI per l'accesso alla documentazione

147   Gestione di pagine HTML personali attraverso un accesso FTP

148   Indicizzazione dei dati con freeWAIS

149   Riproduzione speculare e trasferimento dati in modo automatico

150   Trasferimento e sincronizzazione di dati attraverso la rete

151   Servente HTTP: Boa

Parte xxvii   Posta elettronica

152   Introduzione alla gestione della posta elettronica

153   Sendmail: introduzione

154   Exim: introduzione

155   sSMTP

156   Liste di posta elettronica

Parte xxviii   Usenet

157   Introduzione a Usenet

158   Introduzione a INN -- InterNet News

Parte xxix   Lavoro di gruppo

159   CVS: introduzione

160   CVS: la rete e altre annotazioni

Indice analitico del volume

Volume VI   Sicurezza

Parte xxx   Filtri, proxy e ridirezione del traffico IP

161   Concetti elementari sul traffico IPv4 in riferimento all'uso di filtri

162   Cache proxy

163   Introduzione ai concetti di firewall e di NAT/PAT

164   Kernel Linux 2.4. : firewall

165   kernel Linux 2.4. : NAT/PAT

166   Ridirezione del traffico IP senza l'ausilio del kernel

167   Kernel Linux 2.2. : firewall e mascheramento IP

168   Kernel Linux 2.0. : firewall e mascheramento IP

Parte xxxi   Sicurezza e controllo

169   Introduzione ai problemi di sicurezza con la rete

170   Virus, vermi e cavalli di Troia

171   Filtri di accesso standard

172   Protocollo IDENT

173   TCP wrapper più in dettaglio

174   Cambiare directory radice

175   Tripwire

176   AIDE

177   SATAN o SANTA

178   Strumenti per il controllo e l'analisi del traffico IP

179   Acua

180   Misure di sicurezza per l'elaboratore personale senza rete

Parte xxxii   Cfengine

181   Introduzione a Cfengine

182   Cfengine: sezioni di uso comune

183   Cfengine attraverso la rete

Parte xxxiii   Riservatezza e certificazione delle comunicazioni

184   Introduzione ai problemi legati alla crittografia e alla firma elettronica

185   GnuPG: GNU Privacy Guard

186   Autorità di certificazione e certificati

187   Connessioni cifrate e certificate

188   Introduzione a OpenSSL

189   Applicazioni che usano OpenSSL

190   LSH

191   OpenSSH

Indice analitico del volume

Volume VII   Scrivere

Parte xxxiv   Editoria e stile

192   Formati standard della carta

193   Nozioni elementari di tipografia

194   Stile letterario

195   Evoluzione dell'editoria elettronica

Parte xxxv   Codifica

196   Introduzione alla codifica universale dei caratteri

197   Esempi di codifica dei caratteri

Parte xxxvi   PostScript: un linguaggio per la composizione finale

198   Linguaggio PostScript: introduzione

199   PostScript: espressioni e funzioni

200   PostScript: caratteri da stampa

201   Esempi di funzioni PostScript

Parte xxxvii   TeX

202   teTeX: la distribuzione Unix di TeX

203   TeX: introduzione

204   TeX: caratteri

205   TeX: la pagina

206   TeX: paragrafi, righe, spazi, scatole e linee

207   TeX: tabelle

208   TeX: ambienti matematici

209   Introduzione a LaTeX

Parte xxxviii   Texinfo: lo standard della documentazione GNU

210   Introduzione a Texinfo

211   Texinfo: libro e ipertesto

Parte xxxix   SGML: un linguaggio per l'editoria e non solo

212   SGML: introduzione

213   Elaborazione SGML

214   Dichiarazione SGML

215   SGMLtools 1.0. /LinuxDoc

216   DebianDoc

217   DocBook: introduzione ai suoi strumenti

Parte xl   Sgmltexi

218   Sgmltexi: installazione e utilizzo

219   Sgmltexi: struttura

220   Sgmltexi: contenuti

221   Corrispondenza tra Texinfo e Sgmltexi

Parte xli   HTML

222   URI

223   HTML: aspetti generali

224   HTML: corpo

225   CSS

226   HTML2ps

227   Introduzione a Amaya

228   HTMLDOC

229   Essere presenti su Internet

Parte xlii   XML

230   XML: cenni

231   XHTML

Parte xliii   Controllo dell'ortografia e dello stile

232   Analisi lessicale

233   Analisi sintattica e stilistica con Textchk

Parte xliv   Alml

234   Alml: preparazione e visione generale

235   Il documento secondo Alml

236   Entità ISO gestite da Alml

237   Stile di scrittura del sorgente

Parte xlv   Annotazioni particolari riferite all'opera «Appunti di informatica libera»

238   Gestione di «Appunti di informatica libera»

239   Convenzioni di «Appunti di informatica libera»

240   Glossario stilistico di «Appunti di informatica libera»

Parte xlvi   Sistemi vari di composizione elettronica

241   Introduzione a *roff

242   Introduzione a Lout

243   Introduzione a HieroTeX

244   Trasformazione in altri formati

Indice analitico del volume

Volume VIII   Programmazione

Parte xlvii   Algoritmi

245   Pseudocodifica

Parte xlviii   C

246   Linguaggio C: introduzione

247   C: puntatori, array e stringhe

248   C: tipi di dati derivati

249   C: oggetti dinamici e aritmetica dei puntatori

250   C: file

251   C: istruzioni del preprocessore

252   C: esempi di programmazione

253   Automazione della compilazione: Make e file-make

Parte xlix   Pascal

254   Pascal: preparazione di Pascal-to-C

255   Pascal: introduzione

256   Pascal: tipi di dati derivati

257   Pascal: esempi di programmazione

Parte l   Perl

258   Perl: introduzione

259   Perl: gestione delle stringhe

260   Perl: gestione dei file

261   Perl: funzioni interne

262   Perl: esempi di programmazione

263   Perl: esercizi di programmazione

Parte li   Java

264   Java: preparazione

265   Java: introduzione

266   Java: programmazione a oggetti

267   Java: esempi di programmazione

Parte lii   Scheme

268   Scheme: preparazione

269   Scheme: introduzione

270   Scheme: struttura del programma e campo di azione

271   Scheme: liste e vettori

272   Scheme: I/O

273   Scheme: esempi di programmazione

Parte liii   BC: linguaggio aritmetico a precisione arbitraria

274   BC

275   BC: esempi di programmazione

Parte liv   Basic

276   Basic: introduzione

277   Basic: esempi di programmazione

Parte lv   Nazionalizzazione e localizzazione

278   Gettext: introduzione

Indice analitico del volume

Volume IX   Linguaggi di programmazione specifici

Parte lvi   Linguaggi per la comparazione

279   Espressioni regolari standard

280   Confronto sintetico tra le espressioni regolari «reali»

Parte lvii   Linguaggi per la scansione di file di testo

281   SED: introduzione

282   AWK: introduzione

283   AWK: funzioni e array

Parte lviii   Linguaggi macro

284   M4: introduzione

Parte lix   DBMS e SQL

285   Introduzione ai DBMS

286   Introduzione a SQL

287   PostgreSQL: struttura e preparazione

288   PostgreSQL: il linguaggio

289   PostgreSQL: accesso attraverso PgAccess

290   PostgreSQL: accesso attraverso WWW-SQL

291   Le funzioni e i trigger in PostgreSQL: un'esercitazione didattica

Indice analitico del volume

Volume X   Matematica e disegno

Parte lx   Foglio elettronico

292   Concetti generali sui fogli elettronici

293   Spreadsheet Calculator

Parte lxi   Applicazioni matematiche e grafiche varie

294   Gnuplot

295   Octave

296   Applicazioni matematiche varie

Indice analitico del volume

Volume XI   Argomenti avanzati e accessori

Parte lxii   Multimedialità

297   Introduzione alla gestione dell'audio e uso del lettore CD

298   Lettore CD audio

299   Gestione della scheda audio

300   Audio compresso

301   Audio attraverso la rete

302   Filmato digitale

303   Masterizzazione di CD audio

304   X-CD-Roast

Parte lxiii   Transizione verso il software libero

305   File con formati speciali

306   DOSEMU: l'emulatore di hardware DOS compatibile

307   Servente X su altre piattaforme grafiche

308   Applicazioni proprietarie

Parte lxiv   Prevenzione

309   Copie di sicurezza

310   Emergenza con GNU/Linux

311   nanoLinux II

312   Dischetti di emergenza delle distribuzioni GNU/Linux e di altre fonti

Parte lxv   Laboratorio didattico

313   Accorgimenti per usare GNU/Linux nella didattica di massa

314   Diskless: elaboratori senza disco

Parte lxvi   Informatica gestionale

315   Codici a barre

316   Barcode

317   Trasformazione in lettere

Parte lxvii   Annotazioni sulla distribuzione Debian

318   Configurazione di una distribuzione Debian

319   Accorgimenti per una distribuzione Debian

Parte lxviii   Annotazioni sulla distribuzione Red Hat

320   Configurazione di una distribuzione Red Hat

321   Accorgimenti per una distribuzione Red Hat

Parte lxix   i86

322   Minix

323   ELKS

Parte lxx   Dos

324   Dos: introduzione

325   Dos: dischi, file system, directory e file

326   Dos: configurazione

327   Dos: script dell'interprete dei comandi

328   Dos: gestione della memoria centrale

329   FreeDOS

330   Progetto GNUish

331   The valuable DOS Freeware page

332   Clean the Clipper 5.2

333   nanoBase 1997

Parte lxxi   Sistemi operativi speciali

334   LeeOS

Parte lxxii   Braille

335   Introduzione al sistema braille

336   Sistemi di interazione per non vedenti

Parte lxxiii   Aspetti umani

337   Manifesto GNU

338   Il progetto GNU

339   Proprietà del software

340   L'ipotesi del futuro, nel bene e nel male

Indice analitico del volume

Volume XII   Informazioni obsolete

Parte lxxiv   ALtools/ALdoc

341   ALtools

342   Composizione per uso interno e informazioni particolari

343   ALdoc

Parte lxxv   Distribuzioni GNU/Linux

344   Monkey

345   Configurazione di una distribuzione Slackware

346   Script per la gestione dei pacchetti software

Parte lxxvi   Informazioni varie

347   Emulatori

348   nanoRouter

349   X-ISP

350   Introduzione a SMB con GNU/Linux

351   Applicazioni multimediali

Indice analitico del volume

Volume XIII   LDR: Linux domande e risposte

352   Amministrazione del sistema

353   Reti e rete Internet

354   Programmi

355   X

356   Applicazioni

357   Stampa

358   Editoria

359   I Caratteri (font)

360   Immagini

361   Masterizzazione

362   Audio

363   Programmazione

364   Computer portatili

365   Hardware

Indice analitico del volume

Volume XIV   Licenze

366   Licenza GNU GPL

367   Traduzione della licenza GNU GPL

368   Licenza GNU LGPL

369   Licenza GNU FDL

370   Licenza Artistic

371   Licenza UCB BSD

372   Licenza MIT

373   Licenza LPPL

374   Licenza QPL

375   Licenza SSLeay

376   Licenze e altri dettagli sul software citato

Volume XV   Schede sintetiche riassuntive, presentazioni e promemoria

Parte lxxvii   Reti IP

377   Introduzione IP 1

378   Introduzione IP 2

379   Introduzione IP 3

380   Introduzione IP 4

381   Indirizzi IPv4 1

382   Indirizzi IPv4 2

383   Interfacce di rete

384   Cablaggi e connessioni Ethernet 1

385   Cablaggi e connessioni Ethernet 2

386   TCP, UDP e porte

387   Frammentazione IP

388   Configurazione interfacce di rete 1

389   Configurazione interfacce di rete 2

390   Instradamento senza router

391   Instradamento attraverso un router predefinito

392   Instradamento attraverso più router

393   NAT/PAT 1

394   NAT/PAT 2

395   NAT/PAT 3

396   Messaggi ICMP: tipo e codice

397   Messaggi ICMP: Ping

398   Messaggi ICMP: TTL

399   Messaggi ICMP: Traceroute

400   Messaggi ICMP: destinazione irraggiungibile

401   Nomi di dominio

402   DNS come base di dati distribuita 1

403   DNS come base di dati distribuita 2

404   Risoluzione dei nomi 1

405   Risoluzione dei nomi 2

406   DNS elementare

407   DNS anche per la rete locale 1

408   DNS anche per la rete locale 2

409   DNS: posta elettronica e alias

410   DNS: isolamento e rinvio a un altro servente

411   DNS: record SOA

412   DNS: record NS, MX, A, AAAA, PTR, CNAME

413   Interrogazione del DNS

414   Cache proxy 1

415   Cache proxy 2

416   Cache proxy 3

417   Cache proxy 4

418   Cache proxy 5

419   Filtro IP: schema generale

420   Filtro IP: caratteristiche comuni

421   Filtro IP: punti di intervento

422   Filtro IP: pacchetti frammentati

423   Filtro IP: schema degli esempi astratti

424   Filtro IP: esempi 1

425   Filtro IP: esempi 2

426   Filtro IP: ICMP, UDP e DNS

Parte lxxviii   Riservatezza e certificazione elettronica

427   Crittografia

428   Firma elettronica 1

429   Firma elettronica 2

430   Certificato

Parte lxxix   Schede riassuntive varie

431   DSelect

432   Deity

433   Aptitude 1

434   Aptitude 2

435   VI 1

436   VI 2

437   VI 3

438   Mtools

Parte lxxx   Comandi di uso comune

439   Directory, percorsi e contenuti

440   Proprietà, permessi e attributi

441   Copia, collegamento, spostamento, cancellazione e archiviazione 1

442   Copia, collegamento, spostamento, cancellazione e archiviazione 2

443   CD-ROM: preparazione delle immagini

444   CD-ROM: incisione

445   Operazioni a distanza e servizi di rete 1

446   Operazioni a distanza e servizi di rete 2

447   Copia remota e allineamento dati

448   Varie

Parte lxxxi   Cablaggi

449   Porte seriali

450   Porte parallele

451   Reti Ethernet

Parte lxxxii   Standard

452   Conversione tra le unità di misura

453   Abbreviazioni di Internet

454   ISO 639

455   ISO 3166-1

456   ISO 4217

Appendice A   GNU GENERAL PUBLIC LICENSE

Indice analitico

Prefazione

di Anna Rambelli

non modificare

Finito il regno della meccanica, inizia il regno dell'informatica. Voglio fare una riflessione che possa servirti da incitamento e da incoraggiamento per elevare il tuo animo, per approfondire il culto della scienza. Io intendo «la scienza» quel sapere che mai, per nessun motivo, ti porta lontano da ciò che sono i principi elementari e di base della persona e che mai vanno contro a ciò che io intendo «dignità» dell'uomo.

Il libro non vuole essere solo uno strumento meccanico. Aggiungi a tutto questo sapere il calore di un sentimento, di una comprensione che ti porti al di sopra di ogni bassa intenzione.

L'umano vivere è così semplice che di fronte all'evoluzione dell'informatica, potrebbe anche essere soffocato e imprigionato da questa enorme invenzione che proietta il tuo pensiero verso mete e orizzonti così vicini e nello stesso tempo così lontani. È cosa meravigliosa tutto questo e tu cerca di viverlo con accortezza, ma sempre con la precisa intenzione che i tuoi piedi appoggiano sulla terra. Non permettere al tuo pensiero di allontanarti troppo da questa realtà. L'informatica potrebbe prendere il sopravvento e portarti lontano dalla tua identità e dal tuo essere morale. Non permettere che questo ti nuocia procurandoti un'insensibilità e un'incapacità a dialogare con il tuo simile. Il silenzio che regna tra la tua persona e la macchina che ti sta di fronte non può diventare il silenzio della tua vita. Ricorda sempre che la comunicazione di cui hai bisogno e di cui la tua anima necessita, è non solo verbale, ma soprattutto è fatta di sentimenti e di emozioni.

Mi meraviglierei molto se tu, uomo di sapere e di sapienza, ti lasciassi andare a questi automatismi senza usare anche la tua anima. E sarei molto incredula se qualcuno mi dicesse che questo sistema di comunicare, l'informatica, ti portasse a quella schiavitù che i tuoi avi sono riusciti a debellare con il sangue e con la sofferenza. Ma questa, sappi, che sarebbe una schiavitù alla quale non potresti mai ribellarti, perché tu stesso l'hai creata, imbalsamando il tuo pensiero, la tua anima e le tue emozioni nell'involucro del tuo corpo.

La storia porta continuamente esempi di rivoluzioni nel campo delle invenzioni e delle scoperte. Anche questa si può considerare un'era nuova. Questo inizio di secolo racchiude delle innovazioni molto tecnologiche che fra qualche anno, sicuramente, avranno capovolto il modo normale del vivere. Sta sempre nell'intelligenza e nella capacità intuitiva dell'uomo usare questa rivoluzione informatica per un uso costruttivo ed equilibrato. È facile che questa nuova tecnologia possa sfociare in situazioni estremamente pericolose.

Nell'uomo è sempre presente la scintilla della ricerca e del desiderio di scoprire tecnologie o sistemi nuovi in tutti i settori, per poi migliorare sia il tenore di vita, sia l'insieme dei sistemi economici. Questo rientra nel progresso, nell'evoluzione umana. La tua attenzione per questo nuovo mezzo, deve prima portarti a fare una piccola riflessione, in modo da usarla per diminuire la tua fatica, ma nello stesso tempo per affinare le tue capacità personali; intendo con questo i tuoi principi, la tua morale e soprattutto la tua identità.

L'informatica serve per aumentare tutte le risorse a tutti i livelli, ma ha un grosso limite che tu devi considerare e di cui devi renderti conto immediatamente. Altrimenti, se ti lasci dominare e se ti lasci prendere dal fanatismo e dall'euforia di questo, rischi di inaridirti, di perdere la dignità dell'essere umano che ha una personalità, dei sentimenti e una morale. Questa è la cosa più importante, per cui ti devi impegnare a far sì che questa macchina non prenda il sopravvento sul tuo tempo e non ti faccia diventare schiavo e dipendente.

Essere se stessi, senza condizionamenti: consapevolezza e responsabilità

non modificare

Spesso, si agisce in funzione dell'appartenenza a un gruppo, dimenticando di pensare, decidere e agire autonomamente e consapevolmente. Spesso le scelte sono dettate dalle mode, cioè dal comportamento del gruppo dominante rispetto a quell'ambito particolare, senza pensare e senza sapere il perché. Su questa base, si cerca costantemente di convincere gli altri di entrare a far parte del «gruppo» a cui si appartiene, quasi per confortare se stessi che la scelta fatta è stata quella giusta.

Una scelta non può essere giustificata semplicemente in base all'opera di convincimento di qualcuno, o in seguito alla moda. Deve essere ponderata in funzione della propria filosofia e delle proprie esigenze.

È assolutamente sbagliato tentare di spingere qualcuno a fare qualcosa per cui non abbia già sviluppato una propria volontà in tal senso. In altri termini, è sbagliato l'operato di chi vuole fare il «missionario» di questo o quel sistema operativo. Si può essere divulgatori di un'idea, ma ciò non deve diventare una guerra di religione, attraverso cui imporla agli altri. Chi è pronto per quell'idea, ne seguirà i principi, senza bisogno di «spinte».

Nell'ambito del software libero, sono disponibili diversi sistemi operativi e diverse varianti di questi. Libertà vuol dire poter scegliere consapevolmente, ma anche assumersi la responsabilità delle scelte fatte. Le discussioni che si fanno su quale sia il sistema operativo migliore, o quale sia la distribuzione da preferire, sono perfettamente inutili; nella maggior parte dei casi rappresentano quell'atteggiamento già descritto per cui si cerca sempre di «convertire» gli altri alla propria scelta.

Per poter fare il proprio bene, ci si riduce spesso a pensare e ad agire in funzione del male per gli altri, come se si trattasse sempre di una partita in cui per vincere occorre fare perdere l'avversario, esattamente come avviene oggi nell'informatica proprietaria. Seguendo questa logica, molti prendono il software libero come una battaglia contro il software commerciale, o contro un'azienda particolare. In generale questo è sbagliato, perché il software libero deve essere lo strumento di difesa della propria libertà informatica.

Come sempre nell'esistenza umana, è difficile lasciare da parte i sentimenti negativi (odio, rivalsa, ecc.) per dare spazio esclusivamente all'idea del proprio bene, ma questo è l'unico modo per costruire e agire in senso positivo. Non serve a niente augurarsi la fine della fortuna di qualcuno. Non si costruisce distruggendo e non si evolve con le rivoluzioni.

Se è vera la tesi secondo cui il software libero costituisce il futuro migliore nell'ambito dell'informatica, ciò potrà succedere solo attraverso la diffusione di tale consapevolezza. Non è possibile forzare una convinzione: quando un'idea è buona, la cosa peggiore che si può fare è imporla agli altri, come avviene quando si fanno le rivoluzioni.

L'evoluzione umana del nuovo secolo dipenderà dall'informatica. Solo se gli strumenti informatici saranno usati e gestiti consapevolmente, si potrà parlare di «evoluzione»; diversamente si creerà una dipendenza da ciò che non si conosce e da cui, di conseguenza, non ci si può difendere.

Il software libero, è tale perché può essere usato, studiato, modificato e gestito come si vuole, senza doversi fidare, senza dover dipendere necessariamente da qualcun altro per la sua messa a punto. La sfida del software libero, non è semplicemente la realizzazione di uno slogan del tipo: «software libero, libera copia». È molto di più.

Un'ipotesi di ciò che ci aspetta nel prossimo futuro è descritta nel capitolo 340; inoltre, chi desidera approfondire il problema del condizionamento umano, può trovare altri spunti nel libretto di Anna Rambelli, Abbi cura di te (che originariamente appariva presso <https://master.swlibero.org/~daniele/anima/nfr/nfr.html>). Nella copertina finale, con il permesso dell'autrice, appare una piccola citazione.

Introduzione all'opera «Appunti di informatica libera»

non modificare

Il motivo per il quale ho iniziato a scrivere questi «appunti» è stato quello di migliorare la mia conoscenza del sistema GNU/Linux, approfondendone i concetti senza rischiare di dimenticare le esperienze fatte. In questo modo volevo anche avere sotto mano una guida a comandi e notizie del sistema GNU/Linux che riflettesse le mie esigenze personali. Da allora qualcosa è cambiato: il mio interesse non è più limitato all'ambito particolare di GNU/Linux e per questo, dal 2000 cambia il titolo dell'opera che all'inizio era Appunti Linux. Gli aggiornamenti di questo lavoro sono meno frequenti rispetto al passato, ma il mio desiderio di continuare a migliorarlo e a estenderlo c'è ancora tutto.

Questa opera è ancora orientata fondamentalmente verso il sistema GNU/Linux e si deve tenere presente che la piattaforma hardware di riferimento è la i386 (Intel) non potendo avere accesso ad altri tipi di architettura.

Chi ancora non conosce le ragioni del software libero, ma forse sarebbe meglio parlare di «informatica libera» in generale, farebbe bene a leggere subito il Manifesto GNU (capitolo 337) e Il progetto GNU (capitolo 338), entrambi di Richard Stallman.

I diritti di Appunti Linux e di Appunti di informatica libera non sono in vendita; tuttavia, la licenza che protegge questa opera non impedisce la pubblicazione commerciale. Chi fosse interessato a questo, deve leggere il testo della licenza, che appare integralmente nell'appendice A, tenendo in considerazione il fatto che dall'autore non riceverà l'autorizzazione a cambiare le condizioni, che già appaiono nell'edizione pubblicata su Internet.

Nomi

Con il termine «Unix», scritto in questo modo, si intende identificare il complesso di tutti i sistemi operativi che si rifanno al sistema operativo UNIX originale, anche se non sono stati costruiti a partire dagli stessi sorgenti. GNU/Linux, GNU/Hurd, i sistemi *BSD e Minix sono intesi come appartenenti a questa famiglia di sistemi operativi.

Con il termine «X» si intende indicare il sistema grafico X in modo imprecisato, con l'intenzione di non fare riferimento a un marchio particolare.

Con il termine «Dos» si fa riferimento a tutti i sistemi operativi cloni di MS-Dos, compreso l'originale.

Prefissi binari e altre convenzioni

Nell'opera si utilizza lo standard IEC 60027-2, come annotato in particolare nella sezione 194.5.4, per rappresentare i moltiplicatori di quantità relative alla misurazione dei dati.

I numeri con base di numerazione diversa da quella comune vengono rappresentati in modo uniforme, attraverso l'indicazione della base stessa, senza usare le notazioni tipiche dell'ambito informatico. Per esempio: 0A16 = 1010 = 128 = 10102.

Ringraziamenti

Ringrazio le persone che con il loro lavoro mi aiutano a diffondere questo documento, sia attraverso Internet, sia per mezzo di pubblicazioni su CD-ROM. Il nome di chi cura la diffusione di Appunti di informatica libera appare nell'elenco che si trova all'inizio del documento.

Desidero ricordare il contributo dei lettori che gentilmente mi hanno segnalato errori di grammatica o di contenuto; tra questi, in particolare Ottavio G. Rizzo e Francesco Poli, data la mole e la precisione del loro contributo.

Infine, voglio citare Antonio Bernardi, che mi ha sempre sostenuto, da quando ho cominciato a interessarmi di informatica.

Linguaggio e uniformità stilistica

Quando si scrive un documento a carattere tecnico, come questo, il problema più importante è riuscire a definire uno standard espressivo coerente con il linguaggio usato effettivamente in quel settore. L'informatica, in Italia, è il classico esempio di conoscenza in cui il linguaggio è disperso in una babele di dialetti derivati dalla lingua inglese.

Molte volte si sentono usare e si leggono termini che potrebbero essere espressi tranquillamente in italiano, magari con un po' di coraggio, ma quando qualcuno ha quel coraggio, rischia di trovarsi solo, o di essere deriso per il termine che usa.

In questa situazione, per quanto buone siano le intenzioni di un autore, di essere preciso e coerente nel modo in cui si esprime, non si può garantire che quello scelto sia il modo «giusto» di scrivere. Domani potrebbe consolidarsi un modo diverso. Le lingue sono dinamiche e questo vale tanto più per quella italiana.

In questo documento utilizzo delle convenzioni espressive che per molti sono azzardate o inopportune, anche se io sento che sono quelle «giuste». Il lettore inesperto deve sapere che il modo di scrivere usato qui è diverso da quello di altri libri: solo il tempo definirà il modo corretto di esprimersi su questi argomenti.

Di fronte a problemi di linguaggio ci si rivolge al parere di persone autorevoli. Io non mi considero tale. Credo che il valore delle mie scelte espressive sia determinabile solo dalla comprensibilità di ciò che scrivo.

Informazioni sulle licenze

All'interno dell'opera iniziano ad apparire delle informazioni sulle licenze del software che viene presentato. Ciò ha lo scopo di dare una visione un po' più completa, per consentire una valutazione migliore sull'opportunità o meno di utilizzare quel software per i propri fini. Infatti, negli ultimi tempi, a seguito della fortuna di GNU/Linux e del software che con questo sistema operativo può essere utilizzato, si è creata una confusione eccessiva su cosa sia «libero» e cosa non può essere considerato tale.

L'attenzione alle licenze non serve solo per sapere se ciò che si vuole fare è concesso o meno. Soprattutto quando si vuole contribuire alla produzione di software libero, se ciò che si vuole realizzare dipende da qualcosa che esiste già, è necessario che la sua licenza sia compatibile con quella che si intende usare per il proprio lavoro, oltre che con i fini che si intendono raggiungere.

Le difficoltà maggiori si incontrano di fronte a licenze specifiche non standard, peggio ancora se queste sono formulate in modo ambiguo o contraddittorio.

Le informazioni che appaiono a questo proposito all'interno dell'opera potrebbero risultare imprecise, soprattutto a seguito delle novità che possono sopraggiungere (non è raro che un autore decida di modificare la propria licenza). Chi dovesse accorgersi di problemi di questo genere farà cosa gradita avvisandomi.

Nelle definizioni sintetiche che vengono mostrate a piè di pagina, i criteri scelti per poter ritenere un programma software libero sono più restrittivi delle cinque libertà essenziali elencate nella sezione 1.1.

Contributi

In generale non escludo la presenza di contributi all'opera; tuttavia, se si vuole realizzare un documento coerente, non è facile gestire l'organizzazione che sarebbe necessaria in presenza di molti autori.

Se qualche autore desidera collaborare con me, chiedo a lui, o a lei, di non pormi limiti all'utilizzo e alla modifica di quanto scritto, in modo che io possa gestirlo con la massima libertà. Per questa ragione: è necessario che si tratti di documenti originali; inoltre ho bisogno di una dichiarazione esplicita che mi autorizzi a utilizzare con la massima libertà lo scritto, anche con tutte le modifiche e gli smembramenti che io possa ritenere necessari o utili.

Non è mio interesse appropriarmi del lavoro di altri e mi rendo conto che una richiesta del genere possa sembrare eccessiva. Tuttavia, vorrei fosse chiaro che non sto chiedendo alcuna collaborazione; se però mi viene offerta, desidero che questa non crei delle complicazioni al mio lavoro. In tal senso, chi vuole mandarmi il proprio contributo, avrà la cortesia di scrivere il testo seguente, possibilmente senza altre aggiunte:

Senza alcuna riserva, autorizzo Daniele Giacomini, a utilizzare e a
modificare il mio documento, dal titolo originario «titolo»
come meglio riterrà opportuno, nell'ambito dei suoi progetti di
documentazione.

Chi dovesse desiderare di collaborare con me in maniera più consistente, curando la trattazione di argomenti di una certa importanza che non sono in grado di gestire personalmente, deve tenere in considerazione lo stile generale dell'opera. Per questo c'è il capitolo 194 e ci sono le note particolari che appaiono nella parte xlv.

Questa edizione di Appunti di informatica libera incorpora un tomo speciale che in pratica contiene l'opera di Gaetano Paolone, LDR: Linux domande e risposte. Si tratta di un contributo consistente, che ha una vita propria e non segue lo stile di Appunti di informatica libera. L'opera di Gaetano Paolone va a colmare una lacuna importante di Appunti di informatica libera, perché il mio interesse è rivolto sempre di più verso problemi generali, anche oltre il caso particolare di GNU/Linux, trascurando il dettaglio delle noie che si incontrano tutti i giorni. Il punto di origine della distribuzione dell'opera di Gaetano Paolone è <https://www.linuxfaq.it/>.

Copie stampate di «Appunti di informatica libera»

È possibile trovare l'indirizzo di centri che stampano pubblicazioni telematiche libere a richiesta presso <https://www.gnutemberg.org> (oppure anche <https://www.gnutenberg.org>), che è il punto di riferimento dell'iniziativa «GNUtemberg!».

L'autore di questa opera e le persone che collaborano con lui, non ricevono alcun vantaggio economico da queste attività e non hanno alcun rapporto con questi centri; tuttavia, alcuni lettori potrebbero trovare più conveniente l'acquisto di una copia stampata, piuttosto di stampare per conto proprio, o di doverla consultare in forma elettronica.

Onde evitare malintesi, prima di ordinare la stampa, è bene chiarire quale sarà il formato, la rilegatura e quale edizione verrà riprodotta.


L'autore di questa opera e le persone che collaborano con lui non sono nella condizione di poter dare alcuna garanzia per i centri di stampa, non avendo alcun rapporto con loro.

Distribuzione di «Appunti di informatica libera»

La distribuzione di Appunti di informatica libera, ovvero quello che si vede generalmente negli FTP, o ciò che si dovrebbe trovare nelle riproduzioni su CD-ROM, è organizzata nel modo seguente:


|-- 20aa.mm.gg/ edizione 20aa.mm.gg, archivi tar+gz
|-- HTML/   formato HTML
|-- contributi/
|-- corrente    collegamento all'edizione attuale
|-- nanoLinux/
|-- sistemi-mini/
`-- software/

Di seguito viene fatta una descrizione più dettagliata delle directory e dei file.

aa.mm.gg

Contiene l'edizione corrispondente al nome della directory, in forma di archivi tar+gzip.

HTML/

Contiene l'ultima edizione di Appunti di informatica libera in formato HTML.

contributi/

È una directory contenente contributi di documentazione libera più o meno derivati o ispirati da Appunti di informatica libera.

corrente/

È un collegamento alla directory che contiene la versione più aggiornata di Appunti di informatica libera.

nanoLinux/

Contiene nanoLinux: un mini sistema GNU/Linux di emergenza descritto nel capitolo 311.

sistemi-mini/

Contiene altri file-immagine per dischetti di emergenza.

software/

Software realizzato dallo stesso autore di Appunti di informatica libera, che si trova documentato all'interno dell'opera.

La versione PostScript del documento è suddivisa in molti file differenti, in modo da agevolare chi intende scaricare solo una parte dell'opera (resta comunque disponibile un file PostScript completo). Anche l'indice generale e quello analitico sono separati, in modo da facilitare le aggregazioni desiderate.

Attenzione al file PostScript completo normale: il programma GV potrebbe avere problemi a visualizzare le ultime pagine, a causa della sua dimensione; in alternativa si può sempre usare il vecchio Ghostview, oppure anche il nuovo GGV.


Il file PDF potrebbe creare qualche problema con Acrobat Reader e a volte anche con Xpdf.

Directory dell'edizione

La directory il cui nome corrisponde alla data di edizione, contiene i file più importanti. In particolare, vengono proposte più alternative per i file PostScript, in modo da offrire diverse possibilità per la stampa. Di seguito si vede la struttura di questa directory:

20aa.mm.gg/

|-- a2-20aa.mm.gg.a4.dvi.tar.gz
|-- a2-20aa.mm.gg.a4.pdf.gz
|-- a2-20aa.mm.gg.a4.ps.gz
|-- a2-20aa.mm.gg.a7x3-3-a4.ps.gz
|-- a2-20aa.mm.gg.a7x4-2-a4.ps.gz
|-- a2-20aa.mm.gg.a7x4.ps.gz
|-- a2-20aa.mm.gg.a8x4-4-a4.ps.gz
|-- a2-20aa.mm.gg.a8x6-3-a4.ps.gz
|-- a2-20aa.mm.gg.esempi.tar.gz
|-- a2-20aa.mm.gg.html.tar.gz
|-- a2-20aa.mm.gg.txt.gz
|-- a2-20aa.mm.gg.sgml.tar.gz
|-- a2-20aa.mm.gg.txt.gz
|-- alml-20aa.mm.gg.tar.gz

|-- tomi/
|-- a4/
| |-- a2-20aa.mm.gg.0.a4.ps.gz
| |-- a2-20aa.mm.gg.1.a4.ps.gz
| |-- ...
| |-- a2-20aa.mm.gg.nn.a4.ps.gz
| |-- a2-20aa.mm.gg.app.a4.ps.gz
| `-- a2-20aa.mm.gg.ndx.a4.ps.gz
|
|-- a5-2-a4-1h-1/
| |-- a2-20aa.mm.gg.0.a5-2-a4-1h-1.ps.gz
| |-- a2-20aa.mm.gg.1.a5-2-a4-1h-1.ps.gz
| |-- ...
| |-- a2-20aa.mm.gg.nn.a5-2-a4-1h-1.ps.gz
| |-- a2-20aa.mm.gg.app.a5-2-a4-1h-1.ps.gz
| `-- a2-20aa.mm.gg.ndx.a5-2-a4-1h-1.ps.gz
|
|-- a5-2-a4-1h-10/
| |-- a2-20aa.mm.gg.0.a5-2-a4-1h-10.ps.gz
| |-- a2-20aa.mm.gg.1.a5-2-a4-1h-10.ps.gz
| |-- ...
| |-- a2-20aa.mm.gg.nn.a5-2-a4-1h-10.ps.gz
| |-- a2-20aa.mm.gg.app.a5-2-a4-1h-10.ps.gz
| `-- a2-20aa.mm.gg.ndx.a5-2-a4-1h-10.ps.gz
|
|-- a6-4-a4-2h-8/
| |-- a2-20aa.mm.gg.0.a6-4-a4-2h-8.ps.gz
| |-- a2-20aa.mm.gg.1.a6-4-a4-2h-8.ps.gz
| |-- ...
| |-- a2-20aa.mm.gg.nn.a6-4-a4-2h-8.ps.gz
| |-- a2-20aa.mm.gg.app.a6-4-a4-2h-8.ps.gz
| `-- a2-20aa.mm.gg.ndx.a6-4-a4-2h-8.ps.gz
|
|-- a7x4/
| |-- a2-20aa.mm.gg.0.a7x4.ps.gz
| |-- a2-20aa.mm.gg.1.a7x4.ps.gz
| |-- ...
| |-- a2-20aa.mm.gg.nn.a7x4.ps.gz
| |-- a2-20aa.mm.gg.app.a7x4.ps.gz
| `-- a2-20aa.mm.gg.ndx.a7x4.ps.gz
|
|-- a7x4-2-a4-1v-1/
| |-- a2-20aa.mm.gg.0.a7x4-2-a4-1v-1.ps.gz
| |-- a2-20aa.mm.gg.1.a7x4-2-a4-1v-1.ps.gz
| |-- ...
| |-- a2-20aa.mm.gg.nn.a7x4-2-a4-1v-1.ps.gz
| |-- a2-20aa.mm.gg.app.a7x4-2-a4-1v-1.ps.gz
| `-- a2-20aa.mm.gg.ndx.a7x4-2-a4-1v-1.ps.gz
|
`-- a7x4-2-a4-1v-10/
|-- a2-20aa.mm.gg.0.a7x4-2-a4-1v-10.ps.gz
|-- a2-20aa.mm.gg.1.a7x4-2-a4-1v-10.ps.gz
|-- ...
|-- a2-20aa.mm.gg.nn.a7x4-2-a4-1v-10.ps.gz
|-- a2-20aa.mm.gg.app.a7x4-2-a4-1v-10.ps.gz
`-- a2-20aa.mm.gg.ndx.a7x4-2-a4-1v-10.ps.gz


|-- parti/  (si articola come la directory tomi/)
| |-- a4/
| |-- a5-2-a4-1h-1/
| |-- a5-2-a4-1h-10/
| |-- a6-4-a4-2h-8/
| |-- a7x4/
| |-- a7x4-2-a4-1v-1/
| `-- a7x4-2-a4-1v-10/

`-- raccolte/
|
|-- a4/
| |-- a2-20aa.mm.gg.A.a4.ps.gz
| |-- ...
| `-- a2-20aa.mm.gg.X.a4.ps.gz
|
|-- a5-2-a4-1h-1/
| |-- a2-20aa.mm.gg.A.a5-2-a4-1h-1.ps.gz
| |-- ...
| `-- a2-20aa.mm.gg.X.a5-2-a4-1h-1.ps.gz
|
|-- a5-2-a4-1h-10/
| |-- a2-20aa.mm.gg.A.a5-2-a4-1h-10.ps.gz
| |-- ...
| `-- a2-20aa.mm.gg.X.a5-2-a4-1h-10.ps.gz
|
|-- a6-4-a4-2h-8/
| |-- a2-20aa.mm.gg.A.a6-4-a4-2h-8.ps.gz
| |-- ...
| `-- a2-20aa.mm.gg.X.a6-4-a4-2h-8.ps.gz
|
|-- a7x4/
| |-- a2-20aa.mm.gg.A.a7x4.ps.gz
| |-- ...
| `-- a2-20aa.mm.gg.X.a7x4.ps.gz
|
|-- a7x4-2-a4-1v-1/
| |-- a2-20aa.mm.gg.A.a7x4-2-a4-1v-1.ps.gz
| |-- ...
| `-- a2-20aa.mm.gg.X.a7x4-2-a4-1v-1.ps.gz
|
`-- a7x4-2-a4-1v-10/
|-- a2-20aa.mm.gg.A.a7x4-2-a4-1v-10.ps.gz
|-- ...
`-- a2-20aa.mm.gg.X.a7x4-2-a4-1v-10.ps.gz

Tutti i file che corrispondono al modello a2-20aa.mm.gg , dove «20aa.mm.gg» corrisponde alla data di edizione (anno, mese, giorno), contengono l'opera Appunti di informatica libera, in tutto o solo in parte (con l'unica eccezione del file a2-edizione.esempi.tar.gz, che contiene molti degli esempi utilizzati nell'opera).

Il file alml-edizione.tar.gz contiene il pacchetto di Alml, necessario alla composizione di Appunti di informatica libera e di altri documenti simili. Il suo utilizzo è descritto nella parte xliv.

Modello del nome

Descrizione

.a4.dvi.tar.gz

Composizione finale in formato DVI, A4, completo.

.a4.pdf.gz

Composizione finale in formato PDF, A4, completo.

.a4.ps.gz

Composizione finale in formato PostScript, A4, completo.

.a7x3-3-a4.ps.gz

Composizione finale in formato PostScript, A7x3, completo, da stampare su un formato A4 orizzontale, ottenendo tre colonne.

.a7x4.ps.gz

Composizione finale in formato PostScript, A7x4, completo (serve solo per fare delle rielaborazioni particolari).

.a7x4-2-a4.ps.gz

Composizione finale in formato PostScript, A7x4, completo, da stampare su un formato A4 verticale, ottenendo due colonne.

.a8x4-4-a4.ps.gz

Composizione finale in formato PostScript, A8x4, completo, da stampare su un formato A4 orizzontale, ottenendo quattro colonne.

.a8x6-3-a4.ps.gz

Composizione finale in formato PostScript, A8x4, completo, da stampare su un formato A4 verticale, ottenendo tre colonne.

.esempi.tar.gz

Esempi descritti nel documento.

.html.tar.gz

Composizione finale in formato HTML completo.

.sgml.tar.gz

Sorgente SGML.

.txt.gz

Composizione finale in formato testo puro (ISO 8859-1) senza immagini.

alml- .tar.gz

Alml.

tomi/

File delle composizione finale, suddivisi in volumi (tomi).

parti/

File delle composizione finale, suddivisi in parti.

raccolte/

File delle composizione finale, suddivisi in raccolte di tomi.

Tabella i4.1. Elenco dei file e delle sottodirectory che si trovano nella directory di edizione.

Sottodirectory delle suddivisioni in tomi, parti o raccolte di tomi

Le sottodirectory tomi/ parti/ e raccolte/, si suddividono ulteriormente in altre sotto-sottodirectory che raccolgono ognuna file per un formato finale particolare, come elencato nella tabella i4.2.

Modello del nome

Descrizione

.../a4/

Formato A4 standard.

.../a5-2-a4-1h-1/

Formato A4 contenente due pagine A5, da piegare una volta a metà, in orizzontale, da rilegare a segnature di un foglio soltanto.

.../a5-2-a4-1h-10/

Formato A4 contenente due pagine A5, da piegare una volta a metà, in orizzontale, da rilegare a segnature di 10 fogli.

.../a6-4-a4-2h-8/

Formato A4 contenente quattro pagine A6, da piegare due volte a metà, in orizzontale, da rilegare a segnature di otto fogli (quattro fogli A4 piegati due volte).

.../a7x4/

Formato A7x4, corrispondente a un A4 diviso a metà in verticale.

.../a7x4-2-a4-1v-1/

Formato A4 contenente due pagine A7x4, da piegare una volta a metà, in verticale, da rilegare a segnature di un foglio soltanto.

.../a7x4-2-a4-1v-10/

Formato A4 contenente due pagine A7x4, da piegare una volta a metà, in verticale, da rilegare a segnature di 10 fogli.

Tabella i4.2. Articolazione comune delle sottodirectory che contengono i file dell'opera suddivisi in sezioni.

File PostScript

Sono disponibili una grande quantità di file PostScript, sia per consentire la scelta della porzione di opera da stampare, sia per offrire possibilità differenti di rilegatura. In particolare, l'estensione contiene l'informazione sul modo in cui è organizzata la composizione e sul modo corretto di rilegare ciò che si ottiene. Si osservi la figura i4.1.

*.a6-4-a4-2h-8.ps.gz
| | | || |
| | | || |
| | | || `-- la rilegatura va fatta a segnature di otto fogli;
| | | || in questo caso si tratta di quattro fogli A4 piegati
| | | || due volte
| | | ||
| | | |`-- il foglio stampato va piegato in modo normale (orizzontale)
| | | |
| | | `-- il foglio stampato va piegato due volte
| | |
| | `-- il formato di carta su cui si stampa effettivamente è A4
| |
| `-- ci sono quattro pagine virtuali nel formato complessivo finale
|
`-- pagina virtuale formato A6

Figura i4.1. Esempio di struttura di un'estensione per un formato PostScript speciale.

La stringa che si utilizza per descrivere il formato e la rilegatura può essere più breve, quando i dati mancanti sono «ovvi». Per esempio, un'estensione *.a4.ps.gz sarebbe equivalente a *.a4-1-a4-0h-0.ps.gz, infatti si tratta di una stampa A4, che si fa su carta A4, pertanto si ottiene una sola pagina virtuale per ogni pagina reale, inoltre il foglio non va piegato e di conseguenza non si può realizzare una rilegatura tradizionale a filo.

Figura i4.2. Un foglio piegato in quattro per rappresentare otto pagine ridotte.

I file PostScript organizzati per la rilegatura piegando i fogli che si stampano contengono l'indicazione esplicita dei gruppetti di pagine da riunire assieme. Per esempio, nel caso dei file *.a5-2-a4-1h-10.ps.gz, che sono file da stampare fronte e retro su fogli A4, a gruppetti di 10 fogli, da piegare a metà per ottenere un formato A5, sono numerati come si può vedere nella figura i4.3, dove si vede la visualizzazione con Ghostview. In questo modo, dovrebbe essere più semplice riprendere una stampa interrotta, oppure ristampare una sola segnatura particolare.

Figura i4.3. Ghostview mentre visualizza un file del tipo *.a5-2-a4-1h-10.ps.gz, in cui appare selezionata la prima segnatura, composta da 10 fogli A4, ovvero 20 facciate A4.

I file che non riportano l'informazione del modo di piegare e di rilegare la stampa, non vanno piegati.

Per poter stampare uno qualunque dei vari formati ridotti, è necessario disporre di un'ottima stampante con una risoluzione minima di 600x600 punti per pollice (dpi), dotata di una buona quantità di memoria; inoltre, maggiore è la riduzione, migliore deve essere la qualità della carta (molto liscia). Se la memoria della stampante è insufficiente si noteranno pagine sfumate e illeggibili, alternate a pagine che invece risultano ben visibili (a parte la dimensione).

Tomi

Appunti di informatica libera è suddivisibile in tomi, intesi come volumi di piccole dimensioni, su argomenti specifici. Ciò è inteso per facilitare la stampa e l'aggiornamento degli argomenti a cui si è interessati.

Volume I   Primo approccio, architettura e filosofia del sistema operativo

Volume II   Utilizzo fondamentale del sistema operativo

Volume III   Introduzione alle reti e ai servizi standard

Volume IV   Modem, porte seriali, connessioni punto-punto e connettività con altri sistemi

Volume V   Servizi di rete più in dettaglio

Volume VI   Sicurezza

Volume VII   Scrivere

Volume VIII   Programmazione

Volume IX   Linguaggi di programmazione specifici

Volume X   Matematica e disegno

Volume XI   Argomenti avanzati e accessori

Volume XII   Informazioni obsolete

Volume XIII   LDR: Linux domande e risposte

Volume XIV   Licenze

Volume XV   Schede sintetiche riassuntive, presentazioni e promemoria

Le raccolte sono dei volumi organizzati in modo da coprire un argomento più esteso, che alle volte raggruppa più tomi in un blocco soltanto.

Novità delle ultime edizioni


Rilettura e revisione delle parti da vii a xviii

Capitolo 54 sui moduli PAM.

Parte viii sui bus più comuni.

Capitolo 192 sui formati standard della carta.

Capitolo 14 su Demolinux.

Una piccolissima parte (lxxii) dedicata al braille.

Capitolo 91 su Cups.

Capitolo 317 sulla trasformazione di numeri in lettere, secondo varie forme, compresa la costruzione di un numero romano.

Una parte su TeX, ancora non completa (xxxvii).

Sviluppo di Alml: tabelle più articolate; listati; elemento synstar, per identificare qualsiasi carattere in un modello sintattico.

Ristrutturazione dell'opera, con un'articolazione in tomi un po' diversa dalle edizioni precedenti.

I nomi dei file della distribuzione hanno sigle diverse da quelle usate nelle edizioni precedenti.


Rilettura e revisione dei tomi [...]

Nella parte dedicata al Dos lxx appaiono dei capitoli scritti in inglese (un inglese molto modesto). Si tratta di documenti scritti in passato, che vengono inseriti qui, più che altro perché non sia perduto il lavoro fatto a suo tempo, che forse potrebbe ancora essere utile.

Alml viene modificato in modo significativo; l'elemento uri viene usato ora nel modo seguente:

... bla bla <uri>https://www.dinkel.brot.dg/index.html</uri> bla bla ...

In questo modo, si possono usare anche le entità standard all'interno dell'URI stesso, cosa che prima era impossibile.

Nel DTD di Alml, viene sostituito l'elemento traw con l'elemento trow.

L'elemento blockquote non dispone più dell'attributo uri e al suo posto si può usare l'elemento finale quoteinfo, che può contenere testo del tipo %inline;.

Sono disponibili due tipi di capitolo speciale: slideh1 per le diapositive o i lucidi da lavagna luminosa; sheeth1 per le schede sintetiche riassuntive.

È possibile incorporare codice PostScript incapsulato (EPS) e immagini nello stesso file sorgente, attraverso gli elementi epsimg, epsimage, embimg e embimage.

La dimensione del carattere da stampa nel testo normale è un po' più grande. Questo porta a un aumento delle pagine, a parità di contenuto, ma si tratta di un adattamento fatto per migliorare la coerenza con la dimensione del carattere nei listati e per migliorare la leggibilità.

Viene introdotto uno spazio apposito per raccogliere le presentazioni, sotto forma di lucidi per lavagna luminosa o di diapositive, oltre a delle schede sintetiche riassuntive per qualche programma. Si tratta del tomo XV, anche se inizialmente il materiale disponibile è molto poco.

Un capitolo molto breve e molto semplice sull'uso di IRC (127).

Il capitolo relativo al kernel Linux (28) è ridimensionato (semplificato) non potendo essere sempre aggiornato come dovrebbe.

Nel capitolo 123 viene descritto anche Links, un navigatore per schermi a caratteri, più pratico di Lynx e più efficace nella rappresentazione delle tabelle.

La parte dedicata alla multimedialità, lxii contiene più informazioni su MPEG (audio e video) e sulla produzione di CD audio.

Aggiornamento della parte xxx con IPTables.

HTMLDOC, capitolo 228.

Gestione degli allegati nella posta elettronica (Uuencode e Mpack), capitolo 122.

Il capitolo denominato «Strafalcioni comuni» è stato assimilato nel capitolo 194 (sezione 194.4) con il consenso di Ottavio G. Rizzo che lo ha ceduto completamente all'autore di Appunti di informatica libera.

BC: una specie di calcolatrice che incorpora un linguaggio aritmetico a precisione arbitraria (parte liii).

Il capitolo 25 è dedicato al sistema Debian APT di gestione dei pacchetti.

La parte lxvi contiene qualche informazione sui codici a barre.

La parte xxxvi è dedicata al linguaggio di composizione PostScript.

La parte v raccoglie i capitoli dedicati all'avvio del sistema operativo. In particolare, al suo interno c'è un nuovo capitolo sull'uso di GRUB.


Rilettura e revisione dei tomi IX e VI. Il tomo VI è stato espanso con qualche piccolo capitolo teorico. Questa parte sulla sicurezza richiede una rielaborazione ulteriore, ma ciò potrà essere fatto solo in seguito.

Completata la parte xl dedicata a Sgmltexi.

Cfengine, parte xxxii.

Violazione della licenza dell'opera e rischi relativi

Le condizioni per l'utilizzo di questo documento sono quelle della licenza standard GNU-GPL, allo scopo di garantire che rimanga un documento libero.

Le dimensioni dell'opera e la quantità di argomenti trattati fanno sì che siano molteplici le situazioni in cui questa possa essere sfruttata in altri documenti, anche per porzioni molto piccole.

Perché la licenza sia rispettata, è necessario che ogni opera derivata sia rilasciata secondo i termini della stessa licenza GNU-GPL, dal momento che l'autore non concede deroghe particolari ad alcuno.

È impossibile per l'autore verificare che la licenza venga sempre rispettata, pertanto è gradita ed è importante la collaborazione di chiunque voglia segnalare una possibile violazione della licenza direttamente all'autore stesso. Quanto più dettagliate sono le informazioni, tanto più facile sarà per l'autore verificare.

È importante sottolineare il rischio derivante da una riutilizzo dell'opera senza il rispetto della licenza, per cui è poi l'autore originale che può essere accusato di plagio. Come conseguenza di ciò, si può arrivare anche all'obbligo di ritirare la stessa opera originale.

Riferimenti per dare data certa alle varie edizioni dell'opera

Segue l'elenco delle pubblicazioni conosciute di Appunti Linux e di Appunti di informatica libera su CD-ROM, che sono state fatte dalle riviste specializzate.

Questo elenco viene conservato come riferimento per poter dare una data certa all'esistenza dell'opera, nei suoi vari stadi evolutivi. Non lo si voglia intendere come una forma di presunzione o di esibizionismo da parte dell'autore.

Appunti Linux

o    inter-punto-net <https://www.interpuntonet.it>, gennaio 1999, CD 1

Appunti Linux

o    inter-punto-net <https://www.interpuntonet.it> numero 44, marzo 1999, CD 1

Appunti Linux

o    inter-punto-net <https://www.interpuntonet.it> numero 46, maggio 1999, CD 1; numero 47, giugno 1999, CD 1

o    Internet News <https://inews.tecnet.it> numero 6, giugno 1999, CD «nero»

Appunti Linux

o    inter-punto-net <https://www.interpuntonet.it> numero 48, luglio 1999, CD 1

Appunti Linux

o    inter-punto-net <https://www.interpuntonet.it> numero 49, settembre 1999, CD 2

Appunti Linux

o    inter-punto-net <https://www.interpuntonet.it> numero 52, dicembre 1999, CD 2

Appunti Linux

o    inter-punto-net <https://www.interpuntonet.it> numero 56, aprile 2000, CD 2

Appunti Linux

o    inter-punto-net <https://www.interpuntonet.it> numero 58, giugno 2000, CD 1

Appunti di informatica libera

o    inter-punto-net <https://www.interpuntonet.it> numero 61, ottobre 2000, CD 2; numero 62, novembre 2000, CD 2 (pacchetto .deb della distribuzione Espresso)

o    Linux&C. <https://www.oltrelinux.com> numero 14; numero 15

Chi lo desidera, può contattare l'autore per correggere, aggiornare o completare l'elenco.

Si esegue facilmente una scansione del CD-ROM, alla ricerca di file che potrebbero contenere l'opera, utilizzando lo script seguente, dove si suppone che /mnt/cdrom/ sia il punto di innesto per il CD-ROM stesso.

#!/bin/sh

umount /mnt/cdrom
mount /mnt/cdrom

find /mnt/cdrom -name applinux\* -print
find /mnt/cdrom -name appuntilinux\* -print
find /mnt/cdrom -name al-\* -print
find /mnt/cdrom -name al_\* -print
find /mnt/cdrom -name AL-\* -print
find /mnt/cdrom -name AL_\* -print
find /mnt/cdrom -name a2-\* -print
find /mnt/cdrom -name a2_\* -print

umount /mnt/cdrom

FAQ: risposte alle domande più comuni

Questa è solo la raccolta di alcune risposte alle domande più frequenti che vengono fatte all'autore di Appunti di informatica libera. Un'opera come questa non dovrebbe avere bisogno di una «FAQ», eppure, chi scrive per chiedere aiuto non ha sempre la calma necessaria per trovare le notizie che cerca. Il colloquio immaginario avviene tra colui che fa la domanda e l'autore di Appunti di informatica libera.

Novità

Stampa dell'opera

Organizzazione della distribuzione dell'opera

Riproduzioni speculari

Le solite domande

Domande personali

1   Novità

1.1)   Come faccio a rimanere informato sulle novità che riguardano l'opera?

Ci si può iscrivere alla lista appuntilinuxannunci@yahoogroups.com, inviando un messaggio qualunque all'URI <mailto:appuntilinuxannunci-subscribe@yahoogroups.com>. Per cancellare la propria iscrizione basta mandare un altro messaggio a <mailto:appuntilinuxannunci-unsubscribe@yahoogroups.com>. La lista è in sola lettura, per cui non è possibile inviare dei messaggi al suo indirizzo.

2   Stampa dell'opera

2.1)   Dove si trova il formato PDF?

Non tutte le edizioni di Appunti di informatica libera sono disponibili anche in formato PDF. Se questo esiste, si può trovare nei siti di distribuzione FTP, assieme agli altri archivi.

2.2)   La visualizzazione e la stampa del formato PDF è imperfetta. Dove si può trovare una versione corretta per poter stampare l'opera?

Non esiste un'altra edizione della composizione in formato PDF. In generale, il formato ideale per la stampa è quello PostScript. Chi non dispone di un sistema GNU/Linux funzionante, può cercare Ghostscript per il proprio sistema operativo. I riferimenti seguenti sono tratti da Ghostscript User Manual di Thomas Merz <https://www.ifconnection.de/~tm/>.

Dos

gs386.exe <https://download.lycos.com/swbasic/BasicResults.asp?query=gs386.exe>

dos4gw.exe <https://download.lycos.com/swbasic/BasicResults.asp?query=dos4gw.exe>

MS-Windows 3.x/95/NT

gswin32.exe <https://download.lycos.com/swbasic/BasicResults.asp?query=gswin32.exe>

gsdll32.dll <https://download.lycos.com/swbasic/BasicResults.asp?query=gsdll32.dll>

gs16spl.exe <https://download.lycos.com/swbasic/BasicResults.asp?query=gs16spl.exe>

2.3)   La stampa, a partire dai file PostScript ridotti e organizzati per la rilegatura a filo, non è centrata perfettamente; in questo modo la cucitura verrebbe troppo vicina al testo. Cosa si può fare?

Il problema riguarda la stampante. Lo si può risolvere modificando il filtro di stampa, o creando un prefiltro, con l'uso di pstops della raccolta PSUtils. La soluzione per ottenere il riallineamento della stampante è descritta nel capitolo 88.

2.4)   Stampando i formati PostScript ridotti, si perdono alcune informazioni in alto e in basso. Dipende dalla stampante?

I margini dei formati ridotti sono molto piccoli e con alcune stampanti diventa impossibile stampare perché non sono in grado di rispettare queste misure. Chi ha questo problema, può provare a rielaborare il file PostScript in modo da ridurlo ancora un po', centrandolo, in modo da recuperare un po' di margini in più. Tuttavia, resta il fatto che così il testo diventa ancora più piccolo e forse conviene accontentarsi della stampa normale, non ridotta. A ogni modo, il comando da usare con le PSUtils per recuperare un altro mezzo centimetro, può essere il seguente:

cat file_ps_originale | pstops -q "1:0@0.975(2mm,2mm)" > file_ps_elaborato

Si possono trovare informazioni ulteriori su questo problema nel capitolo 88.

2.5)   Ci sono così tanti formati ridotti in PostScript. Quale mi conviene scegliere?

Evidentemente si tratta di una decisione personale. Tuttavia, i formati ridotti della serie *.X1T .ps.gz sembrano essere molto comodi, una volta rilegati correttamente. Tra questi, i formati *.X1T-4.ps.gz dovrebbero essere i più facili da gestire per una rilegatura fatta in casa (ammesso che si riesca a gestire bene la stampa fronte e retro).

3   Organizzazione della distribuzione dell'opera

3.1)   Perché non sono distribuiti i file di differenze (diff) assieme alle nuove edizioni di Appunti di informatica libera

Il file di differenze rischia di essere molto grande e la sua preparazione è comunque un impegno in più per l'autore.

3.2)   Perché non c'è un tomo contenente soltanto gli aggiornamenti?

Il lavoro necessario per la composizione e la preparazione dei file di una nuova edizione è molto impegnativo. Il lavoro aggiuntivo necessario per separare gli aggiornamenti non è giustificabile. Si può conoscere l'elenco delle novità di ogni edizione leggendo le pagine introduttive, specifiche, che appaiono nell'edizione HTML. Da questo elenco si può determinare facilmente quali siano i capitoli che potrebbe valere la pena di ristampare per restare «aggiornati».

In generale, non è conveniente la stampa integrale di Appunti di informatica libera. L'opera è divisa in tomi proprio per permettere una stampa selettiva. La stampa di uno o di alcuni tomi può essere corredata dall'indice generale e da quello analitico, oltre che dalle appendici, che sono distribuiti anche in file PostScript separati.

3.3)   C'è qualche piccola differenza di contenuto tra le varie forme di composizione. Cosa significa questo fatto?

Alcuni contenuti vengono inclusi o meno a seconda del tipo di composizione. Per esempio, questa FAQ appare sicuramente nella composizione in HTML, mentre in altre situazioni non c'è.

Tuttavia, ci possono essere anche delle differenze di tipo diverso, che rappresentano modifiche o aggiunte dell'ultimo minuto. Infatti, la composizione in tutti i formati disponibili dell'opera richiede molte ore e spesso si presentano una serie di imprevisti, per cui non bastano due giorni di lavoro dedicati completamente a questo scopo.

Sotto tutti i punti di vista, la composizione in HTML dovrebbe essere quella più completa.

4   Riproduzioni speculari

4.1)   Come si fa a realizzare una riproduzione speculare di Appunti di informatica libera

La realizzazione di un sito speculare è una cosa molto semplice da un punto di vista operativo, quello che serve, semmai, è la banda. Nel capitolo 149 è spiegato come utilizzare i programmi Mirror e Wget, oltre alle implicazioni che stanno dietro l'attivazione di questo tipo di servizio.

Chi vuole mettere a disposizione un sito speculare di Appunti di informatica libera deve fare poche cose: leggere quel capitolo (se non è già in grado di utilizzare gli strumenti necessari per la realizzazione di un sito speculare), accordarsi con l'amministratore del nodo di rete dal quale intende attingere per ottenere la propria riproduzione di Appunti di informatica libera (soprattutto per ciò che riguarda gli orari in cui farlo) e configurare opportunamente Mirror e Wget (o altri programmi che eventualmente intenda utilizzare).

Supponendo che si voglia fare la riproduzione speculare di ftp://ftp.brot.dg/pub/AppuntiLinux/ e https://www.brot.dg/AppuntiLinux/, occorre predisporre un file di configurazione adatto per Mirror e occorre definire le opzioni opportune per Wget. Il file di configurazione di Mirror, per la riproduzione dell'URI FTP, potrebbe essere simile a quello seguente:

# File di configurazione di Mirror.
# /etc/mirror.defaults

package=defaults
local_dir=/home/ftp/pub/
dir_mode
file_mode=0444
user=0
group=0
do_deletes=true
max_delete_files=20%
max_delete_dirs=20%
mail_to=root

package=al
site=ftp.brot.dg
remote_dir=/pub/AppuntiLinux/
local_dir=/home/ftp/pub/AppuntiLinux/
remote_user=ftp
remote_password=mirror
do_deletes=true
max_delete_files=75%
max_delete_dirs=75%

Wget, potrebbe essere avviato nel modo seguente per riprodurre nella directory corrente le informazioni distribuite con il protocollo HTTP:

wget --mirror --relative --no-parent <-'
`->
-nH "https://www.brot.dg/AppuntiLinux/"

Comunque, è da tenere presente che Wget non rimuove i file che non si trovano più nell'origine. Eventualmente, nel capitolo 149 è descritto un modo per aggirare l'ostacolo.

5   Le solite domande

5.1)   Si può mantenere Win*/Dos sul disco C: e installare GNU/Linux sul disco Y:, in modo da avere due sistemi operativi completamente indipendenti senza avere problemi di partizioni diverse nello stesso disco?

In generale sì, tenendo conto che GNU/Linux individua i dischi e le partizioni in modo differente dal Dos. Tuttavia è necessario operare con prudenza, dal momento che le prime volte si possono fare degli sbagli tali da perdere irreversibilmente i dati utilizzati in precedenza. Qualunque sia la distribuzione che si intende installare è importante leggere la sua documentazione riguardo alla procedura di installazione. Inoltre, è bene leggere almeno il primo tomo di Appunti di informatica libera. Infine, se la distribuzione lo permette, è consigliabile di gestire l'avvio di GNU/Linux attraverso un dischetto di avvio o di emergenza, che la procedura di installazione della distribuzione potrebbe generare a richiesta. In questo modo, temporaneamente, si può evitare di installare il sistema per l'avvio selettivo di Win*/Dos o di GNU/Linux (il bootloader).

In generale, sarebbe meglio sperimentare l'installazione di GNU/Linux su un elaboratore che non contiene dati, o per i quali non si temono perdite eventuali. A questo proposito, è bene mantenere l'abitudine di fare delle copie di sicurezza del sistema preesistente, quando si vogliono fare delle operazioni delicate come l'installazione di un secondo sistema operativo.

5.2)   Ma è proprio vero che GNU/Linux può essere installato anche su elaboratori poco potenti?

È vero in parte, dal momento che così si è costretti a rinunciare a qualcosa, a cominciare dall'interfaccia grafica. In generale, però, il principiante non è in grado di sapere come gestire un elaboratore modesto e resta deluso dai risultati che ottiene.

5.3)   Come si deve fare per connettersi a Internet con GNU/Linux? La mia distribuzione offre degli strumenti specifici, ma per qualche ragione che non conosco, la connessione non funziona.

Nella logica dei sistemi Unix, la connessione a Internet è un collegamento a una rete TCP/IP molto grande, ma per arrivare a questo occorre prima conoscere il funzionamento di tali reti. Ciò significa che con GNU/Linux, prima di poter effettuare una connessione del genere, occorre studiare le reti TCP/IP, almeno i concetti fondamentali che riguardano la configurazione delle interfacce di rete, gli instradamenti e la risoluzione dei nomi. Inoltre, nel momento in cui si usa il protocollo PPP per la connessione PSTN o ISDN, occorre conoscere il funzionamento e la configurazione del demone pppd e i problemi connessi ai privilegi che questo programma deve avere per poter funzionare.

In breve, con GNU/Linux, prima di potersi connettere a Internet, occorre studiare il TCP/IP e alcuni aspetti del PPP; inoltre, occorre essere pronti a leggere i file delle registrazioni per scoprire i problemi di una connessione.

Evidentemente, chi si avvicina a GNU/Linux deve avere pazienza e farà bene a continuare a utilizzare il sistema operativo che conosce già per fare queste cose, fino a che avrà raggiunto la preparazione necessaria.

5.4)   Ho installato la distribuzione XYZ... che ho trovato nel CD allegato alla rivista ABC... Adesso, quando avvio, vedo solo una parte dello schermo grafico e non riesco a fare nulla. Forse devo aggiornare il driver della scheda grafica?

Evidentemente, si tratta di una distribuzione che imposta il sistema in modalità grafica in modo predefinito. In generale, questo approccio al sistema operativo è sbagliato. Prima di arrivare alla grafica bisogna passare per l'uso attraverso la riga di comando di una shell come Bash; solo dopo ci si può avventurare nella grafica attraverso X.

A ogni modo, occorre considerare che l'aggiornamento dei serventi grafici di X è più lenta rispetto ad altre piattaforme proprietarie, perché non vengono pubblicate facilmente le specifiche di funzionamento dei nuovi adattatori grafici. Pertanto si presentano due alternative: accontentarsi di un adattatore grafico meno recente e meno costoso, oppure cercare l'ultimissima edizione di una distribuzione GNU/Linux con la speranza che sia già disponibile il servente grafico aggiornato.

La gestione della grafica non è banale; non a caso, in questa opera viene affrontata solo a partire dalla parte xx.

5.5)   Ho installato la distribuzione XYZ... che ho trovato nel CD allegato alla rivista ABC... Adesso, quando avvio, vedo apparire: XYZ login:, cosa devo fare?

Studiare a partire dalla prima pagina di Appunti di informatica libera o di un altro libro che tratti di sistemi operativi Unix.

5.6)   Ho installato la distribuzione XYZ... che ho trovato nel CD allegato alla rivista ABC... Adesso, quando avvio, dopo aver inserito root e la parola d'ordine vedo apparire: xyz:~#, cosa devo fare?

Studiare a partire dalla prima pagina di Appunti di informatica libera o di un altro libro che tratti di sistemi operativi Unix.

6   Domande personali

6.1)   Come è nato il tuo impegno in ciò che tu chiami «informatica libera»?

Il bisogno di legalità in ciò che facevo. Quando usavo ancora il sistema Dos, ho cominciato a leggere le licenze e a distinguere. Mi sono accorto così che esisteva il progetto GNU dai programmi che erano stati portati sul Dos. Non disponendo di un accesso a Internet, leggevo queste cose nei CD che distribuivano software gratuito e «shareware». È stato proprio leggendo i documenti contenuti in uno di questi CD che ho trovato il manifesto GNU e ho cominciato ad ammirare l'intento di Richard Stallman.

6.2)   Quindi hai cominciato a interessarti di software libero già con il sistema Dos?

Sì, ma non era facile. Nell'ambiente degli sviluppatori Dos mancava un punto di riferimento, come invece lo è stato il progetto GNU per i sistemi Unix. È deludente quanto strane e confuse siano le licenze del software gratuito che si trova per il sistema Dos.

6.3)   La tua opera era nata come «Appunti Linux». Ora è diventata «Appunti di informatica libera». A cosa è dovuto il cambiamento?

Nel 1997 ho iniziato semplicemente a tenere gli appunti delle mie prime esperienze con il sistema GNU/Linux, senza pensare di arrivare a un'opera così grande. Il titolo «Appunti Linux» si è dimostrato presto inappropriato per due ragioni: Il nome «Linux» non è sufficiente per identificare il sistema operativo, perché in tal modo si trascura l'importanza del lavoro sul sistema GNU, senza il quale non ci sarebbero la maggior parte dei programmi di servizio (utility) che sono presenti comunemente in un sistema GNU/Linux appunto; inoltre, non è tanto importante il nome di un sistema operativo, quanto piuttosto il concetto della libertà nell'ambito del software e di tutta la conoscenza in generale.

6.4)   Pensi quindi che il progetto GNU sia così importante per la libertà informatica?

Sì, perché rappresenta un punto di riferimento chiaro, senza ambiguità verso la libertà. Il problema, prima che tecnico-informatico, è di tipo filosofico: solo il progetto GNU dà una base filosofica valida al software libero, considerando soprattutto i vari aspetti giuridici del problema.

6.5)   Dove vuoi arrivare con la tua opera? Ci sono argomenti ancora assenti di cui vorresti parlare?

Lo sviluppo dell'opera segue il filo del mio studio. Non ci sono limiti prestabiliti e tutto quello che manca è comunque una carenza. Non ho la possibilità di fare un piano preciso per il futuro; non escludo nulla e, come il titolo suggerisce, non intendo limitare lo sviluppo di questa cosa a un solo sistema operativo.

6.6)   Qual è la sezione che ti soddisfa di meno?

Tutto è sempre in continua revisione. Rileggo continuamente tutto, a cicli, compatibilmente con il tempo disponibile. Vale la pena di spostare anche solo una virgola se una frase fila meglio. Nulla è soddisfacente in modo assoluto.

6.7)   GNU/Linux diventerà mai un sistema operativo desktop?

Se per «desktop» intendiamo un sistema operativo per utenti non preparati, credo che questo possa certamente accadere, perché nulla impedisce di ritagliare un'edizione di GNU/Linux limitata e semplificata al massimo. Il problema, semmai, è un altro: la libertà informatica richiede preparazione, perché è l'ignoranza di ciò che sta sotto all'apparente semplicità che crea la dipendenza (ovvero la non libertà nei confronti di qualcosa). L'informatica del futuro si evolve in modo sempre più complesso e la diffusa mancanza di preparazione creerà situazioni drammatiche.

6.8)   Perché hai scelto in particolare la licenza GNU-GPL per la tua opera?

Il mio intento è mettere a disposizione il documento liberamente, cercando di garantire che questa disponibilità venga preservata, anche quando il mio lavoro venisse riutilizzato in altre opere. Attualmente ritengo che la licenza migliore per la mia opera sia proprio la GNU-GPL, soprattutto per le garanzie poste a tutela del sorgente elettronico che deve essere a disposizione.

6.9)   Trai qualche guadagno diretto o indiretto dalla realizzazione di «Appunti di informatica libera»?

Attualmente non percepisco nessun guadagno, né diretto, né indiretto. In considerazione del fatto che tutto è messo a disposizione senza vincoli nessuno è tenuto a pagarmi alcunché.

6.10)   Non hai la sensazione che questo nuovo modo di fare le cose potrebbe stravolgere il panorama editoriale?

Finché una cosa non viene imposta, non credo che ci si debba «preoccupare» delle conseguenze di un modo diverso di agire, quando ciò non lede i diritti altrui. In altri termini, non è tanto importante cosa succederebbe se tutti facessero come me; è importante che sia possibile agire così. Ognuno poi fa le proprie scelte in base alle proprie motivazioni.

6.11)   Ti si può aiutare allo sviluppo dell'opera?

Chiunque produca documentazione libera per la diffusione delle conoscenze relative al software libero fa un lavoro in sinergia con il mio.

L'inserimento di un documento esterno nell'ambito della mia opera ha senso se si vuole raggiungere un'integrazione tra le due cose, ma questa integrazione richiede anche uniformità e coerenza nell'insieme. È molto difficile collaborare con me in questo modo, soprattutto per l'impegno che è necessario nella coerenza stilistica dell'opera. In generale, se qualcuno vuole offrirmi un contributo scritto (ma si tratta di un evento rarissimo), preferisco chiedergli di non pormi alcun vincolo (come spiego nell'introduzione), in modo che io possa farne ciò che voglio in tutti i sensi. Diversamente, il mio lavoro diventerebbe troppo complesso da gestire, tanto che scrivere qualcosa da zero mi costa certamente meno impegno.

6.12)   Come ti definiresti: un missionario predicatore di una nuova fede, un visionario, o semplicemente uno che ha tempo da perdere e non vuole farlo in modo banale?

Forse sono solo uno che usa Internet per diffondere qualcosa di positivo, con la speranza che ciò che riesco a divulgare serva solo per produrre qualcosa di buono...

La «fede» è un termine che si usa prettamente in ambito religioso. Ma la libertà informatica, nell'accezione più ampia possibile della definizione, non è una fede religiosa; è un'esigenza che si comprende nel momento in cui si fa attenzione a cosa significhi una licenza d'uso, al significato di ciò che appare sotto l'indicazione del copyright di un libro, di un disco musicale, di uno spartito, ovvero, in generale, quando si vuole agire nella legalità e senza sotterfugi.

Che poi ciò che ho fatto non sia giustificabile se non attraverso il filtro di una qualche forma di «pazzia», be', questo ognuno lo giudichi per sé, perché probabilmente io non potrei essere obiettivo nel giudicare me stesso.

6.13)   Cosa significa l'immagine all'inizio dell'opera?

È un segreto, comunque rappresenta per me qualcosa di positivo.

6.14)   Se uno non sa scrivere come può aiutarti? C'è modo di contribuire, anche finanziariamente al tuo progetto?

Per la realizzazione della mia opera, oltre al tempo che vi dedico, sostengo continuamente delle spese: anche solo quelle dei materiali di consumo, come l'inchiostro della stampante, sono un onere consistente per me. È proprio in considerazione di queste spese che mi sentirei di accettare delle donazioni.





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