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IL RADON
Il Radon (Rn-222) è un gas radioattivo rilasciato durante il decadimento naturale dell'Uranio. Quest'ultimo è presente in quantità più o meno elevate in ogni tipo di suolo o di roccia. Inodore, invisibile, il Radon non può essere rivelato dai nostri sensi. De 949g68j cade in elementi radioattivi: due di questi, il Polonio-218 e il Polonio-214, emettono particelle alfa. Questi elementi possono fissarsi al particolato atmosferico ed essere inalati causando danni al tessuto polmonare.
RADON E RISCHIO SANITARIO
Alcuni studi nell'ultimo decennio hanno dimostrato che l'inalazione di Radon ad alte concentrazioni aumenta di molto il rischio di tumore polmonare.
I risultati di tali studi supportano l'opinione che, in alcune regioni europee, il Radon può essere la seconda causa in ordine di importanza, di cancro ai polmoni. Infatti, anch'esso emette radiazioni e si trasforma in altri elementi. Questi ultimi sono definiti "prodotti di decadimento" o "figli" del Radon, sono a loro volta radioattivi ed emettono ancora radiazioni. I prodotti di decadimento, che si depositano in parte sul pulviscolo presente nell'aria, quando vengono respirati si fissano all'interno dell'apparato respiratorio (bronchi e polmoni). Le radiazioni che emettono possono danneggiare le cellule dando inizio, in alcuni casi, ad un processo cancerogeno proprio a carico dell'apparato respiratorio.
Il Polonio-214 e il Polonio-218, prodotti di decadimento del Radon, se inalati possono venire intrappolati nei bronchi e nei polmoni. Durante la loro permanenza all'interno del corpo umano, decadono cedendo la loro energia alle pareti del tessuto circostante, provocando dei danni al tessuto polmonare che possono portare all'insorgenza di un tumore.
COME ENTRA NELLE ABITAZIONI
All'esterno, dove è diluito nell'aria in piccole concentrazioni, il Radon non pone particolari problemi, mentre all'interno delle abitazioni si può accumulare fino a raggiungere livelli significativi e dannosi per la salute.
La sua concentrazione all'interno delle abitazioni dipende essenzialmente da come è costruito l'edificio e dalla concentrazione di Radon nel suolo sottostante. E' infatti la composizione e la matrice del suolo sotto e attorno alla casa a determinare il livello di Radon e la maniera con cui il Radon migra all'interno.
Una volta raggiunto l'edificio penetra attraverso:
le fessure dei pavimenti, anche se invisibili, che sono sempre presenti;
le giunzioni pavimento - parete;
i passaggi degli impianti termici, idraulici, delle utenze elettriche e del gas.
COME SI MISURA
Poiché il Radon è un gas radioattivo, è possibile determinarne la sua concentrazione facilmente. Per individuare l'eventuale problema Radon in una abitazione è necessario conoscere innanzitutto la concentrazione negli ambienti dove si soggiorna di più o in quelli maggiormente a rischio (cantine, seminterrati). Per fare questo si possono effettuare due tipi di misure. La prima con rivelatori passivi che danno una misura integrata nel tempo, la seconda con rivelatori attivi che forniscono una misura immediata della concentrazione di Radon.
La legge italiana prevede che il radon venga misurato nei luoghi di lavoro sotteranei (ad esempio magazzini, rimesse seminterrate, caveau ... ) o zone ben individuate per il rischio radon, con ammende da cinque a venti milioni in caso di inadempienza. La misura di radon é facile ed economica e si effettua con dosimetri da lasciare nel luogo di interesse per un periodo minimo di sette giorni.Se i valori misurati superano i valori di legge bisogna intervenire con azioni di rimedio.
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