nRitenzione
dei restauri provvisori e definitivi e delle bande ortodontiche
nBase
ad alta e bassa resistenza
nSigillante
dei canali radicolari
nImpacco
gengivale e medicazione chirurgica
CEMENO AL FOSFATO DI ZINCO
Polvere:
nOssido
di zinco 90,2% ZnO
nOssido
di magnesio MgO di solito al 10 % viene aggiunto per ridurre la t durante il
processo di calcinazione
nBiossido
di silicio SiO2 1,4% è un riempitivo inerte + altri modificatori
Preparazione:
Liquido
nAlluminio
o zinco aggiunti ad una soluzione di acido ortofosforico + 1/3 di H2O
CHIMICA DELLA REAZIONE DI PRESA
Nella miscelazione la polvere alcalina si
dissolve per azione del liquido acido con la liberazione di calore.
nLa
quantità appropriata di polvere deve essere incorporata le 232c28c ntamente nel liquido
su di una piastra a 21°C (18/24°C)
nUn
rapporto ottimale polvere-liquido prevede nella miscelazione di incorporare più
polvere possibile
TEMPO DI MISCELAZIONE: 60 - 90 sec.
Il metodo della piastra refrigerata (-10°C)
determina un aumento del tempo di lavorazione ed una riduzione del t di presa.
TEMPO DI PRESA NETTO:
E' il tempo compreso tra la fine della
miscelazione e l'indurimento
E' di 2,5 - 8 minuti
FATTORI CHE REGOLANO LA VELOCITA' DI PRESA
DEL CEMENTO AL FOSFATO DI ZINCO
Controllati
dal produttore:
nComposizione
della polvere
nGrado
di calcinazione della polvere
nDimensione
delle particelle della polvere
nEffetto
tampone del liquido
nContenuto
d'acqua nel liquido
Controllati
dall'operatore:
nRapporto
polvere-liquido
nVelocità
di incorporazione della polvere
nTemperatura
di miscelazione (piastra)
nMetodo
di spatolamento
nContaminazione
o perdita d'acqua dal lquido.
CONSISTENZA E SPESSORE DEL FILM
Per
cementazione o posizionamento dell'intarsio:La consistenza finale è fluida: innalzando la spatola dalla piastra per
circa 2 o 3 cm, il cemento forma un filamento.
Per
otturazione o per base:Consistenza
dura o stuccosa utilizzata come barriera isolante termica o chimica come base
ad alta resistenza o utilizzata per otturazione provvisoria abbastanza durevole
(Per questa finalità si utilizza un rapporto polvere-liquido più alto e la
miscelazione richiede più di 90 sec.)
Per
il posizionamento di bande: Consistenza intermedia tra le prime due viene
utilizzata per la ritenzione di bande ortodontiche.
Il massimo spessore del film di cemento al fosfato di zinco
per il posizionamento di dispositivi di precisione è di 25 m
STABILITA' DIMENSIONALE
Lieve espansione iniziale (per adsorbimento d'acqua) seguita da leggera contrazione tra 0,04% - 0,06 a 7
gg.
ACIDITA'
Acidità iniziale successivamente riduzione
del ph fino a circa 6 h. A 48 h si avvicina alla neutralità
RESISTENZA - SOLUBILITA' - DISGREGAZIONE
nLa
specifica AMSI/ADA n.96 stabilisce che una consistenza standard per il
posizionamento di intarsi deve presentare a 24 h una resistenza minima alla
compressione di 70 MPa.
nIl
contatto prematuro tra il cemento non ancora indurito e l'acqua comporta la
disgregazione ed il passaggio in soluzione di tale superficie esposta.
nL'acqua
o i fluidi orali, con un prolungato contatto determinano, anche su un cemento
completamente indurito, una continua erosione ed estrazione di materiale
solubile. Tali effetti risultano inferiori su cementi "spessi". (Alto rapporto
polvere-liquido).
CONDUCIBILITA' TERMICA ED ELETTRICA
L'utilizzo elettivo dei cementi al fosfato
di zinco è come base al di sotto dei restauri metallici in quanto è un valido
isolante termico ed elettrico.
APPLICAZIONI
nCementazione
di restauri
nRitenzione
di bande ortodontiche
nBase
ad alta resistenza
nRestauro
provvisorio
CEMENTI ALL'OSSIDO DI ZINCO CON E SENZA
EUGENOLO
Compatibili con i tessuti duri che con i
tessuti molli della cavità orale, presentano un effetto sedativo sulla dentina
esposta. Per questo sono utilizzati come:
nRestauri
provvisori
nImpacchi
per i tessuti molli in chirurgia orale e periodontale
nSigillanti
per i canali radicolare (in combinazione con i coni di guttaperca)
nPer
la cementazione di corone in resina provvisorie (quelli senza eugenolo).
COMPOSIZIONE:
POLVERE O PASTA BASE
nOssido
di zinco69%
nColofonia
bianca 29,3% per ridurre la fragilità
del cemento indurito
nStearato
di zinco1% come plasticizzante
nAcetato
di zinco0,7% per migliorare la resistenza
LIQUIDO O PASTA CATALIZZATRICE
nEugenolo
85%
nOlio
di oliva 15% come plasticizzante
Quelli rinforzati, quindi utilizzati per la cementazione e
come basi, sono due tipi:
Si
aggiunge alla polvere il 20 % di polimero di metacrilato di metile.
Si
aggiunge allumina (Al2O3) alla polvere ed acido
etossibenzoico (EBA) al liquido.
MANIPOLAZIONE
Poiché la reazione di presa non è significativamente
esotermica, non è necessario l'impiego della piastra refrigerata ma si usano
blocchi di fogli di carta da miscelazione monouso.
La piastra di vetro è raccomandata per la miscelazione dei
cementi modificati EBA-Allumina.
SPESSORE DEL FILM:25 m
TEMPO DI PRESA:tra 4
e 10 minuti.
RESISTENZA ALLA COMPRESSIONE ED APPLICAZIONI
nPer
cementazione provvisoria :intervallo tra i 1,38 MPa e 20,7 MPa per la cementazione di corone
provvisorie o restauri definitivi cementati provvisoriamente. Quelli senza
eugenolo non ammorbidiscono le corone provvisorie in acrilico.
nCome
base:intervallo tra i 5,5 e 39
MPa Il vantaggio dei cementi ZOE è che sono eccellenti isolanti termici.
nPer
cementazione definitiva:vengono
utilizzati i cementi Zoe modificati con EBA-Allumina.
nCome
sigillanti endodontici:preferibilmente associati a coni di guttaperca. La radio-opacità viene
ottenuta aggiungendo Sali di bario o di bismuto oppure polvere d'argento. Vi
sono due tipi di cementi endodontici o "canalari":...
... 1. Sigillanti convenzionali:
Formula di
Rickert - di Grossmann e formula terapeutica.
2. Sigillanti con
azione terapeutica:
Aggiunta di
iodoformio, paraformaldeide, triossimetilene. Il loro utilizzo è controverso.
nPer
la gestione dei tessuti
1. Per spostare
meccanicamente i tessuti molli
2. Per medicare i
tessuti molli dopo un intervento chirurgico.
Contengono notevoli quantità di olio minerale, di noci o di
mandorle per aumentare la plasticità e migliorare il sapore ed il colore, di
acido tannico come agente emostatico e per rallentare la reazione di presa. La
clorexidina è un agente antibatterico.
CEMENTI AL POLIACRILATO DI ZINCO
Sono noti anche come cementi al
policarbossilato di zinco. Si presentano in due modi:
nPolvere
e liquido
nPolvere
da miscelare con acqua
MANIPOLAZIONE
I cementi forniti con il liquido si
miscelano secondo un rapporto polvere-liquido tra 1:1 e 2:1
I cementi miscelati con l'acqua necessitano
di un rapporto polvere-liquido di 5:1. La consistenza corretta deve essere
cremosa.
Questi cementi devono essere spatolati su di
una superficie non assorbente, miscelati entro 30-60 sec., incorporando metà
ditutta la polvere in una sola volta.
Tempo di lavorazione tra i 2,5 e i 6 minuti.
Il cemento miscelato deve essere usato solo per il periodo in cui appare ancora
lucido in superficie
Lo spessore del film è leggermente più
elevato di quello dei cementi al fosfato di zinco : 25-48 m
RESISTENZA ALLA COMPRESSIONE
A 24 ore: 57-99 MPa
MODULO DI ELASTICITA'
E' un terzo di quello dei cementi al fosfato
di zinco
RESISTENZA DI LEGAME
Capacità di questo cemento di legarsi allo
smalto con una forza tra i 3,4 e i 13 MPa ed alla dentina con una resistenza di
2,1 MPa. In vrtù della capacità dei gruppi carbossilici della molecola
polimerica di chelare il calcio.
STABILITA' DIMENSIONALE
La contrazione varia da 1% al 1° giorno (
provino bagnato)
al 6% (provino a
secco) a 14 gg.
APPLICAZIONI
nRitenzione
di restauri
nRitenzione
di bande ortodontiche
nBase
ad alta resistenza
CEMENTI IONOMERICI IBRIDI
Detti anche "Vetroionomeri modificati con
resine" sia autoindurenti che fotoindurenti.
COMPOSIZIONE (autoindurenti):
Polvere:
- fluoroalluminosilicato (vetro radio-opaco)
-
persolfato di potassio
sistema catalizzatore
acido ascorpico
Liquido:
-
Acido policarbossilico modificato con gruppi metacrlici laterali
-
2-idrossietilmetacrilato (HEMA)
-
Acido tartarico
COMPOSIZIONE (fotoindurenti)
Polvere:
-
vetri fluoroalluminosilicati e borosilicati in miscela
Liquido:
-
copolimero degli acidi acrilico e maleico
-
HEMA
-
canforochinone ed attivatore
MANIPOLAZIONE
La polvere va agitata prima del dosaggio.
Il liquido si dosa tenendo la boccetta
verticale sulla piastra di miscelazione.
La polvere si incorpora nel liquido entro 30
sec.
Tempo di lavorazione 2,5 minuti.
Alcuni prodotti richiedono l'utilizzo di un
condizionatore e di un agente di legame.
RESISTENZA ALLA COMPRESSIONE
-
85-126 MPa
RESISTENZA ALL'ADESIONE
-
Alla dentina varia da 10 a 14 MPa
- Con
agente di legame arriva a 20 MPa
La loro solubilità è molto bassa.
APPLICAZIONI:
nRitenzione
definitiva di restauri (inlay-onlay, corone, cementazione di perni moncone)
nBase
ad alta resistenza
nRitenzione
di bande ortodontiche
CEMENTI VETROIONOMERICI
Tre tipi:
Polvere
da miscelare con liquido
Polvere
da miscelare con acqua
Capsule
pre-dosate
POLVERE: Vetrofluoroalluminosilicato di calcio (dimensione
dei granuli: 13-19 m
LIQUIDO: - Acido poliacrilico
- Acido
itaconico (riduce la viscosità del liquido)
- Acido
tartarico (serve come accelerante, in quanto facilità l'estrazione di ioni
dalla polvere di vetro)
La reazione di presa è una reazione acido-base con
liberazione di ioni Ca++ , Al+++, F.
I cementi vetroionomerici si legano chimicamente allo smalto,
all'acciaio inossidabile alle leghe d'oro, alla dentina (1-3 MPa).
MANIPOLAZIONE
Rapporto: polvere-liquido 1,3:1 - 1,35:1
polvere-acqua 3,3:1 - 3,4:1
La polvere si suddivide in due porzioni
uguali che vengono aggiunte al liquido in due tempi.
Tempo di miscelazione: 30-60 sec.
Tempo di lavorazione: 2 minuti circa
Le capsule vengono "miscelate" per 10 sec.
I CVI sono molto sensibili all'acqua durante
la reazione di presa (circa 7 minuti) per questo i margini devono essere
rivestiti con l'agente di rivestimento.
RESISTENZA ALLA COMPRESSIONE
A 24 h è di 90/230 MPa, fino ad 1 anno 160/280 MPa
Questi cementi possono provocare una
prolungata ipersensibilità per questo è utile un buon isolamento.
APPLICAZIONI
nRitenzioni
di restauri
nRitenzione
di bande ortodontiche
nRestauri
di V classe
nBase
ad alta resistenza
CEMENTI RESINOSI, COMPOSITI ED ADESIVI
nIonomero
ibrido
nAcrilico
non riempito
nComposito
poco riempitosilice 20% in peso
nComposito
molto riempitoo vetro 75%
Sono a base di metacrilossietilfenil fosfato
oppure di anidro dell'acido 4-metacrilossietil-trimetillico (4-Meta)
2,2-bis[4(2-idrossi-3metacrilossi-propilossi)-fenil] propano :Bis-GMA
Cementi autoindurenti sono tipicamente
sistemi polvere-liquido a due paste ( il sistema iniziatore- accelerante è il
perossido-ammina)
Cementi in resina composita a doppia
reazione di presa ("Foto-innescati" poi "auto-mantenuti")
Cementi compositi fotoindurenti (sono
fotoiniziati in presenza di un sistema canforochinone-ammina)
Caratteristica di questa classe di cementi è
l'alta resistenza di legame alle strutture metalliche mediante l'utilizzo di un
rivestimento di silice (silanizzazione) e alla dentina e smalto mediante la
tecnica della mordenzatura acida (acido ortofosforico 38%)
MANIPOLAZIONE
nTecnica
del pennello: si preleva con un pennello una goccia di liquido e la si immerge
nella polvere del cemento
nTecnica
della due paste: miscelazione per 20-30 secondi
nTecnica
di una sola fase: si applica un liquido pretrattante allo smalto mordenzato e
la pasta alla base dell'attacco. Appartengono a questa categoria anche i
cementi fotoindurenti (sistemi a pasta unica che non richiedono la
miscelazione)
APPLICAZIONI
nRitenzione
corone e ponti convenzionali
nRitenzione
Maryland bridge (ponti adesivi)
nRitenzione
di Veneer (faccette estetiche)
nRitenzione
di onlay, inlay in ceramica, manufatti colorati o in composito)