Costiera amalfitana e Amalfi
Viene detto costiera amalfitana
il tratto di costa campana affacciato sul golfo di
Salerno, nella penisola sorrentina. È un tratto di costa
famoso in tutto il mondo per la sua bellezza naturalistica, sede di importanti
insediamenti turistici. Prende il nome dalla città di Amalfi, proprio
nel centro della costiera. La Costiera Amalfitana è nota per la sua
eterogeneità, ognuno dei paesi della Costiera ha il proprio carattere e le 252c26c proprie
tradizioni. Le località ed i monumenti più interessanti da visitare in Costiera
Amalfitana sono:"Il Duomo" di Amalfi ed il suo chiostro (Chiostro
Paradiso), la chiesa di Santa Maria Assunta a Positano, le chiese di San
Salvatore del Birecto e di Santa Maria Maddalena ad Atrani, Villa cimbrone e
Villa Rufolo a Ravello, le chiese di San Luca e San Gennaro a Praiano ed i
relativi belvedere, la chiesa di San Pancrazio a Conca dei Marini ed il
relativo belvedere, la chiesa di Santa Trofimena e la villa romana a Minori
Amalfi
è un comune di 5.421 abitanti della provincia di Salerno. Dà il nome
all'omonimo tratto della penisola su cui sorge, la costiera amalfitana.La sua fondazione viene
fatta risalire ai Romani
(il suo stemma reca la scritta Descendit ex patribus romanorum). Nel IX secolo
divenne una delle Repubbliche marinare rivaleggiando con Pisa, Venezia
e Genova
per il controllo del Mediterraneo.Il Codice Marittimo di Amalfi,
"Tavole Amalfitane", ebbe una grande
influenza fino al XVII secolo.Amalfi raggiunse il proprio massimo
splendore nell'undicesimo secolo, dopodiché iniziò una rapida
decadenza: nel
fu conquistata dai Normanni e nel e
saccheggiata dai pisani. Nel , poi, una tempesta con conseguente maremoto distrusse
gran parte della città.Il più celebre monumento di Amalfi è certamente il Duomo
in stile arabo-siciliano e dedicato al Santo patrono. La sua costruzione fu
iniziata nell'XI secolo
e completata con molte aggiunte successive. Si contraddistingue per l'imponente
facciata, i portali in bronzo realizzati nel a Costantinopoli,
per il bellissimo Chiostro del Paradiso e per la famosa scalinata.Per
tradizione, ogni anno un equipaggio di vogatori amalfitani partecipa alla
Regata delle Repubbliche marinare sfidando armi delle
tre omologhe città.Anche se non è storicamente provato, la bussola sarebbe stata inventata
dall'amalfitano Flavio Gioia e pare che proprio i navigatori
amalfitani siano stati i primi ad usarla.
Il duomo dedicato a S. Andrea, sorge al
termine di una ripida scalinata, e sovrasta l'omonima piazza al cui centro e'
collocata la settecentesca fontana di S. Andrea o del Popolo. L'edificio, il
cui impianto originario risale al IX secolo, fu rifatto nel 1203 in forme
arabo-normanne siciliane e poi nel corso dei secoli piu' volte rimaneggiato. La
facciata, di particolare bellezza, riedificata dopo il crollo del 1861,
presenta pregevoli decorazioni musive: nel timpano e' raffigurato Cristo in
trono tra i simboli degli Evangelisti e la podesta' terrena, su disegno di
Domenico Morelli. A sinistra della facciata si erge il campanile, iniziato nel
1180 e ultimato nel 1276, il quale, seppur piu' volte restaurato, conserva
l'aspetto originario. Utilizzato nel 1389 come torre di difesa nell'attacco
compiuto dagli Angioini, si compone di un piano di bifore e di uno di trifore,
elementi architettonici di evidente derivazione normanna e culmina con la
variopinta cupola maiolicata, d'ispirazione araba. Imponente la porta in
bronzo, fusa a Costantinopoli prima del 1066, che presenta rilievi con figure
di Cristo, della Madonna e dei Santi Andrea e Pietro. L'interno della chiesa, a
croce latina a tre navate, ricostruito in stile barocco, conserva affreschi,
statue e altre opere d'arte di notevole interesse: si possono ammirare i
dipinti di Andrea d'Asti, che ornano il soffitto della navata mediana e del
transetto, la rinascimentale ancona marmorea con tre santi, la cinquecentesca
tomba del vescovo Andrea d'Acunto e due amboni con decorazione musiva
appartenenti alla chiesa originaria. Da visitare poi la cripta, del 1253, nella
quale sono custodite le reliquie di S. Andrea e una sua colossale statua, dono
di Filippo III di Spagna, e la suggestiva cappella del Crocifisso, che conserva
elementi duecenteschi. La gita effettuata sulla costiera Amalfitana è stata una
bella esperienza, in particolare il duomo che con il suo stile arabo ci ha
fatto rivivere l'essenza storica di quel periodo. Il paesaggio di Amalfi ci ha
particolarmente colpito, con i suoi monti aspri e tormentati, a ridosso del
mare che formano una serie di meravigliose insenature. Esse accolgono quelli
che un tempo erano villaggi di pescatori e oggi sono centri turistici famosi in
tutto il mondo. Molto spettacolari sono le case, bianche di calce, costruite
sui ripidi pendii.