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1. Tangentopoli
La tv si assume quasi istintivamente il ruolo di socializzazione popolare ai nuovi eventi.
"Un giorno in pretura" trasmette i grandi procedimenti di tangentopoli, grande scalpore fece il processo Cubani: rituali di degradazione.
2. La mediatizzazione della battaglia politica
La politica, a seguito della crisi dei partiti, non è più in grado di proiettare delle immagini pubbli 353c25d che, ed affida il compito alla scena tv: lo spettacolo tv diventa infotainment.
3. La confusa applicazione della Legge Mammì (1990)
L'applicazione avveniva in un contesto molto diverso da quello in cui la legge era stata concepita: il famoso Caf che l'aveva ideata si era dissolto.
In realtà, le parti della legge essenziali per l'assetto duopolistico furono realizzate; tuttavia la normativa cadde in desuetudine:
il governo doveva assegnare le concessioni radiotv entro 180 gg, ma lo fece solo nell'agosto 1992, quando Amato assegna le tre reti Fininvest, Rete A, Telemontearlo e Videomusic.
1993: si dispone che la tv a pagamento abbandonasse la trasmissione via etere e che si trasferisse sul cavo entro il 1995
A seguito di Tangentopoli,
4. L'indimenticabile 1994
Passaggio dalla prima alla seconda repubblica. La campagna elettorale è caratterizzata dal grande coinvolgimento della tv, su cui si riversa tutta la domanda politica, e da una spettacolarizzazione delle opinioni anche con la diffusione dei sondaggi.
Con la nascita di Forza Italia cambia il rapporto Rai-Fininvest: quest'ultima abbandona l'ambizione di rappresentare tutto il paese.
5. Il breve Governo Berlusconi 1
Il vertice Rai è immediatamente rinnovato: in un decreto si diceva che il Consiglio di amministrazione sarebbe decaduto se il suo mandato non fosse stato approvato dal governo. È ciò che accade, e il vertice dei professori cade dopo un solo anno. Il nuovo presidente è letizia moratti.
Il governo Berlusconi dura pochi mesi: a
dicembre crolla per uno scontro con
Intanto si diffonde uno studio di Luca Ricolfi: più tv = più voti? Ma non è attendibile.
6. Telesogni
1995: Sentenza della corte costituzionale: tre reti per ciascun soggetto sono troppe.
Si fa largo l'idea che Rai e fininvest possano rinunciare ad una delle loro reti (disarmo bilanciato), da assegnare ad un gruppo di personaggi televisivi. Questo progetto prende il nome di Telesogni, ma fallisce perché nel frattempo il vuoto politico si stava colmando: comparivano nuovi esponenti che avevano compreso l'importanza persuasiva della tv.
7. Cecchi Gori in Tv
Cecchi Gori acquista nel 1995 VideoMusic e Telemontecarlo.
Nel 94 è eletto a Firenze senatore del Partito popolare, ed affida la gestione del network a Balassone ed Agnes, due personaggi Rai. Videomusic diventa Tmc2, dedicata prevalentemente ad un pubblico giovane, mentre Tmc è una tv più generalista, che guarda al modello di Rai1.
8. Da Fininvest a Mediaset
Fra il 1993 al 1996: profonda trasformazione finanziaria, che ha preso il nome di "Progetto Wave", culminata con la quotazione in borsa.
Ciò è avvenuto attraverso il riordino delle partecipazioni connesse all'attività tv, e con l'entrata in scena di nuovi soci.
Così la fam. Berlusconi ha reperito nuovi capitali senza perdere il controllo della società.
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