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LA TERMODINAMICA - LA TERMODINAMICA E I SUOI PRINCIPI

fisica




LA TERMODINAMICA


LA TERMODINAMICA E I SUOI PRINCIPI

Ogni sistema può essere osservato dal punto di vista dei trasferimenti di energia con l'ambiente esterno. E' questo il punto di vista della termodinamica, che studia le leggi con cui i corpi scambiano lavoro e calore con l'ambiente che li circonda.



La termodinamica:

si occupa delle trasformazioni di calore in lavoro che hanno luogo in tutti i motori termici

è fondata su 2 leggi, i cosiddetti principi della termodinamica, che hanno un carattere estremamente generale


PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

E' un'estensione del principio di conservazione dell'energia meccanica. Oltre al lavoro include anche il calore come forma di trasferimento dell'energia


SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

Stabilisce alcune limitazioni alla possibilità di trasformare calore in lavoro



LE MACCHINE TERMICHE

Come si fa a trasformare il calore in lavoro utile?

Con le macchine termiche che appunto sono macchine che utilizzano il calore per trasformarlo in lavoro. Dall'energia meccanica si passa sempre all'energia termica.

Le macchine termiche possono essere:

a combustione interna (la combustione avviene dentro)

a combustione esterna (la combustione avviene al di fuori del cilindro e del pistone)

a reazione a razzo




MACCHINE A COMBUSTIONE ESTERNA: LA MACCHINA DI NEWCOMEN



323h76d    2 323h76d    bilanciere

acqua di

refrigerazione



323h76d 323h76d 323h76d    stantuffo

323h76d 323h76d    1 vapore 1 323h76d    secchio che scende nel pozzo

323h76d 323h76d 323h76d    3 323h76d    della miniera

323h76d 323h76d    acqua 3


323h76d 323h76d    cilindro

323h76d     vapore


323h76d     bollitore



323h76d 323h76d    cioè sorgente di calore

323h76d     fornace a temperatura elevata






Il vapore prodotto dalla bollitura dell'acqua entra nel cilindro.

Lo stantuffo si alza per l'aumento di volume del gas.

Lo stantuffo fa abbassare il secchio, che entra nel pozzo

L'acqua di refrigerazione scende per mezzo di alcuni buchini che ci sono nel tubo

L'acqua fredda fa condensare il vapore contenuto nel cilindro

Il vapore diventa acqua.

A causa della diminuzione del volume lo stantuffo si abbassa.

Lo stantuffo fa alzare il secchio, che sale dal pozzo

L'acqua viene incanalata in un tubo

Il tubo riporta l'acqua nel bollitore


Nel punto 1, nel momento in cui il vapore ha fatto salire lo stantuffo, la temperatura è diminuita. Questo perché il vapore ha compiuto un lavoro ed ha ceduto un po' di energia.


Questa macchina aveva un rendimento molto basso, circa il 4%. Questo perché si hanno perdite di calore un po' ovunque: attraverso le pareti del bollitore, dei tubi etc. Ma soprattutto nel cilindro, perché prima che il cilindro possa essere riempito di vapore, deve essere riscaldato e quindi si hanno perdite di energia.

Una volta che il vapore diventa acqua la temperatura delle pareti del cilindro è diminuita. Di conseguenza nel 2° ciclo si avranno altre perdite di calore per riscaldare nuovamente il cilindro.


Il rendimento è il rapporto tra lavoro prodotto e calore fornito. In formula:


L

R = -------

Q


Il rendimento è sempre inferiore a 1, perché il calore che perdo è minore di quello fornito. Do 100 e guadagno più poco.





FUNZIONAMENTO DI TUTTE LE MACCHINE TERMICHE






Sorgente di 323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   guadagno

calore a

temperatura Q fornito 323h76d   MACCHINA

elevata





323h76d 323h76d 323h76d    Q perduto















LA MACCHINA DI WATT




323h76d     bilanciere

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   3

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   acqua di

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   refrigerazione

secchio che scende nel

pozzo della miniera



323h76d 323h76d    1 vapore vapore 2

323h76d 323h76d 323h76d    2 323h76d   2° cilindro

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   acqua 3 4


323h76d 323h76d    1° cilindro

323h76d     vapore


323h76d     bollitore




323h76d     fornace






Il vapore prodotto dalla bollitura dell'acqua entra nel cilindro.

Lo stantuffo si alza per l'aumento di volume del gas.

Lo stantuffo fa abbassare il secchio, che entra nel pozzo

Il vapore entra in un 2° cilindro

L'acqua di refrigerazione scende per mezzo di alcuni buchini che ci sono nel tubo

L'acqua fredda fa condensare il vapore contenuto nel 2° cilindro

Il vapore diventa acqua.

A causa della diminuzione del volume nel 2° cilindro, diminuisce anche nel 1° cilindro e lo stantuffo si abbassa.

Lo stantuffo fa alzare il secchio, che sale dal pozzo

L'acqua del 2° cilindro viene incanalata in un tubo

Il tubo riporta l'acqua nel bollitore


Questa macchina rende di più di quella di Newcomen (5%), perché si è introdotto il 2° cilindro.

Facendo passare il vapore anche nel 2° cilindro, una volta che il vapore diventa acqua la temperatura delle pareti diminuisce solo nel 2° cilindro. Le pareti del 1° cilindro rimangono ad una temperatura costante. Di conseguenza nel 2° ciclo si avranno meno perdite di calore perché il vapore arriverà in un cilindro già caldo.


IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

Questo principio dice in modo preciso ciò che tutti sappiamo: l'energia non si crea né si distrugge, ma si trasforma.

Un sistema è un qualsiasi insieme di corpi che possiamo immaginare racchiusi in un contenitore di cellophane sottile, resistente e quasi inesistente.

Ogni sistema ha una ben definita energia interna che dipende dalle condizioni, cioè dallo stato in cui il sistema si trova.

L'energia interna si misura in joule, come tutte le forme di energia







323h76d 323h76d 323h76d    GAS 323h76d     SISTEMA




323h76d 323h76d    SORGENTE



Il sistema compie lavoro sull'ambiente esterno, perché alza il carico. Il lavoro è positivo.


Q = DU + L


DU = variazione dell'energia interna del sistema

L = lavoro compiuto dal sistema o sul sistema

Q= calore fornito dal sistema o sul sistema



APPLICAZIONE DEL PRIMO PRINCIPIO


323h76d     Q sistema L 323h76d do calore

323h76d 323h76d    DU 323h76d 323h76d   il sistema varia la sua energia

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   interna

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   il sistema fa un lavoro


Q = 100 J 323h76d 323h76d    L = 80 J 323h76d   Non si perde energia perché

323h76d    DU = 20 J 323h76d 323h76d   consideriamo il sistema

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   isolato. Le perdite rimangono

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   come energia interna

Q > 0 DU > 0 L > 0


323h76d    DU > 0 = Uf - Ui > 0, Uf > Ui



Q = 100 J 323h76d 323h76d    L = 100 J Il calore fornito è uguale al

323h76d 323h76d    DU = 0 323h76d 323h76d    lavoro svolto



323h76d 323h76d    Ui = Uf



Q = 100 J 323h76d 323h76d    L = 120 J Per produrre più lavoro rubo

323h76d    DU = -20 J 323h76d 323h76d energia interna al sistema. Le

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   molecole perdono energia

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   interna, cioè velocità.

Q > 0 323h76d   DU < 0 323h76d     L > 0



Q = 100 J 323h76d 323h76d    L -50 J 323h76d     Il lavoro si compie sul siste-

323h76d    DU = 150 J 323h76d 323h76d ma, cioè si comprime il pisto-

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   ne. Le molecole aumentano

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   la loro energia interna

Q > 0 323h76d   DU > 0 323h76d     L < 0



Q = -50 J 323h76d 323h76d     L = 50 J 323h76d   Il sistema cede calore a spese

323h76d    DU = -100 J 323h76d     della sua energia interna; in

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   più svolge lavoro e perde ne

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   ancora di più

Q < 0 323h76d   DU < 0 323h76d     L > 0



Q = -50 J 323h76d 323h76d     L = -100 J Si toglie calore al sistema,

323h76d    DU = 50 J 323h76d 323h76d     ma si compie anche un

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   lavoro sul sistema. Aumenta

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   l'energia interna

Q < 0 323h76d   DU > 0 L < 0


Q = -100 J 323h76d 323h76d   L = -50 J 323h76d Si toglie calore al sistema,

323h76d    DU = -50 J 323h76d 323h76d   si compie lavoro sul sistema,

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   ma questo è poco. L'energia

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   interna diminuisce

Q < 0 323h76d   DU < 0 323h76d     L < 0



Q = 100 J 323h76d 323h76d    L = -100 J Si toglie calore, ma si compie

323h76d 323h76d    DU = 0 323h76d 323h76d    un lavoro pari al calore tolto.

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   L'energia interna non varia




IL SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

E' sempre possibile trasformare completamente il lavoro in calore. Purtroppo non è sempre possibile il contrario; è possibile trasformare integralmente calore in lavoro. Il secondo principio della termodinamica afferma che non è possibile costruire una macchina termica che trasformi integralmente il calore in lavoro. Una parte del calore che il sistema assorbe deve essere "buttata via"

Per convertire calore in lavoro bisogna avere due sorgenti: una a temperatura maggiore e una a temperatura minore. Per calcolare il lavoro compiuto effettivamente dal sistema bisogna:


W = Q - Q


dove Q2 è la quantità di calore che una macchina termica assorbe alla temperatura elevata.

dove Q1 è la quantità di calore che una macchina termica "butta via" alla temperatura inferiore. Q1 deve essere sempre maggiore a 0, perché non esistono le macchine ideali. Quindi quanto è minore Q1, tanto più piccolo è lo spreco di calore.

Il rendimento è una grandezza che misura l'efficienza con cui una macchina termica converte il calore in lavoro.


W dal sistema

323h76d   r = ----- ----- ----------

calore fornito


Sostituendo Q2-Q1 al posto di W si ottiene


323h76d     Qfornito - Qperso Qfornito Qperso Qperso

R = ----- ----- ------------ = ----------- - ----------- = 1 - -----------

323h76d   Qfornito Qfornito Qfornito Qfornito


Il rendimento di qualsiasi dispositivo che trasforma calore in lavoro è sempre minore di uno.


Il massimo rendimento di una macchina termica, che lavora tra due sorgenti di calore, è tanto più grande quanto è il dislivello di temperature.




MAPPA CONCETTUALE



MACCHINE TERMICHE

principi che ne regolano il comportamento



1° PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA 2° PRINCIPIO DELLA TERMODINAMI



Q = DU + L è un principio di 323h76d    introduce il rendimento. Si tiene

323h76d    conservazione dell'energia conto delle sue sorgenti a diversa

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   temperatura



323h76d 323h76d 323h76d    RENDIMENTO



323h76d 323h76d 323h76d    Carnot



macchine a:

combustione interna

combustione esterna

razzo





TRASFORMAZIONE ISOBARA (pressione costante)


323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   W = F s

323h76d    F



323h76d    Ds


323h76d     A 323h76d    B







A



323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   W = F s

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d  

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   F = peso del pistone + peso dei corpi

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   + peso dell'aria

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d  



B

323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   W = F h F = P sup


323h76d     h 323h76d 323h76d 323h76d    W = P sup h  sup h = V

323h76d 323h76d 323h76d    V 323h76d V = differenza di volume


323h76d 323h76d 323h76d 323h76d 323h76d   W = P D V






INTERPRETAZIONE GRAFICA



P




323h76d 323h76d    W



323h76d 323h76d    DV 323h76d 323h76d   V

323h76d 323h76d    Vi Vf











TRASFORMAZIONE ISOCORA (volume costante)









323h76d 323h76d    SORGENTE



P = Po (1 + 1/273t)


Non c'è lavoro perché la scatola è ermeticamente chiusa.    W = 0


RAPPRESENTAZIONE GRAFICA


323h76d     P

323h76d     P2 323h76d 323h76d    B



323h76d     P1 323h76d 323h76d    A



323h76d 323h76d 323h76d    V1 323h76d   V



IL CICLO


323h76d     P

323h76d 323h76d    A 323h76d B

P1

scaldo e aggiungo W compiuto raffreddo e tolgo alcuni pesi

i pesi 323h76d    dal ciclo


323h76d 323h76d    D 323h76d C C - D = raffreddo

323h76d 323h76d    W compiuto da C a D


323h76d 323h76d    V1 323h76d    V2 323h76d    V



Q = DU + L


Wtotale = WAB - WCD

OSSERVAZIONI

Alla fine di un ciclo il gas termodinamico assume di nuovo le condizioni iniziali (stesso volume, stessa pressione, stesso gas); ha quindi di nuovo l'energia interna iniziale.

L'Uf è uguale al'Ui. Non varia l'energia interna perché stiamo lavorando in un ciclo, dove non c'è trasformazione. Infatti Q = DU + L vale per una trasformazione, non per un ciclo.

Per capire meglio come mai non avviene una trasformazione analizziamo cosa accade in un ciclo:

AB     DU è positiva

BC 323h76d Q è uguale a DU. Quindi DU è negativa

CD    DU è positiva

DA    Q è uguale a DU. Quindi DU è negativa

DU rimane invariata, perché + - + - = 0


CONCLUSIONE


Q = DU + L

Q = 0 + L

Q = L

Q = calore totale scambiato nel ciclo

L = lavoro totale. Ovvero lavoro svolto sul sistema + lavoro svolto dal sistema







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