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RELAZIONE LABORATORIO DI CHIMICA
TITOLO: Studio della cinetica di una reazione chimica prendendo in esame il fattore temperatura e il fattore catalizzatore.
SCOPO: Studiare come varia la cinetica della reazione prendendo in esame i fattori: temperatura e catalizzatore.
PREMESSA: La cinetica di una reazione è la velocità con cui una reazione avviene, ovvero la misura della variazione di concentrazione di un reagente, o di un prodotto, in un'unità di tempo. La formula per il calcolo della velocità di reazione è data da ± ( Δc / Δt ).
Δc può essere la concentrazione sia di un reagente che di un prodotto; nel primo caso è negativa perché il reagente diminuisce, nel secondo caso è invece positiva poiché il prodotto aumenta. La velocità di reazione però si considera sempre positiva e questo spiega il ± davanti alla formula. La cinetica di una reazione può essere influenzata da più fattori: la natura dei reagenti; la concentrazione dei reagenti; lo stato di suddivisione dei reagenti; la temperatura e la presenza di enzimi. Nel nostro caso ci occuperemo solo della temperatura e della presenza di un catalizzatore. Occorre sapere quindi la teoria degli urti e del complesso attivato. Con la teoria degli urti si spiega come può avvenire una reazione: questa infatti avviene perché le particelle dei reagenti si urtano affinché si rompano i vecchi legami e si formino i nuovi. Per far avvenire questo però l'urto deve essere efficace, deve cioè avere l'energia necessaria e la giusta orientazione. L'energia cinetica minima che occorre alle particelle in modo che possano collidere con forza sufficiente per far avvenire la reazione è chiamata energia di attivazione ed è, in pratica, una barriera che deve essere superata dai reagenti per potersi trasformare in prodotti. La teoria del complesso attivato serve invece per dare una spiegazione di quello che succede a livello molecolare. Quando, tra due particelle dei reagenti avviene un urto efficace, le particelle formano per pochissimi istanti un aggregato intermedio, detto appunto complesso attivato, tenuto insieme da deboli legami intermolecolari che nascono tra i legami ormai vecchi e quelli che invece si stanno formando. A questo punto è facile capire come quei fattori influiscano sulla cinetica della reazione. La temperatura influisce poiché, con l'aumento della temperatura aumenta anche l'energia cinetica delle particelle e quindi anche la frequenza degli urti efficaci. Aumentando gli urti aumenta anche la velocità della reazione. Per verificare l'influenza della temperatura facciamo avvenire la stessa reazione ogni volta con una temperatura diversa.
2MnO + 5C O +16 H+ 2Mn++ + 10CO + 8H O
Vediamo bene quando la reazione è avvenuta perché, essendo una reazione di ossido riduzione, il permanganato di potassio, ossidandosi, passa da viola a incolore. Quando la soluzione è completamente incolore la reazione è finita. Il catalizzatore invece agisce sull'energia di attivazione, abbassandola. I catalizzatori organici sono gli enzimi, che sono proteine globulari specifiche, mentre i catalizzatori inorganici spesso sono ioni. Questi catalizzatori agiscono formando un'associazione temporanea con le molecole reagenti; questa associazione avvicina tra loro le molecole reagenti e indebolisce i legami chimici esistenti facilitando la formazione di altri nuovi legami. Perciò la quantità di energia necessaria alle particelle per rompere i legami è minore, visto che queste vengano aiutate proprio dai catalizzatori. L'attività del catalizzatore è detta catalisi, e ogni catalizzatore è specifico per una reazione. Un singolo catalizzatore può catalizzare in 1 secondo le reazioni di decine di migliaia di molecole identiche: i catalizzatori sono quindi efficaci anche in piccole quantità; inoltre, durante questo processo, non subiscono alterazioni permanenti e possono perciò essere usati più volte. Ci sono anche catalizzatori che servono a rallentare l'andamento delle reazioni ma vengono perciò chiamati inibitori. In quest'esperienza useremo come catalizzatore l'ossido di manganese ( MnO ). Per verificare la sua influenza nella cinetica faremo avvenire due volte la reazione che abbiamo usato anche nella prima parte e, solo in una delle due volte aggiungeremo il catalizzatore.
STRUMENTI
4 becker uguali
8 provette
occhialini
cronometro
burette
termometro
REAGENTI
H C O 0,1N
KMnO 0,1N
MnO
H SO concentrato
PROCEDIMENTO: Questa esperienza può essere divisa in due parti, in ognuna delle quali studieremo la cinetica della reazione in base a un fattore diverso.
Nella prima parte ci occuperemo del
fattore temperatura. Per studiare la cinetica della reazione in base a questo
fattore faremo avvenire più volte la stessa reazione cambiando ogni volta la
temperatutra. Per confrontarle e vedere quanto questo incida, con un
cronometro, misureremo il tempo impiegato dalle reazioni. È facile vedere
quando una reazione è completata in quanto è una reazione di ossido riduzione
in cui il permanganato di potassio passa da viola a incolore; stopperemo il
cronometro nel momento in cui la soluzione è diventata tutta incolore. Prima di
tutto prendiamo un po'd'acqua con un beker, dove inseriremo anche un termometro
per controllare sempre la temperatura, e lo mettiamo su un becco bunsen. Prendiamo
poi 8 provette, tutte con la solita capacità, e le numeriamo. Riempiamo le
prime quattro provette con 5ml di KMnO che preleveremo con una buretta, ricordandoci prima di
azzerarla e togliere l'eventuale bolla d'aria, e le altre quattro con 5,5ml di H C O e
1ml di H SO concentrato, sempre prelevati dalle burette Inseriamo in queste ultime provette
un volume maggiore di acido ossalico rispetto al permanganato delle altre per
essere certi che avvenga la reazione, considerando un certo errore di prelievo.
Dobbiamo ora far avvenire le reazioni. Iniziamo versando il contenuto della
provetta numero 1 nella provetta numero 5 e agitiamo energicamente. Questa
prima reazione dovrà avvenire a temperatura ambiente che avremo precedentemente
misurato. Contemporaneamente all'inizio della reazione, facciamo partire anche
il cronometro, aspettiamo che la reazione avvenga e segniamo il tempo
impiegato. Nel frattempo mettiamo le altre provette nel beker a bagnomaria,
quando il termometro segna
Nella seconda parte ci occuperemo del
fattore catalizzatore. Per studiare la cinetica delle reazioni sotto questo
punto di vista faremo avvenire la stessa reazione due volte, aggiungendo una
sola volta il catalizzatore, nel nostro caso MnO . Prendiamo 4 beker e anche questa volta li
numeriamo. Inseriamo nei primi due 20ml di KMnO , sempre usando la buretta e quindi
azzerandola e togliendo la bolla d'aria, mentre negli altri due 25ml di H C O
e 3ml di H SO . Anche in questo caso c'è un eccesso di
acido ossalico per essere sicuri che la reazione avvenga correttamente. L'acido
solforico serve invece a rendere l'ambiente acido. Nel beker 3 inseriamo anche
una punta di spatola di MnO ,
il catalizzatore. Siamo pronti per far avvenire le reazioni che, se il
cronometro lo permette, potranno anche avvenire contemporaneamente. Versiamo
quindi il contenuto del beker numero 1 nel beker numero
CALCOLI
Tempi di reazione della prima parte:
_ reazione provetta 1 e 5 temp. ambiente tempo = 1,20 minuti
_ reazione
provetta 2 e 6 temp.
_ reazione
provetta 3 e 7 temp.
_ reazione
provetta 4 e 8 temp.
I tempi sono chiaramente diversi e quella più veloce è stata l'ultima, quella con la temperatura maggiore
Tempi di reazione della seconda parte:
_ reazione con catalizzatore tempo = 39 secondi
_ reazione senza catalizzatore tempo = 1,54 minuti
I tempi sono diversi tra loro e la reazione più veloce è chiaramente quella con il catalizzatore.
CONCLUSIONI: Con quest'esperienza abbiamo verificato che il fattore temperatura e il fattore catalizzatore influiscano effettivamente sulla cinetica di una reazione. Cambiando la temperatura infatti la differenza fra i tempi impiegati dalle reazioni è notevole, quella con minore temperatura ha impiegato infatti 1,20 minuti, mentre quella a temperatura maggiore ha impiegato solamente 8 secondi per avvenire. Anche il catalizzatore influisce notevolmente facendo avvenire la stessa reazione, che senza catalizzatore impiega 1,54 minuti, in soli 39 secondi.
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