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LA PARTITA DELL'ADDIO - Nello Governato

letteratura





LA PARTITA DELL'ADDIO


Nello Governato



Avevo sentito più volte nominare Matthias Sindelar ma non ne conoscevo la storia. Ho ammirato e sempre ammirerò i giocatori che hanno vissuto prima e durante la guerra mondiale, all'epoca il calcio era pulito, i giocatori erano uomini con la voglia di tirare calci al pallone e pagati pochi soldi, non come ora che i giocatori praticano il calcio solo per diventare ricchi e famosi.

Ho sempre ammirato questi "vecchi" giocatori anche perché il periodo in cui hanno vissuto era difficile e penso che il calcio abbia dato a molte persone una speranza di unità, oppure anche solo un sorriso per una vittoria o un goal.

"La partita dell'addio" tratta infatti di Sind 151f53b elar, capitano della nazionale austriaca negli anni 30, gli anni in cui la guerra incominciava a nascere. Grazie a questo libro ora so chi è Matthias Sindelar e so cosa ha significato per gli austriaci e per il calcio in quei anni così bui.




L'autore, Nello Governato, nato a Torino il 14 settembre 1938 è un ex calciatore italiano giocò nel ruolo di mezzala nel Como, nella Lazio, nell'Inter, nel Vicenza e poi di nuovo nella Lazio e in fine nel Savona. Finita la carriera si dedicò al giornalismo lavorando per "Tuttosport" e successivamente tornò in campo non più come giocatore ma come allenatore. Nel febbraio 2007 è stato pubblicato "la partita dell'addio " una biografia scritta da lui e dedicata a Matthias Sindelar, il campione che non si piegò a Hitler.



Matthias Sindelar è un giocatore austriaco, capitano della sua nazionale durante la fine degli anni 30, anni difficili, anni dove il nazismo cominciava a prendere forma e la Germania guidata da Hitler voleva sempre di più dall'Austria, anche la nazionale di calcio. Ma Matthias si ribellò insieme ad altri suoi compagni di squadra, in particolare Shasti molto simile per ideali e passioni a Sindelar, vinsero contro la Germania 2-0 e non si presentarono alla convocazone della nazionale tedesca. Per questo Matthias venne perseguitato da Dolittle, il capo della polizia segreta nazista che mise un uomo, Muller, a pedinare Matthias e sua moglie Camilla, ma Muller, amante del buon calcio tradì Dolittle aiutando Sindelar, come Praest, un ebreo che lavorava per la polizia nazista solo per non essere perseguitato e per salvare dalla persecuzione la sua famiglia.

Dopo una vacanza in Italia con la moglie Sindelar ritornò a Vienna e riprese a giocare un torneo, la finale sarebbe stata a Berlino contro l'Herta, in caso di parità la vittoria sarebbe stata data a tutte e due le squadre, e così fu.

Matthias passò il capodanno con la moglie e la famiglia di Shasti.

Il 23 gennaio 1939 la polizia segreta trovò i corpi senza vita di Sindelar e della moglie Camilla, distesi sul letto, uno a fianco all'altra. La loro morte rimane ancora oggi un mistero, si dice una fuga di gas dalla stufa, ma non fu rilevato nessun guasto.


La storia si svolge negli anni tra il 1938 il 1939 con dei riferimenti storici ad avvenimenti sportivi. Il luogo nel quale si svolgono le vicende è l'Europa, prevalentemente in Austria a Vienna, ma anche a Parigi dove viene giocata la finale dei mondiali, in Italia, paese natale della moglie di Sindelar, in Svizzera dove si rifugiava l'ex presidente dell'Austria - Vienna e Berlino dove viene giocata la finale del torneo.







I personaggi della storia sono:


- Matthias Sindelar: il protagonista della storia, giocatore Austriaco capitano dell'Austria - Vienna e della nazionale austriaca. Un giocatore passato alla storia per le sue giocate e per essersi ribellato al regime nazista, per questo venne perseguitato e pedinato dalle autorità tedesche. Il 23 Gennaio 39 I corpi di Matthias Sindelar e della moglie vennero trovati senza vita per cause ancora sconosciute.

- Camilla Castagnola: La moglie di Sindelar, Italiana e ebrea per questo pedinata anch'essa. Ha dovuto affrontare tante difficoltà ma insieme al marito le ha sempre superate. In questo libro viene evidenziato molto l'affetto che c'era tra loro due e il modo in cui, in un certo senso, si completavano. Alla fine morirà a fianco al marito.

- Shasti: Compagno di squadra di Sindelar, tra loro due c'era una forte amicizia, avevano in comune gli stessi ideali e la stessa voglia di giocare a calcio. Dopo la mancanza di rispetto verso Hitler da parte sua e di Sindelar venne rinchiuso in prigione per un mese.

Dolittle: era il capo della polizia segreta tedesca, dopo il mancato saluto "romano" da parte di Sindelar dopo la partita perseguitò il giocatore e i suoi ideali cercando di complicargli il più possibile la vita.

- Muller: componente della polizia segreta tedesca, ebreo, venne incaricato da Dolittle di pedinare Sindelar e la moglie, ma da amante del buon calcio, tradì il capo della polizia per aiutare il giocatore.

- Praest: anche lui agente della polizia segreta tedesca, venne incaricato anch'esso di pedinare Sindelar; all'inizio tiene fede al suo compito, ma, in seguito si scoprì dalla parte di Sindelar e lo aiutò.

- Schwarz: Presidente dell'Austria - Vienna che dovette lasciare il suo lavoro e trasferirsi in Svizzera a causa dell'ascesa del nazismo.


La scrittura è scorrevole ma in alcuni punti un po' pesante. Nel libro prevalgono discorsi indiretti ma ogni tanto l'autore preferisce usare un discorso diretto tra due soggetti. Il narratore è esterno alle vicende.


Ho scelto come più significative le pagine 73 e 74 perché narrano la partita Austria - Germania sulla quale si basano molte vicende del libro.












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Apprezzato: scheda appunto

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