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Prefazione
Essere se stessi, senza condizionamenti: consapevolezza e responsabilità
Introduzione all'opera «Appunti di informatica libera»
Distribuzione di «Appunti di informatica libera»
Violazione della licenza dell'opera e rischi relativi
FAQ: risposte alle domande più comuni
Translations
Volume I Primo approccio, architettura e filosofia del sistema operativo
Parte i Il software e le licenze
1 Software: concetti elementari e tipologia in base alla licenza
2 Storia breve del software libero
Parte ii Introduzione all'uso
3 Introduzione all'uso dell'elaboratore
4 Conversioni numeriche
5 Introduzione a GNU/Linux
6 Glossario per il principiante
7 Esercizi pratici
Parte iii Trovare le informazioni necessarie
8 Documentazione
9 Ricerche nella rete
Parte iv Installazione di un sistema GNU/Linux
10 Installare GNU/Linux
11 ZipSlack: una distribuzione UMSDOS
12 Installazione di una distribuzione Red Hat o di una sua derivata
13 Installazione di una distribuzione Slackware
14 Demolinux
Parte v Avvio del sistema operativo
15 Caricamento di GNU/Linux
16 GRUB
17 LILO: introduzione
18 Configurazione di LILO più in dettaglio
Parte vi Pacchetti di applicazioni per GNU/Linux
19 Applicativi distribuiti in forma sorgente o compilata
20 Pacchetti applicativi confezionati appositamente per le distribuzioni GNU/Linux
21 Pacchetti Slackware e ZipSlack
22 Pacchetti RPM
23 Pacchetti Debian
24 Pacchetti Debian: DSelect
25 Pacchetti Debian: APT
26 Pacchetti Debian: DPkg-www
27 Conversione ed estrazione
Parte vii Kernel Linux
28 Kernel Linux
29 Parametri di avvio del kernel Linux
30 Moduli
31 Parametri del kernel e dei moduli relativi a componenti importanti
32 File di dispositivo
Parte viii Bus
33 SCSI
34 ATA: AT attachment
35 Da ISA a PCI
36 USB
37 Problemi di configurazione dell'hardware
Parte ix Processi di elaborazione
38 Introduzione ai processi di elaborazione
39 Procedura di inizializzazione del sistema (System V)
40 Situazione dei processi
41 Invio di segnali ai processi
42 Processi e shell
Parte x Calendario e pianificazione
43 Pianificazione dei processi (scheduling)
44 Informazioni dal file system virtuale /proc/ di GNU/Linux
45 Orologio di sistema e calendario
Parte xi Informazioni statiche sul sistema
46 Identificazione del sistema
Parte xii Terminali a caratteri
47 Gestione della console e dei terminali a caratteri in generale
48 Utilizzo più evoluto del terminale a caratteri
49 Getty
50 Console nei sistemi GNU/Linux
Parte xiii Utenti
51 Registrazione e controllo
52 Utenza
53 Password shadow
54 Moduli PAM
55 Contabilità dell'utilizzo di risorse del sistema
56 Configurazione e personalizzazione
Indice analitico del volume
Volume II Utilizzo fondamentale del sistema operativo
Parte xiv Shell (Bash)
57 Introduzione alla shell tradizionale
58 Bash: avvio e conclusione
59 Bash: parametri, variabili, espansione e sostituzione
60 Bash: comandi
61 Bash: programmazione
62 Bash: comandi interni
Parte xv Eseguibili e interpretabili
63 Eseguibili, interpretabili e automazione dell'interpretazione
64 Strumenti per la realizzazione di script di shell
Parte xvi Memoria di massa, dischi e file system
65 Memoria di massa
66 Gestione di dischi e file system
67 Gestione più evoluta di dischi e file system
68 CD, CD-ROM e file system ISO 9660
69 Memoria virtuale
70 Gerarchia del file system
Parte xvii File e directory
71 Directory, percorsi e contenuti
72 Proprietà, permessi e attributi
73 Copia, collegamento, spostamento e cancella 949f57j zione
74 Archiviazione e compressione
75 Ricerche
76 Scansione di parole
77 File speciali
Parte xviii Programmi di servizio vari
78 Gestione dei file di testo
79 Gestione dei file presi byte per byte
80 Differenze tra i file
81 Programmi di servizio diversi
82 Creazione e modifica di file di testo
83 File manager: Midnight Commander
84 Mtools
Parte xix Stampare
85 Stampa
86 File e filtri per la stampa
87 PostScript
88 Rielaborazione PostScript
89 DVI
90 PDF
91 Cups
Parte xx Ambiente grafico X: installazione e problemi fondamentali
92 X: struttura e configurazione essenziale
93 X: funzionamento e accesso
94 X: monitor, adattatore grafico e frequenza dot-clock
95 X: gestori di finestre
Parte xxi Applicazioni per X
96 X: configurazione dei clienti
97 X: programmi di servizio
98 X: gestione delle immagini alla vecchia maniera
99 X: evoluzione nella gestione delle immagini
100 X: gestori di file
101 X: applicativi per l'automazione-ufficio
Indice analitico del volume
Volume III Introduzione alle reti e ai servizi standard
Parte xxii Nozioni elementari sulle reti
102 Introduzione alle reti e al TCP/IP
103 Hardware di rete
104 Definizione dei protocolli e dei servizi
105 IPv4: configurazione, instradamento e verifiche
106 Introduzione a IPv6
107 Esperimenti con IPv6
108 Indirizzi e nomi
109 DNS: introduzione
110 DNS: dettagli ulteriori
Parte xxiii Servizi di rete
111 Organizzazione e controllo dei servizi di rete
112 RPC: Remote Procedure Call
113 NFS
114 Accesso remoto
115 Informazioni sugli utenti della rete
116 Messaggi sul terminale
117 TELNET
118 FTP
119 Trivial FTP
120 Messaggi di posta elettronica e protocollo SMTP
121 Messaggi giunti presso recapiti remoti
122 Messaggi, allegati ed estensioni MIME
123 HTTP
124 NIS
125 DHCP
126 NTP
127 IRC
128 ICQ: «I-seek-you»
Indice analitico del volume
Volume IV Modem, porte seriali, connessioni punto-punto e connettività con altri sistemi
Parte xxiv Modem, porte seriali e connessioni punto-punto
129 Modem e porte seriali
130 Introduzione al PPP
131 Connessioni su porte seriali e con linee dedicate
132 PPP per l'accesso a Internet attraverso un ISP
133 Descrizione di una connessione PPP quasi reale
134 WvDial
135 Getty e il modem
136 Fax
Parte xxv Connettività con altri sistemi
137 Dos IPv4
138 Dos PPP
139 Introduzione a NOS-KA9Q -- IPv4 per Dos
Indice analitico del volume
Volume V Servizi di rete più in dettaglio
Parte xxvi Organizzazione dei servizi di rete più comuni
140 Accesso a Internet attraverso una linea commutata
141 Servente Finger
142 Servente FTP
143 Servente HTTP: Apache
144 Servente HTTP-CGI
145 Programmazione CGI in Perl
146 Programmi CGI per l'accesso alla documentazione
147 Gestione di pagine HTML personali attraverso un accesso FTP
148 Indicizzazione dei dati con freeWAIS
149 Riproduzione speculare e trasferimento dati in modo automatico
150 Trasferimento e sincronizzazione di dati attraverso la rete
151 Servente HTTP: Boa
Parte xxvii Posta elettronica
152 Introduzione alla gestione della posta elettronica
153 Sendmail: introduzione
154 Exim: introduzione
155 sSMTP
156 Liste di posta elettronica
Parte xxviii Usenet
157 Introduzione a Usenet
158 Introduzione a INN -- InterNet News
Parte xxix Lavoro di gruppo
159 CVS: introduzione
160 CVS: la rete e altre annotazioni
Indice analitico del volume
Volume VI Sicurezza
Parte xxx Filtri, proxy e ridirezione del traffico IP
161 Concetti elementari sul traffico IPv4 in riferimento all'uso di filtri
162 Cache proxy
163 Introduzione ai concetti di firewall e di NAT/PAT
164 Kernel Linux 2.4. : firewall
165 kernel Linux 2.4. : NAT/PAT
166 Ridirezione del traffico IP senza l'ausilio del kernel
167 Kernel Linux 2.2. : firewall e mascheramento IP
168 Kernel Linux 2.0. : firewall e mascheramento IP
Parte xxxi Sicurezza e controllo
169 Introduzione ai problemi di sicurezza con la rete
170 Virus, vermi e cavalli di Troia
171 Filtri di accesso standard
172 Protocollo IDENT
173 TCP wrapper più in dettaglio
174 Cambiare directory radice
175 Tripwire
176 AIDE
177 SATAN o SANTA
178 Strumenti per il controllo e l'analisi del traffico IP
179 Acua
180 Misure di sicurezza per l'elaboratore personale senza rete
Parte xxxii Cfengine
181 Introduzione a Cfengine
182 Cfengine: sezioni di uso comune
183 Cfengine attraverso la rete
Parte xxxiii Riservatezza e certificazione delle comunicazioni
184 Introduzione ai problemi legati alla crittografia e alla firma elettronica
185 GnuPG: GNU Privacy Guard
186 Autorità di certificazione e certificati
187 Connessioni cifrate e certificate
188 Introduzione a OpenSSL
189 Applicazioni che usano OpenSSL
190 LSH
191 OpenSSH
Indice analitico del volume
Volume VII Scrivere
Parte xxxiv Editoria e stile
192 Formati standard della carta
193 Nozioni elementari di tipografia
194 Stile letterario
195 Evoluzione dell'editoria elettronica
Parte xxxv Codifica
196 Introduzione alla codifica universale dei caratteri
197 Esempi di codifica dei caratteri
Parte xxxvi PostScript: un linguaggio per la composizione finale
198 Linguaggio PostScript: introduzione
199 PostScript: espressioni e funzioni
200 PostScript: caratteri da stampa
201 Esempi di funzioni PostScript
Parte xxxvii TeX
202 teTeX: la distribuzione Unix di TeX
203 TeX: introduzione
204 TeX: caratteri
205 TeX: la pagina
206 TeX: paragrafi, righe, spazi, scatole e linee
207 TeX: tabelle
208 TeX: ambienti matematici
209 Introduzione a LaTeX
Parte xxxviii Texinfo: lo standard della documentazione GNU
210 Introduzione a Texinfo
211 Texinfo: libro e ipertesto
Parte xxxix SGML: un linguaggio per l'editoria e non solo
212 SGML: introduzione
213 Elaborazione SGML
214 Dichiarazione SGML
215 SGMLtools 1.0. /LinuxDoc
216 DebianDoc
217 DocBook: introduzione ai suoi strumenti
Parte xl Sgmltexi
218 Sgmltexi: installazione e utilizzo
219 Sgmltexi: struttura
220 Sgmltexi: contenuti
221 Corrispondenza tra Texinfo e Sgmltexi
Parte xli HTML
222 URI
223 HTML: aspetti generali
224 HTML: corpo
225 CSS
226 HTML2ps
227 Introduzione a Amaya
228 HTMLDOC
229 Essere presenti su Internet
Parte xlii XML
230 XML: cenni
231 XHTML
Parte xliii Controllo dell'ortografia e dello stile
232 Analisi lessicale
233 Analisi sintattica e stilistica con Textchk
Parte xliv Alml
234 Alml: preparazione e visione generale
235 Il documento secondo Alml
236 Entità ISO gestite da Alml
237 Stile di scrittura del sorgente
Parte xlv Annotazioni particolari riferite all'opera «Appunti di informatica libera»
238 Gestione di «Appunti di informatica libera»
239 Convenzioni di «Appunti di informatica libera»
240 Glossario stilistico di «Appunti di informatica libera»
Parte xlvi Sistemi vari di composizione elettronica
241 Introduzione a *roff
242 Introduzione a Lout
243 Introduzione a HieroTeX
244 Trasformazione in altri formati
Indice analitico del volume
Volume VIII Programmazione
Parte xlvii Algoritmi
245 Pseudocodifica
Parte xlviii C
246 Linguaggio C: introduzione
247 C: puntatori, array e stringhe
248 C: tipi di dati derivati
249 C: oggetti dinamici e aritmetica dei puntatori
250 C: file
251 C: istruzioni del preprocessore
252 C: esempi di programmazione
253 Automazione della compilazione: Make e file-make
Parte xlix Pascal
254 Pascal: preparazione di Pascal-to-C
255 Pascal: introduzione
256 Pascal: tipi di dati derivati
257 Pascal: esempi di programmazione
Parte l Perl
258 Perl: introduzione
259 Perl: gestione delle stringhe
260 Perl: gestione dei file
261 Perl: funzioni interne
262 Perl: esempi di programmazione
263 Perl: esercizi di programmazione
Parte li Java
264 Java: preparazione
265 Java: introduzione
266 Java: programmazione a oggetti
267 Java: esempi di programmazione
Parte lii Scheme
268 Scheme: preparazione
269 Scheme: introduzione
270 Scheme: struttura del programma e campo di azione
271 Scheme: liste e vettori
272 Scheme: I/O
273 Scheme: esempi di programmazione
Parte liii BC: linguaggio aritmetico a precisione arbitraria
274 BC
275 BC: esempi di programmazione
Parte liv Basic
276 Basic: introduzione
277 Basic: esempi di programmazione
Parte lv Nazionalizzazione e localizzazione
278 Gettext: introduzione
Indice analitico del volume
Volume IX Linguaggi di programmazione specifici
Parte lvi Linguaggi per la comparazione
279 Espressioni regolari standard
280 Confronto sintetico tra le espressioni regolari «reali»
Parte lvii Linguaggi per la scansione di file di testo
281 SED: introduzione
282 AWK: introduzione
283 AWK: funzioni e array
Parte lviii Linguaggi macro
284 M4: introduzione
Parte lix DBMS e SQL
285 Introduzione ai DBMS
286 Introduzione a SQL
287 PostgreSQL: struttura e preparazione
288 PostgreSQL: il linguaggio
289 PostgreSQL: accesso attraverso PgAccess
290 PostgreSQL: accesso attraverso WWW-SQL
291 Le funzioni e i trigger in PostgreSQL: un'esercitazione didattica
Indice analitico del volume
Volume X Matematica e disegno
Parte lx Foglio elettronico
292 Concetti generali sui fogli elettronici
293 Spreadsheet Calculator
Parte lxi Applicazioni matematiche e grafiche varie
294 Gnuplot
295 Octave
296 Applicazioni matematiche varie
Indice analitico del volume
Volume XI Argomenti avanzati e accessori
Parte lxii Multimedialità
297 Introduzione alla gestione dell'audio e uso del lettore CD
298 Lettore CD audio
299 Gestione della scheda audio
300 Audio compresso
301 Audio attraverso la rete
302 Filmato digitale
303 Masterizzazione di CD audio
304 X-CD-Roast
Parte lxiii Transizione verso il software libero
305 File con formati speciali
306 DOSEMU: l'emulatore di hardware DOS compatibile
307 Servente X su altre piattaforme grafiche
308 Applicazioni proprietarie
Parte lxiv Prevenzione
309 Copie di sicurezza
310 Emergenza con GNU/Linux
311 nanoLinux II
312 Dischetti di emergenza delle distribuzioni GNU/Linux e di altre fonti
Parte lxv Laboratorio didattico
313 Accorgimenti per usare GNU/Linux nella didattica di massa
314 Diskless: elaboratori senza disco
Parte lxvi Informatica gestionale
315 Codici a barre
316 Barcode
317 Trasformazione in lettere
Parte lxvii Annotazioni sulla distribuzione Debian
318 Configurazione di una distribuzione Debian
319 Accorgimenti per una distribuzione Debian
Parte lxviii Annotazioni sulla distribuzione Red Hat
320 Configurazione di una distribuzione Red Hat
321 Accorgimenti per una distribuzione Red Hat
Parte lxix i86
322 Minix
323 ELKS
Parte lxx Dos
324 Dos: introduzione
325 Dos: dischi, file system, directory e file
326 Dos: configurazione
327 Dos: script dell'interprete dei comandi
328 Dos: gestione della memoria centrale
329 FreeDOS
330 Progetto GNUish
331 The valuable DOS Freeware page
332 Clean the Clipper 5.2
333 nanoBase 1997
Parte lxxi Sistemi operativi speciali
334 LeeOS
Parte lxxii Braille
335 Introduzione al sistema braille
336 Sistemi di interazione per non vedenti
Parte lxxiii Aspetti umani
337 Manifesto GNU
338 Il progetto GNU
339 Proprietà del software
340 L'ipotesi del futuro, nel bene e nel male
Indice analitico del volume
Volume XII Informazioni obsolete
Parte lxxiv ALtools/ALdoc
341 ALtools
342 Composizione per uso interno e informazioni particolari
343 ALdoc
Parte lxxv Distribuzioni GNU/Linux
344 Monkey
345 Configurazione di una distribuzione Slackware
346 Script per la gestione dei pacchetti software
Parte lxxvi Informazioni varie
347 Emulatori
348 nanoRouter
349 X-ISP
350 Introduzione a SMB con GNU/Linux
351 Applicazioni multimediali
Indice analitico del volume
Volume XIII LDR: Linux domande e risposte
352 Amministrazione del sistema
353 Reti e rete Internet
354 Programmi
355 X
356 Applicazioni
357 Stampa
358 Editoria
359 I Caratteri (font)
360 Immagini
361 Masterizzazione
362 Audio
363 Programmazione
364 Computer portatili
365 Hardware
Indice analitico del volume
Volume XIV Licenze
366 Licenza GNU GPL
367 Traduzione della licenza GNU GPL
368 Licenza GNU LGPL
369 Licenza GNU FDL
370 Licenza Artistic
371 Licenza UCB BSD
372 Licenza MIT
373 Licenza LPPL
374 Licenza QPL
375 Licenza SSLeay
376 Licenze e altri dettagli sul software citato
Volume XV Schede sintetiche riassuntive, presentazioni e promemoria
Parte lxxvii Reti IP
377 Introduzione IP 1
378 Introduzione IP 2
379 Introduzione IP 3
380 Introduzione IP 4
381 Indirizzi IPv4 1
382 Indirizzi IPv4 2
383 Interfacce di rete
384 Cablaggi e connessioni Ethernet 1
385 Cablaggi e connessioni Ethernet 2
386 TCP, UDP e porte
387 Frammentazione IP
388 Configurazione interfacce di rete 1
389 Configurazione interfacce di rete 2
390 Instradamento senza router
391 Instradamento attraverso un router predefinito
392 Instradamento attraverso più router
393 NAT/PAT 1
394 NAT/PAT 2
395 NAT/PAT 3
396 Messaggi ICMP: tipo e codice
397 Messaggi ICMP: Ping
398 Messaggi ICMP: TTL
399 Messaggi ICMP: Traceroute
400 Messaggi ICMP: destinazione irraggiungibile
401 Nomi di dominio
402 DNS come base di dati distribuita 1
403 DNS come base di dati distribuita 2
404 Risoluzione dei nomi 1
405 Risoluzione dei nomi 2
406 DNS elementare
407 DNS anche per la rete locale 1
408 DNS anche per la rete locale 2
409 DNS: posta elettronica e alias
410 DNS: isolamento e rinvio a un altro servente
411 DNS: record SOA
412 DNS: record NS, MX, A, AAAA, PTR, CNAME
413 Interrogazione del DNS
414 Cache proxy 1
415 Cache proxy 2
416 Cache proxy 3
417 Cache proxy 4
418 Cache proxy 5
419 Filtro IP: schema generale
420 Filtro IP: caratteristiche comuni
421 Filtro IP: punti di intervento
422 Filtro IP: pacchetti frammentati
423 Filtro IP: schema degli esempi astratti
424 Filtro IP: esempi 1
425 Filtro IP: esempi 2
426 Filtro IP: ICMP, UDP e DNS
Parte lxxviii Riservatezza e certificazione elettronica
427 Crittografia
428 Firma elettronica 1
429 Firma elettronica 2
430 Certificato
Parte lxxix Schede riassuntive varie
431 DSelect
432 Deity
433 Aptitude 1
434 Aptitude 2
435 VI 1
436 VI 2
437 VI 3
438 Mtools
Parte lxxx Comandi di uso comune
439 Directory, percorsi e contenuti
440 Proprietà, permessi e attributi
441 Copia, collegamento, spostamento, cancellazione e archiviazione 1
442 Copia, collegamento, spostamento, cancellazione e archiviazione 2
443 CD-ROM: preparazione delle immagini
444 CD-ROM: incisione
445 Operazioni a distanza e servizi di rete 1
446 Operazioni a distanza e servizi di rete 2
447 Copia remota e allineamento dati
448 Varie
Parte lxxxi Cablaggi
449 Porte seriali
450 Porte parallele
451 Reti Ethernet
Parte lxxxii Standard
452 Conversione tra le unità di misura
453 Abbreviazioni di Internet
454 ISO 639
455 ISO 3166-1
456 ISO 4217
Appendice A GNU GENERAL PUBLIC LICENSE
Indice analitico
di Anna Rambelli
non modificare
Finito il regno della meccanica, inizia il regno dell'informatica. Voglio fare una riflessione che possa servirti da incitamento e da incoraggiamento per elevare il tuo animo, per approfondire il culto della scienza. Io intendo «la scienza» quel sapere che mai, per nessun motivo, ti porta lontano da ciò che sono i principi elementari e di base della persona e che mai vanno contro a ciò che io intendo «dignità» dell'uomo.
Il libro non vuole essere solo uno strumento meccanico. Aggiungi a tutto questo sapere il calore di un sentimento, di una comprensione che ti porti al di sopra di ogni bassa intenzione.
L'umano vivere è così semplice che di fronte all'evoluzione dell'informatica, potrebbe anche essere soffocato e imprigionato da questa enorme invenzione che proietta il tuo pensiero verso mete e orizzonti così vicini e nello stesso tempo così lontani. È cosa meravigliosa tutto questo e tu cerca di viverlo con accortezza, ma sempre con la precisa intenzione che i tuoi piedi appoggiano sulla terra. Non permettere al tuo pensiero di allontanarti troppo da questa realtà. L'informatica potrebbe prendere il sopravvento e portarti lontano dalla tua identità e dal tuo essere morale. Non permettere che questo ti nuocia procurandoti un'insensibilità e un'incapacità a dialogare con il tuo simile. Il silenzio che regna tra la tua persona e la macchina che ti sta di fronte non può diventare il silenzio della tua vita. Ricorda sempre che la comunicazione di cui hai bisogno e di cui la tua anima necessita, è non solo verbale, ma soprattutto è fatta di sentimenti e di emozioni.
Mi meraviglierei molto se tu, uomo di sapere e di sapienza, ti lasciassi andare a questi automatismi senza usare anche la tua anima. E sarei molto incredula se qualcuno mi dicesse che questo sistema di comunicare, l'informatica, ti portasse a quella schiavitù che i tuoi avi sono riusciti a debellare con il sangue e con la sofferenza. Ma questa, sappi, che sarebbe una schiavitù alla quale non potresti mai ribellarti, perché tu stesso l'hai creata, imbalsamando il tuo pensiero, la tua anima e le tue emozioni nell'involucro del tuo corpo.
La storia porta continuamente esempi di rivoluzioni nel campo delle invenzioni e delle scoperte. Anche questa si può considerare un'era nuova. Questo inizio di secolo racchiude delle innovazioni molto tecnologiche che fra qualche anno, sicuramente, avranno capovolto il modo normale del vivere. Sta sempre nell'intelligenza e nella capacità intuitiva dell'uomo usare questa rivoluzione informatica per un uso costruttivo ed equilibrato. È facile che questa nuova tecnologia possa sfociare in situazioni estremamente pericolose.
Nell'uomo è sempre presente la scintilla della ricerca e del desiderio di scoprire tecnologie o sistemi nuovi in tutti i settori, per poi migliorare sia il tenore di vita, sia l'insieme dei sistemi economici. Questo rientra nel progresso, nell'evoluzione umana. La tua attenzione per questo nuovo mezzo, deve prima portarti a fare una piccola riflessione, in modo da usarla per diminuire la tua fatica, ma nello stesso tempo per affinare le tue capacità personali; intendo con questo i tuoi principi, la tua morale e soprattutto la tua identità.
L'informatica serve per aumentare tutte le risorse a tutti i livelli, ma ha un grosso limite che tu devi considerare e di cui devi renderti conto immediatamente. Altrimenti, se ti lasci dominare e se ti lasci prendere dal fanatismo e dall'euforia di questo, rischi di inaridirti, di perdere la dignità dell'essere umano che ha una personalità, dei sentimenti e una morale. Questa è la cosa più importante, per cui ti devi impegnare a far sì che questa macchina non prenda il sopravvento sul tuo tempo e non ti faccia diventare schiavo e dipendente.
non modificare
Spesso, si agisce in funzione dell'appartenenza a un gruppo, dimenticando di pensare, decidere e agire autonomamente e consapevolmente. Spesso le scelte sono dettate dalle mode, cioè dal comportamento del gruppo dominante rispetto a quell'ambito particolare, senza pensare e senza sapere il perché. Su questa base, si cerca costantemente di convincere gli altri di entrare a far parte del «gruppo» a cui si appartiene, quasi per confortare se stessi che la scelta fatta è stata quella giusta.
Una scelta non può essere giustificata semplicemente in base all'opera di convincimento di qualcuno, o in seguito alla moda. Deve essere ponderata in funzione della propria filosofia e delle proprie esigenze.
È assolutamente sbagliato tentare di spingere qualcuno a fare qualcosa per cui non abbia già sviluppato una propria volontà in tal senso. In altri termini, è sbagliato l'operato di chi vuole fare il «missionario» di questo o quel sistema operativo. Si può essere divulgatori di un'idea, ma ciò non deve diventare una guerra di religione, attraverso cui imporla agli altri. Chi è pronto per quell'idea, ne seguirà i principi, senza bisogno di «spinte».
Nell'ambito del software libero, sono disponibili diversi sistemi operativi e diverse varianti di questi. Libertà vuol dire poter scegliere consapevolmente, ma anche assumersi la responsabilità delle scelte fatte. Le discussioni che si fanno su quale sia il sistema operativo migliore, o quale sia la distribuzione da preferire, sono perfettamente inutili; nella maggior parte dei casi rappresentano quell'atteggiamento già descritto per cui si cerca sempre di «convertire» gli altri alla propria scelta.
Per poter fare il proprio bene, ci si riduce spesso a pensare e ad agire in funzione del male per gli altri, come se si trattasse sempre di una partita in cui per vincere occorre fare perdere l'avversario, esattamente come avviene oggi nell'informatica proprietaria. Seguendo questa logica, molti prendono il software libero come una battaglia contro il software commerciale, o contro un'azienda particolare. In generale questo è sbagliato, perché il software libero deve essere lo strumento di difesa della propria libertà informatica.
Come sempre nell'esistenza umana, è difficile lasciare da parte i sentimenti negativi (odio, rivalsa, ecc.) per dare spazio esclusivamente all'idea del proprio bene, ma questo è l'unico modo per costruire e agire in senso positivo. Non serve a niente augurarsi la fine della fortuna di qualcuno. Non si costruisce distruggendo e non si evolve con le rivoluzioni.
Se è vera la tesi secondo cui il software libero costituisce il futuro migliore nell'ambito dell'informatica, ciò potrà succedere solo attraverso la diffusione di tale consapevolezza. Non è possibile forzare una convinzione: quando un'idea è buona, la cosa peggiore che si può fare è imporla agli altri, come avviene quando si fanno le rivoluzioni.
L'evoluzione umana del nuovo secolo dipenderà dall'informatica. Solo se gli strumenti informatici saranno usati e gestiti consapevolmente, si potrà parlare di «evoluzione»; diversamente si creerà una dipendenza da ciò che non si conosce e da cui, di conseguenza, non ci si può difendere.
Il software libero, è tale perché può essere usato, studiato, modificato e gestito come si vuole, senza doversi fidare, senza dover dipendere necessariamente da qualcun altro per la sua messa a punto. La sfida del software libero, non è semplicemente la realizzazione di uno slogan del tipo: «software libero, libera copia». È molto di più.
Un'ipotesi di ciò che ci aspetta nel prossimo futuro è descritta nel capitolo 340; inoltre, chi desidera approfondire il problema del condizionamento umano, può trovare altri spunti nel libretto di Anna Rambelli, Abbi cura di te (che originariamente appariva presso <https://master.swlibero.org/~daniele/anima/nfr/nfr.html>). Nella copertina finale, con il permesso dell'autrice, appare una piccola citazione.
non modificare
Il motivo per il quale ho iniziato a scrivere questi «appunti» è stato quello di migliorare la mia conoscenza del sistema GNU/Linux, approfondendone i concetti senza rischiare di dimenticare le esperienze fatte. In questo modo volevo anche avere sotto mano una guida a comandi e notizie del sistema GNU/Linux che riflettesse le mie esigenze personali. Da allora qualcosa è cambiato: il mio interesse non è più limitato all'ambito particolare di GNU/Linux e per questo, dal 2000 cambia il titolo dell'opera che all'inizio era Appunti Linux. Gli aggiornamenti di questo lavoro sono meno frequenti rispetto al passato, ma il mio desiderio di continuare a migliorarlo e a estenderlo c'è ancora tutto.
Questa opera è ancora orientata fondamentalmente verso il sistema GNU/Linux e si deve tenere presente che la piattaforma hardware di riferimento è la i386 (Intel) non potendo avere accesso ad altri tipi di architettura. |
Chi ancora non conosce le ragioni del software libero, ma forse sarebbe meglio parlare di «informatica libera» in generale, farebbe bene a leggere subito il Manifesto GNU (capitolo 337) e Il progetto GNU (capitolo 338), entrambi di Richard Stallman.
I diritti di Appunti Linux e di Appunti di informatica libera non sono in vendita; tuttavia, la licenza che protegge questa opera non impedisce la pubblicazione commerciale. Chi fosse interessato a questo, deve leggere il testo della licenza, che appare integralmente nell'appendice A, tenendo in considerazione il fatto che dall'autore non riceverà l'autorizzazione a cambiare le condizioni, che già appaiono nell'edizione pubblicata su Internet. |
Con il termine «Unix», scritto in questo modo, si intende identificare il complesso di tutti i sistemi operativi che si rifanno al sistema operativo UNIX originale, anche se non sono stati costruiti a partire dagli stessi sorgenti. GNU/Linux, GNU/Hurd, i sistemi *BSD e Minix sono intesi come appartenenti a questa famiglia di sistemi operativi.
Con il termine «X» si intende indicare il sistema grafico X in modo imprecisato, con l'intenzione di non fare riferimento a un marchio particolare.
Con il termine «Dos» si fa riferimento a tutti i sistemi operativi cloni di MS-Dos, compreso l'originale.
Nell'opera si utilizza lo standard IEC 60027-2, come annotato in particolare nella sezione 194.5.4, per rappresentare i moltiplicatori di quantità relative alla misurazione dei dati.
I numeri con base di numerazione diversa da quella comune vengono rappresentati in modo uniforme, attraverso l'indicazione della base stessa, senza usare le notazioni tipiche dell'ambito informatico. Per esempio: 0A16 = 1010 = 128 = 10102.
Ringrazio le persone che con il loro lavoro mi aiutano a diffondere questo documento, sia attraverso Internet, sia per mezzo di pubblicazioni su CD-ROM. Il nome di chi cura la diffusione di Appunti di informatica libera appare nell'elenco che si trova all'inizio del documento.
Desidero ricordare il contributo dei lettori che gentilmente mi hanno segnalato errori di grammatica o di contenuto; tra questi, in particolare Ottavio G. Rizzo e Francesco Poli, data la mole e la precisione del loro contributo.
Infine, voglio citare Antonio Bernardi, che mi ha sempre sostenuto, da quando ho cominciato a interessarmi di informatica.
Quando si scrive un documento a carattere tecnico, come questo, il problema più importante è riuscire a definire uno standard espressivo coerente con il linguaggio usato effettivamente in quel settore. L'informatica, in Italia, è il classico esempio di conoscenza in cui il linguaggio è disperso in una babele di dialetti derivati dalla lingua inglese.
Molte volte si sentono usare e si leggono termini che potrebbero essere espressi tranquillamente in italiano, magari con un po' di coraggio, ma quando qualcuno ha quel coraggio, rischia di trovarsi solo, o di essere deriso per il termine che usa.
In questa situazione, per quanto buone siano le intenzioni di un autore, di essere preciso e coerente nel modo in cui si esprime, non si può garantire che quello scelto sia il modo «giusto» di scrivere. Domani potrebbe consolidarsi un modo diverso. Le lingue sono dinamiche e questo vale tanto più per quella italiana.
In questo documento utilizzo delle convenzioni espressive che per molti sono azzardate o inopportune, anche se io sento che sono quelle «giuste». Il lettore inesperto deve sapere che il modo di scrivere usato qui è diverso da quello di altri libri: solo il tempo definirà il modo corretto di esprimersi su questi argomenti.
Di fronte a problemi di linguaggio ci si rivolge al parere di persone autorevoli. Io non mi considero tale. Credo che il valore delle mie scelte espressive sia determinabile solo dalla comprensibilità di ciò che scrivo.
All'interno dell'opera iniziano ad apparire delle informazioni sulle licenze del software che viene presentato. Ciò ha lo scopo di dare una visione un po' più completa, per consentire una valutazione migliore sull'opportunità o meno di utilizzare quel software per i propri fini. Infatti, negli ultimi tempi, a seguito della fortuna di GNU/Linux e del software che con questo sistema operativo può essere utilizzato, si è creata una confusione eccessiva su cosa sia «libero» e cosa non può essere considerato tale.
L'attenzione alle licenze non serve solo per sapere se ciò che si vuole fare è concesso o meno. Soprattutto quando si vuole contribuire alla produzione di software libero, se ciò che si vuole realizzare dipende da qualcosa che esiste già, è necessario che la sua licenza sia compatibile con quella che si intende usare per il proprio lavoro, oltre che con i fini che si intendono raggiungere.
Le difficoltà maggiori si incontrano di fronte a licenze specifiche non standard, peggio ancora se queste sono formulate in modo ambiguo o contraddittorio.
Le informazioni che appaiono a questo proposito all'interno dell'opera potrebbero risultare imprecise, soprattutto a seguito delle novità che possono sopraggiungere (non è raro che un autore decida di modificare la propria licenza). Chi dovesse accorgersi di problemi di questo genere farà cosa gradita avvisandomi.
Nelle definizioni sintetiche che vengono mostrate a piè di pagina, i criteri scelti per poter ritenere un programma software libero sono più restrittivi delle cinque libertà essenziali elencate nella sezione 1.1. |
In generale non escludo la presenza di contributi all'opera; tuttavia, se si vuole realizzare un documento coerente, non è facile gestire l'organizzazione che sarebbe necessaria in presenza di molti autori.
Se qualche autore desidera collaborare con me, chiedo a lui, o a lei, di non pormi limiti all'utilizzo e alla modifica di quanto scritto, in modo che io possa gestirlo con la massima libertà. Per questa ragione: è necessario che si tratti di documenti originali; inoltre ho bisogno di una dichiarazione esplicita che mi autorizzi a utilizzare con la massima libertà lo scritto, anche con tutte le modifiche e gli smembramenti che io possa ritenere necessari o utili.
Non è mio interesse appropriarmi del lavoro di altri e mi rendo conto che una richiesta del genere possa sembrare eccessiva. Tuttavia, vorrei fosse chiaro che non sto chiedendo alcuna collaborazione; se però mi viene offerta, desidero che questa non crei delle complicazioni al mio lavoro. In tal senso, chi vuole mandarmi il proprio contributo, avrà la cortesia di scrivere il testo seguente, possibilmente senza altre aggiunte:
Senza alcuna riserva, autorizzo Daniele Giacomini, a utilizzare e aChi dovesse desiderare di collaborare con me in maniera più consistente, curando la trattazione di argomenti di una certa importanza che non sono in grado di gestire personalmente, deve tenere in considerazione lo stile generale dell'opera. Per questo c'è il capitolo 194 e ci sono le note particolari che appaiono nella parte xlv.
Questa edizione di Appunti di informatica libera incorpora un tomo speciale che in pratica contiene l'opera di Gaetano Paolone, LDR: Linux domande e risposte. Si tratta di un contributo consistente, che ha una vita propria e non segue lo stile di Appunti di informatica libera. L'opera di Gaetano Paolone va a colmare una lacuna importante di Appunti di informatica libera, perché il mio interesse è rivolto sempre di più verso problemi generali, anche oltre il caso particolare di GNU/Linux, trascurando il dettaglio delle noie che si incontrano tutti i giorni. Il punto di origine della distribuzione dell'opera di Gaetano Paolone è <https://www.linuxfaq.it/>.
È possibile trovare l'indirizzo di centri che stampano pubblicazioni telematiche libere a richiesta presso <https://www.gnutemberg.org> (oppure anche <https://www.gnutenberg.org>), che è il punto di riferimento dell'iniziativa «GNUtemberg!».
L'autore di questa opera e le persone che collaborano con lui, non ricevono alcun vantaggio economico da queste attività e non hanno alcun rapporto con questi centri; tuttavia, alcuni lettori potrebbero trovare più conveniente l'acquisto di una copia stampata, piuttosto di stampare per conto proprio, o di doverla consultare in forma elettronica.
Onde evitare malintesi, prima di ordinare la stampa, è bene chiarire quale sarà il formato, la rilegatura e quale edizione verrà riprodotta. |
L'autore di questa opera e le persone che collaborano con lui non sono nella condizione di poter dare alcuna garanzia per i centri di stampa, non avendo alcun rapporto con loro. |
La distribuzione di Appunti di informatica libera, ovvero quello che si vede generalmente negli FTP, o ciò che si dovrebbe trovare nelle riproduzioni su CD-ROM, è organizzata nel modo seguente:
Di seguito viene fatta una descrizione più dettagliata delle directory e dei file.
aa.mm.gg
Contiene l'edizione corrispondente al nome della directory, in forma di archivi tar+gzip.
HTML/
Contiene l'ultima edizione di Appunti di informatica libera in formato HTML.
contributi/
È una directory contenente contributi di documentazione libera più o meno derivati o ispirati da Appunti di informatica libera.
corrente/
È un collegamento alla directory che contiene la versione più aggiornata di Appunti di informatica libera.
nanoLinux/
Contiene nanoLinux: un mini sistema GNU/Linux di emergenza descritto nel capitolo 311.
sistemi-mini/
Contiene altri file-immagine per dischetti di emergenza.
software/
Software realizzato dallo stesso autore di Appunti di informatica libera, che si trova documentato all'interno dell'opera.
La versione PostScript del documento è suddivisa in molti file differenti, in modo da agevolare chi intende scaricare solo una parte dell'opera (resta comunque disponibile un file PostScript completo). Anche l'indice generale e quello analitico sono separati, in modo da facilitare le aggregazioni desiderate.
Attenzione al file PostScript completo normale: il programma GV potrebbe avere problemi a visualizzare le ultime pagine, a causa della sua dimensione; in alternativa si può sempre usare il vecchio Ghostview, oppure anche il nuovo GGV. |
Il file PDF potrebbe creare qualche problema con Acrobat Reader e a volte anche con Xpdf. |
La directory il cui nome corrisponde alla data di edizione, contiene i file più importanti. In particolare, vengono proposte più alternative per i file PostScript, in modo da offrire diverse possibilità per la stampa. Di seguito si vede la struttura di questa directory:
20aa.mm.gg/Tutti i file che
corrispondono al modello a2-20
aa.mm.gg
, dove
«20aa.mm.gg»
corrisponde alla data di edizione (anno, mese, giorno), contengono l'opera Appunti
di informatica libera, in tutto o solo in parte (con l'unica
eccezione del file a2-
edizione.esempi.tar.gz
, che contiene molti degli
esempi utilizzati nell'opera).
Il file alml-
edizione.tar.gz
contiene il pacchetto di Alml,
necessario alla composizione di Appunti di informatica libera
e di altri documenti simili. Il suo utilizzo è descritto nella parte xliv.
Modello del nome |
Descrizione |
.a4.dvi.tar.gz |
Composizione finale in formato DVI, A4, completo. |
.a4.pdf.gz |
Composizione finale in formato PDF, A4, completo. |
.a4.ps.gz |
Composizione finale in formato PostScript, A4, completo. |
.a7x3-3-a4.ps.gz |
Composizione finale in formato PostScript, A7x3, completo, da stampare su un formato A4 orizzontale, ottenendo tre colonne. |
.a7x4.ps.gz |
Composizione finale in formato PostScript, A7x4, completo (serve solo per fare delle rielaborazioni particolari). |
.a7x4-2-a4.ps.gz |
Composizione finale in formato PostScript, A7x4, completo, da stampare su un formato A4 verticale, ottenendo due colonne. |
.a8x4-4-a4.ps.gz |
Composizione finale in formato PostScript, A8x4, completo, da stampare su un formato A4 orizzontale, ottenendo quattro colonne. |
.a8x6-3-a4.ps.gz |
Composizione finale in formato PostScript, A8x4, completo, da stampare su un formato A4 verticale, ottenendo tre colonne. |
.esempi.tar.gz |
Esempi descritti nel documento. |
.html.tar.gz |
Composizione finale in formato HTML completo. |
.sgml.tar.gz |
Sorgente SGML. |
.txt.gz |
Composizione finale in formato testo puro (ISO 8859-1) senza immagini. |
alml- .tar.gz |
Alml. |
tomi/ |
File delle composizione finale, suddivisi in volumi (tomi). |
parti/ |
File delle composizione finale, suddivisi in parti. |
raccolte/ |
File delle composizione finale, suddivisi in raccolte di tomi. |
Tabella i4.1. Elenco dei file e delle sottodirectory che si trovano nella directory di edizione.
Le sottodirectory tomi/
parti/
e raccolte/
, si
suddividono ulteriormente in altre sotto-sottodirectory che raccolgono ognuna
file per un formato finale particolare, come elencato nella tabella i4.2.
Modello del nome |
Descrizione |
.../a4/ |
Formato A4 standard. |
.../a5-2-a4-1h-1/ |
Formato A4 contenente due pagine A5, da piegare una volta a metà, in orizzontale, da rilegare a segnature di un foglio soltanto. |
.../a5-2-a4-1h-10/ |
Formato A4 contenente due pagine A5, da piegare una volta a metà, in orizzontale, da rilegare a segnature di 10 fogli. |
.../a6-4-a4-2h-8/ |
Formato A4 contenente quattro pagine A6, da piegare due volte a metà, in orizzontale, da rilegare a segnature di otto fogli (quattro fogli A4 piegati due volte). |
.../a7x4/ |
Formato A7x4, corrispondente a un A4 diviso a metà in verticale. |
.../a7x4-2-a4-1v-1/ |
Formato A4 contenente due pagine A7x4, da piegare una volta a metà, in verticale, da rilegare a segnature di un foglio soltanto. |
.../a7x4-2-a4-1v-10/ |
Formato A4 contenente due pagine A7x4, da piegare una volta a metà, in verticale, da rilegare a segnature di 10 fogli. |
Tabella i4.2. Articolazione comune delle sottodirectory che contengono i file dell'opera suddivisi in sezioni.
Sono disponibili una grande quantità di file PostScript, sia per consentire la scelta della porzione di opera da stampare, sia per offrire possibilità differenti di rilegatura. In particolare, l'estensione contiene l'informazione sul modo in cui è organizzata la composizione e sul modo corretto di rilegare ciò che si ottiene. Si osservi la figura i4.1.
*.a6-4-a4-2h-8.ps.gz | | | || | | | | || | | | | || `-- la rilegatura va fatta a segnature di otto fogli; | | | || in questo caso si tratta di quattro fogli A4 piegati | | | || due volte | | | || | | | |`-- il foglio stampato va piegato in modo normale (orizzontale) | | | | | | | `-- il foglio stampato va piegato due volte | | | | | `-- il formato di carta su cui si stampa effettivamente è A4 | | | `-- ci sono quattro pagine virtuali nel formato complessivo finale | `-- pagina virtuale formato A6 Figura i4.1. Esempio di struttura di un'estensione per un formato PostScript speciale. |
La stringa che si
utilizza per descrivere il formato e la rilegatura può essere più breve, quando
i dati mancanti sono «ovvi». Per esempio, un'estensione *.a4.ps.gz
sarebbe
equivalente a *.a4-1-a4-0h-0.ps.gz
, infatti
si tratta di una stampa A4, che si fa su carta A4, pertanto si ottiene una sola
pagina virtuale per ogni pagina reale, inoltre il foglio non va piegato e di
conseguenza non si può realizzare una rilegatura tradizionale a filo.
Figura i4.2. Un foglio piegato in quattro per rappresentare otto pagine ridotte. |
I file PostScript organizzati
per la rilegatura piegando i fogli che si stampano contengono l'indicazione
esplicita dei gruppetti di pagine da riunire assieme. Per esempio, nel caso dei
file *.a5-2-a4-1h-10.ps.gz
, che
sono file da stampare fronte e retro su fogli A4, a gruppetti di 10 fogli, da
piegare a metà per ottenere un formato A5, sono numerati come si può vedere
nella figura i4.3,
dove si vede la visualizzazione con Ghostview. In questo modo, dovrebbe essere
più semplice riprendere una stampa interrotta, oppure ristampare una sola
segnatura particolare.
Figura i4.3.
Ghostview mentre visualizza un file del tipo * |
I file che non riportano l'informazione del modo di piegare e di rilegare la stampa, non vanno piegati.
Per poter stampare uno qualunque dei vari formati ridotti, è necessario disporre di un'ottima stampante con una risoluzione minima di 600x600 punti per pollice (dpi), dotata di una buona quantità di memoria; inoltre, maggiore è la riduzione, migliore deve essere la qualità della carta (molto liscia). Se la memoria della stampante è insufficiente si noteranno pagine sfumate e illeggibili, alternate a pagine che invece risultano ben visibili (a parte la dimensione). |
Appunti di informatica libera è suddivisibile in tomi, intesi come volumi di piccole dimensioni, su argomenti specifici. Ciò è inteso per facilitare la stampa e l'aggiornamento degli argomenti a cui si è interessati.
Volume I Primo approccio, architettura e filosofia del sistema operativo
Volume II Utilizzo fondamentale del sistema operativo
Volume III Introduzione alle reti e ai servizi standard
Volume IV Modem, porte seriali, connessioni punto-punto e connettività con altri sistemi
Volume V Servizi di rete più in dettaglio
Volume VI Sicurezza
Volume VII Scrivere
Volume VIII Programmazione
Volume IX Linguaggi di programmazione specifici
Volume X Matematica e disegno
Volume XI Argomenti avanzati e accessori
Volume XII Informazioni obsolete
Volume XIII LDR: Linux domande e risposte
Volume XIV Licenze
Volume XV Schede sintetiche riassuntive, presentazioni e promemoria
Le raccolte sono dei volumi organizzati in modo da coprire un argomento più esteso, che alle volte raggruppa più tomi in un blocco soltanto.
Rilettura e revisione delle parti da vii a xviii
Capitolo 54 sui moduli PAM.
Parte viii sui bus più comuni.
Capitolo 192 sui formati standard della carta.
Capitolo 14 su Demolinux.
Una piccolissima parte (lxxii) dedicata al braille.
Capitolo 91 su Cups.
Capitolo 317 sulla trasformazione di numeri in lettere, secondo varie forme, compresa la costruzione di un numero romano.
Una parte su TeX, ancora non completa (xxxvii).
Sviluppo di Alml: tabelle più articolate; listati; elemento synstar, per identificare qualsiasi carattere in un modello sintattico.
Ristrutturazione dell'opera, con un'articolazione in tomi un po' diversa dalle edizioni precedenti.
I nomi dei file della distribuzione hanno sigle diverse da quelle usate nelle edizioni precedenti.
Rilettura e revisione dei tomi [...]
Nella parte dedicata al Dos lxx appaiono dei capitoli scritti in inglese (un inglese molto modesto). Si tratta di documenti scritti in passato, che vengono inseriti qui, più che altro perché non sia perduto il lavoro fatto a suo tempo, che forse potrebbe ancora essere utile.
Alml viene modificato in modo significativo; l'elemento uri viene usato ora nel modo seguente:
... bla bla <uri>https://www.dinkel.brot.dg/index.html</uri> bla bla ...In questo modo, si possono usare anche le entità standard all'interno dell'URI stesso, cosa che prima era impossibile.
Nel DTD di Alml, viene sostituito l'elemento traw con l'elemento trow.
L'elemento blockquote non dispone più dell'attributo uri e al suo posto si può usare l'elemento finale quoteinfo, che può contenere testo del tipo %inline;.
Sono disponibili due tipi di capitolo speciale: slideh1 per le diapositive o i lucidi da lavagna luminosa; sheeth1 per le schede sintetiche riassuntive.
È possibile incorporare codice PostScript incapsulato (EPS) e immagini nello stesso file sorgente, attraverso gli elementi epsimg, epsimage, embimg e embimage.
La dimensione del carattere da stampa nel testo normale è un po' più grande. Questo porta a un aumento delle pagine, a parità di contenuto, ma si tratta di un adattamento fatto per migliorare la coerenza con la dimensione del carattere nei listati e per migliorare la leggibilità.
Viene introdotto uno spazio apposito per raccogliere le presentazioni, sotto forma di lucidi per lavagna luminosa o di diapositive, oltre a delle schede sintetiche riassuntive per qualche programma. Si tratta del tomo XV, anche se inizialmente il materiale disponibile è molto poco.
Un capitolo molto breve e molto semplice sull'uso di IRC (127).
Il capitolo relativo al kernel Linux (28) è ridimensionato (semplificato) non potendo essere sempre aggiornato come dovrebbe.
Nel capitolo 123 viene descritto anche Links, un navigatore per schermi a caratteri, più pratico di Lynx e più efficace nella rappresentazione delle tabelle.
La parte dedicata alla multimedialità, lxii contiene più informazioni su MPEG (audio e video) e sulla produzione di CD audio.
Aggiornamento della parte xxx con IPTables.
HTMLDOC, capitolo 228.
Gestione degli allegati nella posta elettronica (Uuencode e Mpack), capitolo 122.
Il capitolo denominato «Strafalcioni comuni» è stato assimilato nel capitolo 194 (sezione 194.4) con il consenso di Ottavio G. Rizzo che lo ha ceduto completamente all'autore di Appunti di informatica libera.
BC: una specie di calcolatrice che incorpora un linguaggio aritmetico a precisione arbitraria (parte liii).
Il capitolo 25 è dedicato al sistema Debian APT di gestione dei pacchetti.
La parte lxvi contiene qualche informazione sui codici a barre.
La parte xxxvi è dedicata al linguaggio di composizione PostScript.
La parte v raccoglie i capitoli dedicati all'avvio del sistema operativo. In particolare, al suo interno c'è un nuovo capitolo sull'uso di GRUB.
Rilettura e revisione dei tomi IX e VI. Il tomo VI è stato espanso con qualche piccolo capitolo teorico. Questa parte sulla sicurezza richiede una rielaborazione ulteriore, ma ciò potrà essere fatto solo in seguito.
Completata la parte xl dedicata a Sgmltexi.
Cfengine, parte xxxii.
Le condizioni per l'utilizzo di questo documento sono quelle della licenza standard GNU-GPL, allo scopo di garantire che rimanga un documento libero.
Le dimensioni dell'opera e la quantità di argomenti trattati fanno sì che siano molteplici le situazioni in cui questa possa essere sfruttata in altri documenti, anche per porzioni molto piccole.
Perché la licenza sia rispettata, è necessario che ogni opera derivata sia rilasciata secondo i termini della stessa licenza GNU-GPL, dal momento che l'autore non concede deroghe particolari ad alcuno.
È impossibile per l'autore verificare che la licenza venga sempre rispettata, pertanto è gradita ed è importante la collaborazione di chiunque voglia segnalare una possibile violazione della licenza direttamente all'autore stesso. Quanto più dettagliate sono le informazioni, tanto più facile sarà per l'autore verificare.
È importante sottolineare il rischio derivante da una riutilizzo dell'opera senza il rispetto della licenza, per cui è poi l'autore originale che può essere accusato di plagio. Come conseguenza di ciò, si può arrivare anche all'obbligo di ritirare la stessa opera originale. |
Segue l'elenco delle pubblicazioni conosciute di Appunti Linux e di Appunti di informatica libera su CD-ROM, che sono state fatte dalle riviste specializzate.
Questo elenco viene conservato come riferimento per poter dare una data certa all'esistenza dell'opera, nei suoi vari stadi evolutivi. Non lo si voglia intendere come una forma di presunzione o di esibizionismo da parte dell'autore.
Appunti Linux
o inter-punto-net <https://www.interpuntonet.it>, gennaio 1999, CD 1
Appunti Linux
o inter-punto-net <https://www.interpuntonet.it> numero 44, marzo 1999, CD 1
Appunti Linux
o inter-punto-net <https://www.interpuntonet.it> numero 46, maggio 1999, CD 1; numero 47, giugno 1999, CD 1
o Internet News <https://inews.tecnet.it> numero 6, giugno 1999, CD «nero»
Appunti Linux
o inter-punto-net <https://www.interpuntonet.it> numero 48, luglio 1999, CD 1
Appunti Linux
o inter-punto-net <https://www.interpuntonet.it> numero 49, settembre 1999, CD 2
Appunti Linux
o inter-punto-net <https://www.interpuntonet.it> numero 52, dicembre 1999, CD 2
Appunti Linux
o inter-punto-net <https://www.interpuntonet.it> numero 56, aprile 2000, CD 2
Appunti Linux
o inter-punto-net <https://www.interpuntonet.it> numero 58, giugno 2000, CD 1
Appunti di informatica libera
o
inter-punto-net <https://www.interpuntonet.it>
numero 61, ottobre 2000, CD 2; numero 62, novembre 2000, CD 2 (pacchetto .deb
della
distribuzione Espresso)
o Linux&C. <https://www.oltrelinux.com> numero 14; numero 15
Chi lo desidera, può contattare l'autore per correggere, aggiornare o completare l'elenco. |
Si esegue facilmente
una scansione del CD-ROM, alla ricerca di file che potrebbero contenere
l'opera, utilizzando lo script seguente, dove si suppone che /mnt/cdrom/
sia il
punto di innesto per il CD-ROM stesso.
Questa è solo la raccolta di alcune risposte alle domande più frequenti che vengono fatte all'autore di Appunti di informatica libera. Un'opera come questa non dovrebbe avere bisogno di una «FAQ», eppure, chi scrive per chiedere aiuto non ha sempre la calma necessaria per trovare le notizie che cerca. Il colloquio immaginario avviene tra colui che fa la domanda e l'autore di Appunti di informatica libera.
Novità
Stampa dell'opera
Organizzazione della distribuzione dell'opera
Riproduzioni speculari
Le solite domande
Domande personali
1.1) Come faccio a rimanere informato sulle novità che riguardano l'opera?
Ci si può iscrivere alla lista appuntilinuxannunci@yahoogroups.com, inviando un messaggio qualunque all'URI <mailto:appuntilinuxannunci-subscribe@yahoogroups.com>. Per cancellare la propria iscrizione basta mandare un altro messaggio a <mailto:appuntilinuxannunci-unsubscribe@yahoogroups.com>. La lista è in sola lettura, per cui non è possibile inviare dei messaggi al suo indirizzo.
2.1) Dove si trova il formato PDF?
Non tutte le edizioni di Appunti di informatica libera sono disponibili anche in formato PDF. Se questo esiste, si può trovare nei siti di distribuzione FTP, assieme agli altri archivi.
2.2) La visualizzazione e la stampa del formato PDF è imperfetta. Dove si può trovare una versione corretta per poter stampare l'opera?
Non esiste un'altra edizione della composizione in formato PDF. In generale, il formato ideale per la stampa è quello PostScript. Chi non dispone di un sistema GNU/Linux funzionante, può cercare Ghostscript per il proprio sistema operativo. I riferimenti seguenti sono tratti da Ghostscript User Manual di Thomas Merz <https://www.ifconnection.de/~tm/>.
Dos
gs386.exe
<https://download.lycos.com/swbasic/BasicResults.asp?query=gs386.exe>
dos4gw.exe
<https://download.lycos.com/swbasic/BasicResults.asp?query=dos4gw.exe>
MS-Windows 3.x/95/NT
gswin32.exe
<https://download.lycos.com/swbasic/BasicResults.asp?query=gswin32.exe>
gsdll32.dll
<https://download.lycos.com/swbasic/BasicResults.asp?query=gsdll32.dll>
gs16spl.exe
<https://download.lycos.com/swbasic/BasicResults.asp?query=gs16spl.exe>
2.3) La stampa, a partire dai file PostScript ridotti e organizzati per la rilegatura a filo, non è centrata perfettamente; in questo modo la cucitura verrebbe troppo vicina al testo. Cosa si può fare?
Il problema riguarda la stampante. Lo si può risolvere modificando il filtro di stampa, o creando un prefiltro, con l'uso di pstops della raccolta PSUtils. La soluzione per ottenere il riallineamento della stampante è descritta nel capitolo 88.
2.4) Stampando i formati PostScript ridotti, si perdono alcune informazioni in alto e in basso. Dipende dalla stampante?
I margini dei formati ridotti sono molto piccoli e con alcune stampanti diventa impossibile stampare perché non sono in grado di rispettare queste misure. Chi ha questo problema, può provare a rielaborare il file PostScript in modo da ridurlo ancora un po', centrandolo, in modo da recuperare un po' di margini in più. Tuttavia, resta il fatto che così il testo diventa ancora più piccolo e forse conviene accontentarsi della stampa normale, non ridotta. A ogni modo, il comando da usare con le PSUtils per recuperare un altro mezzo centimetro, può essere il seguente:
cat
file_ps_originale | pstops -q "1:0@0.975(2mm,2mm)" >
file_ps_elaborato
Si possono trovare informazioni ulteriori su questo problema nel capitolo 88.
2.5) Ci sono così tanti formati ridotti in PostScript. Quale mi conviene scegliere?
Evidentemente si
tratta di una decisione personale. Tuttavia, i formati ridotti della serie *.X1T
.ps.gz
sembrano
essere molto comodi, una volta rilegati correttamente. Tra questi, i formati *.X1T-4.ps.gz
dovrebbero essere i più facili da gestire per una rilegatura fatta in casa
(ammesso che si riesca a gestire bene la stampa fronte e retro).
3.1) Perché non sono distribuiti i file di differenze (diff) assieme alle nuove edizioni di Appunti di informatica libera
Il file di differenze rischia di essere molto grande e la sua preparazione è comunque un impegno in più per l'autore.
3.2) Perché non c'è un tomo contenente soltanto gli aggiornamenti?
Il lavoro necessario per la composizione e la preparazione dei file di una nuova edizione è molto impegnativo. Il lavoro aggiuntivo necessario per separare gli aggiornamenti non è giustificabile. Si può conoscere l'elenco delle novità di ogni edizione leggendo le pagine introduttive, specifiche, che appaiono nell'edizione HTML. Da questo elenco si può determinare facilmente quali siano i capitoli che potrebbe valere la pena di ristampare per restare «aggiornati».
In generale, non è conveniente la stampa integrale di Appunti di informatica libera. L'opera è divisa in tomi proprio per permettere una stampa selettiva. La stampa di uno o di alcuni tomi può essere corredata dall'indice generale e da quello analitico, oltre che dalle appendici, che sono distribuiti anche in file PostScript separati. |
3.3) C'è qualche piccola differenza di contenuto tra le varie forme di composizione. Cosa significa questo fatto?
Alcuni contenuti vengono inclusi o meno a seconda del tipo di composizione. Per esempio, questa FAQ appare sicuramente nella composizione in HTML, mentre in altre situazioni non c'è.
Tuttavia, ci possono essere anche delle differenze di tipo diverso, che rappresentano modifiche o aggiunte dell'ultimo minuto. Infatti, la composizione in tutti i formati disponibili dell'opera richiede molte ore e spesso si presentano una serie di imprevisti, per cui non bastano due giorni di lavoro dedicati completamente a questo scopo.
Sotto tutti i punti di vista, la composizione in HTML dovrebbe essere quella più completa.
4.1) Come si fa a realizzare una riproduzione speculare di Appunti di informatica libera
La realizzazione di un sito speculare è una cosa molto semplice da un punto di vista operativo, quello che serve, semmai, è la banda. Nel capitolo 149 è spiegato come utilizzare i programmi Mirror e Wget, oltre alle implicazioni che stanno dietro l'attivazione di questo tipo di servizio.
Chi vuole mettere a disposizione un sito speculare di Appunti di informatica libera deve fare poche cose: leggere quel capitolo (se non è già in grado di utilizzare gli strumenti necessari per la realizzazione di un sito speculare), accordarsi con l'amministratore del nodo di rete dal quale intende attingere per ottenere la propria riproduzione di Appunti di informatica libera (soprattutto per ciò che riguarda gli orari in cui farlo) e configurare opportunamente Mirror e Wget (o altri programmi che eventualmente intenda utilizzare).
Supponendo che si
voglia fare la riproduzione speculare di ftp://ftp.brot.dg/pub/AppuntiLinux/
e https://www.brot.dg/AppuntiLinux/
, occorre predisporre un file di configurazione adatto per Mirror e
occorre definire le opzioni opportune per Wget. Il file di configurazione di
Mirror, per la riproduzione dell'URI FTP, potrebbe essere simile a quello
seguente:
Wget, potrebbe essere avviato nel modo seguente per riprodurre nella directory corrente le informazioni distribuite con il protocollo HTTP:
# wget --mirror --relative --no-parent
<-'
`->-nH
"https://www.brot.dg/AppuntiLinux/"
Comunque, è da tenere presente che Wget non rimuove i file che non si trovano più nell'origine. Eventualmente, nel capitolo 149 è descritto un modo per aggirare l'ostacolo.
5.1)
Si può mantenere Win*/Dos sul disco C:
e installare GNU/Linux sul disco Y:
,
in modo da avere due sistemi operativi completamente indipendenti senza avere
problemi di partizioni diverse nello stesso disco?
In generale sì, tenendo conto che GNU/Linux individua i dischi e le partizioni in modo differente dal Dos. Tuttavia è necessario operare con prudenza, dal momento che le prime volte si possono fare degli sbagli tali da perdere irreversibilmente i dati utilizzati in precedenza. Qualunque sia la distribuzione che si intende installare è importante leggere la sua documentazione riguardo alla procedura di installazione. Inoltre, è bene leggere almeno il primo tomo di Appunti di informatica libera. Infine, se la distribuzione lo permette, è consigliabile di gestire l'avvio di GNU/Linux attraverso un dischetto di avvio o di emergenza, che la procedura di installazione della distribuzione potrebbe generare a richiesta. In questo modo, temporaneamente, si può evitare di installare il sistema per l'avvio selettivo di Win*/Dos o di GNU/Linux (il bootloader).
In generale, sarebbe meglio sperimentare l'installazione di GNU/Linux su un elaboratore che non contiene dati, o per i quali non si temono perdite eventuali. A questo proposito, è bene mantenere l'abitudine di fare delle copie di sicurezza del sistema preesistente, quando si vogliono fare delle operazioni delicate come l'installazione di un secondo sistema operativo. |
5.2) Ma è proprio vero che GNU/Linux può essere installato anche su elaboratori poco potenti?
È vero in parte, dal momento che così si è costretti a rinunciare a qualcosa, a cominciare dall'interfaccia grafica. In generale, però, il principiante non è in grado di sapere come gestire un elaboratore modesto e resta deluso dai risultati che ottiene.
5.3) Come si deve fare per connettersi a Internet con GNU/Linux? La mia distribuzione offre degli strumenti specifici, ma per qualche ragione che non conosco, la connessione non funziona.
Nella logica dei sistemi Unix, la connessione a Internet è un collegamento a una rete TCP/IP molto grande, ma per arrivare a questo occorre prima conoscere il funzionamento di tali reti. Ciò significa che con GNU/Linux, prima di poter effettuare una connessione del genere, occorre studiare le reti TCP/IP, almeno i concetti fondamentali che riguardano la configurazione delle interfacce di rete, gli instradamenti e la risoluzione dei nomi. Inoltre, nel momento in cui si usa il protocollo PPP per la connessione PSTN o ISDN, occorre conoscere il funzionamento e la configurazione del demone pppd e i problemi connessi ai privilegi che questo programma deve avere per poter funzionare.
In breve, con GNU/Linux, prima di potersi connettere a Internet, occorre studiare il TCP/IP e alcuni aspetti del PPP; inoltre, occorre essere pronti a leggere i file delle registrazioni per scoprire i problemi di una connessione.
Evidentemente, chi si avvicina a GNU/Linux deve avere pazienza e farà bene a continuare a utilizzare il sistema operativo che conosce già per fare queste cose, fino a che avrà raggiunto la preparazione necessaria.
5.4) Ho installato la distribuzione XYZ... che ho trovato nel CD allegato alla rivista ABC... Adesso, quando avvio, vedo solo una parte dello schermo grafico e non riesco a fare nulla. Forse devo aggiornare il driver della scheda grafica?
Evidentemente, si tratta di una distribuzione che imposta il sistema in modalità grafica in modo predefinito. In generale, questo approccio al sistema operativo è sbagliato. Prima di arrivare alla grafica bisogna passare per l'uso attraverso la riga di comando di una shell come Bash; solo dopo ci si può avventurare nella grafica attraverso X.
A ogni modo, occorre considerare che l'aggiornamento dei serventi grafici di X è più lenta rispetto ad altre piattaforme proprietarie, perché non vengono pubblicate facilmente le specifiche di funzionamento dei nuovi adattatori grafici. Pertanto si presentano due alternative: accontentarsi di un adattatore grafico meno recente e meno costoso, oppure cercare l'ultimissima edizione di una distribuzione GNU/Linux con la speranza che sia già disponibile il servente grafico aggiornato.
La gestione della grafica non è banale; non a caso, in questa opera viene affrontata solo a partire dalla parte xx.
5.5) Ho installato la distribuzione XYZ... che ho trovato nel CD allegato alla rivista ABC... Adesso, quando avvio, vedo apparire: XYZ login:, cosa devo fare?
Studiare a partire dalla prima pagina di Appunti di informatica libera o di un altro libro che tratti di sistemi operativi Unix.
5.6) Ho installato la distribuzione XYZ... che ho trovato nel CD allegato alla rivista ABC... Adesso, quando avvio, dopo aver inserito root e la parola d'ordine vedo apparire: xyz:~#, cosa devo fare?
Studiare a partire dalla prima pagina di Appunti di informatica libera o di un altro libro che tratti di sistemi operativi Unix.
6.1) Come è nato il tuo impegno in ciò che tu chiami «informatica libera»?
Il bisogno di legalità in ciò che facevo. Quando usavo ancora il sistema Dos, ho cominciato a leggere le licenze e a distinguere. Mi sono accorto così che esisteva il progetto GNU dai programmi che erano stati portati sul Dos. Non disponendo di un accesso a Internet, leggevo queste cose nei CD che distribuivano software gratuito e «shareware». È stato proprio leggendo i documenti contenuti in uno di questi CD che ho trovato il manifesto GNU e ho cominciato ad ammirare l'intento di Richard Stallman.
6.2) Quindi hai cominciato a interessarti di software libero già con il sistema Dos?
Sì, ma non era facile. Nell'ambiente degli sviluppatori Dos mancava un punto di riferimento, come invece lo è stato il progetto GNU per i sistemi Unix. È deludente quanto strane e confuse siano le licenze del software gratuito che si trova per il sistema Dos.
6.3) La tua opera era nata come «Appunti Linux». Ora è diventata «Appunti di informatica libera». A cosa è dovuto il cambiamento?
Nel 1997 ho iniziato semplicemente a tenere gli appunti delle mie prime esperienze con il sistema GNU/Linux, senza pensare di arrivare a un'opera così grande. Il titolo «Appunti Linux» si è dimostrato presto inappropriato per due ragioni: Il nome «Linux» non è sufficiente per identificare il sistema operativo, perché in tal modo si trascura l'importanza del lavoro sul sistema GNU, senza il quale non ci sarebbero la maggior parte dei programmi di servizio (utility) che sono presenti comunemente in un sistema GNU/Linux appunto; inoltre, non è tanto importante il nome di un sistema operativo, quanto piuttosto il concetto della libertà nell'ambito del software e di tutta la conoscenza in generale.
6.4) Pensi quindi che il progetto GNU sia così importante per la libertà informatica?
Sì, perché rappresenta un punto di riferimento chiaro, senza ambiguità verso la libertà. Il problema, prima che tecnico-informatico, è di tipo filosofico: solo il progetto GNU dà una base filosofica valida al software libero, considerando soprattutto i vari aspetti giuridici del problema.
6.5) Dove vuoi arrivare con la tua opera? Ci sono argomenti ancora assenti di cui vorresti parlare?
Lo sviluppo dell'opera segue il filo del mio studio. Non ci sono limiti prestabiliti e tutto quello che manca è comunque una carenza. Non ho la possibilità di fare un piano preciso per il futuro; non escludo nulla e, come il titolo suggerisce, non intendo limitare lo sviluppo di questa cosa a un solo sistema operativo.
6.6) Qual è la sezione che ti soddisfa di meno?
Tutto è sempre in continua revisione. Rileggo continuamente tutto, a cicli, compatibilmente con il tempo disponibile. Vale la pena di spostare anche solo una virgola se una frase fila meglio. Nulla è soddisfacente in modo assoluto.
6.7) GNU/Linux diventerà mai un sistema operativo desktop?
Se per «desktop» intendiamo un sistema operativo per utenti non preparati, credo che questo possa certamente accadere, perché nulla impedisce di ritagliare un'edizione di GNU/Linux limitata e semplificata al massimo. Il problema, semmai, è un altro: la libertà informatica richiede preparazione, perché è l'ignoranza di ciò che sta sotto all'apparente semplicità che crea la dipendenza (ovvero la non libertà nei confronti di qualcosa). L'informatica del futuro si evolve in modo sempre più complesso e la diffusa mancanza di preparazione creerà situazioni drammatiche.
6.8) Perché hai scelto in particolare la licenza GNU-GPL per la tua opera?
Il mio intento è mettere a disposizione il documento liberamente, cercando di garantire che questa disponibilità venga preservata, anche quando il mio lavoro venisse riutilizzato in altre opere. Attualmente ritengo che la licenza migliore per la mia opera sia proprio la GNU-GPL, soprattutto per le garanzie poste a tutela del sorgente elettronico che deve essere a disposizione.
6.9) Trai qualche guadagno diretto o indiretto dalla realizzazione di «Appunti di informatica libera»?
Attualmente non percepisco nessun guadagno, né diretto, né indiretto. In considerazione del fatto che tutto è messo a disposizione senza vincoli nessuno è tenuto a pagarmi alcunché.
6.10) Non hai la sensazione che questo nuovo modo di fare le cose potrebbe stravolgere il panorama editoriale?
Finché una cosa non viene imposta, non credo che ci si debba «preoccupare» delle conseguenze di un modo diverso di agire, quando ciò non lede i diritti altrui. In altri termini, non è tanto importante cosa succederebbe se tutti facessero come me; è importante che sia possibile agire così. Ognuno poi fa le proprie scelte in base alle proprie motivazioni.
6.11) Ti si può aiutare allo sviluppo dell'opera?
Chiunque produca documentazione libera per la diffusione delle conoscenze relative al software libero fa un lavoro in sinergia con il mio.
L'inserimento di un documento esterno nell'ambito della mia opera ha senso se si vuole raggiungere un'integrazione tra le due cose, ma questa integrazione richiede anche uniformità e coerenza nell'insieme. È molto difficile collaborare con me in questo modo, soprattutto per l'impegno che è necessario nella coerenza stilistica dell'opera. In generale, se qualcuno vuole offrirmi un contributo scritto (ma si tratta di un evento rarissimo), preferisco chiedergli di non pormi alcun vincolo (come spiego nell'introduzione), in modo che io possa farne ciò che voglio in tutti i sensi. Diversamente, il mio lavoro diventerebbe troppo complesso da gestire, tanto che scrivere qualcosa da zero mi costa certamente meno impegno.
6.12) Come ti definiresti: un missionario predicatore di una nuova fede, un visionario, o semplicemente uno che ha tempo da perdere e non vuole farlo in modo banale?
Forse sono solo uno che usa Internet per diffondere qualcosa di positivo, con la speranza che ciò che riesco a divulgare serva solo per produrre qualcosa di buono...
La «fede» è un termine che si usa prettamente in ambito religioso. Ma la libertà informatica, nell'accezione più ampia possibile della definizione, non è una fede religiosa; è un'esigenza che si comprende nel momento in cui si fa attenzione a cosa significhi una licenza d'uso, al significato di ciò che appare sotto l'indicazione del copyright di un libro, di un disco musicale, di uno spartito, ovvero, in generale, quando si vuole agire nella legalità e senza sotterfugi.
Che poi ciò che ho fatto non sia giustificabile se non attraverso il filtro di una qualche forma di «pazzia», be', questo ognuno lo giudichi per sé, perché probabilmente io non potrei essere obiettivo nel giudicare me stesso.
6.13) Cosa significa l'immagine all'inizio dell'opera?
È un segreto, comunque rappresenta per me qualcosa di positivo.
6.14) Se uno non sa scrivere come può aiutarti? C'è modo di contribuire, anche finanziariamente al tuo progetto?
Per la realizzazione della mia opera, oltre al tempo che vi dedico, sostengo continuamente delle spese: anche solo quelle dei materiali di consumo, come l'inchiostro della stampante, sono un onere consistente per me. È proprio in considerazione di queste spese che mi sentirei di accettare delle donazioni.
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