Spetta al giudice stabilire ciò che è secondo buona fede o contrario alla buona fede tenendo conto delle regole di costume

L'applicazione della clausola generale di buona fede non è applicazione della legge, ma applicazione di regulae iuris create dal giudice (a ciò abilitato dalla legge).

Dovere di buona fede

nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto

a)  dovere di una parte di informare l'altra (e viceversa) di circostanze che appaiono ignote e all'altra e che possono essere determinanti del suo consenso

b) violazione del dovere di buona fede nelle trattative contrattuali fa maturare la RESPONSABILITÀ PRECONTRATTUALE:

Fonte di tale responsabilità è il fatto illecito che ha preceduto o accompagnato la formazione del contratto (non aver informato l'altro contraente - interrompere la trattativa senza giustificazione)

Danno risarcibile è determinato con il criterio dell'interesse contrattuale negativo, ossia il danno subito per non aver contrattato; dunque una somma corrispondente al:

DANNO EMERGENTE: diminuzione patrimoniale che non si sarebbe subita

LUCRO CESSANTE : occasioni perdute

c)  Art. 1338: "la parte che conoscendo o dovendo conoscere l'esistenza di una causa di invalidità del contratto, non ne ha dato notizia all'altra parte è tenuta a risarcire il danno da questa subito per aver confidato, senza sua colpa, nella validità del contratto"

L'altra parte potrà sì ottenere l'annullamento del contratto con la restituzione della prestazione eventualmente eseguita, ma ciò non può avere interamente eliminato il danno da essa subito perché può subentrare l'interesse contrattuale negativo quale danno emergente e lucro cessante.

Nella esecuzione del contratto

Violazione del dovere di esecuzione buona fede è inadempimento contrattuale perché la norma che impone alle parti di eseguire il contratto secondo buona fede è comunemente considerata una norma che concorre a formare il contenuto del contratto a norma dell'art. 1374 c.c.

OBBLIGO DI COMPORTARSI SECONDO BUONA FEDE

a)     In pendenza di condizione: (1358/59) astenersi dal porre in essere comportamenti che possano impedire l'avveramento della condizione

b)     Rifiutare la propria prestazione con l'eccezione di inadempimento se il rifiuto è contrario alla buona fede (1460)

c)     Implica il dovere di ciascuna parte di realizzare l'interesse contrattuale dell'altra parte o di evitare di recarle danno

d)     Obbligo di informare la controparte di circostanze sopraggiunte che essa non è in grado di conoscere

e)     Violazione del dovere di buona fede può configurarsi come abuso del diritto: accade questo quando un contraente esercita diritti che gli derivano dalla legge o dal contratto per realizzare uno scopo diverso da quello cui questi diritti sono preordinati.