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I MODELLI TEORICI IN PSICOLOGIA - NASCITA DELLA PSICOLOGIA ATTUALE

medicina



I MODELLI TEORICI IN PSICOLOGIA




NASCITA DELLA PSICOLOGIA ATTUALE


La psicologia scientifica si è costituita come disciplina autonoma intorno alla metà dell'800, quando si crearono le condizioni culturali e metodologiche che portarono alla successiva fondazione dei primi laboratori scientifici di Psicologia. Il termine Psicologia deriva dal greco PSICOLOBIA che vuol dire "studio dell'anima" (o discorso sull'anima). Prima del XIX secolo, per indicare lo studio delle attività psichiche si adoperava il termine FISIOLOGIA (studio della natura umana). Prima di allora si erano formate e consolidate delle teorie sullo psichismo, alcune delle quali risalgono ai casi di Aristotele e Ippocrate. Tali antiche concezioni avevano una base di tipo razionalistico e mancavano quindi di un supporto empirico. Le antiche psicologie non erano quindi realmente scientifiche, in quanto non portavano ad una conoscenza autentica né producevano delle dimostrazioni valide.

Il primo vero antesignano della Psicologia scientifica ottocentesca è comunque il filosofo francese Renè Descartes . Egli ereditò dai filosofi che lo precedettero la concezione del DUALISMO, ovvero che l'uomo sia costituito da due enti 222e43c tà: il corpo, visto come una macchina e quindi studiabile come oggetto fisico sottoposto alle leggi naturali e l'anima che è invece un'entità spirituale che opera secondo il libero arbitrio e non può essere studiata o compresa con i metodi della scienza. Nel suo "Trattato sull'uomo" sostenne che tutti i comportamenti osservabili anche negli animali sono spiegabili come risultato dell'intervento dell'anima, come il pensare ed il poter progettare le nostre azioni sotto la guida del pensiero. Le concezioni pre-cartesiane della psiche si suddividono in due orientamenti : il primo di matrice speculativo-filosofica e il secondo di matrice medico-biologica.



La fondazione ottocentesca della Psicologia rivela una duplice ed ibrida origine, biologica e filosofica. Fechner fu uno dei primi ricercatori accademici ad intraprendere ricerche sperimentali nell'ambito di questa nuova disciplina.

Gli storici della Psicologia sono concordi nel datare la nascita della Psicologia scientifica in coincidenza con la creazione a LIPSIA nel 1879 del primo laboratorio di ricerca psicologica da parte di WUNDT, di formazione medica ma docente di filosofia presso la locale università. Il suo fondamentale "Trattato di psicologia" era stato già pubblicato nel 1873 ed ebbe grande influenza accademica fino all'epoca della prima guerra mondiale. Nel 1860 Fechner nel suo trattato "Elementi di Psicofisica" aveva sostenuto l'ipotesi che il rapporto fra sensazione e percezione, ovvero fra corpo e mente, potesse essere descritto e previsto attraverso formule matematiche.


CORRENTI DELLA PSICOLOGIA


Nella Psicologia, a differenza di altre discipline, esistono sia diversi livelli di analisi dei fenomeni (monastico, dualistico, dialettico, etc.) che diverse metodologie di studio (fenomenologia, empirica, comportamentale, etc.) oltre che diverse logiche di interpretazione dei processi. Per molti aspetti, la Psicologia costituisce una disciplina ponte fra le scienze naturali e le scienze sociali. Molto rilevanti sono anche le connessioni fra la Psicologia e le conoscenze proprie di discipline che rientrano nel campo umanistico, come la filosofia, la linguistica, le arti, la semiotica, etc.

Il fatto che nella Psicologia esistano tipi diversi di approccio non dipende però solo dalla grande complessività dell'oggetto di studio. In grande misura esistono delle ragioni di ordine esclusivamente storico, connesse alla complessità e difficoltà del costituirsi della Psicologia come scienza autonoma.








PSICOLOGIA FILOSOFICA E PSICOFISICA


Il filosofo inglese J.Stuart Mill segnò una rottura netta con le concezioni precedenti di impronta dualistica, sostenendo che la mente non è un'entità autonoma ma solo una funzione a base somatica, e quindi è "meccanica" e completamente interpretabile secondo gli stessi processi che spiegano le altre funzioni del corpo. In altre parole, la mente o psiche non è qualcosa di distinguibile né tantomeno studiabile separatamente dal corpo, perché non è altro che una "qualità funzionale" di esso. Ogni aspetto del sentire e della condotta della persona è allora studiabile e comprensibile a partire dall'analisi del funzionamento del corpo o del sistema nervoso. Fechner, nell'ambito della ricerca neuropsicologica introdusse metodi di studio come le tecniche di "SCALING" o la "CRONOMETRIA MENTALE". Si tratta di tecniche di osservazione e di misura oggettiva dei tempi di trasmissione del segnale attraverso i nervi, tecniche introdotte concettualmente ed anche concretamente da Fechner, ed in uso ancora oggi, seppure con strumenti ben più sofisticati e precisi. Per molto tempo gli studi di psicofisiologia vennero in gran parte condotti su animali per motivi etici.


LA PSICOLOGIA DELLA FORMA O GESTALPSYCHOLOGIE


Questa rilevante scuola di psicologia di matrice tedesca, che ha influenzato in modo determinante le ricerche e le teorie scientifiche per oltre mezzo secolo ed ancora ai giorni nostri, è opera del lavoro congiunto, condotto a Francoforte a partire dal 1911 da Wertheimer, Kohler, Koffka e Lewin. La "Psicologia della Forma"o della Gestalt è in posizione antitetica rispetto all'associazionismo di Wundt e indaga il funzionamento della mente attraverso lo studio del fenomeno e del vissuto, non con opera di analisi ma di sintesi della globalità dell'esperienza. Le principali ricerche fatte dai gestaltisti sono pertinenti alla percezione (in specie la percezione visiva), ma vi si trovano anche importanti contributi allo studio della Psicologia dei gruppi, della Psicologia sociale e delle dinamiche relazionali, sia a livello dell'intervento clinico che dell'ambiente di lavoro. La Gestalt, come l'associazionismo, presenta alcuni limiti: il fenomeno psichico viene studiato direttamente attraverso la configurazione del vissuto, e quindi permangono alcuni problemi di attendibilità e validità.


LA PSICOLOGIA DINAMICA O DEL PROFONDO


Sigmund Freud è un caso peculiare della storia del pensiero psicologico, poiché ha costituito il solo esempio di fondazione di una teoria generale, la PSICOLOGIA DINAMICA , da parte di un sola persona. Questo modello teorico, inoltre, non nasce in ambiente accademico od in laboratorio, ma deriva dalla sistemazione teorica di esperienze cliniche, in particolare trattamenti con tecniche ipnotiche di pazienti affetti da nevrosi isterica, aventi disturbi sia psichici che somatici (attacchi di epilessia, paresi, etc.). Il modello si chiama PSICODINAMISMO perché fa riferimento ad una relazione mobile, dinamica, fra queste istanze psichiche o parti funzionali della mente. In un secondo momento, Freud ha riformulato la teoria psicodinamica postulando l'esistenza delle TRE ISTANZE PSICHICHE dette IO EGO e SUPEREGO. Le conferme o le smentite al modello non si possono ottenere con ricerche canoniche di laboratorio, in quanto l'inconscio non è un fattore direttamente misurabile, osservabile né tantomeno manipolabile, ma individuabile solo indirettamente e per via interpretativa, fondandosi sulla presenza o assenza di certi particolari fenomeni (atti mancanti, sogni, sintomi, etc.). L'opera di Freud appartiene pertanto ad una tradizione di tipo razionale e non empirico. Il modello psicodinamico ha trovato un preciso riscontro e una conferma nella creazione di nuovi metodi di trattamento e cura dei disturbi psichici : la psicoanalisi e la psicoterapia dinamica.


COMPORTAMENTISMO O PSICOLOGIA OGGETTIVA


Il COMPORTAMENTISMO è una dottrina che esclude dal campo della ricerca psicologica ogni fattore che non sia oggettivo e misurabile. Non viene quindi considerato quale oggetto di studio qualsiasi fattore che sia intermedio fra S (stimolo) e R (risposta). Il comportamentismo esclude quindi l'esame della soggettività e della coscienza come oggetti di ricerca. Per il comportamentismo, la Psicologia è una scienza del comportamento, ed è anzi concepibile come scienza empirica solo se limita allo studio del comportamento. L'antecedente storico immediato e diretto lo troviamo nelle ricerche sul condizionamento animale ed umano fatte dal Fisiologo russo PAVLOV. Il fondatore della Psicologia Comportamentista (Beavoiristi) è stato Watson. I BEAVOIRISTI studiarono la psicologia sperimentale con il metodo galileiano. Verificarono quali variabili appartenevano a questo, quindi le isolavano e le misuravano. I beavoiristi non si basavano sui numeri (il risultato di una test) perché secondo loro non è un numero che valuta le capacità di un uomo. Un enunciato importante del comportamentismo è inoltre il concetto di modellamento e plasmabilità delle differenze individuali. Questa concezione presenta dei risvolti etici paradossale negativi, poiché prefigura anche l'idea che ogni aspetto dello psichismo possa essere manipolato e costruito dall'esterno dell'individuo, contro la sua dignità ed il suo interesse (lavaggio del cervello dittatura nazional-socialista in Germania e comunista in Russia).


COGNITIVISMO


Più che una Scuola o una specifica Teoria, il COGNITIVISMO si configura quale approccio metodologico allo studio della psiche. Questo approccio ha un alto grado di astrazione e tende a privilegiare lo studio delle capacità degli individui di acquisire, organizzare, ricordare e fare uso concreto della conoscenza per guidare le proprie azioni. Molte ricerche cognitiviste utilizzano la simulazione cibernetica, ovvero si rifanno alla possibilità di riprodurre il funzionamento mentale con dei programmi ad hoc che vengono messi alla prova col computer. Queste simulazioni al calcolatore forniscono delle "dimostrazioni" contraddittorie ed incomplete proprio perché poggiano su considerazioni logiche. Un programma al calcolatore non può per definizione comprendere dei fattori di tipo affettivo, mentre il comportamento umano è sempre influenzato da fattori di tipo affettivo. Alcuni dei cognitivisti, fra i quali Neisser, Hull e Tolmann seguono un paradigma di ricerca che si avvicina a quello comportamentista pur interponendo fra S (stimolo) ed R (risposta) l'elemento intermedio della elaborazione mentale O. Questo modello, che segue il paradigma S-O-R , è stato definito "MODELLO DELLA ELABORAZIONE DELL'INFORMAZIONE".








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