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LE TECNICHE AGRICOLE

geografia economica



LE TECNICHE AGRICOLE


Le tecniche agricole nei PAESI POVERI sono primitive ed arretrate, basate sull'uso di strumenti artigianali. Quelle nei PAESI RICCHI sono tecnologicamente più avanzate e mirate alla massima produttività al minor costo.


TECNICHE DI FERTILIZZAZIONE

Per creare, recuperare e migliorare i terreni vengono utilizzate diverse tecniche.

DEBBIO




Pratica rudimentale che consiste nell'incendio dei residui colturali o della vegetazione ed il successivo interramento delle ceneri per recuperare o fertilizzare i terreni, eliminando le materie organiche, favorendo l'incremento di elementi nutritivi e disinfestandoli dai parassiti. Conduce a lungo andare alla desertificazione. E' oggi diffuso in Africa e in Italia per eliminare stoppie di cereali dopo la mietitura, residui di potatura e scarti legnosi.

DIBOSCAMENTO O DEFORESTAZIONE


Abbattimento degli alberi e del manto forestale per ricavarne terreni coltivabili; la legna viene poi impiegata in altri settori, la cenere fertilizza il terreno.  Aumenta l'effetto serra per l'emissione di CO2 nell'atmosfera, porta alla desertificazione dei terreni, provoca frane e smottamenti nei territori piovosi e collinari e sottrae risorse alle popolazione indigene, 929b15j poiché è molto diffusa nelle aree tropicali.

AVVICENDAMENTO COLTURALE


Sostituzione ciclica di specie vegetali diverse su uno stesso terreno, per evitarne l'esaurimento delle sostanze nutritive presenti nel suolo. Se nel medesimo terreno viene coltivata a distanza di anni la stessa specie, si parla di rotazione agraria.

FERTILIZZANTI

Prodotti sintetici a base di fosforo, potassio e azoto che aumentano momentaneamente la fertilità del terreno, causandone con il tempo un eccessivo impoverimento e rendendoli vulnerabili all'erosione e alla desertificazione. Anche se aiutano notevolmente l'incremento della produttività, recano danni all'ambiente, in quanto si accumulano sostanze minerali nei suoli che vanno a contaminare le acque.


TECNICHE DI IRRIGAZIONE

L'agricoltura assorbe mediamente il 70% dell'acqua consumata in un Paese fino all'85-95% nei Paesi in via di sviluppo ma rende tra il 100 e il 400% della produzione agricola mondiale. A causa della salinizzazione, i Sali minerali delle acque si accumulano nel suolo, non permettono alle radici di assorbire tutta l'acqua e sterilizzano il terreno.

A SCORRIMENTO

In un campo leggermente inclinato vengono creati canali su cui defluisce un sottile velo d'acqua sino a raggiungere il grado di saturazione desiderato dal terreno; non adatto a terreni argillosi, a causa dell'erosione, è soggetto a numerose e costose manutenzioni.

A SOMMERSIONE

­Il suolo viene totalmente ricoperto di acqua, sommergendo le piante (risaie).

AD INFILTRAZIONE

L'acqua viene convogliata in solchi che bagnano il terreno.

A PIOGGIA

La tecnica più costosa, prevede l'utilizzo di impianti completamente automatizzati che fanno cadere su ogni tipo di terreno (preferibilmente riservato ai prodotti che producono redditi considerevoli) fitte e sottili gocce di acqua, come una precipitazione artificiale.

A GOCCIA

Sistema di distribuzione che somministra lentamente l'esatto quantitativo di acqua alla pianta direttamente alle sue radici, evitando sprechi e raddoppiando la produzione.


TECNICHE ANTIPARASSITARIE

Per controllare, respingere, attirare ed uccidere parassiti, la biologia si è introdotta nell'agricoltura creando prodotti chimici in grado di annientare questi organismi che distruggono le proprietà delle piante e le fanno ammalare. Gli antiparassitari o pesticidi (prodotti fitosanitari), che quasi sempre sono velenosi, riducono le perdite del 35% ma producono effetti negativi, quali danni alla salute dell'uomo e all'ecosistema e presenza di nuovi parassiti resistenti agli insetticidi che si fanno ogni anni più potenti e pericolosi. In alternativa vengono utilizzate specie vegetali tossiche per i parassiti o insetti che se ne cibano (coccinelle).

Questa "lotta biologica" viene risparmiata nelle serre (ambienti creati appositamente per allevare fiori e piante con le stesse caratteristiche del loro habitat naturale) ma non nel caso di grandi calamità (cavallette o zanzare).

L'uso di prodotti chimici ha favorito la crescita dell'agricoltura biologica, più naturale, ecologica e sana.


COME SI PRATICA L'AGRICOLTURA


Estensione del terreno

Agricoltura intensiva (commerciale)

Sfruttamento massimo della fertilità di un limitato terreno in modo da ottenere alte rese per ettaro; dipende dall'impiego di capitale e lavoro e si trova nelle vicinanze delle grande città, in Europa, Giappone e USA.

Agricoltura estensiva (commerciale)

Sfruttamento minimo della fertilità di un esteso terreno poco fertile anche se si ottengono basse rese per ettaro; vengono impiegati pochi capitali ma avanzate tecnologie e si trova negli USA o in Africa.

Numero di prodotti

Monocoltura (piantagione)

Sugli stessi appezzamenti viene coltivato con continuità lo stesso prodotto in modo specializzato (immense piantagioni) destinato all'importazione. Tipico dell'Africa e dell'America Latina.

Policoltura

(sussistenza)

Su un unico appezzamento vengono coltivate più specie vegetali per soddisfare i bisogni alimentari della famiglia contadina.

















I SISTEMI AGRICOLI


Le principali forme di agricoltura sono di sussistenza, commerciale e le piantagioni.


L'AGRICOLTURA DI SUSSISTENZA


Ha come fine il sostentamento della famiglia contadina o di piccole comunità di villaggio, praticato nell'antichità e negli attuali Paesi in via di sviluppo e meno avanzati. Implica l'impiego lavoro manuale, specialmente femminile, ma ha scarsa produttività perchè dispongono di strumenti tradizionali e conoscenze tramandate dai genitori per lavorare la terra e i raccolti sono appena sufficienti a sfamare i membri della famiglia o comunità (autosufficienza). E' un'economia chiusa, dipendente dai fattori climatici ed ambientali; non è possibile conservare o vendere i prodotti in eccesso per la mancanza di vide di comunicazione e strutture per la conservazione.

L'AGRICOLTURA COMMERCIALE


Nei paesi più ricchi del mondo l'agricoltura dipende dalle regole del mercato ed è fortemente meccanizzato e specializzato, sostenuta da innovative infrastrutture e governata da poche ma grandi aziende, che investono ingenti capitali, che favoriscono la diffusione di tecnologie specifiche che razionalizzano al massimo le risorse disponibili. Il numero di popolazione attiva nel settore primario è nettamente diminuita nei Paesi industrializzati e sta crescendo il numero di agriturismi, aziende private di piccole dimensioni che trasformano e commercializzano direttamente i loro prodotti.

L'AGRICOLTURA PIANTAGIONE

E' una forma di agricoltura commerciale caratteristica dei Paesi intertropicali, introdotta al tempo delle conquiste coloniali esclusivamente per le importazioni di prodotti locali (caucciù, caffé, cotone, arachidi, banane, canna da zucchero ecc.). Anche dopo l'indipendenza i Paesi hanno continuato a produrre per l'esportazione, rimanendo dipendenti dalle piantagioni. Le grandi multinazionali straniere ne traggono vantaggio comprando a basso prezzo la terra e trovando manodopera a costi ancora più bassi e fornendoli di sementi selezionate, pesticidi e fertilizzanti che a lungo termine impoveriscono e desertificano il terreno. Se le multinazionali riducono le aree coltivabili sotto richiesta del mercato, molti contadini si trovano disoccupati e sono costretti a muoversi verso le città a cercare lavoro.


L'INDUSTRA AGROALIMENTARE

A partire dagli anni 70 le aziende si sono enormemente interessate al settore agricolo, favorendo le piantagioni e le colture estensive ed intensive. Queste controllano il ciclo completo dalla produzione, alla trasformazione e alla commercializzazione dei prodotti: le scelte colturali e produttive dell'agricoltura sono dunque subordinate alle richieste del mercato. Le industrie agroalimentari detengono un monopolio, stabilendo cosa coltivare, che sementi utilizzare, a che prezzi vendere e cosa consumare (attraverso la pubblicità).

Anche gli altri settori produttivi si agganciano all'agricoltura: le industrie meccaniche forniscono macchinari, quelle chimiche i fertilizzanti ecc. E anche scuole, banche, istituti di ricerca, trasporti e confezionamenti ne sono legati.





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