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Storia dello SKA

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Storia dello SKA

Lo Ska è nato in Giamaica verso la fine degli anni '50 come un miscuglio di RnB e Mento, musica fatta di canti di lavoro e di brevi racconti accompagnati da chitarra e da utensili di uso comune usati come percussioni. È in questo periodo che nascono i Sound System, discoteche ambulanti e popolari forme di divertimento della Giamaica.

Con queste discoteche ambulanti, i vari imprenditori-artigiani vedono scoppiare un mercato che si rivelerà fruttuoso. Questi Sound System Operators avevano numerose attività collaterali, grazie alle quali partivano per gli Stati Uniti con lo scopo di acquistare le ultime novità in fatto di dischi per proporle al pubblico dei loro Sound Systems. Chi aveva il disco di maggior successo, si assicurava un costante flusso di pubblico ed era normale che lo stesso disco venisse suonato più e più volte nell'arco di una stessa serata.

È indubbio che se non ci fosse stato un personaggio, la musica che noi conosciamo come Reggae sarebbe sensibilmente differente.

Tra questi si svolgeva una cruenta lotta che avveniva anche fisicamente, per la supremazia sul mercato. Tutti questi personaggi, durante le loro serate, si servivano di vere e proprie guardie del corpo, al fine di proteggere il proprio Sou 454d32e nd System dagli atti vandalici dei "Dance Hall Crashers",delinquenti pagati da uno degli "operatori" per causare disturbi all'altro. Ma dal 1957 in poi, la musica che viene prodotta negli Stati Uniti è cambiata. L'RnB viene sostituito dal Rock'n'Roll, troppo "bianco" per piacere ai giamaicani che non sembrano interessati neppure all'evoluzione dello stesso RnB che sfocia nel Soul.

Di musicisti e cantanti l'isola pullula, a cominciare dalle orchestrine di Calypso-Mento per continuare con varie formazioni Jazz. Cluett J. è colui che ha registrato il primo pezzo Ska "Shuffling Jug", e che ha dato il nome al genere, chiedendo al chitarrista di far fare al suo strumento il suono "Ska Ska Ska" che non è altro che l'onomatopea del levare dalla chitarra. Il termine Ska è un parola nata dallo slang giamaicano, dovrebbe significare bello, figo; ma intorno all'origine del nome vi sono diverse teorie e diverse storie



Il brano risulta uno strumentale RnB piuttosto rozzo, omologo a decine di altre composizioni del genere sfornate tra il 1958 e il 1961-62. Tutte le composizioni del periodo sono caratterizzate dall'accentuazione del levare della chitarra, più netto ed incisivo in paragone ai corrispettivi americani. Il paragone comunque non può esistere perché la pochezza dei mezzi, la pochezza di attrezzature e l'infima qualità delle registrazioni, conferiscono un fascino particolare ed entusiasmante ai "shuffle" giamaicani, ove sono presenti tutti quei "suoni" che caratterizzeranno lo Ska.

Il 1959 è l'anno delle prime "Sessions" organizzate dai Sound Operator che si improvvisano veri e propri produttori. I musicisti sono più o meno sempre gli stessi, cambiano nome del gruppo a seconda del produttore per cui registrano.

La formazione comprendeva: batteria, basso, chitarra, piano, sax tenore, tromba, trombone e percussioni. I musicisti se suonavano per un produttore diventavano "I musicisti del produttore".

Il successo di un buon Sound System non era soltanto la buona musica ma anche il DJ che la proponeva. Lo Ska si caratterizzerà, nei suoi elementi essenziali, soltanto tra il 1962 e il 1963, è in questo lasso di tempo che si realizza la completa fusione tra le varie forme di musica che fino ad allora si erano ascoltate in Giamaica, dando origine ad un ritmo particolare e immediatamente riconoscibile,dall'andamento ondeggiante e coinvolgente, la cui peculiarità è un'estrema "flessibilità", passare da solari e spensierate canzonette, a brani strumentali più "cattivi" e ipnotici.

Nella primavera del 1964 alcuni musicisti, sotto la guida del sax tenore Tommy McCook ritornato in Giamaica dopo un'assenza di qualche anno passata a suonare sulle navi da crociera, si riuniscono creando "The Skatalites".

Indubbiamente la big band Ska più famosa della storia di questa musica.

Nel 1965 gli Skatalites hanno immediatamente successo, diventando la band più ricercata dai produttori per registrare fiammanti strumentali o accompagnare giovani cantanti. Altre formazioni si sfidavano ad una lotta all'ultima nota in locali. Nello stesso anno i "Byron Lee and the Dragonaires" diventarono la faccia ufficiale dello Ska del governo della Giamaica indipendente.

Ma gli Skatalites dureranno solo per poco più di un anno. Questo scioglimento di deve attribuire a incomprensioni tra i musicisti e all'incarcerazione del cantante. Siamo ormai nel 1966, nell'epoca dello Ska, ove nuovi produttori si affacciano sul panorama musicale di Kingston. In questo periodo vi è un rallentamento del frenetico Ska in una forma pesantemente influenzata dal Soul americano dal nome Rocksteady.

Come per lo Ska, anche il Rocksteady ha uno stuolo di sedicenti inventori, ma "Hold Them" del 1966 di Roy Shirley viene indicata come il primo pezzo dell'epoca Rocksteady.

Fu nell'estate torrida di quell'anno che la gente non riusciva più a skankeggiare per la fatica dovuta al caldo e il governo dell'isola fece pressione affinché i ritmi rallentassero, considerando la troppa velocità dello Ska come una delle ragioni delle violenze che avvenivano nelle nottate di Kingston.

In una Giamaica dai vastissimi problemi sociali, con un alto tasso d'analfabetismo, con strutture sanitarie precarie, una disoccupazione esplosiva e un crescente numero di giovani venivano affascinati da status symbol e un'eleganza opulenta che li incantava.

Questi giovani divennero famosi come i Rude Boys, vestiti con completi eleganti degli anni sessanta: giacca a tre bottoni, pork pie, scarpe di pelle lucida, tutte cose che si procuravano grazie alle attività di rapinatori, trafficanti di ganja ecc.

Non si può spiegare solo con il troppo caldo "l'arretramento" fino alla scomparsa della sezione fiati e l'innesto nella ritmica di basso, chitarra e batteria altri ritmi che caratterizzanti la musica del Reggae e degli anni '70. Tutti erano alla ricerca della "nuova moda", del "nuovo ritmo", della novità che potesse far affluire maggior pubblico alle serate. Il Rocksteady a sua volta lascerà le scene per l'ultimissima moda Reggae, nemmeno due anni più tardi. Fin dalla sua nascita il Reggae comincerà a frammentarsi in una numerosa serie di sottogeneri, dal Dub dei primi anni '70, al Rockers della metà dei '70, al Dancehall, al Digital Reggae degli anni '80, allo Steppers, allo Skank, al Raggamuffin.

I ritmi dello Ska e del Rocksteady continueranno ad essere suonati sotto le mentite spoglie di Reggae. L'estate caraibica del '66 è stata influenzato dalle scelte musicali dell'isola, e cioè la musica internazionale ascoltata continuamente in Giamaica. Gli artisti giamaicani devono vendere i loro dischi e per questo la loro musica viene influenzata rielaborando le musiche all'interno di quei ritmi nuovi e "groovy". La musica suonata per tutti gli anni '60 sarà influenzata con quella particolare forma musicale di derivazione religiosa, il cosiddetto Burru Drumming che trasporta in un mondo di balli tribali attorno al fuoco tra religione e magia. I tamburi Burru suonano con un andamento ondeggiante molto simile a quello dello Ska, del Rocksteady e del Reggae, ma sono influenzati dal business discografico mondiale e dalle riadattazioni in chiave personalissima dei ritmi delle musiche più in voga, ma non abbandonando mai la musica delle loro radici. Verso la fine degli anni '60 e nei primi '70, il Burru torna prepotentemente sulla scena con il nome di Nyabinghy, i ridondanti tamburi Burru sono la base ritmica di tantissimi brani a tematiche religiose Rasta.



Nel periodo che intercorre tra l'inizio del Rocksteady e il Reggae, 1966-68, i giamaicani vanno verso l'Inghilterra ove sviluppano un'industria discografica Un'intera generazione di giovani inglesi dalla testa rasata, appartenenti a classi sociali di basso livello e provenienti dall'ambiente Punk/Alternativo si innamora letteralmente dei pesantissimi ritmi Early Reggae.

La parola Reggae ha un'etimologia incerta, alcuni la fanno derivare da "streggae", termine gergale per prostituta, altri da "regular", perché suonata da gente comune.

Ska, Reggae e Rocksteady sono molteplici facce di una stessa musica, tutti i ritmi tipici del decennio sessanta sviluppati in Giamaica permangono in svariate produzioni degli anni settanta.

Nel 1978 l'ondata del Punk, un genere che si è trovato, per le tematiche di protesta sociale trattate nei testi ,in sintonia con la musica Reggae, comincia a scemare. I musicisti di questi generi si rispettano e si ammirano; l'interesse dei Punk per la musica giamaicana è posto alla base delle scelte musicali di Two Tone, noto per la voglia del "ritorno" dello Ska.

Questa rilettura di una musica non più di moda da una quindicina d'anni, dalle andature che ricordano tanto il Reggae, non può che essere un successo. Di lì a poco esplode una vera e propria Skamania. In tutta Europa, non solo i "paladini" inglesi, i "resuscitati" miti giamaicani e i gruppi locali entrano nelle classifiche.

Nel 1989 vi fu una vera e propria esplosione che tuttora manifesta i suoi effetti dirompenti in tutto il mondo.

Un contributo non da poco per l'odierno interesse mondiale verso lo Ska proviene da Rob "Bucket" Hingley che nel 1983 ha dato vita ai Toasters, la più famosa Ska band di New York. Senza l'appoggio di alcuna casa discografica ha dato vita ad un fenomeno che oggi negli Stati Uniti ha già fatto parlare parecchio di sé. I Toasters, con i loro 2500 e più concerti alle spalle hanno attratto verso la loro musica e quindi verso la musica giamaicana, migliaia e migliaia di giovani;

in conseguenza di ciò si è visto un fiorire irrefrenabile di band che propongono lo Ska, il Rocksteady e il Reggae.

In Italia nel 1982 Donatella Rettore entrò nella classifica con il pezzo Ska "Donatella".

Ma nel nostro paese lo Ska non è mai stato preso in considerazione seriamente. Infatti per pura disinformazione e/o per ottusa ignoranza questa musica è stata ritenuta, musica da nazisti, da Circo, gretta musica Pop e "musichetta". I gruppi Ska sono sempre stati "ignorati" da critica, televisione, radio, "riviste specializzate" e dalle case discografiche italiane.


In breve

Il Burru drumming miscelato con l'RnB e il Jazz, il Calypso e il Mento, il Blues e lo Spiritual, danno vita a un nuovo genere, lo Ska. Questo, nel suo rallentamento verso il Rocksteady prima e il Reggae poi, assorbe influenze del Soul, del Funk, della musica Psichedelica. Ma i tipici ritmi Ska e Rocksteady e le trovate musicali di quel periodo non vengono mai abbandonati, risultando parte del patrimonio musicale della Giamaica prima e dell'Inghilterra poi.

Attualmente lo Ska è molto conosciuto, è suddiviso in Ska tradizionale e Ska post Two Tone, a loro volta divisi in varie forme: Ska (Skatalites, Slakers..), Ska-core, Ska-punk (Rancid, Punkreas..), Ska-hip-hop, Ska-Pop (No Doubt,Aretuska..), Third Wave (TheToasters, Bim Skala Bim...), Swing Ska (Loos Holigans, Skavoovie, The Epitones...) e Ska Jazz(Articles, Jazz Jamaica...).







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