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IL GATTOPARDO

letteratura




S C H E D A  D E L L I B R O :




TITOLO:  IL GATTOPARDO





AUTORE: Giuseppe Tomasi di Lampedusa

( Palermo 1896 - Roma 1957) scrittore italiano.

Di famiglia aristocratica (quella dei principi di Lampedusa, duchi di Palma e Montechiaro), prese parte alle due guerre mondiali (nella prima fu anche catturato dagli Austriaci); tornato in Sicilia se ne allontanò presto per compiere alcuni lunghi viaggi in Europa.

Durante un soggiorno a Londra conobbe la principessa Alessandra Wolff - Stomerse , studiosa di psicoanalisi, e divenne sua moglie nel 1932.

Appassionato lettore di libri storici e di romanzi stranieri, soprattutto francesi, si dedicò alla narrativa dal 1955 alla sua morte.

Nel 1955 cominciò a scrivere Il Gattopardo, cui pensava da venticinque anni.

La sua fama è legata a questo romanzo che, pubblicato postumo nel 1958 per iniziativa dello scrittore Giorgio Bassani, riscosse immediatamente un enorme successo di pubblico e di critica, tale da essere considerato il caso letterario di quegli anni; precisamente per due motivi sia per la personalità allora misteriosa dell'autore sia per l'inquietante problematica posta dalla comp 929i82j lessa narrazione .


Di Tomasi di Lampedusa sono stati pubblicati anche :


- Racconti (1961) ;


- Lezioni su Stendhal (1971)


- Invito alle lettere francesi del Cinquecento (1979)





RIASSUNTO


Il romanzo di Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo, è ambientato nella Sicilia del 1860 nel momento di passaggio tra il dominio borbonico ed il regno d'Italia, all'interno di una delle più importanti famiglie aristocratiche dell'isola, i principi di Salina .

Il protagonista è il capofamiglia, il principe Fabrizio, persona molto scettica di fronte ai nuovi tempi , eppure conscio della fine ineluttabile delle vecchie istituzioni e della società di cui fa parte .

Un presagio di morte percorre tutto il romanzo rispecchiandosi nella solitaria campagna siciliana, nei palazzi feudali, nei palazzi abbandonati per culminare con la bellissima scena del ballo dell'aristocrazia .

Il tema della morte si unisce con il tema della decadenza, della rovina di una classe e della stessa incredulità tipica dei siciliani di fronte al mutare e al rinnovarsi delle istituzioni già esistenti, incapace di reagire e di lottare, di rinnovarsi e di credere, per concludersi nella descrizione delle reliquie e del corpo imbalsamato di Bendicò attraverso i quali, in modo simbolico, si segna la fine della famiglia e del mondo del principe Salina .



SCHEDA DEL LIBRO


Il protagonista del romanzo è Fabrizio Corlera, principe di Salina; è un uomo '..immenso e fortissimo; la sua testa sfiorava il rosone inferiore dei lampadari; le sue dita potevano accartocciare come carta velina le monete da un ducato; e fra villa Salina e la bottega di un orefice era un frequente andirivieni per la riparazione di forchette e cucchiai che la sua contenuta ira, a tavola, gli faceva spesso piegare in cerchio [...]'

E' un uomo di mezz'età e viene infatti specificata l'età precisa: quaranta anni .

La sua forte personalità è caratterizzata da un temperamento autoritario, una certa rigidità morale, disprezzo per i parenti e gli amici che si fanno trascinare dagli eventi, senza però reagire, e tutte questi aspetti del suo carattere rivelano la sua origine tedesca (da parte della madre).

Il principe è inoltre un impegnato studioso di astronomia, e per questa sua intensa passione e interesse ha ricevuto spesso riconoscimenti pubblici .

Mi ha colpito moltissimo il suo rapporto con gli astri che non è unicamente dato da interesse scientifico, ma al contrario l'osservazione e la contemplazione delle stelle fa nascere in lui un tale pathos da trasferirlo, quasi trascendentalmente, in un mondo irreale, dove ogni cosa è certezza e dove la sua anima trova pace e tranquillità lontano da quello terreno, reale sempre pieno di pensieri, preoccupazioni e angosce .

Il principe ha un grande spessore psicologico che traspare con chiarezza dalle parole dell'autore.

E' un uomo intelligente, saggio ed ironico, prova molto affetto e stima per il nipote Tancredi, di cui è anche tutore ; Tancredi sarà infatti l'unica presenza gradita  al principe morente alla conclusione del libro.

Il pensiero della morte è perennemente nei pensieri del principe, ma con la sua forza, il suo coraggio il suo carattere molto deciso, riesce ad affrontare questo eterno timore, questa assidua angoscia con serenità e con gioia, e proprio per questo motivo vive la sua vita cercando di cogliere ciò che di più bello e gradevole gli offre .

Grande personalità e grande importanza assume nel romanzo Tancredi, nipote del principe Fabrizio, il quale nutre per lui un affetto forse maggiore rispetto a quello che ha per i suoi nove figli .

E' in parte opportunista in quanto desidera ricavare vantaggi per se' e per la sua ricca classe dalla partecipazione alla spedizione dei Mille : 'Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi..'

Con queste concise parole infatti Tancredi spiega al principe la sua adesione alle idee garibaldine che poi invece rinnegherà .

Altro fatto che fa intuire la personalità del giovane, è il matrimonio con Angelica che è frutto per gran parte, del 'calcolo'; e cioè Tancredi ha scelto la sua donna in base a criteri rigidi e di puro interesse, invece che in base a sentimento .

Anche se molto differente come personalità dal principe Fabrizio, Tancredi rappresenta una figura sicura, che si sa comportare nel migliore dei modi qualsiasi ambiente, e che sa guardare con distacco cose e a valutarle con ironia e spirito critico .

Angelica, personaggio molto importante, è come è stato detto prima, la giovane moglie di Tancredi.

Ella ha frequentato per molto tempo un ottimo collegio che l'ha piuttosto 'sgrezzata' ma non l'ha trasformata in una vera e propria signora .

A tancredi infatti toccherà questo compito che sarà facilitato dalla personalità della giovane che sposando un Falconieri riceve un titolo nobiliare, offrendo però il suo ricco patrimonio .

Altro importante personaggio è la principessa Stella moglie innamoratissima di Fabrizio.

Ella è una donna rigidamente cattolica; inoltre reagisce alle infedeltà del marito con brevissime scene isteriche, placate da abbondanti porzioni di Valeriana .

Quando è in compagnia con altre persone è comunque molto abile nel cercare di dimenticare e di non pensare ad ogni motivo di turbamento .

Altro personaggio è Concetta, figlia di Fabrizio, da sempre innamorata di Tancredi .

Dei sette figli del principe è l'unica che viene descritta nell'evolversi della sua personalità.

Prende tutto con molta serietà, non ha capacità di distacco né di fare ironia, e perciò soffre molto .

Bendicò è l'unico animale che compare nel romanzo; anche se è soltanto un cane è uno dei personaggi più vivi del romanzo .

E' molto amato dal principe, e questo suo affetto lo si vede nel 'colloquio' che ha con lui in cui lo paragona alle stelle per il motivo che Bendicò , come gli astri, è incapace di produrre angoscia.

Al momento della sua morte viene imbalsamato e rimane così per molto tempo, finché, ridotto ad un ammasso polveroso, per ordine di Concetta viene gettato giù dalla finestra nelle immondizie.

Questo gesto sarà l'atto finale che porterà alla rovina del principe .

Ultimo personaggio è Don Calogero Sedara, sindaco di Donnafugata, Paese dove vive la famiglia Salina, padre di Angelica.

E' un uomo molto astuto, di umili origini, mas divenuto molto ricco facendo carriera nel campo della politica .

Il periodo in cui si svolgono i fatti è all'incirca tra il 1860 - 1910.

E' stata scelta questa determinata collocazione temporale poiché l'autore vuole dare al lettore l'immagine della Sicilia in un momento di cambiamento e di passaggio politico tra istituzioni antiche e tempi moderni che stavano pian piano e con difficoltà entrando in un mondo ancora conservatore e tradizionalista .

L'immagine che l'autore ci offre del suo paese è un'immagine viva, animata da uno spirito tradizionalista ma allo stesso tempo ampiamente consapevole del cambiamento storico che stava attraversando .

Gli avvenimenti e i fatti si svolgono in un ambiente aristocratico, nobile, mentre non viene mai accennata la condizione poco agiata dei poveri e dei contadini di quel periodo .

Il tempo viene scandito dall'autore molto precisamente; vengono precisati vari momenti della giornata come ad esempio : prima del tramonto, quella mattina, durante la sera, ecc...

Inoltre all'inizio di ogni parte (il romanzo è diviso in otto parti) viene espresso il mese e l'anno in cui si svolgono i fatti che verranno narrati in quella determinata parte; come ad esempio : maggio/agosto/ottobre/novembre 1860, febbraio 1861, novembre 1862, luglio 1883, maggio 1910.

I fatti sono ambientati a Palermo, la residenza del principe di Salina, e Donnafugata la residenza estiva .






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