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108 a. C MARIO un Homo novus riesce ad ottenere dai comizi la nomina di console e, grazie all'appoggio dei populares viene messo a capo dell'esercito che combatte contro Giugurta , al suo rientro vittorioso a Roma riesce a farsi rieleggere per altri cinque anni consecutivi infrangendo così la legge che stabiliva la durata annuale della carica di console. Continuano poi i successi militari di Mario per cui aumenta anche il suo potere che oramai il senato non può più contrastare anche davanti a numerose violazioni delle istituzioni : si afferma sempre di più il potere personale dei capi dell'esercito , e proprio grazie alla riforma militare voluta da MARIO ( basata sul diretto rapporto tra soldati e comandanti) egli crea un esercito professionale , stabile e suo alleato fedele.
Nel 91 a.c dopo la morte di Druso che aveva proposto l'estensione della cittadinanza romana agli alleati italici scoppia la GUERRA SOCIALE tra i SOCII , ossia gli al 525b13f leati italici ed i Romani che si conclude con la vittoria di questi ultimi con la promessa di estendere la cittadinanza solo ad alcuni alleati
Roma deve far fronte a problemi di politica interna, infatti SILLA, luogotenente di Mario, riesce a penetrare con l'esercito a Roma e costringe mario alla fuga . Dopo aver condotto brillantemente la guerra contro Mitridate e contro il figlio di Mario , Silla torna a Roma e riesce a farsi proclamare DITTATORE A TEMPO INDETERMINATO. Attua dunque una RIFORMA COSTITUZIONALE che sancisce il rafforzamento dell'autorità dei senatores diminuendo quella dei populares e del ceto equestre.
Alla morte di Silla, che si ritirò dopo tre anni di dittatura a vita privata, vengono registrati tra il 100 e l' 80 a. C forti tensioni politiche e grandi fermenti intellettuali: sono questi gli anni in cui nascono GIULIO CESARE e LUCREZIO (personaggi simbolo dell'epoca) , in cui si sviluppa la grande oratoria di ANTONIO e CRASSO , in cui nascono due grandi figure come Catullo e Sallustio simbolo dell'impegno e del disinteresse politico.
Nel 70 a.c il senato autorizza POMPEO e CRASSo, che si erano distinti per le loro azioni militari , a candidarsi nuovamente alla carica di console, nel 67 poi il tribuno GABINIO propone una legge che per tre anni avrebbe incaricato Pompeo di sconfiggere i pirati del Mediterraneo e l'anno successivo gli viene affidato anche il comando della guerra contro Mitridate . Nello stesso periodo il giovane Cicerone pronuncia la sua prima orazione POLITICA "DE IMPERIO POMPEI"
Mentre Pompeo è assente, a Roma Crasso sfrutta la situazione favorevole per eliminarlo dalla scena politica appoggiando l'impresa ambiziosa del nobile CATILINA che voleva impadronirsi del consolato. Dopo aver tentato una prima volta Cicerone contrappone la sua candidatura a console a quella di catilina , temendo le conseguenze di una sua possibile elezione. Ma Catilina vista l'inutilità dei suoi tentativi sceglie la via della forza per impadronirsi del potere ma la congiura viene sventata da Cicerone, allora console , e costretto alla fuga.
Al ritorno di Pompeo dall'oriente , grazie all'intervento di Cesare che si pone come intermediario tra i due, giungono ad un accordo di carattere privato al fine di salvaguardare gli interessi personali chiamato PRIMO TRIUMVIRATO . Cesare ottiene il consolato e per volere del tribuno CLODIO Cicerone viene esiliato, accusato di non aver sottoposto ad un regolare processo i congiurati. Cesare si distingue in gallia per le sue azioni militari ed il suo potere cresce enormemente , guadagnandosi molti consensi e allo stesso tempo ostilità tra i senatori che si riuniscono sotto la figura di Cicerone.
Cesare, temendo che la situazione possa sfuggirgli di amno una volta terminato il suo incarico, convoca una seconda riunione con Crasso e Pompeo da cui nasce il SECONDO ACCORDO che prevede l'estensione del mandato di Cesare per 5 anni e il governo di spagna per Pompeo e Siria per Crasso.
SCOPPIA nel 70 a. c la guerra civile tra Pompeo e Cesare poiché Cesare aveva voluto mantenere il comando dell'esercito fino alla sua nuova rielezione a console, mentre la legge stabiliva che dovesse rientrare a Roma come cittadino senza esercito. Cesare entra a Roma armato e Pompeo fugge in oriente dopo si conclude la guerra civile con la morte di questo a Fàrsalo
Cesare regna per poco perché viene ucciso dalla congiura organizzata da Bruto e Cassio, l'eredità del grande dittatore viene raccolta dal nipote OTTAVIANo, da LEPIDO e da Antonio che stringono un secondo accordo chiamato SECONDO TRIUMVIRATO nel 43 a. C in base a cui si dividono le province romane.
NASCITA MARCO TULLIO CICERONE nasce ad ARPINIO nel 106 a. C, un municipio che godeva della cittadinanza romana, situato a sud di Roma = ASPETTO importante perché nonostante il municipio avesse cittadinanza romana egli affermerà di non sentirsi completamente un CIVES ROMANUS bensì di essere legato per natura alla sua patria d'origine. CICERONE, il cognome deriva probabilmente da un antenato che sul viso aveva una Verruca (cece = cicer, ciceris) . Cicerone nasce da una famiglia proveniente dal ceto equestre , quindi di buona condizione economica e con una buona posizione sociale anche se ancora nessuno di questa famiglia aveva ancora intrapreso la carriera politica per cui Cicerone sarà un HOMO NOVUS e ciò costituirà anche il suo principale vanto.
EDUCAZIONE + FORMAZIONE la sua educazione ha inizio proprio ad Arpinio dove impara il greco, secondo l'usanza del tempo, dopo aver assunto nel 91 a. c la toga virile (simbolo del supermanto dell'età infantile e adolescenziale) si trasferisce a Roma dove comincia a frequentare gli ambienti politici e culturali più in vista della città. A Roma si dedica allo studio di tre discipline quali LA FILOSOFIA, LA RETORICA, IL DIRITTO imparando dagli insegnamenti del famoso iure consulto MUZIO SCEVOLA . l'amicizia con Muzio Scevola e con la sua prestigiosa famigli offre a cicerone l'opportunità di compiere la sua entrata ufficiale in società e comincia dunque a farsi conoscere dalle famiglie più importanti della città che lo pongono in amicizia con alcuni suoi coetanei quali Attico e Sulpicio Rufo. Entra poi in contatto con i due tra i più famosi oratori del tempo quali CRASSO e ANTONIO godendo così di un privilegio riservato a pochi, cioè l'opportunità di poter apprendere l'arte della retorica, perché i senatori temevano il diffondersi tra i ceti popolari della retorica che ritenevano una loro esclusiva prerogativa, nonché segno di distinzione sociale. L'unica scuola di retorica a Roma era quella di Plozio Gallo, un populares vicino a Mario , dove anche Cicerone avrebbe voluto andare ma fu fermato dagli aristocratici a cui era stato affidato. In questo periodo, sotto la guida del poeta LICINO ARCHIA, coltiva anche i suoi interessi poetici scrivendo ad esempio il "MARIUS", una raccolta di poesie dedicate a Mario.
IL SERVIZIO MILITARE e gli INTERESSI FILOSOFICI allo scoppio della guerra sociale presta servizio militare e l'anno seguente è al seguito di Silla in campania. Egli però non si sente portato per la carriera militare e decide di tornare a Roma dove compone il suo primo trattato di retorica "DE INVENTIONE" . si interessa anche di filosofia , innanzitutto è attratto dall'epicureismo e poi dallo stoicismo che lo avvicina all'arte della dialettica.
L'ESORDIO DELL'ATTIVITà FORENSE + CURSUS HONORUM l'esordio dell'attività forense di Cicerone avviene nell' 81 a. c sotto la dittatura di Silla nel foro con una causa di diritto privato in difesa di un suo cliente a cui avevano confiscato i beni ("PRO QUINCTIO"), l'occasione si presenta alquanto propizia per Cicerone poiché il suo Avversario NEVIO era difeso da uno dei più famosi oratori asiani e rappresenta questa per Cicerone un'occasione per mettere in mostra le proprie doti politiche . Nell'anno successivo inenta una seconda causa penale , la PRO ROSCIO AMERINO, in difesa del suo cliente accusato di parricidio da un protetto di Silla : è con questa orazione che Cicerone raggiunge la notorietà.
IL VIAGGIO IN Grecia nel 79 , probabilmente per sfuggire ad una possibile vendetta di Silla, si reca in Grecia dove completa la sua formazione culturale incontrando grandi retori e filosofi . il contatto con questi esponenti rafforza la tendenza all'ECLETTISMO cioè l'unione di una conoscenza della cultura greca ad una riflessione matura sul tempo. Grazie al contatto con MOLONE che frequenta a Rodi anche il suo stile oratorio diviene più moderato e limpido, influenzato infatti dallo stile RODIO. A causa della legge costituzionale di Silla egli non può però presentare fino ai trentun anni la candidatura di questore e intraprendere così il cursus honorum, si sposa dunque con una giovane di nobile famiglia, TERENZIA, matrimonio che lo aiuta a intraprendere la sua scalata sociale.
L'ESORDIO dell'ATTIVITà POLITICA Cicerone esordisce come uomo politico in un contesto politico complesso, quando vengono eletti consoli Pompeo e Crasso nel 70 a. C , ed esordisce come questore in Sicilia mantenendo l'attività di patronus in tribunale nel 76 a. c . in Sicilia Cicerone si dimostra incorruttibile ed onesto tanto da guadagnarsi la stima dei cittadini che chiedono lui di intentare una causa contro lo spietato ex- proconsole della Sicilia VERRE . Cicerone dunque raccoglie le prove schiaccianti che condannano VERRE e lo costringono alla fuga, portando Cicerone alla stesura dell'ACTIO PRIMA IN VERREM e l'ACTIO SECUNDA IN VERREM
ALCUNE DELLE OPERE MAGGIORI mentre riveste la carica di EDILE pronuncia la PRO FONTEIO , la PRO AULO CAECINA , ma la sua prima Orazione politica è la PRO LEGE MANILA e la DE IMPERIO POMPEI sostenendo la causa di Pompeo ponendo l'accento sulla necessità di gestire la guerra non in appoggio a una parte sociale ma per il bene si tutta la comunità. In questo atteggiamento di sostegno dei populares e del ceto equestre si prefigura il concetto chiave del pensiero di Cicerone quale quello della CONCORDIA OMNIUM che rappresenta l'unico strumento per porre freno all'ascesa di populares che si affidano alla guida di uomini senza scrupoli.
LE ORAZIONI DURANTE IL CONSOLATO "De Lege Agraria" -contro una proposta di legge per una distribuzione delle terre- "PRO RABIRIO" - in difesa di Rabirio accusato di omicidio e tradimento- "PRO MURENA" - in favore di Lucilio Murena accusato di brogli elettorali- . La fama di Cicerone raggiunge però gli apici con le orazioni contro CATILINA, un giovane nobile che , dopo essersi visto rifiutare la candidatura nel 62 a.C , ordì una congiura nei confronti del console in carica e dello stato. Lo scontro tra CICERONE e CATILINA è simbolico anche di uno scontro "sociale" tra un HOMUS NOVO e un giovane aristocratico, il quale si fece portavoce del malcontento di gran parte del popolo (contadini danneggiati dai latifondi, nobili caduti in disgrazia e veterani che non hanno nulla da perdere) . LE CATILINARIE dunque sono 4 orazioni pronunciate contro Catilina :
PRIMA CATILINARIA spiega l'esistenza della congiura con un EXORDIUM ex ABRUPTO e invita Catilina ad allontanarsi da Roma
SECONDA CATILINARIA si comunica la fuga dell'accusato e comunica che verranno puniti tutti i congiurati rimasti in città
TERZA CATILINARIA si annuncia l'arresto dei congiurati e chiede in cambia la gratitudine per aver liberato lo stato da un pericolo così grave
QUARTA CATILINARIA chiede al senato la pena capitale per i congiurati e viene acclamato dal senato e dal popolo come PATER PATRIE.
Queste quattro orazioni, oltre ad avere un immenso valore storico, sono funzionali ad indicare le principali caratteristiche del pensiero di Cicerone e i suoi ideali come ad esempio la LIBERTAS , intesa come insieme di diritti e privilegi del CIVES, e la CONCORDIA OMNIUM ovvero la ricerca di un'alleanza tra aristocrazia e ceto equestre al fine di evitare tendenze sovversive che minacciano lo stato.
9) LE OPERE PRIMA DELL'ESILIO prima dell'esilio Cicerone compone altre due orazioni, "PRO SULLA" in favore del nipote di Silla accusato di congiura , e "PRO ARCHIA" in cui difende l'omonimo poeta dall'accusa di appropriamento indebito del titolo di cives.
10) L'ESILIO da ROMA nel 59 A.C si ritira a vita privata ad ANZIO e viene colpito indirettamente da una legge "LA PRO CAPITE CIVIUM" approvata anche da Cesare, secondo cui si prevede l'esilio e la confisca dei beni di chiunque abbia condannato congiurati senza che essi potessero difendersi legittimamente (è il caso anche di Cicerone) . Cicerone fugge dunque in Grecia fino a quando tornerà a Roma e verrà accolto con benevolenza anche dallo stesso Cesare.
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