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meglio soli che in piazza

italiano



Saggio breve prima prova maturità 2001


Argomento: la piazza luogo d'incontro e della memoria


Titolo: meglio soli che in piazza?!


Destinazione: rivista di cultura generale



Svolgimento:


Ogni paese o città che si rispetti ha conosciuto lo sviluppo grazie all'interagire delle persone che l'hanno abitata,che l'hanno vissuta e difesa a pieno in nome dell'appartenenza comune.

Questo fermento di idee e di opinioni,inteso come momento di crescita culturale e spirituale,ha avuto luogo nelle piazze,solitamente situate nei centri storici,luoghi centrali e punti strategici delle città,accomunate da determinate caratteristiche architettoniche.

Come afferma Boeri in un articolo di "Repubblica" datato 22 ottobre 2004,infatti, "una piazza storica italiana deve essere un mondo fisicamente compiuto,architettonicamente definito,chiuso[.] circondato da una compatta corona di edifici", un luogo pubblico,insomma,ma allo stesso tempo intimo,dove l'individuo si sente libero di esprimersi,ma anche protetto nella sua personalità,dal rumore e dalla vita frenetica della città.

La piazza rappresenta quindi un oasi di pace nel bel mezzo del caos cittadino.

La piazza è tradizionalmente valorizzata come luogo d'incontro e di socializzazione,come punto di partenza dei vari movimenti culturali,bagagli di un'Italia d'importanza centrale nello sviluppo della cultura europea.



Nel 19° secolo la piazza ricopriva un ruolo d'importanza fondamentale;gli intellettuali dell'epoca devono le loro ispirazioni e le loro innovative teorie allo scambio di idee e opinioni che avveniva nei caffè,solitamente situati in una zona centrale della città,ne è esempio il caffè più frequentato dal grande letterato Franz Kafka che si trova nella piazza dell'orologio,la piazza più conosciuta e frequentata della sua città natale:Praga.

Anche politicamente la piazza un tempo rivestiva la più grande occasione per pubblicizzare la propria politica; mentre nell'antica Grecia la piazza,chiamata agorà, era il punto d'incontro del popolo chiamato a votare,durante il periodo fascista era invece il luogo preferito per la propaganda di regime,il popolo si radunava per ascoltare i discorsi del Duce e osannarlo.

Anche nella società contemporanea la piazza ricopre un ruolo politico,pur non avendo più lo stesso peso di un tempo, non è insolito trovare,soprattutto in città,esponenti politici che tengono comizi elettorali o raccolte di firme contro o pro questa o quella legge.

È interessante notare come,ancora oggi, la piazza diventi specchio dei sentimenti e delle emozioni di coloro che la abitano,raccoglie e accoglie le grida di gioia e di esaltazione,ne sono esempio le immagini viste e riviste delle piazze colme di persone in tricolore in occasione della vittoria della nazionale italiana dei mondiali di calcio nel 2006; o di dolore e indignazione,le fiaccolate in onore del piccolo Tommaso per esempio, o ancora di protesta, è il caso delle manifestazioni organizzate contro la base militare USA a Vicenza.



Nell'attuale società,però,sono solo le grandi notizie o i grandi (anche in senso negativo) avvenimenti a provocare movimenti popolari mentre,almeno per quanto riguarda la quotidianità,la piazza tradizionale sembra essere stata superata da altri tipi di piazze: la televisione e internet per esempio,possono essere intese come piazze virtuali,dove la gente si ritrova accomunata dalle stesse opinioni e dagli stessi interessi.

È proprio questo il rischio che si corre affidandosi a queste nuove piazze tecnologiche e multimediali: un sostanziale impoverimento culturale in una società già spenta dalla progressiva massificazione che porta ad essere e pensare tutti alla stessa maniera.

Avendo la possibilità di decidere quale programma o quale sito visitare,infatti,l'individuo evita di fatto quel processo di crescita che avviene nell'incontro-scontro con opinioni e modi di fare diversi dai propri;cerca,vede,legge solo ciò che gli fa comodo e avvalora le sue tesi chiudendosi in una sorta di ermetismo senza via d'uscita che,come ipotizza Pasquino in un articolo a "il SOLE 24ORE" porterebbe ad un processo in cui "la democrazia ne uscirebbe isterilita,svuotata e rattrappita".







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