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Il sessantotto:La Primavera di Praga

storia



Il sessantotto:La Primavera di Praga


Il '68 è una data storica che dà il nome non solo agli avvenimenti che sono accaduti durante il suo corso ma anche ai suoi protagonisti:è l'indicatore dell'ideologia e dei valori che stanno alla base dei fenomeni di contestazione fortemente supportati dai "sessantottini" di tutto il mondo.

La Primavera di Praga fu una contestazione riformista che nacque dal coraggio dei cecoslovacchi,dalla presa di coscienza della violazione della 747i85h loro libertà da parte della Russia comunista e conservatrice.

Proprio per questo coraggio,per lo spirito che animò la resistenza cecoslovacca che,pur cosciente di essere disarmata,continuò incessantemente la sua lotta ho scelto tra tutti gli avvenimenti importanti la "Primavera di Praga".

In un clima di tensione sempre crescente tra URSS e Cina i dirigenti sovietici si mostrarono intransigenti verso l'ampio e interessante esperimento di liberalizzazione della Cecoslovacchia che nel '68 culminò nella cosiddetta "Primavera di Praga". Il coraggioso tentativo di introdurre elementi di democrazia nel sistema nel sistema cecoslovacco durò dal Gennaio all'Agosto del '68 grazie alla politica di Dubcek.

Durante il VI congresso degli scrittori a Praga (29 Giugno 1967) numerosi partecipanti chiesero la libertà di stampa e accusavano il regime comunista di abusi contro l'umanità. In seguito a ciò Dubcek sostituì Novotn nella carica di primo segretario del partito comunista ce4coslovacco nel Gennaio del 1968.



Dubcek era l'esponente dell'ala riformatrice comunista che,con l'appoggio di studenti,intellettuali e oprerai,introdusse nel sistema socialista elementi di pluralismo economico e politico. Già a partire dal 5 Marzo egli annunciò la soppressione della censura e,in seguito,manifestò la sua volontà di riformare l'economia del paese abbandonando il centralismo e l'industrializzazione pesante e di consentire la libertà ideologica per favorire un'articolazione pluralista del sistema politico. Tale nuovo orientamento politico-ideologico fu definito "socialismo dal volto umano" e venne confermato durante la riunione del comitato centrale del 4\5 Aprile.

Questo processo di liberalizzazione,a cui contribuirono soprattutto gli intellettuali,preoccupò i dirigenti sovietici che videro nella "Primavera di Praga" una minaccia per il regime comunista e per i paesi del "PATTO DI VARSAVIA" che a partire dal Maggio del '68,iniziarono una frenetica consultazione che più volte convocò lo stesso Dubcek a Mosca.

Strategicamente alla fine di Maggio il Patto di Varsavia annunciò lo svolgimento di un'esercitazione militare in territorio cecoslovacco ma a Giugno,al termine delle manovre militari,l'esercito lasciò il paese.

Nello stesso mese di Giugno,a Praga,venne pubblicato "il manifesto delle duemila parole" che,sottoscritto da migliaia di intellettuali,sollecitava Dubcek ad accelerare il processo di liberalizzazione del paese e denunciava le interferenze del Patto di Varsavia negli affari interni del paese.

Il "MANIFESTO" preoccupò moltissimo i sovietici che in esso videro una seria minaccia al comunismo dell'est europeo e,benché rassicurati dallo stesso esponente ceco Dubcek,il 20 Agosto i carri armati dei paesi aderenti al Patto di Varsavia,URSS,Bulgaria,Ungheria,Polonia e Germania est calpestavano le strade di Praga e in poco tempo occuparono tutta la Cecoslovacchia,impedendo ai riformisti qualsiasi tentativo di reazione a causa della presenza di forze in campo.

Dubcek ed altri politici cecoslovacchi furono sequestrati e portati al Cremlino dove cominciarono le manovre politiche per avviare la "Normalizzazione" di un paese "deviato dalla politica riformista di Dubcek ha totale sconfitta della Primavera di Praga avvenne nella primavera del 1969 quando il governo cadde nelle mani di uomini di fiducia del Cremlino che ripresero la vecchia e limitante politica comunista.

Tra la popolazione si diffuse un'ondata di smarrimento e di sconfitta,in particolare tra i giovani;alcuni di loro infatti per protestare contro l'occupazione sovietica decisero di darsi fuoco dopo essersi cosparsi di benzina nella principale piazza della città,Venceslao,per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica su un'occupazione che i sovietici volevano far apparire come volontà popolare. I giovani si estrassero a sorte uno alla volta per morire come torce umane:il primo sarà Jan Palasi,uno studente di filosofia di 21 anni.

Il periodo di "normalizzazione" da parte delle truppe sovietiche continuò fino al 1989 quando la Cecoslovacchia è un paese che continua a condurre una battaglia ideologica,stavolta all'interno del proprio territorio,in quanto ancora oggi la divisione del paese in due democrazie,quella ceca e quella slovacca,comporta delle incomprensioni interne che non rendono per nulla facile l'entrata sulla scena europea.






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