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CENNI STORICI
I Romani conquistano nuovi territori.
Nel 186 a.C. i Romani conquistarono la parte settentrionale della penisola italiana, sconfissero e sottomisero anche le popolazioni Gallo- Carniche che si erano stanziati nella nostra regione.
I CARNI furono abitatori stabili del Friuli. Da loro presero il nome i territori della CARNIA E della CARINZIA.
I Romani chiamarono il territorio da essi occupato " CARNORUM REGIO" ossia regione dei Carni.
I Romani fondano la colonia di Aquileia come BASE MILITARE
Aquileia fu un centro di rilevante importanza politico, militare ed economica fra il II s 555e45f ecolo a.C. e la metà del V secolo d.C.
II Senato romano stabilì di fondare una colonia latina in questo territorio considerato militarmente strategico perché consentiva
il controllo dei confini nord-orientali dell'Italia
il dominio e sul Mar Adriatico
l'espansione verso le regioni vicine al Danubio.
Fu scelta una località (probabilmente chiamata dagli abitanti del luogo"Akilis " ):
-lontana dai monti |
per obbligare i nemici a scendere a campo aperto |
-vicino ad un fiume navigabile (NATISSA) |
per essere a contatto con il mare |
- in pianura |
fertile ricca di acqua boschi giacimenti di argilla |
di facile collegamento con le grandi strade romane |
per rendere facile lo spostamento di persone e merci |
Nel 181 a.C., durante la cerimonia della sua fondazione, fu tracciato il perimetro delle sue mura che dovevano difendere l'abitato di Aquileia.
Lo spazio fu diviso in isolati mediante strade parallele e perpendicolari tra loro orientate secondo i punti cardinali.
Viene edificata la città.
Furono inviati sul posto 3000 coloni (fanti, centurioni e cavalieri):uomini fedeli alle leggi di Roma.
Essi si spartirono il terreno diviso in proprietà agricole di forma quadrata (centuriazione)
I coloni adattarono alla loro lingua il nome primitivo della località che diventò AQUILEIA.
Arrivarono le famiglie dei militari, le case cominciarono a sorgere nei vari appezzamenti, fu favorita l'agricoltura fu sistemata l'irrigazione e furono organizzate le prime coltivazioni (orzo, frumento, legumi).
Avuta in proprietà una notevole estensione di terreno fertile, tutti erano motivati a difenderlo e a lavorarlo.
A difenderlo pensavano essi stessi, personalmente:erano soldati ed erano obbligati da Roma a svolgere il servizio militare;
a lavorarlo pensavano soprattutto i familiari, gli schiavi o la gente presa sul posto.
I primi due secoli di vita della città il II ed il I a. C furono il periodo della crescita. Durante gli inverni tra il 58 ed il 56 Aquileia ospitò Giulio Cesare e le sue legioni. Ma Aquileia divenne un grosso centro da quando Ottaviano iniziò le sue campagne di conquista verso le regioni danubiane.
Ad Augusto si devono la costruzione di nuovi centri attorno ad Aquileia, l'arricchimento della rete stradale ed il prolungamento delle vie strategiche.
Furono costruiti l'anfiteatro, il Circo, le Terme, il Foro, i Templi dedicati alle divinità, ville lussuose ornate di mosaici, le botteghe (scultori, tessitori e tintori,intagliatori di pietre dure, orafi, ceramisti, vetrai, fabbri il porto fluviale con
i magazzini per il deposito delle merci, il mercato...
Il commercio
La presenza in città di molti stranieri è segno di un vasto e ricco commercio:
vino ed olio provenienti dalla Grecia passavano per Aquileia e andavano verso il Norico (Austria); di là arrivavano metalli, soprattutto ferro che veniva lavorato sul posto e poi venduto insieme a bestiame schiavi, ambre, prodotti agricoli... ;
fiorente era la produzione artigianale del vetro e di mattoni, vasellame, anfore e lucerne.
Ad un certo punto si inserisce nella vita della città un fattore di grande importanza: il CRISTIANESIMO.
Non sappiamo da chi ne quando fu pronunciato per la prima volta il nome di Gesù in questa città. Le comunicazioni con l'Oriente erano intense e certamente ad Aquileia poteva essere giunto, di passaggio, qualche cristiano già al tempo degli apostoli.
Più tardi, quando sopraggiunsero le difficoltà economiche ed i pericoli e quando venne riconosciuta la religione cristiana nel 313 d.C. con l'editto di Costantino, la Chiesa di Aquileia fiorì ed il Vangelo, da Aquileia, si diffuse anche nelle regioni vicine.
Successivamente i barbari premevano per entrare in Italia per arrivare a Roma e il loro primo obiettivo fu Aquileia.
Nel 402 d.C la città subì l'assedio dei Goti di Alarico.
Nel 452 d.C fu saccheggiata da Attila e dai suoi Unni, i suoi abitanti si rifugiarono a Grado e altrove. Poi fu la volta degli Ostrogoti ed infine nel 568 per opera dei Longobardi fu distrutta.
Dal 700 in poi fino ad oltre il 1000, Aquileia si riprende lentamente sotto il dominio dei Patriarchi. E in questo periodo che Poppone ricostruisce la Basilica.
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