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Per una buona preparazione l'operatore socio-assistenziale ha bisogno di una solida conoscenza in materia di legislazione statale e regionale, con particolare riguardo al suo settore e quindi a quelli leggi che tutelano il s 141h78b ettore socio-sanitario: questo settore, in particolar modo, ha subito negli ultimi anni una serie di cambiamenti sia sotto il profilo dei contenuti che dei metodi e per fare in modo che questa evoluzione sia davvero costruttiva, gli addetti ai lavori dovranno costantemente aggiornarsi.
I principi posti a fondamento del nuovo assetto furono:
l'ammissione della totalità dei cittadini al servizio sulla sola base di cittadinanza e il superamento della titolarità a base assicurativa;
il mantenimento dell'obbligo di finanziare il servizio attraverso la contribuzione sociale;
la programmazione del S.S.M. per standard e obiettivi ( piano sanitario nazionale ) e la programmata spesa sanitaria pubblica ( fondo sanitario nazionale approvato dalla finanziaria);
il ruolo determinante attribuito alle regioni per la programmazione degli obiettivi del S.S.R. e la distribuzione delle risorse;
l'unificazione delle funzioni di spesa, organizzazione e dei servizi diretti all'utenza nelle ASL;
la soppressione delle gestioni autonome degli ospedali e il loro inserimento nelle ASL ( con l'eccezione dei policlinici universitari e degli istituti di cura a carattere scientifico )
la valorizzazione delle funzioni sanitarie extraospedaliere e dei servizi di base e la tendenziale convergenza fra servizi sanitari e socio assistenziali;
La legge 883/ 78 prevedeva un assetto istituzionale multilivello ( livello nazionale, regionale e locale ).
Nel corso degli anni '70 la domanda di riforme- da parte sindacale, dei lavoratori e studenti- insisteva in senso anticentralistico e antiburocratico e richiedeva il decentramento delle politiche.
Tre principali linee di riforma vennero a interessare in sede politica, legislativa e amministrativa:
a) l'assetto previdenziale ( L. 238/ 68; L. 153/ 69 );
b) il decentramento istituzionale ( D.P.R. 3 e 9/ 72; D.P.R. 616/ 77 );
c) i servizi sociali e la riforma sanitaria
L. 833/ 78 - sistema sanitario nazionale
L. 151/ 75 - riforma del diritto di famiglia
L. 405/ 75 - sui consultori
L. 685/ 75 - sulla tossicodipendenza
L. 180/ 78 - sulla soppressione degli ospedali psichiatrici
L. 194/ 78 - sulla tutela della maternità e l'interruzione volontaria della gravidanza.
Nel corso degli anni '80, le politiche del servizio sanitario nazionale non hanno prodotto gli obiettivi della riforma, ma si sono limitate a gestire in modo adattivo le conseguenze delle innovazioni introdotte e tentate.
Un nuovo assetto del S.S.M. è stato via via introdotto attraverso:
D.D.L. n. 4227/ 89 L. n. 421/ 92
D.L. n. 502/ 92 D.L. 517/ 93 che integra e modifica
il precedente
Con la L. n. 595/ 85 si delegificò il P.S.M.
Con questi atti il nuovo il nuovo assetto del S.S.M. si inserisce in un orientamento politico-amministrativo che tende a realizzare quasi una completa separazione fra i servizi sanitari e i servizi sociali assistenziali.
Si ha all'interno della politica sanitaria una completa trasformazione del S.S.M.: dall'impianto orizzontale territoriale, subordinato agli indirizzi e ai controlli di merito delle autonomie locali, si passa al profilo di una sorta di grande agenzia nazionale, fortificata dalla quantità di risorse che è chiamata a gestire, e chiusa nella logica gestionale, tecnica e organizzativa.
Le leggi nazionali approvate in questi anni hanno favorito un'espansione selettiva del settore socio-assistenziale, in risposta a nuovi problemi generatori di allarme sociale e alle incipienti tendenze alla riduzione della spesa.
L. 40/ 98 SULL'IMMIGRAZIONE COMUNITARIA
L. 216/ 91 SULLA PREVENZIONE E CONTROLLO DELLA
CRIMINALITA' MINORILE
L. 104/ 92 SULL'HANDICAP
COME FORME MODERNE DI ISTITUTI RESIDENZIALI PER ANZIANI, HANDICAP ED ALTRI
L. 266/ 91 LEGGE QUADRO SUL VOLONTARIATO
L. 381/ 91 SULLE COPERATIVE SOCIALI
D.L. 502/ 92 e 517/ 93 SUL NUOVO ASSETTO DEL S.S.M
L. 142/ 90 SULLE AUTONOMIE LOCALI
L. 241/ 90 SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO
L. 285/ 97 DISPOSIZIONI PER LA PROMOZIONE DEI DIRITTI E DI
OPPORTUNITA' PER L'INFANZIA E L'ADOLESCENZA
Con la legge 142/ 90 ( mutuando il linguaggio del D.P.R. 616/ 77 ) i servizi sociali sono stati restituiti pienamente alle autonomie locali.
Essa infatti assegna ai comuni "tutte le funzioni amministrative che riguardino il territorio e la popolazione comunale, nei settori organici dei servizi sociali dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico" ( Art. 9 ).
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