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PETITION OF RIGHTS (1628)
CONTESTO
Nel 1628 Carlo I, volendo organizzare una spedizione in aiuto degli ugonotti francesi assediati da Richelieu nella Rochelle, per ottenere i mezzi necessari dovette rivolgersi al Parlamento: 424g66e questo colse l'occasione per protestare contro gli abusi del sovrano e subordinò la concessione del sussidio straordinario al re all'approvazione di una "Petizione dei diritti" (il "Bill of rights" del 1628 che gli Inglesi considerano la seconda grande Carta della loro storia, dopo la "Magna Charta" del 1215). In seguito il Parlamento non verrà più convocato, fino al 1640, inizia il periodo assolutistico di Carlo I.
"i lords spirituali e temporali "A nostro sovrano Signore Re"
i comuni riuniti in Parlamento" si intende Carlo I Stuart
IL Parlamento con la Petition of rights, riconfermava i limiti dell'autorità regia e le garanzie costituzionali, secondo cui il re non poteva imporre tributi straordinari senza l'approvazione del Parlamento, né privare della libertà un cittadino con arresti arbitrari e infine imponeva regolari convocazioni del Parlamento.
"non pagare alcuna tassa o imposta senza il consenso dato per atto del Parlamento" art I-II
"nessun uomo libero sia arrestato o detenuto nella maniera indicata sopra" cfr. art III
particolarmente denso di richieste è l'art. XI, dove si afferma che il Palmento fa queste richieste in quanto "loro diritti e loro libertà" e supplicano il re:
"di dichiarare che tutto ciò che si è fatto a questo riguardo, procedure, sentenze ed esecuzioni in danno dal vostro popolo non produrrà conseguenze come esempi."
"di dichiarare che sua volontà reale è che nelle cose qui sopra dedotte, i vostri ufficiali e ministri vi servano conformemente alle leggi e agli statuti di questo reame."
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