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La famiglia: pochi matrimoni, meno figli

italiano




Negli ultimi anni la famiglia ha subito radicali trasformazioni. Non si può dire che non abbia più valore nella società moderna, ma sicuramente il progresso e le sue conseguenze hanno influito enormemente su quel nucleo che sta a fondamento della società: la 929c24j famiglia. Leggiamo nel dizionario: " Famiglia  nucleo fondamentale della società umana costituito da genitori e figli"

(Lo Zingarelli minore di Nicola Zingarelli).

Riflettendo su questo possiamo facilmente capire che secondo queste affermazioni possiamo considerare "famiglie" solo un 60% circa della popolazione italiana (fonte: Corriere della Sera 30 marzo 1999). Ma poniamoci un problema: le persone sole, i cosiddetti single e le coppie senza figli non sono famiglie?

Il dizionario preso in esame è stato finito di stampare nel 1994. In dieci anni circa ci sono stati moltissimi cambiamenti.



L'origine del cambiamento può essere rintracciata nelle famiglie patriarcali: erano famiglie costituite dal cosiddetto

"capoccia", in pratica il capofamiglia, con fratelli e sorelle, figlie, figli


































relativi mariti e mogli ed eventuali nipoti. Si trattava di famiglie

allargate che potevano arrivare sino a sessanta membri ed oltre. In queste famiglie si notano cambiamenti dopo il boom economico degli anni Sessanta quando alcuni membri si trasferiscono in città per cercare di trovare migliori condizioni di lavoro. Il cambiamento radicale delle famiglie si avrà però con il referendum del 1974, cioè con l'istituzione definitiva del divorzio: aumenteranno negli anni seguenti (fenomeno che va oggi intensificandosi) persone single divorziate. Nasce in questo periodo la famiglia ricostituita, vale a dire i divorziati che si sposano di nuovo in Comune o che fanno coppia di fatto. Il divorzio viene condannato già negli anni Settanta dalla Chiesa, e tuttora ai divorziati non è permesso sposarsi due volte secondo il rito cattolico.

La famiglia di cinquant'anni fa non è la famiglia d'oggi soprattutto perché, come sintetizza Golini nel

primo documento, non si basa più su regole cattoliche, ma su regole laiche. Nelle famiglie cattoliche non era concepito il tradimento e tantomeno il divorzio. Con il divorzio è venuto a mancare anche quell'atteggiamento "childoriented" di cui ci parla

Golini, poiché i soggetti maggiormente danneggiati dal divorzio sono sicuramente i figli.









































Ma un'altra delle basi fondamentali del cambiamento è senz'altro la parità dei sessi. Con la sempre maggiore emancipazione delle donne si ha anche una riduzione dei matrimoni e anche una riduzione delle nascite: aumentano i figli unici, 26,7%, o  con un fratello, 52,5%, diminuiscono i bambini con due o

più fratelli, 20,6% (fonte: Corriere della Sera, 30 marzo 1999). Questi dati mostrano come le famiglie sono composte da pochi membri, con sempre meno figli. Le nascite si riducono perché le donne pensano soprattutto alla carriera, e quando poi decidono di avere un figlio è troppo tardi.

Un altro problema è che va aumentando l'età fertile: i bambini

avranno genitori sempre più anziani. Questo significa che i

genitori saranno sempre meno consci delle problematiche e delle paure dei loro figli, poiché le loro esperienze saranno esperienze fatte in un mondo di molti anni prima. I genitori non sapranno(non lo sanno già adesso) rispondere a problemi come la droga e l'alcool. I genitori del futuro non sapranno

nemmeno una decima parte dei pericoli in cui incorreranno i loro figli.

La famiglia non è cambiata però solo nella forma è cambiata anche come contenuto: ormai la famiglia non è più un luogo di crescita, ma anche un luogo di vita, nel senso che ormai







































moltissimi sono i giovani che restano in famiglia anche fino a trent'anni, o per tutta la vita. Questo comporta il disinteresse dei giovani a formarsi una famiglia loro, anche per questo calano le nascite e i matrimoni, poiché sanno che hanno la sicurezza di una famiglia che li manterrà finché vogliono: concezione totalmente opposta ad una trentina d'anni fa, quando

l'ambizione maggiore delle donne e degli uomini era sposarsi ed avere dei figli.

La parità dei sessi ha portato poi a dei cambiamenti molto pratici:

adesso anche gli uomini fanno le faccende domestiche, e le donne hanno sempre più tempo libero e

si sa uscendo si fanno incontri interessanti.






































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