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Analizza e interpreta e valuta " la coscienza di Zeno" di Ialo Svevo, ricordati di:

italiano



Analizza e  interpreta e valuta " la coscienza di Zeno" di Ialo Svevo, ricordati di:

dare un quadro sintetico del contenuto narrativo;

dare informazioni sull'autore e sul contesto in cui opera (culturale, storico-politico e geo-politico);

analizzare le caratteristiche formali e tecniche dell'opera

inserire le precedenti osservazioni in un qadro interpretativo relativo all'opera e all'estetica del suo autore

tradurre questa articolata operazione in un giudizio critico conseguente.




Svolgimento


"La coscienza di Zeno" è un romanzo di Italo Svevo, scritto dal 1916 al 1919 e pubblicato nel 1923. Il narratore rivive la sua storia come molti flashback e li scrive secondo <<coscienza>>, non seguendo un ordine preciso, ma così come gli vengono, in modo casuale, in questo modo si può immaginare che la realtà dei fatti venga alterata. Il periodo interessato dalla narrazione è compreso tra la seconda metà dell'800 e la prima guerra mondiale. Quest' epoca è caratterizzata da un' improvvisa corsa ali armamenti da parte delle nazioni europee, e la città Trieste in cui è ambientato il romanzo vive un periodo di lunghe tensioni a causa della sua posizione geografica, a confine con Italia e Austria; ricordiamo che il Regno d'Italia viene proclamato nel 1861 e Trieste diventa città italiana solo dopo il primo conflitto mondiale quindi (ledendo il racconto e sapendo le origini dell'autore) bisogna immaginare una città austriaca, soggetta alle severe leggi austriache dove la lingua ufficiale è il tedesco. Svevo nasce a trieste nel 1861 e qui vive il dramma della guerra, non c'è da stupirsi dunque se leggendo, si possano notare alcuni elementi linguistici tedeschi e friulani, che rendono il romanzo diverso da tutti gli altri, inoltre svevo non rispetta i soliti canoni della letteratura italiana di quel tempo, il protagonista è in contrapposizione al <<superuomo>> di D'Annunzio, questo farà si che l'autore verrà apprezzato di più all'estero, dove si sono sviluppati più movimenti di ricerca e innovazione letteraria che in Italia.

Svevo trasferisce alcuni elementi autobiografici nel personaggio principale del romanzo, Zeno Cosini; come lui Zeno suona il violino ma non bene come vorrebbe; come i protagonisti degli altri romanzi, "Una vita" e "Senilità", Zeno è un inetto, un uomo incapace di vivere, malato, ma che alla fine riesce ad adattarsi alla vita più dei <<sani>> perché si rassegna alla sua condizione e la vive serenamente.



Nella storia conosce Giovanni Malfenti, un uomo che per lui rappresenta la forza, la decisione, la salute, lo vorrebbe come padre e così decide di sposare una delle sue 4 figlie, Augusta, anche se innamorato di un'altra figlia, Ada, una donna dolce, bella che ritiene più adatta a lui; ma Augusta si rivela la moglie perfetta, sana, paziente e fedele. La tradisce con Carla, una giovane ragazza, anche lei dolce e bella; vive questa situazione in modo strano, scrive ce ama ancora Augusta ma lo fa solo per riempire le giornate, fa parte del personaggio questa contraddizione. Zeno si trova poi immischiato in una società d'affari con il suo amico/nemico Guido, ennesima situazione ambigua dei suoi sentimenti, sposato con Ada, questi all'inizio sembra un uomo brillante, suona il violino meglio di lui e gli ruba Ada, ma poi si rivela un uomo fallimentare; manda in rovina il suo matrimonio e facendo fallire la società; per questo mette in scena un primo suicidio in modo da avere dei soldi dalla moglie, che ormai non si fida più di lui, sospetta che la tradisce con la bella segretaria ( fatto vero),rimediando così agli investimenti sbagliati in borsa e risanando un po la società, ma purtroppo la situazione è ancora disastrosa, così ripete il finto suicidio,ma per una serie di cause sfortunate il dottore questa volta non arriva in tempo e liui muore.

Qui si ha un punto di svolta nella vita del protagonista; rimasto solo alla guida della società fa dei buoni investimenti e rimedia a quelli di guido salvando la situazione e il buon nome della famiglia Malfenti; purtroppo però perde il funerale dell'amico e Ada non lo perdona, nonostante ciò lui si sente bene perché sa che la sua coscienza approva il suo comportamento, si sente guarito dalle sue malattie, sta bene con se stesso!


Svevo scrive che la società è malata alle radici perché l'uomo progredisce ma fa sempre guerre quindi è impossibile che guarisca dalle sue malattie






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