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FORME DI GOVERNO
Per forma di governo si intende, com'è ripartito il potere tra i vari organi.
Monarchia assoluta
Nella monarchia assoluta il potere politico è totalmente accentrato nelle mani del sovrano che lo esercita in modo indiscusso e si ritiene al di sopra delle leggi. Nella monarchia assoluta il sovrano fa le leggi esercitando un potere indiscusso che impone ai sudditi.
Montesquieu intanto, formulò delle idee liberali, e secondo esso il potere politico doveva essere suddiviso in: legislativo, esecutivo e giurisdizionale e tale esercizio doveva essere affidato ad un organo indipendente e autonomo.
· &n 242f59c bsp; &n 242f59c bsp; Parlamento: legislativa
· &n 242f59c bsp; &n 242f59c bsp; Governo: esecutiva
· &n 242f59c bsp; &n 242f59c bsp; Magistratura: giurisdizionale.
Inoltre lo stato doveva svolgere una funzione di indirizzo politico, ovvero doveva stabilire chiaramente i suoi fini e i modi per perseguirli e le tre funzioni dovevano essere coordinate per tale conseguimento.
Monarchia costituzionale
I principi della divisione dei poteri hanno trovato riscontro nella monarchia costituzionale.
In questa forma di governo il sovrano rimaneva comunque il capo indiscusso dell'esecutivo e non era sottoposto a controllo del parlamento, mentre il potere legislativo competeva in modo esclusivo a quest'ultimo salvo alcune materie.
Quindi si ha un dualismo dei poteri, e dalla monarchia costituzionale hanno avuto origine le forme di governo degli stati contemporanei.
Distinzione tra monarchia e repubblica
Per monarchia si intende il governo del re nell'ambito delle leggi che regolano lo stato, mentre per repubblica il governo del popolo attraverso i suoi rappresentanti. Ma tale distinzione non è più possibile in quanto il re oggi non è + il detentore del governo; di conseguenza l'unica distinzione è che nella monarchia il capo dello stato è tale per ereditarietà mentre nelle repubbliche è per elezione (ad eccezione delle monarchie elettive).
Governo presidenziale
Deriva dalla monarchia costituzionale e in essa il capo dello stato è anche il capo dell'esecutivo, mentre quello legislativo è di competenza del parlamento. Fu adottata per la prima volta negli Usa nel 1787 che volevano una forma di governo simile a quella inglese (monarchia costituzionale) con la divisione dei poteri.
Il presidente è la diretta espressione della volontà popolare, che non è eletto dai cittadini ma da un collegio di 'grandi elettori' eletti nei singoli stati e non è responsabile di fronte al parlamento, nel senso che il parlamento non può costringerlo alle dimissioni con un voto di sfiducia. Il presidente svolge funzioni di capo di stato e capo di governo e nomina e revoca i ministri, che sono unicamente responsabili di fronte a lui. Il governo non è sottoposto alla fiducia parlamentare in quanto il presidente che ne è il capo è legittimato dall'elezione popolare.
I poteri dello stato sono separati secondo i principi di montesquieu, quindi:
· &n 242f59c bsp; &n 242f59c bsp; Potere esecutivo è esercitato dal presidente che è a capo di tutta l'amministrazione;
· &n 242f59c bsp; &n 242f59c bsp; Potere legislativo è esercitato esclusivamente dal congresso (non può emanare decreti aventi forza di legge), eletto direttamente dal popolo e formato dalla camera dei rappresentanti e dal senato. La camera dei rappresentanti si rinnova completamente ogni 2anni, mentre un terzo dei senatori viene rinnovato ogni 2anni, restando in carica globalmente 6anni.
· &n 242f59c bsp; &n 242f59c bsp; Potere giudiziario è affidato alla corte suprema e alle corti inferiori che sono completamente indipendenti e autonome dagli altri 2 poteri.
Ogni organo ha la possibilità di controllare gli altri nell'esercizio delle rispettive funzioni: il congresso controlla il presidente tramite l'approvazione del bilancio e delle leggi di spesa + importanti (quindi è il parlamento che decide quanti fondi stanziare per la politica del presidente); quindi la camera dei rappresentanti su deliberazione del senato ha il potere di mettere in stato di accusa il presidente, il quale può interferire sul congresso inviando per esempio messaggi e porre il veto sulle leggi.
Governo parlamentare
Forma di governo nella quale i poteri pubblici collaborano e il governo risponde politicamente (cioè delle scelte fatte per governare il paese) attraverso l'istituto della fiducia, davanti al parlamento eletto a suffragio universale dai cittadini.
Il capo dello stato viene eletto dal parlamento e quindi è un rappresentante indiretto del popolo: esso non ha responsabilità politica ma svolge delle funzioni di rilevanza costituzionale come la nomina del capo del governo, scioglimento anticipato delle camere, promulgazione delle leggi.
Il parlamento eletto dal popolo, è preminente rispetto agli altri organi in quanto oltre alla funzione legislativa ha il compito di dare o togliere la fiducia al governo che, in caso di sfiducia, è costretto a dimettersi.
Il governo, è formato dal capo del governo (presidente del consiglio o primo ministro, o cancelliere, o presidente del governo) scelto dal capo dello stato e dai ministri designati dal capo del governo e nominati dal capo dello stato.
Il ruolo decisivo è svolto dalla maggioranza parlamentare, cioè dal partito o coalizione di partiti che ha vinto le elezioni e ha quindi un numero + elevato di parlamentari rispetto agli altri. La maggioranza politica è la stessa sia per il parlamento sia per il governo.
In molti paesi il pluripartitismo e l'instabilità governativa hanno evidenziato necessità di trovare dei correttivi per rendere + stabile l'azione dell'esecutivo. Questo ha portato in alcuni paesi il parlamentarismo razionalizzato, in altri il semi-presidenzialismo.
Forma di governo parlamentare razionalizzata
E' stata attuata con l'introduzione nelle rispettive costituzioni di regole tendenti a rafforzare e stabilizzare il governo per renderlo possibilmente di legislatura, cioè di durata pari a quella del parlamento. Come ad esempio, la regola della sfiducia costruttiva: il parlamento ha potere di far cadere il governo con una mozione di sfiducia, ma in tal caso deve avere già scelto un nuovo capo del governo, sorretto da una maggioranza parlamentare che sostituisca la precedente altrimenti il parlamento stesso sarà sciolto e si andrà ad elezioni anticipate.
Un altro esempio è il rafforzamento della figura del capo del governo: ad esso gli è spesso riservata la nomina e la revoca dei ministri oltre alla definizione del programma politico, e in diversi casi anche il potere di scioglimento anticipato del parlamento.
Infine l'accentuazione del potere di emanare decreti legge da parte del governo rappresenta un altro modo per rafforzare il potere dell'esecutivo.
Semipresidenzialismo
Ha avuto origine nella costituzione tedesca di weimar del 1919 e ha trovato la sua massima espressione in francia con la costituzione del 1958. Esso somma le caratteristiche del presidezialismo e del parlamentarismo.
· &n 242f59c bsp; &n 242f59c bsp; Presidenzialismo: assume la caratteristica che il capo dello stato è eletto direttamente dal popolo e possiede poteri e prerogative ben al di la di quelli di un capo di stato parlamentare in quanto partecipa al potere esecutivo e della sua politica.
L'esecutivo è bicefalo in quanto al suo vertice ci sono sia il capo dello stato sia il primo ministro che è da lui nominato e nei cui confronti è responsabile, oltre che di fronte al parlamento.
L'esecutivo è rafforzato attraverso l'attribuzione di poteri di particolare rilevanza al capo dello stato, legittimato dall'elezione popolare sia attribuendo un notevole rilievo alla figura del capo del governo, che nomina e revoca i ministri.
Può avvenire che:
· &n 242f59c bsp; &n 242f59c bsp; Il presidente della repubblica (la cui elezione non dipende da quella del parlamento) e il governo siano espressione della stessa maggioranza. In questo caso il presidente della repubblica esercita interamente il potere esecutivo in quanto il primo ministro da lui nominato finisce per essere un suo portavoce.
· &n 242f59c bsp; &n 242f59c bsp; Il presidente e il governo siano espressione di maggioranze diverse. In questo caso si verifica la 'cohabitation' e la distinzione delle funzioni del capo dello stato e del primo ministro sarò precisa, ed entrambi assumeranno i compiti che la costituzione loro attribuisce con una preminenza di fatto del primo ministro.
Governo neoparlamentare
E' stato adottato da Israele, in questa forma di governo il capo dello stato viene eletto dal parlamento mentre il primo ministro è eletto direttamente dal popolo nello stesso giorno delle elezioni del parlamento. Quindi il popolo esprime la sua volontà attraverso l'elezione del parlamento e del primo ministro. Il primo ministro eletto forma il suo governo di cui è direttamente responsabile di fronte al parlamento: nel caso in cui il parlamento votasse la sfiducia il primo ministro non potrebbe formare un nuovo governo ma si andrebbe a elezioni anticipate. Il parlamento che fa cadere il governo decreta automaticamente il proprio scioglimento.
Stabilità dei governi
GOVERNO PRESIDENZIALE: presenta una maggiore stabilità e governabilità in quanto il presidente capo dello stato e del governo è legittimato dal popolo a svolgere le sue funzioni. Non è prevista la fiducia parlamentare.
GOVERNO PARLAMENTARE A PREVALENZA DEL PARLAMENTO: vi è un scarsa stabilità governativa e governabilità in quanto i governi rispecchiano maggioranze di norma pluripartitiche la cui litigiosità influisce sull'efficienza dell'operato e sulla durata. E' sufficiente che una formazione politica presente nella maggioranza esca dal governo perché questo sia costretto a presentare le dimissioni. La fiducia permette inoltre al parlamento di costringere il governo alle dimissioni per cui difficilmente hanno lunga durata.
PARLAMENTARISMO A PREVALENZA DEL GOVERNO: stabilità e governabilità sono maggiori perché sono stati introdotti diversi meccanismi che rafforzano l'esecutivo. La maggiore governabilità è garantita anche dalla presenza del bipartitismo o di un modesto pluripartitismo che assicurano una maggiore omogeneità delle compagine governativa.
Rappresentatività degli organi elettivi
PRESIDENZIALISMO: si ha l'adozione di un sistema elettorale maggioritario che rende + personalizzato il voto dell'elettore. Elettore da preferenza a singole persone, quindi rappresentatività è di tipo personale.
PARLAMENTARISMO: sono eletti direttamente dal popolo i parlamentari e necessita una distinzione tra sistema elettorale proporzionale e maggioritario: nel primo caso la rappresentatività è di tipo partitico, nel secondo invece è personale.
Pericolo di autoritarismo
Nel sistema presidenziale vi sono maggiori rischi di autoritarismo in quanto molti poteri sono concentrati nelle mani del capo dello stato. Mentre il sistema parlamentare è quello che offre + garanzie contro i rischi di autoritarismo.
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