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IL SUICIDIO DI WERTHEL COME EPILOGO DI UNA CRISI ESISTENZIALE OPPURE POLITICO-SOCIALE?
E' difficile catalogare il suicidio di Werthel come dramma sentimentale o "noia della vita", certo è che nel romanzo tedesco sono forti sia i caratteri illuministici rivoluzio 454h76e nari sia temi romantici.
eppure per entrambe le situazioni, l'unica soluzione è il suicidio, inevitabile e drammatica fine di un'esistenza combattuta,che si voglia dal lato politico o dal punto di vista di un cuore spezzato.
fin dall'inizio dell'opera viene più volte sottolineato il forte dolore del giovane protagonista, dovuto ad una amore tragico e poi rimarcato dalla vicenda che vive, ennesima beffa del destino che non gli riserva gioie, anzi si prende gioco del suo animo forse troppo tenero. così ci viene presentato Werthel, un giovane tedesco troppo sensibile e sogetto a ciò che gli accade, non capace di reagire e melodrammatico nella sua esistenza, detto con parole di oggi, un ragazzo senza carattere, una vittima.
effettivamente un lato debole esiste, prevale, domina e nasconde la natura rivoluzionaria del giovane.
il suicidio per amore è forse un tema un po' frivolo e poco credibile, la dupplice delusione è solo un'incentivo che spinge un animo già provato a mettere fine alla ormai inutile esistenza.
alla base di tutto sta un cinico e freddo fallimento sociale.
Werthel era un rivoluzionario, un "aspirante rivoluzionrio" come dice L. Mittner, toccato, stravolto e logorato dalle delusioni politiche dai tiranni e dalla società settecentesca, sempre più priva di valori, che lo portano in una bara, sorretta da operai e senza sacerdote al seguito.
anche la religione abbandona Werthel, corrotta, riformata, ormai confusa e utilizzata come etichetta.
insomma, vediamo una Germania complessa, divisa in fazioni da diversi temi sociali e diverse vedute politiche, una realtà che consuma il carattere e la voglia di risalita di un ventenne che aspira ad un sistema di governo rivoluzionario, che tenta di cambiare qualcosa, ma al quale vengono chiuse tutte le possibilità di riuscita.
Werthel però non era un vero e proprio rivoluzionario, lo era nell'animo, non nei fatti, fatta eccezione di piccoli episodi, piccole prese di posizioni.
nel romanzo non se ne parla direttamente ma il carattere rivoluzionario emerge, letto tra le righe.
perchè nascondere questi sentimenti, perchè non decantarli?
goethel decide di non mettere in risalto i temi politici , ma li nasconde e li maschera con un semplice gioco di cuore.
ma non è forse anche il forte dovere polico di Werthel, un amore per qualcosa che non può avere?
I.Berlin, dice" per Werthel non c'è alcuna possibilità di evitare il suicidio; innamorato di una donna sposata, ed essendo i voti matrimoniali quelli che sono, e tali essendo creduti da Werthel e dalla stessa signora in questione, non c'è altra possibilità di risolvere il problema"
ebbene, si puoi definire Werthel innamorato delle sue idee, delle sue utopie politiche, e queste sono incatenate dalla realtà settecentesca, non trovano via di scampo, uno sbocco utilitario e quindi la realizzazione.
Werthel è innamorato di ciò che non può avere, sia questa una donna o un idea politica.
forse era di poco impatto e poco interessante scrivere un romanzo su temi rivoluzionari, visto il forte aflusso delle nuove idee romantiche nel settecento, un dramma d'amore, un suicidio passionale avrebbe destato più successo.
ecco in Werthel un suicidio come epilogo di una crisi esistenziale, di una forte delusione amorosa, il quale oggetto però era una donna come metafora di un'idea irraggiungibile, di un aspirazione politico sociale.
il romanticismo si piega dunque ad una esigenza che poco centra con l'amore umano, ma avvolge e nasconde il forte sentimento che un rivoluzionario prova per la sua lotta ad un mondo migliore
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