|
|
L'economia dei corsi di transazione: mercato, gerarchia e clan delle analisi diOliver Williamson
e di William Ouchi .
1. L'economia dei costi di transazione e la ridefinizione del campo dell'analisi organizzativa 141c26b .
Oliver Williamson è il massimo esponente dell'economia dei costi di transazione (ECT), questa non nasce sul terreno sociologico ma sul terreno economico.
L'economia dei costi di transazione non vede più l'impresa come una funzione della produzione, dove il problema principale è quello di utilizzare al meglio la tecnologia disponibile; ma la vede come una struttura di governo il cui problema fondamentale è quello di stipulare e garantire contratti (transazioni) efficienti e affidabili.
Il principio dell 'E.C.T non è più come nell'economia neo-classica il bene prodotto, ma diventa la "transazione", ossia qualsiasi forma di contratto che abbia una rilevanza economica per l'impresa.
Gli assetti organizzativi dell'impresa diventano l'elemento cruciale per capire il funzionamento economico dell'impresa, la sua efficienza e sopravvivenza.
La novità più grande che E.C.T propone consiste nel superamento dell'equivalenza tra organizzazione e burocrazia.
L'organizzazione di impresa diventa nell' E.C.T un concetto molto più ampio di burocrazia, perché prevede la possibilità che le imprese abbiano al loro interno degli assetti non soltanto gerarchici ma anche di mercato e che l'organizzazione non riguarda una sola impresa, ma i rapporti tra due o più imprese. Si ha quindi un allargamento del concetto di organizzazione perché "organizzazione e mercato" vengono concepiti come due fattori che hanno un Continuum.
L'organizzazione è un ordine sociale basato sulla totale intenzionalità delle azioni.
All'opposto il mercato nella sua forma più pura è un ordine probabilistico. Tuttavia nei rapporti tra organizzazione ed mercato non troviamo questi aspetti in forma pura.
Perché possa funzionare infatti il mercato ha sempre bisogno di un minimo di organizzazione, così come all'interno di organizzazione è probabile che esista un minimo di mercato.
Il pensiero organizzativo allargando così il concetto di organizzazione è spinto ad abbandonare lo scenario tradizionale di origine Weberiana secondo cui l'organizzazione è sempre regolata da principi interni di burocrazia.
2. I presupposti: razionalità limitata ed opportunismo
Il modello di Williamson è composto da due fattori o meglio due assunzioni: la prima è che gli esseri umani sono dotati di razionalità limitata, e la seconda è che gli esser umani possono agire in modo opportunistico.
Con il concetto di razionalità limitata egli si rifà a Simon per sottolineare i limiti delle conoscenze umane.
Tali limiti sono particolarmente evidenti quando gli esseri viventi e le imprese si confrontano con realtà complesse.
Il concetto di opportunismo serve per ammettere che nei rapporti sociali le persone possono cercare di fare i propri interessi usando mezzi illeciti come l'inganno o la frode . Il concetto di opportunismo ma però distinto da quello di utilitàrismo.
Utilitarismo significa fare i propri interessi mediante mezzi leciti in un senso quanto meno legale se non morale.
Opportunismo invece significa fare "minacce promesse false, assumere impegni in cui non si crede" al fine di perseguire illegalmente propri interessi.
Williamson inoltre sostiene che nell attività economica delle imprese bisogna distinguere due tipi di costi: i costi di produzione che sono quelle considerate dall'economia neoclassica, e costi di transazione che sono invece quelli studiati dall'E.C.T.
9. William Ouchi: il clan come altra forma di governo delle transazioni.
Ouchi parte dalla premessa che l'impresa va vista come una struttura di governo delle transazioni e che esistono differenti meccanismi per governare tali transazioni. Egli però non considera soltanto il mercato la burocrazia ma aggiunge un terzo meccanismo di governo che è il clan.
Egli quindi sostiene che il mercato e la forma di governo più semplice, dato che per funzionare richiede solo il rispetto delle norme sociali e l'informazione dei prezzi.
Il clan invece è la forma di governo più complessa perché il suo funzionamento richiede la condivisione di valori, credenze e tradizioni. Il clan è un'entità collettiva non necessariamente economica (famiglie allargata, paese ecc.) e sviluppa negli individui un acuto senso di appartenenza e di identità.
Privacy |
Articolo informazione
Commentare questo articolo:Non sei registratoDevi essere registrato per commentare ISCRIVITI |
Copiare il codice nella pagina web del tuo sito. |
Copyright InfTub.com 2024