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IRAN - Rilievo e Clima, Idrografia e coste

geografia



IRAN


GEOGRAFIA. Stato dell'Asia occupante la sezione occidentale del vasto altopiano che si estende dal bacino del Tigri alla valle dell'Indo, dai bassopiani aralo-caspici all'oceano Indiano. L'Iran confina con Armenia, Azerbajdzăn, Turkmenistan, Afghanistan, Pakistan, Turchia e Iraq ed è bagnato dal mar Caspio e dall'oceano Indiano.


▪ Rilievo e Clima. L'altopiano iranico è attraversato da catene montuose calcaree e cristalline. Il territorio può morfologicamente suddividersi in cinque grandi 757b16h zone: le montagne dell'arco settentrionale; le montagne dell'arco meridionale; l'altopiano interno; le depressioni desertiche; le pianure marginali.
A causa della natura del territorio, in cui i rilievi isolano l'interno dagli influssi marini, il clima dell'altopiano è continentale e arido, con fortissime escursioni termiche diurne e stagionali. Radicalmente diversa è la situazione nelle limitate fasce esterne costiere che hanno un clima subtropicale, umido ed omogeneo in tutte le stagioni, con piogge relativamente abbondanti. Nel golfo Persico, il clima è di tipo tropicale, con inverni miti, rare piogge primaverili ed estati torride.



▪ Idrografia e coste. Date le condizioni climatiche e la scarsezza di piogge, l'Iran è un paese dove l'acqua è rara e i fiumi poco numerosi. Il bacino principale è quello di Urmia. Le coste del Caspio sono basse, sabbiose, rettilinee. A sud l'Iran è bagnato dal golfo Persico e dal mare di Oman. La costa è sabbiosa, tranne in alcuni luoghi dove spesso risulta rocciosa e acquitrinosa.

▪ Vegetazione e fauna. La vegetazione è scarsissima. Lungo i fiumi e nei rari terreni irrigati si trovano pioppi, platani, olmi, frassini, salici, alberi da frutta. Sull'altopiano predominano le formazioni steppiche, con piante spinose, acacie e tamerici. Nelle vastissime aree desertiche, non cresce assolutamente nulla. Sul versante settentrionale c'è una flora di tipo mediterraneo; a Sud sulla  crescono palme nane e da dattero. La fauna include leopardi, lupi, cinghiali, linci, volpi e gazzelle e rettili. Nel mar Caspio sono stati osservati gruppi di foche. Queste risorse sono preservate in diversi parchi naturali e riserve.

▪ Popolazione. In Iran vi è una densità molto bassa circa 41 ab. per km . Il tasso di accrescimento annuo (1993-98) è pari all'1,4%. Con una speranza di vita di 67 anni.  L'analfabetismo è del 26%. L'Iran si colloca tra i paesi a sviluppo umano intermedio.
La fisionomia etnica è complessa: gruppi di lingue e tradizioni diverse. Ancor oggi la geografia umana è dominata da un contrasto tra nomadi e sedentari.
Poco meno del 50% della popolazione parla il persiano (farsi) e un altro 25% ca. dialetti di origine indoeuropea. Il restante 25% utilizza principalmente lingue di ceppo turco. La stragrande maggioranza della popolazione è musulmana di rito sciita(94%); solo curdi e turcomanni sono sunniti. Oltre alla capitale Teheran, con oltre 6,5 milioni di abitanti la città più popolata dell'Asia occidentale, centri importanti sono Mashhad, Isfahān, Tabrīz, Shīrāz, Bākhtarān, Karej.

▪ Economia. L'Iran è stato un paese povero ed arretrato fino agli anni '50, quando la nazionalizzazione delle risorse petrolifere innescò una rapida crescita economica, accompagnata da altrettanto rapidi e profondi processi di modernizzazione, anche se non vi furono consistenti miglioramenti nelle condizioni di vita delle masse popolari. La maggior parte del territorio coltivato è dedicata alla cerealicoltura, soprattutto al frumento; importanti sono anche il riso e l'orzo. Fra le piante industriali spicca il cotone. Si coltivano poi tabacco, tè, barbabietola da zucchero, lino, sesamo, legumi, patate e frutta. Ortaggi e frutta alimentano anche una significativa esportazione. La grande estensione delle steppe favorisce la pastorizia: gli ovini sono allevati principalmente per le carni; la lana fornita serve alla fabbricazione dei famosi tappeti persiani. Numerosi sono anche i bovini.
Le risorse del sottosuolo sono numerose e sono parzialmente sfruttati giacimenti di carbone, di ferro, di rame, di zinco, di piombo, di manganese, di cromo e di antimonio. Ma la grande risorsa dell'Iran è il petrolio.
L'industria, nonostante le grandi disponibilità energetiche dovute alla ricchezza di petrolio, ha avuto uno svilupppo contenuto. L'industria metallurgica consiste essenzialmente in due acciaierie. Un importante sviluppo hanno avuto le industrie tessili che lavorano soprattutto lana e cotone. Sviluppata è l'industria alimentare. Ancora ridotti i settori meccanico, elettronico e chimico, mentre vivace è l'industria dei laterizi.


▪ Turismo, Commercio e comunicazioni. La voce turismo è ancora irrilevante nell'economia iraniana. Grazie all'esportazione di petrolio e gas naturale. Principali partner sono i paesi dell'Unione Europea, il Giappone e la Corea del Sud. L'Iran importa soprattutto macchinari, mezzi di trasporto e generi alimentari.
Più che sul sistema ferroviario e stradale le comunicazioni contano sul sistema portuale, soprattutto per l'imbarco del petrolio.

STORIA. I. è il nome assunto nel 1935 dalla Persia moderna, il cui territorio in larga parte coincide con le zone centrali dell'impero persiano antico.

In Iran nel corso dei secoli sono succedute varie dominazioni: assiro-bibilonesi, egiziani, greci, romani, arabi, mongoli, ottomani.


Fra la seconda metà del sec. XIX e l'inizio del sec. XX l'iran si trovò a dover fronteggiare la crescente ingerenza di Russia e Inghilterra, che nel 1907 giunsero spartirsi il territorio persiano. Poco dopo fu costituita la Oil Company  che diede inizio allo sfruttamento delle risorse petrolifere. In questo contesto si inserisce il colpo di stato del 1921, che portò all'ascesa della dinastia dei Pahlevī.

A partire dalla metà degli anni '70, la classe dirigente iraniana cominciò però ad accusare difficoltà nel gestire il rapido processo di industrializzazione del paese, che aveva dato luogo ad un aumento indiscriminato degli squilibri interni, tanto che le manifestazioni del malumore popolare divennero sempre più preoccupanti. Nel 1978, quando il malessere delle masse si trasformò in rivolta e quando, trovato un leader nella figura carismatica dell'ayatollah Khomeini, i diseredati scesero nelle strade in segno di protesta e dopo ripetute manifestazioni contro lo scià quest' ultimo fu costretto ad abbandonare la Persia e così ebbe origine la repubblica islamica.


By:matteox99@hotmail.com




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