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Robinson Crusoe

letteratura





Capitolo 2:


Noi fummo visti dopo un po', finalmente, da un'altra nave che immediatamente spedì una barca per liberarci. La barca si avvicinò con grande difficoltà e noi tutti riuscimmo a salirci sopra . Grazie al coraggio dell'equipaggio noi arrivammo presto alla spiaggia dove noi fummo consolati da molte persone che ci diedero cibo e la sistemazione.

Il padre del mio amico, il capitano della nave detto: "il giovane, Lei non dovrebbe andare a mare mi più. Forse questo viaggio era un avvertimento per Lei. È ora Lei ritorni  da suo padre o Lei troverà solamente disastro. " Si sa bene che gli uomini sono gli strumenti della 333h71d loro propria distruzione spesso. Anche dopo questa avventura io non ritornai a casa. "Se io ora vado a casa, i miei amici rideranno di me," io pensai. Quindi io seguii asse un vaso che va a Ghinea, Africa. Io avevo soldi ed io volli vivere la vita di un gentiluomo. Io volli essere un passeggero, non un marinaio. Il capitano era un uomo molto gentile che mi piacque e mi diede alcuni consigli molto buoni. "Porti giocattoli e molti oggetti con Lei.gli indigeni dissero. Lei sarà capace di negoziarli per alcune cose molto preziose." Io ero fortunato. Gli indigeni adorarono i miei ciondoli ed io portai molto oro a casa. Sulla nave io ero spesso ammalato perché faceva troppo caldo ed avevo una febbre terribile. Comunque, il viaggio aveva successo ed il capitano mi insegnò le regole di navigazione e tutte le cose che erano utili per essere un marinaio. Il capitano sfortunatamente morì presto, dopo il nostro arrivo in Inghilterra. Io decisi di seguire di nuovo lo stesso viaggio ed mi imbarcai sulla stessa nave ma sfortunatamente noi fummo attaccati da pirati Turchi. Noi tentammo di lottare ma tre dei nostri uomini furono uccisi, otto furono feriti, e tutti noi fummo presi prigionieri. Io divenni un schiavo di un Turco ricco. "Quello che una torsione del fato! Io ero un commerciante ricco ed ora io sono un schiavo! Perché non ascoltai mio padre?"



Il mio padrone non mi portò mai con lui a mare, così non avevo un'opportunità di scappare o essere salvato da una nave europea. Fortunatamente, io ero molto bravo a pescare il pesce. Un giorno il mio padrone ordinò a una Brughiera, un giovane ragazzo e per andare fuori nella barca e prendere del pesce per i suoi ospiti. Io riuscii a mettere delle scatole di cibo, bottiglie e vasi di acqua fresca nella barca così come della polvere da sparo. Quando noi eravamo nel medio mare io afferrai la Brughiera ed lo gettai nell'acqua. "Non mi lasci," lui gridò, "io andrò in tutto il mondo con Lei!"

"Lei è un buon nuotatore. Nuoti di nuovo alla spiaggia. Io non L'ucciderò," io dissi a lui. E lui faceva.

Dopo cinque giorni noi finalmente venimmo vicini la terra. Noi ancora eravamo sulla barca e volemmo andare alla spiaggia e trovare del cibo ed acqua quando noi vedemmo creature orribili che venivano verso di noi. Uno di loro cominciò a nuotare e venne vicino la barca. Io sparai a lui. Le creature fecero rumori terribili. Di notte noi decidemmo di provare la nostra fortuna ed ottenere dell'acqua dalla spiaggia. Noi prendemmo anche una lepre e noi riempimmo i vasi con acqua. Un giorno noi uccidemmo anche un leone. Il ragazzo fermò la sua pelle e noi lo mettemmo in cima alla barca per asciugare. Fece una bella coperta. Io facevo non saputo precisamente dove eravamo noi. Io stavo sperando che una nave inglese c'avesse trovati e ci libererebbe. Noi eravamo stati a mare per un vero tempo lungo. Noi vedemmo attacca con ferocia e noi uguagliamo salvato uno da bestie selvatiche. In ritorno noi trovammo grano e mais.

Un giorno il ragazzo cominciò a gridare:

"Il padrone, dominava una nave con la vela!"

Io ricopiai in bella la pistola e presto la nave ci contattò. Era una nave portoghese. Stava capeggiando per il Brasile. Quello che assistenziale!

Che gioia! Il capitano era un bell' uomo. Lui non volle qualsiasi cosa da me e davvero offrì a dalla mia barca per una grande somma di soldi. Lui mi offrì anche soldi per il ragazzo e promise di liberarlo dopo dieci anni.

Io ero in viaggio per Brasile.





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