![]() | ![]() |
|
|
Che cos'è
L'influenza aviaria è un'infezione dei volatili causata da virus influenzali
del tipo A. Può interessare sia gli uccelli uccelli selvatici sia quelli
domestici (per esempio polli, tacchini, anatre), causando molto spesso una
malattia grave e perfino la morte dell'animale colpito. I virus influenzali
appartenenti al tipo A possono infettare anche altri animali (maiali, cavalli,
delfini e balene) nonché l'uomo, creando così la basi per fenomeni di
ricombinazione in caso di infezione contemporanea (co-infezione) da parte di
diversi ceppi.
La maggior parte dei virus influenzali aviari non provoca sintomi o provoca
sintomi attenuati negli uccelli selvatici, in particolare uccelli acquatici
migratori, che costituiscono pertanto il serbatoio naturale dell'infezione.
L'infezione viene mantenuta da alcuni uccelli acquatici che fungono da serbatoi
del virus, ospitandolo nell'intestino anche senza mostrare una sintomatologia
evidente ed eliminandolo con le feci.
Gli uccelli infetti, anche se non visibilmente malati, eliminano il virus con
la saliva, con le secrezioni respiratorie e con le feci; il contatto di uccelli
suscettibili con questi materiali, 525g69f o con acqua contaminata da questi, determina
la trasmissione dell'infezione; la trasmissione fecale-orale è la modalità di
trasmissione più comune.
Il virus può sopravvivere nei tessuti e nelle feci di animali infetti per
lunghi periodi, soprattutto a basse temperature (oltre 4 giorni a 22° e più di
30 giorni a 0°) e può restare vitale indefinitamente in materiale congelato. Al
contrario, è sensibile all'azione del calore (almeno 70°) e viene completamente
distrutto durante le procedure di cottura degli alimenti.
Dove si sviluppa
Il virus dell'influenza aviaria si è sviluppato inizialmente nei Paesi del
Sud-Est asiatico, a metà del 2003. Ma con il passare del tempo, a partire dalla
fine di luglio 2005, i rapporti ufficiali dell'Oie (l'Organizzazione mondiale
per la sanità animale) indicano che il virus H5N1 ha esteso la sua diffusione
geografica. Sia
Per quanto riguarda l'Europa, casi di animali infetti sono stati
individuati in Romania, Croazia, Ucraina e Turchia.
Pericoli per l'uomo
L'uomo può infettarsi con il virus dell'influenza aviaria solo in seguito a
contatti diretti con animali infetti (malati o morti per influenza aviaria) e/o
con le loro deiezioni. Non c'è infatti ancora alcuna evidenza di trasmissione
attraverso il consumo di carni avicole o uova dopo la cottura e non ci sono
ancora prove di un'efficiente trasmissione del virus da persona a persona.
Dal 1997 al gennaio 2006 si sono verificati alcuni episodi documentati di
influenza da virus aviario nell'uomo; in tutti i casi si è trattato di trasmissione
da volatili domestici.
Ma come si manifesta il virus nell'uomo? I primi sintomi compaiono dopo un
periodo di incubazione variabile (da
Ma possono arrivare anche a infezioni oculari, polmonite e sindrome da distress
respiratorio acuto. Nei casi finora documentati di infezione aviaria da ceppi
H5N1, la mortalità nell'uomo varia dal 30 al 70-80%.
Nell'epidemia di infezioni da virus aviario H7N7 osservata nei Paesi Bassi
nella primavera 2003, le manifestazioni sono state, per lo più, a livello
congiuntivale, con alcuni casi di manifestazioni di tipo influenzale ed un
decesso per sindrome da distress respiratorio.
La trasmissione da persona a persona di ceppi di influenza aviaria è stata
osservata soltanto in occasioni limitate, in quanto i virus aviari non sono
adattati all'uomo: un caso di trasmissione da persona a persona è stato
osservato ad Hong Kong nel 1997 (virus H5N1); nei Paesi Bassi si è osservata
trasmissione interumana limitatamente alle forme oculari (Virus H7N7); recenti
studi, effettuati sia in Thailandia che in Vietnam, i due Paesi in cui si sono
manifestati focolai di influenza aviaria nel 2004, hanno messo l'accento sulla
probabilità che alcuni casi si siano generati attraverso contatti stretti e
prolungati fra persone dello stesso nucleo familiare. L'ipotesi è scaturita
dall'analisi di alcuni fattori: per esempio, la comparsa di più casi nella
stessa famiglia, un periodo di incubazione compatibile con trasmissione
interumana, la mancanza di contatto con animali malati per alcuni soggetti.
Prevenzione
Provvedimenti
Con l'obiettivo di impedire che la malattia si introduca nel territorio
dell'Unione europea,
I farmaci
Il modo più efficace per contrastare il virus H5N1 nell'uomo sarebbe il
vaccino, ma al momento è ancora allo studio: gli scienziati sono al lavoro per
isolare il virus mutato che provocherà il contagio tra persona e persona. Se la
pandemia di influenza aviaria dovesse scoppiare, il vaccino sarebbe pronto
entro tre o quattro mesi. Sono disponibili invece da subito i farmaci
antivirali, che abbreviano di un paio di giorni la sintomatologia e riducono
l'ulteriore moltiplicazione del virus nelle cellule. Ma in questo contesto
assume importanza ancora maggiore la normale vaccinazione antinfluenzale: i
vaccini disponibili per la stagione 2005/2006 sono in grado di ridurre la
possibilità di co-circolazione nello stesso individuo. Per questo è fortemente
consigliata la vaccinazione non solo nelle categorie tradizionalmente a
rischio, ma anche nella popolazione generale.
Le regole pratiche
Privacy |
Articolo informazione
Commentare questo articolo:Non sei registratoDevi essere registrato per commentare ISCRIVITI |
Copiare il codice nella pagina web del tuo sito. |
Copyright InfTub.com 2025