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GLI ARCHIVI
L'archivio tradizionale si identifica con uno schedario costituito da schedoni contenenti informazioni di natura anagrafica, contabile, ecc... Inizialmente, essi venivano scritti direttamente su uno schedario ma, col passare del tempo, il lavoro manuale è stato sostituito da quello informatico, tant'è che oggi si utilizzano dei supporti magnetici capaci di contenere grandi quantità di informazioni e consultabili in pochissimo tempo. Le informazioni contenute da un archivio devono essere interpretabili e modificabili dall'utente, facili e veloci da consultare e devono essere accomunate da un legame logico (devono, cioè, riguardare lo stesso argomento). Esempi di archivi moderni sono l'archivio contabile o quello del personale. Gli archivi possono essere:
statici, quando non subiscono variazioni (ad es.,nel sistema bancario, le informazioni di tipo anagrafico);
dinamici, quando sono soggetti a cambiamenti (ad es., nel sistema bancario, le operazioni contabili).
Ogni archivio ha una sua "vita" e gestirne uno significa poter compiere operazioni su di esso. Queste ultime possono riguardare: la creazione, la consultazione, l'inserimento, la modifica e la cancellazione delle informazioni.
Il file è un insieme omogeneo di record memorizzati su un supporto magnetico. Un file contiene sempre dati della stessa natura (omogenei), di cui si registrano le caratteristiche (attributi), scelte in base all'obiettivo da raggiungere.
Il record, invece, è un insieme di informazioni riferite ad un unico soggetto e logicamente organizzate. E' costituito da uno o più campi. Il campo è la singola informazione che compone il record e che è contraddistinta da un nome. In genere il record si compone di:
Nella progettazione di un archivio è necessario definire il tracciato record, ossia la struttura di quest'ultimo che permette di definire i campi e gli eventuali sottocampi che lo compongono, il loro tipo e la loro dimensione in byte. Questa dipende dalla lunghezza della stringa se si tratta di un campo alfanumerico e dal numero massimo rappresentabile se si tratta di un numero.
Per poter elaborare tramite un programma i dati presenti nei file è necessario prima spostarli nella memoria centrale. E' compito del sistema operativo (file system) trasportare fisicamente i dati dalla memoria di massa alla memoria centrale e viceversa. Queste funzioni vengono chiamate con i comandi READ e WRITE: il primo copia il record dalla memoria di massa a quella centrale; il secondo compie l'operazione opposta.
Numerose sono le operazioni che si possono effettuare sui dati contenuti in un file; fra queste ricordiamo:
L'archivio può avere o un'organizzazione fisica (ossia dal punto di vista della macchina) o un'organizzazione logica (ossia dal punto di vista dell'utente).
I DATABASE
I data base indicano un insieme di archivi in relazione tra loro, cui possono accedere utenti diversi con programmi diversi, per conservare, inserire, modificare e rielaborare informazioni. I data base permettono di trattare una grandissima quantità di informazioni e hanno permesso di superare alcuni limiti legati all'organizzazione tradizionale (come la memorizzazione degli stessi dati su più file, la copia delle variazioni su tutti gli archivi, le elaborazioni dei dati con procedure distinte, ecc..). Caratteristiche fondamentali dei data base sono:
La realizzazione di un data base prevede tre fasi:
Il modello entità/associazioni è lo strumento usato per costruire un modello concettuale dei dati indipendente dagli eventi che accadono nella realtà. Il risultato della modellazione sarà una rappresentazione grafica, detta schema E/R, che mette in evidenza gli elementi essenziali di una realtà e le associazioni tra essi. Gli elementi del modello E/R sono: le entità, le associazioni e gli attributi.
Le entità sono gli oggetti che esistono e che sono distinguibili; un'entità specificata prende il nome di istanza (ad es., gli studenti di una scuola sono classificabili come entità "STUDENTE", ma l'alunno ROSSI rappresenta un'istanza).
Le associazioni sono i legami logici esistenti tra due o più entità; queste, generalmente, coincidono con le "azioni" e, perciò, hanno una descrizione e un punto di partenza e uno d'arrivo [ad es., il medico (entità) CURA (associazione) il paziente (entità)]. Le associazioni possono essere:
semplici (1-1): a ogni elemento del primo insieme ne corrisponde uno del secondo insieme [ad es., "contribuente" (entità) "ha" (associazione) "codice fiscale" (entità)];
complesse (1-N): a un elemento del primo insieme possono corrispondere più elementi del secondo insieme [ad es., "ufficio" (entità) "utilizza" (associazione) "impiegati" (entità)];
bicomplesse: a un elemento del primo insieme possono corrispondere più elementi del secondo insieme e viceversa [ad es., "docente" (entità) "insegna" (associazione) "alunni" (entità)];
Gi attributi sono le proprietà attraverso cui è possibile descrivere un'entità. Ogni attributo può assumere diversi valori (formato), ha una lunghezza massima (dimensione) e potrebbe avere la possibilità di non assumere valori (opzionalità). Gli attributi si distinguono in:
Un insieme di attributi, che consente di distinguere un'entità dall'altra, viene detto chiave primaria. L'insieme dei possibili valori che un attributo può assumere si chiama dominio.
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