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ANALISI DI ALCUNE DOCUMENTAZIONI: LEGGI STATALI E REGIONALI - LA POLITICA SOCIALE NEGLI ANNI '70

diritto



ANALISI DI ALCUNE DOCUMENTAZIONI:

LEGGI STATALI E REGIONALI



Per una buona preparazione l'operatore socio-assistenziale ha bisogno di una solida conoscenza in materia di legislazione statale e regionale, con particolare riguardo al suo settore e quindi a quelli leggi che tutelano il s 141h78b ettore socio-sanitario: questo settore, in particolar modo, ha subito negli ultimi anni una serie di cambiamenti sia sotto il profilo dei contenuti che dei metodi e per fare in modo che questa evoluzione sia davvero costruttiva, gli addetti ai lavori dovranno costantemente aggiornarsi.


LA LEGGE 833/ 78


I principi posti a fondamento del nuovo assetto furono:

l'ammissione della totalità dei cittadini al servizio sulla sola base di cittadinanza e il superamento della titolarità a base assicurativa;



il mantenimento dell'obbligo di finanziare il servizio attraverso la contribuzione sociale;

la programmazione del S.S.M. per standard e obiettivi ( piano sanitario nazionale ) e la programmata spesa sanitaria pubblica ( fondo sanitario nazionale approvato dalla finanziaria);

il ruolo determinante attribuito alle regioni per la programmazione degli obiettivi del S.S.R. e la distribuzione delle risorse;

l'unificazione delle funzioni di spesa, organizzazione e dei servizi diretti all'utenza nelle ASL;

la soppressione delle gestioni autonome degli ospedali e il loro inserimento nelle ASL ( con l'eccezione dei policlinici universitari e degli istituti di cura a carattere scientifico )

la valorizzazione delle funzioni sanitarie extraospedaliere e dei servizi di base e la tendenziale convergenza fra servizi sanitari e socio assistenziali;


La legge 883/ 78 prevedeva un assetto istituzionale multilivello ( livello nazionale, regionale e locale ).

LA POLITICA SOCIALE NEGLI ANNI '70


Nel corso degli anni '70 la domanda di riforme- da parte sindacale, dei lavoratori e studenti- insisteva in senso anticentralistico e antiburocratico e richiedeva il decentramento delle politiche.

Tre principali linee di riforma vennero a interessare in sede politica, legislativa e amministrativa:

a)    l'assetto previdenziale ( L. 238/ 68; L. 153/ 69 );

b)   il decentramento istituzionale ( D.P.R. 3 e 9/ 72; D.P.R. 616/ 77 );

c)    i servizi sociali e la riforma sanitaria


L. 833/ 78 - sistema sanitario nazionale

L. 151/ 75 - riforma del diritto di famiglia

L. 405/ 75 - sui consultori

L. 685/ 75 - sulla tossicodipendenza

L. 180/ 78 - sulla soppressione degli ospedali psichiatrici

L. 194/ 78 - sulla tutela della maternità e l'interruzione volontaria della gravidanza.


LA POLITICA SOCIALE NEGLI ANNI '80


Nel corso degli anni '80, le politiche del servizio sanitario nazionale non hanno prodotto gli obiettivi della riforma, ma si sono limitate a gestire in modo adattivo le conseguenze delle innovazioni introdotte e tentate.

Un nuovo assetto del S.S.M. è stato via via introdotto attraverso:

D.D.L. n. 4227/ 89 L. n. 421/ 92

D.L.    n. 502/ 92 D.L. 517/ 93 che integra e modifica

il precedente

Con la L. n. 595/ 85 si delegificò il P.S.M.

Con questi atti il nuovo il nuovo assetto del S.S.M. si inserisce in un orientamento politico-amministrativo che tende a realizzare quasi una completa separazione fra i servizi sanitari e i servizi sociali assistenziali.

Si ha all'interno della politica sanitaria una completa trasformazione del S.S.M.: dall'impianto orizzontale territoriale, subordinato agli indirizzi e ai controlli di merito delle autonomie locali, si passa al profilo di una sorta di grande agenzia nazionale, fortificata dalla quantità di risorse che è chiamata a gestire, e chiusa nella logica gestionale, tecnica e organizzativa.



LA POLITICA SOCIALE NEGLI ANNI '90


Le leggi nazionali approvate in questi anni hanno favorito un'espansione selettiva del settore socio-assistenziale, in risposta a nuovi problemi generatori di allarme sociale e alle incipienti tendenze alla riduzione della spesa.

L. 40/ 98 SULL'IMMIGRAZIONE COMUNITARIA

L. 162/ 90  SULLA TOSSICODIPENDENZA

L. 216/ 91 SULLA PREVENZIONE E CONTROLLO DELLA 

CRIMINALITA' MINORILE

L. 104/ 92 SULL'HANDICAP

D.M. 321/ 89 RICONOSCE LE RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI


COME FORME MODERNE DI ISTITUTI RESIDENZIALI PER ANZIANI, HANDICAP ED ALTRI


L. 266/ 91 LEGGE QUADRO SUL VOLONTARIATO

L. 381/ 91 SULLE COPERATIVE SOCIALI

D.L. 502/ 92 e 517/ 93 SUL NUOVO ASSETTO DEL S.S.M

L. 142/ 90 SULLE AUTONOMIE LOCALI

L. 241/ 90 SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO

L. 285/ 97 DISPOSIZIONI PER LA PROMOZIONE DEI DIRITTI E DI

OPPORTUNITA' PER L'INFANZIA E L'ADOLESCENZA

Con la legge 142/ 90 ( mutuando il linguaggio del D.P.R. 616/ 77 ) i servizi sociali sono stati restituiti pienamente alle autonomie locali.

Essa infatti assegna ai comuni "tutte le funzioni amministrative che riguardino il territorio e la popolazione comunale, nei settori organici dei servizi sociali dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico" ( Art. 9 ).







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