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Il moto rispetto a un sistema di
riferimento inerziale si dice moto assoluto, mentre rispetto a un sistema di
riferimento non inerziale si dice moto relativo. Le grandezze che
caratterizzano un moto sono la traiettoria, ovvero la curva che si ottiene unendo
tutti i punti occupati dal corpo, supposto puntiforme, durante lo spostamento,
e la legge oraria o equazione del moto, ovvero la relazione che lega, nel
siste 646f54g ma di riferimento scelto, la posizione del corpo con il tempo. In funzione
del tipo di traiettoria si può avere moto circolare e moto rettilineo. Se in
intervalli di tempo uguali il corpo percorre spazi uguali, si dice che il moto
è uniforme. Se invece la velocità (ovvero la distanza percorsa nell'unità di
tempo) aumenta si parla di moto accelerato e se diminuisce di moto ritardato.
Se poi la variazione della velocità è costante per intervalli di tempo uguali
si parla di moto uniformemente accelerato.
Il moto può essere uniforme o vario.
Si dice che un corpo possiede moto uniforme quando in tempi eguali e
successivi, comunque piccoli, percorre spazi eguali e nella stessa direzione;
vale a dire che gli spazi percorsi dal mobile sono proporzionali ai tempi
impiegati a percorrerli.
Dicesi velocità di un moto uniforme lo spazio percorso dal mobile nell'unità di
tempo.
La formula del moto uniforme è
S = Vt da cui V =S/t e t = S/V
Nella rappresentazione grafica con assi cartesiani il moto uniforme è
rappresentato da una linea retta.
Ogni moto non uniforme è "vario". In esso il rapporto spazio/tempo,
cioè la velocità, varia nel periodo considerato.
Poiché la velocità varia da un istante all'altro, non potrà più parlarsi di
velocità in genere, ma di velocità istantanea (vale a dire la velocità del
mobile in un determinato istante, ovvero velocità che il mobile avrebbe in quel
momento se cessasse ogni variazione di rapporto spazio temporale ed il moto
diventasse uniforme), e velocità media in un dato intervallo di tempo, (vale a
dire la velocità riferita al moto uniforme, con il quale il mobile
percorrerebbe lo stesso spazio durante lo stesso tempo).
Il moto vario è accelerato se la sua velocità cresce col tempo, ritardato se
decresce.
Se la velocità cresce o decresce proporzionalmente al tempo, il moto dicesi
uniformemente accelerato o ritardato.
Accelerazione dicesi la misura costante di cui la velocità cresce o decresce
durante ogni unità di tempo. Essa è positiva nel moto uniformemente accelerato,
negativa nel moto uniformemente ritardato.
Indicando con "a" l'accelerazione e con "Vo " la velocità
iniziale, la velocità finale "V" sarà data da
V = Vo + at per il m.u. accelerato
V = Vo - at per il m.u. ritardato
Se il corpo parte dallo stato di quiete, si ha Vo = 0 e quindi V = at
Graficamente, la curva delle velocità nel moto uniformemente vario è una linea
retta. La curva degli spazi è una parabola.
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