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Filosofia La nascita e l'evoluzione della filosofia moderna |
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Sigmund Freud
All'origine delle ricerche di Freud stanno due temi: il trattamento delle
isterie e l'ambizione di realizzare una teoria psicologica generale su base
neurofisiologica. Freud fu, in campo psichiatrico, allievo di Meynert, il quale
ricercava la causa dei disturbi psichici in specifiche alterazioni organiche
del sistema nervoso. Tale impostazione positivistica fu compensa 626d36g ta dallo studio
delle tecniche ipnotiche: Freud poté infatti constatare come i sintomi
psicologici venissero significativamente ridimensionati dalla suggestione
ipnotica. La teoria del trauma psichico come concausa del disturbo
psicopatologico portò così all'idea di una possibile matrice non organica, ma
psicologica, dell'isteria.
Lo studio diretto dell'isteria fu sollecitato dall'incontro con Breuer, il
quale pensava i sintomi isterici fossero la somatizzazione di un disturbo
psichico profondo, originato da un evento traumatico i non accessibile per la
coscienza del paziente. Era necessario approfondire quindi l'utilizzo
dell'ipnosi: nel sonno ipnotico infatti il paziente non era suggestionato solo
al fine di ridurre le manifestazioni isteriche, ma era sollecitato a rievocare
l'evento traumatico attivamente. Freud sperimentò che la verbalizzazione del
trauma comportava netti miglioramenti, e perfino la scomparso dei sintomi
isterici. Egli pensava che il trauma fosse dovuto a un conflitto intrapsichico:
l'esperienza che risulta traumatica viene avvertita in tal modo poiché a essa si
oppongono istanze psicologiche in conflitto tra loro.
Freud pensa che nel sistema neurale circoli una quantità di energia
proporzionale alla quantità degli stimoli che il soggetto riceve. L'apparato
nervoso portatore di questa energia tende naturalmente a scaricarsi e ad
annullare la propria energia. Tuttavia una parte del sistema nervoso, quella in
cui risiede l'Io, ha la funzione di impedire l'annullarsi totale dell'energia
mediante scarica. Il suo compito è quello di mantenere l'energia psichica a un livello
costantemente uguale a quello necessario per il soddisfacimento dei bisogni
esterni.
L'attività psichica che mira alla scarica è inconscia ed è costituita da un
processo primario che si identifica in un riflesso, l'attività psichica dell'Io
invece lega e immagazzina l'energia introducendo una membrana tra lo stimolo e
la soddisfazione dell'eccitazione. L'Io ha dunque la funzione di inibire il
decorso del processo primario e di adattarne i bisogni alla realtà. Alla base
dei disturbi psichici vi è un'esperienza che risulta inaccettabile per l'Io: se
le difese razionali nei confronti di tali rappresentazioni non hanno successo,
entrano in gioco meccanismi di difesa più arcaici, il principale dei quali è il
processo di rimozione. Le esperienze inaccettabili vengono così spinte
nell'inconscio e i sintomi isterici sono interpretati come azioni che servono
per alleviare la forte tensione dovuta alla massa di rappresentazioni rimosse,
che tendono a scaricarsi: l'Io deve lasciar defluire atti, gesti e parole che
soddisfino in qualche maniera i desideri repressi e ristabiliscano così la
costanza energetica.
La forma del metodo terapeutico
Freud scoprì che le storie traumatiche dei suoi pazienti erano quasi sempre
legate a vissuti a sfondo sessuale. Allo scopo di superare le resistenze del
paziente in piena coscienza e vincere le difese dell'Io, si risolse a sfruttare
il fenomeno del Transfert. La turba sessuale impedisce al paziente di
soddisfare i propri desideri, che l'Io giudica sconvenienti, ma il desiderio sessuale
inconscio tuttavia permane ed è innanzitutto manifestazione di un bisogno
espressivo, è una domanda di aiuto. Il medico deve allora accogliere il
desiderio espressivo del paziente e incanalare i desideri erotici che questo
esprime in una situazione analitica, la cui regola fondamentale si basa
sull'impegno del paziente all'assoluta sincerità e alla completezza delle sue
comunicazioni.
Grande importanza ha la libera associazione nell'analisi dei sogni. Ciò che nei
malati si esprime come sintomi, nei soggetti normali si presenta come attività
onirica: nel sonno i desideri rimossi rimangono attivi, mentre la forza dell'Io
diminuisce poiché non deve far fronte alle richieste del mondo esterno. Al
contenuto latente e inconscio dei desideri rimossi, si sostituisce così un
lavoro onirico manifesto attraverso immagini. Le tecniche di trasformazione del
contenuto latente in contenuto manifesto adoperate dal lavoro onirico per
sfuggire alla censura dell'Io sono queste: lo spostamento secondo cui una
rappresentazione è sostituita da un'altra che le si avvicina come la parte al
tutto, la condensazione secondo cui rappresentazioni latenti affini sono
condensate in una sola, e il simbolismo, i campi di esso sono il corpo, i
rapporti parentali, la nascita e la morte.
Il sogno è quindi un testo deformato rispetto al messaggio che deve veicolare,
può essere visto come un emergere del processo primario in quello secondario, e
proprio ciò lo assimila ai sintomi nevrotici e ne suggerisce l'interpretazione
secondo gli stessi canoni. Il rafforzarsi della resistenza ad associare
liberamente indica la prossimità del contenuto rimosso, e il blocco è superato
mediante l'azione del medico. A determinare la fine dell'analisi e a evitarne
la trasformazione in una relazione erotica convergono il fatto che l'analisi è
lunga e molto costosa e che la terapia non offre nessuna prospettiva di una
nuova sintesi.
La teoria freudiana della sessualità
Freud considera l'istinto sessuale come portatore di una grande energia, la
libido, che non è necessariamente indirizzata alla procreazione. Mentre la
maturazione biologica di un individuo avviene in maniera quasi meccanica, la
maturazione psicologica comporta una difficile trasformazione della percezione
che l'individuo ha di sé e del proprio rapporto con le figure familiari. Freud
pensa che ci siano tre tappe fondamentali da passare: la fase orale, la fase
anale e la fase fallica.
La sessualità infantile è diversa da quella genitale che si instaura in età
adulta. Nel bambino circola tuttavia l'energia libidica che l'adulto scarica
negli atti sessuali: questa energia investe nel bambino altre funzioni e altri
comportamenti, la cui esecuzione provoca piacere e allevia lo stato di
eccitazione.
Nella prima fase della sessualità, quella orale, la relazione gratificante per
il bambino è data dalla suzione: attraverso questo gesto il bambino, oltre a
nutrirsi, soddisfa la ricorrente eccitazione delle mucose della bocca. La fase
anale è legata all'educazione sfinterica impartita al bambino, che gli consente
di apprendere come controllare l'espulsione delle feci e dell'urina. La fase
fallica è invece legata alla scoperta della differenza sessuale tra maschio e
femmina e alla consapevolezza del piacere ottenibile mediante la manipolazione
dei genitali. In questa fase si manifestano i fondamentali complessi di Edipo e
di castrazione.
Il rapporto con l'oggetto si concentra nella predilezione per il genitore di
sesso opposto: il desiderio infantile è costituito dal donare alla madre il
proprio fallo (per il maschio) e nel ricevere il fallo in dono dal padre (per
le femmine) per poi restituirlo al padre tramite il dono di un figlio: il
bambino che un giorno la donna adulta genererà è infatti l'equivalente
simbolico del fallo nell'immagine femminile. Questa situazione è complicata
dall'angoscia di castrazione, dalla paura di venire puniti per la manipolazione
dei genitali e dalla proibizione di concepire desideri incestuosi.
Nell'impossibilità della realizzazione delle fantasie edipiche il bambino
apprende nel modo più chiaro la differenza tra piacere e realtà. Egli si
identifica ora con il genitore del proprio sesso e, se lo sviluppo sarà stato
sufficientemente organico, l'individuo sarà pronto ad entrare nella fase
genitale adulta: anche se le fantasie saranno ancora presenti, il divieto
dell'incesto sarà stato assimilato e l'Io condurrà i desideri inconsci a
riversarsi sul partner sessuale legittimo.
Se lo sviluppo non si compie in maniera organica, dopo la fase fallica si ha
una regressione a uno stadio più arcaico, oppure allo stadio in cui il
desiderio sessuale trovò pieno appagamento. A questi fenomeni si devono le
perversioni sessuali. Esse sono comportamenti che realizzano il piacere
sessuale, ma in forme devianti, che si manifestano nella scelta d'oggetto genitale
o eterosessuale. Anche il piacere del baciare è di per sé un segno di
fissazione al piacere orale della prima infanzia. Il perverso si comporta in
maniera opposta rispetto al nevrotico: egli infatti compie atti corrispondenti
alla soddisfazione di pulsioni che il nevrotico rimuove. Il nevrotico esprime
con i suoi sintomi, camuffati, le stesse esigenze e tendenze manifeste negli
atti perversi.
La metapsicologia freudiana
La prima teoria metapsicologica, detta anche prima topica, interpreta il
sistema psichico fornendone un modello spazializzato. La vita psichica è
considerata un processo conflittuale di energie che si esplica all'interno di
uno spazio formato da tre regioni separate ed eterogenee, sedi di funzioni
diverse. Le tre provincie, inconscio, preconscio e coscienza, sono come
sovrapposte e separate da barriere regolate da censura. A livello del passaggio
da inconscio a preconscio la censura opera secondo il modello di rimozione.
L'inconscio è infatti quello spazio dove un'esperienza avvertita come
eccessivamente eccitante e fonte di angoscia è stata respinta. La massa rimossa
funge da polo di attrazione per tutte le rappresentazioni simili.
Nell'inconscio l'energia psichica fluttua liberamente e spinge le
rappresentazioni sulla soglia del preconscio, dove l'attività di censura di
esso adopera la stessa quantità di energia per tenerle al di là della barriera.
I meccanismi di circolazione dell'energia nell'inconscio sono il processo
primario. Il preconscio è l'anticamera della coscienza, il cosciente è invece
l'orizzonte della coscienza attuale, legata tramite la percezione alla realtà
esterna. Quindi l'inconscio opera secondo il principio di piacere mentre la
coscienza secondo il principio di realtà.
In seguito Freud postula nell'inconscio una tendenza all'annichilimento,
all'autodistruzione (pulsione di morte), cui si contrappone una pulsione di
vita, volta all'autorealizzazione, all'espressione e alla trasformazione. L'Io
appare come una parte dell'inconscio che si è modificata in seguito al rapporto
con la realtà esterna, segnatamente con i contenuti percettivi. La censura
viene affidata all'opera di una nuova istanza psichica, il Super io, che svolge
una funzione di divieto e fornisce l'ideale verso cui tende il comportamento
del soggetto. Nel Super io è depositata l'identificazione con le figure
parentali che Feud pone quale esito del declino del complesso edipico. Poiché
l'ideale di cui è portatore è l'erede del complesso edipico, il Super io,
conclude Freud, è dunque gran parte inconscio. La teoria delle istanze
psichiche, che viene a sostituire quella delle provincie psichiche, dopo la
revisione del concetto di Io e la formulazione del concetto di Super io, si
completa con l'affermazione di una terza istanza, l'Es: in esso, le cui
caratteristiche sono quelle del processo primario inconscio, viene posto il
serbatoio delle pulsioni, il luogo dove lo psichico si apre al somatico: il
deposito del materiale psichico rimosso.
L'Io si distacca dall'Es in parte per la barriera posta dalla rimozione, in
parte per l'influenza del rapporto con la realtà. La sua funzione di filtro tra
inconscio e realtà sarebbe già difficile se dovesse solo selezionare gli
stimoli interni e quelli esterni in vista del maggiore soddisfacimento
possibile. Questa opera è però complicata dal sopravvenire all'Io di ideali
apparentemente morali che affluiscono dal Super io: queste ultime sono però
formazioni inconsce legate al complesso edipico che si ripetono ogni qual volta
si adempia a un obbligo. L'Io diventa così la sede propria dell'angoscia dovuta
al triplice pericolo cui è sottoposto: quello che incombe dal mondo esterno,
dalla libido dell'Es e dal rigore morale del Super io.
Anche l'Io dispone di una specie di libido che impiega per limitare la forza
aggressiva dell'Es e le pretese punitive del Super io. Anche questa forza
psichica dell'Io può sviarsi e dare luogo a patologie narcisistiche, ma nel
migliore dei casi essa dà luogo a una forte strutturazione razionale.
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