![]() | ![]() |
|
|
L'impresa familiare
Prima della riforma del diritto di famiglia l'attività di lavoro del famigliare non riceveva alcuna protezione giuridica e dava all'uomo, soprattutto nei confronti dei membri più deboli d 323i86d ella famiglia forme ingiustificate di sfruttamento.
Il titolare dell'impresa faceva proprio il lavoro dei famigliari senza corrispondere loro null'altro che il mantenimento sul presupposto che la prestazione lavorativa fosse da essi dovuta, in conseguenza della loro soggezione alla potestà maritale ed alla patria potestà.
La riforma del diritto di famiglia avrebbe potuto seguire due vie:
obbligare la stipulazione di contratti di lavoro subordinato;
scegliere una forma di partecipazione societaria con diritto agli utili.
Ha scelto quest'ultima via, valorizzando il rapporto famigliare, rendendo perciò i famigliari lavoratori partecipi dei profitti dell'impresa.
Il diritto di partecipazione comprende:
o il diritto di mantenimento, secondo la condizione patrimoniale della famiglia
o il diritto di partecipazione agli utili dell'impresa, in proporzione alla quantità ed alla qualità del lavoro prestato
o il diritto di una quota sempre proporzionale sui beni acquistati con gli utili non distribuiti
o il diritto, sempre in proporzione ad una quota sugli incrementi di valore dell'azienda, compreso il diritto all'avviamento.
L'impresa famigliare non si trasforma per questi motivi in società, ma conserva il carattere di impresa individuale. Nel caso di insolvenza solo il titolare dell'impresa risponde con tutto il proprio patrimonio nei confronti dei titolari, potendo anche fallire. I famigliari invece perdono solo la propria quota di partecipazione, come nelle società di capitali.
Privacy |
Articolo informazione
Commentare questo articolo:Non sei registratoDevi essere registrato per commentare ISCRIVITI |
Copiare il codice nella pagina web del tuo sito. |
Copyright InfTub.com 2025