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LA LOTTA DI ATENE PER LA LIBERTA'
Chi infatti dei Greci, chi dei Barbari non sa che sia dai Tebani sia dagli Spartani, che furono vigorosi prima di questi, sia dei re dei Persiani sarebbe stato concesso volentieri e con molta gratitudine alla città di prendere ciò che volesse e conservando il proprio potere, attenersi agli ordini e lasciare che altri avessero l'egemonia dei Greci? Ma, come sembra, questo non era consueto per gli Ateniesi né tollerabile né insito; nessuno mai infatti in alcun tempo riuscì a persuadete la nostra città ad unirsi con i potenti, se agivano ingiustamente, e a servire nella certezza; essa invece non ha mai cessato di esibirsi ai rischi e di competere per il primato, per l'attore e la fama. E voi giudicate questa condotta così nobile e conforme ai vostri usi che lodate dei nostri avi soprattutto quelli che si comportarono in tal maniera.
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