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SINGAPORE - Territorio, Popolazione, Economia

geografia economica



SINGAPORE

Singapore Repubblica situata nell'estremità meridionale della penisola malese, comprendente un'isola principale e oltre cinquanta isolotti adiacenti che coprono una superficie complessiva di 646 km2. Singapore (Republik Singapura) è separata dalla penisola malese dallo stretto di Johor, mentre a sud lo stretto di Singapore la d 919b12j ivide dall'arcipelago indonesiano di Riau. La città di Singapore si trova all'estremità sudorientale dell'isola ed è uno dei più importanti centri portuali e commerciali del Sud-Est asiatico.

Territorio

Il territorio di Singapore è prevalentemente pianeggiante. La costa, bassa e sabbiosa, è caratterizzata in alcuni tratti dalla presenza di barriere coralline. Numerosi sono i fiumi dal corso breve: il principale è il Seletar, mentre il Singapore e il Rochor attraversano il centro della città.

La fitta foresta pluviale che caratterizzava un tempo l'isola è stata a poco a poco disboscata (vedi Deforestazione) per lasciare il posto agli insediamenti. Oggi la giungla si estende soltanto in una limitata area collinare nel centro del paese, mentre lungo la costa crescono alcune varietà di mangrovie. Diverse sono le specie di uccelli presenti nell'isola, oltre a lucertole e cobra e a numerosi mammiferi, tra i quali il più diffuso è il macaco.



Il clima è di tipo equatoriale, con temperature elevate costanti (27,2 °C) e piogge copiose distribuite uniformemente nell'intero arco dell'anno (2413 mm); la stagione più umida va da novembre a gennaio.

Popolazione

Singapore ha una popolazione di 2.930.200 abitanti (1994) composta da cinesi (78%), da malesi e indonesiani (14%) e da minoranze di indiani e pakistani. L'isola è popolata essenzialmente dai discendenti degli immigrati che la raggiunsero dopo la fondazione della città di Singapore nel 1819. Il basso incremento demografico, che nel 1992 si attestava intorno al 2%, è dovuto in parte a una rigida politica per il controllo delle nascite.

Lingua e religione

Il 68% della popolazione di origine cinese professa il buddhismo, il taoismo e il confucianesimo, mentre una minoranza è di religione cattolica. La popolazione malese è musulmana; quella indiana pratica l'induismo e, in percentuali inferiori, l'islamismo, il cristianesimo e altre fedi. Sono inoltre presenti piccoli gruppi di ebrei.

Quattro sono le lingue ufficiali del paese: l'inglese, il cinese, il malese e il tamil. Sono inoltre diffusi alcuni dialetti derivati dal cinese, anche se la lingua dell'amministrazione e dell'istruzione rimane l'inglese.

Istruzione

L'istruzione elementare è gratuita ma non obbligatoria. Nelle scuole si pratica il bilinguismo, che impone lo studio della lingua inglese accanto a una delle altre lingue ufficiali. Gli investimenti dello stato per il settore scolastico sono molto elevati; il tasso di scolarizzazione è pari al 91%. Tra gli atenei più importanti vanno ricordati: l'Università nazionale di Singapore (1980) e il Politecnico di Nanyang (1991).

Economia

La struttura economica di Singapore è quella di un paese altamente industrializzato; tra le cosiddette "tigri" asiatiche, a partire dal 1996 ha goduto di un tasso di crescita annuo dell'8,5%. L'enfasi posta tradizionalmente sul commercio internazionale è andata diversificandosi nel settore manifatturiero, di prevalenza costituito da industrie leggere ad alto capitale, e in quello dei servizi finanziari. Nei primi anni Novanta il PNL era stimato a 39,3 miliardi di dollari USA, o 12.890 dollari pro capite (dati della Banca mondiale del 1989-1991). Il bilancio del 1991-92 presentava uscite per un valore di 8,3 miliardi di dollari ed entrate pari a 10,3 miliardi.

Agricoltura

L'agricoltura non rappresenta una risorsa economica di rilievo a causa della scarsità dei terreni coltivabili e della povertà dei suoli. I prodotti principali sono noci di cocco, caucciù, patate dolci, manioca, tabacco e frutta. Le moderne tecniche intensive rendono il territorio agricolo di Singapore una delle aree più produttive del mondo; il paese è inoltre specializzato nella coltivazione delle orchidee. Notevole importanza hanno per il fabbisogno alimentare interno la pollicoltura e l'allevamento di volatili da cortile e di suini. L'industria ittica è concentrata prevalentemente nel porto di Jurong, a sud-ovest dell'isola.

Industria

A Singapore si è assistito a un rapido sviluppo industriale a partire dagli anni Sessanta, nonostante la necessità di importare materie prime. Uno dei settori maggiormente sviluppati è quello petrolchimico; notevole importanza hanno inoltre gli impianti per la lavorazione dello stagno e della gomma naturale, l'industria cantieristica e navale.

Numerose e note per la loro alta produttività sono le industrie tradizionali: quella tessile, quella delle calzature e quella di trasformazione dei prodotti agricoli, che contribuiscono in misura non trascurabile alle esportazioni. Il settore in più rapida espansione è quello terziario, che oggi occupa la maggioranza della popolazione attiva. Alle attività commerciali e di trasporto si sono aggiunte attività finanziarie che vedono il paese al centro degli scambi valutari nel Sud-Est asiatico, e, recentemente, il turismo che sta assumendo un peso rilevante nell'economia del paese.

Flussi monetari e commercio

L'unità monetaria è il dollaro di Singapore, suddiviso in 100 centesimi. Il paese riveste un ruolo assai importante come centro finanziario e bancario mondiale; il maggiore istituto bancario è la Development Bank of Singapore. La Borsa di Singapore rappresenta un importante centro per gli scambi di valuta asiatica e offre tassi molto meno elevati rispetto a quella di Tokyo.

Singapore è il porto più trafficato del mondo e il maggiore centro di raccolta e di distribuzione di un vasto retroterra. Agli inizi degli anni Novanta le importazioni annue ammontavano a 74,4 miliardi di dollari, mentre i proventi da esportazioni erano pari a 65,4 miliardi. I principali partner commerciali di Singapore sono gli Stati Uniti, il Giappone, la Malaysia, la Cina, Taiwan, la Germania e Hong Kong.

Trasporti

La rete stradale copre circa 2900 km; la proprietà privata di automezzi è severamente limitata per ridurre la congestione del traffico e il livello di inquinamento. Una rete ferroviaria di 26 km attraversa lo stretto di Johor e si collega alla linea ferroviaria malese. Il traffico aereo ha il suo centro nell'aeroporto Changi di Singapore; la compagnia nazionale, Singapore Airlines, effettua voli interni e internazionali.

Ordinamento dello stato

Singapore è governato in base a una Costituzione che risale al 1959, istituita al culmine dello sviluppo coloniale autonomo. Fu emendata nel 1965, quando Singapore ottenne la piena indipendenza e assunse una costituzione repubblicana. Il capo di stato della Repubblica di Singapore è un presidente, eletto ogni 4 anni a suffragio universale. Il primo ministro, responsabile del governo e nominato dal presidente, gode, rispetto a quest'ultimo, di più ampi poteri. L'esercizio del potere legislativo spetta al parlamento, modellato in base al parlamento inglese. Dei membri del parlamento, 81 vengono eletti tramite suffragio universale diretto e rimangono in carica per 5 anni, 6 sono di nomina presidenziale. L'organo giudiziario di grado più elevato della Repubblica di Singapore è la Corte Suprema, composta dall'Alta corte, dalla Corte d'appello e dal tribunale di appello criminale. I giudici vengono nominati dal presidente.

Il Partito d'azione del popolo (PAP) è stato il partito dominante sin dall'indipendenza del paese ed esercita un ruolo di comando nella vita nazionale, promuovendo la disciplina sociale e l'ideologia della crescita economica. Altri partiti rappresentati nel parlamento sono il Partito democratico di Singapore e il Partito laburista.

Storia

Centro di scambi commerciali fino al XIV secolo, l'isola passò sotto il dominio del regno di Majapahit e intorno al XV secolo sotto il sultanato di Malacca.

Colonizzazione europea

La moderna città di Singapore fu fondata nel 1819 dall'amministratore coloniale inglese Sir Thomas Stamford Raffles, che per primo ne intuì le potenzialità commerciali, e venduta alla Compagnia delle Indie Orientali nel 1824 dal sultano di Johor. Nel 1826 fu annessa alla colonia inglese delle Colonie dello Stretto (Straits Settlements) e, alcuni anni dopo, ne divenne la capitale.

Grazie alla posizione strategica nel canale che collega l'oceano Indiano e il mar Cinese meridionale e al suo status di porto franco, l'isola divenne presto un importante centro di commerci, specialmente dopo l'apertura del canale di Suez nel 1869.

Divenuta la più importante base navale e militare inglese, durante la seconda guerra mondiale Singapore fu occupata in sei giorni dalle forze giapponesi e liberata dalle truppe inglesi il 6 settembre del 1945.

L'anno successivo Singapore divenne colonia separata dalla Malesia. Nel 1955, la responsabilità per la politica interna passò ai ministri eletti localmente e all'assemblea legislativa e il 3 giugno del 1959 Singapore divenne uno stato autonomo nell'ambito del Commonwealth. Il 16 settembre del 1963 Singapore, Malesia, Borneo Settentrionale (rinominato Sabah) e Sarawak si unirono per formare la Malaysia.

La repubblica

Nel 1965, in seguito a divergenze con il governo federale, Singapore si separò dalla Malaysia e divenne uno stato sovrano nell'ambito del Commonwealth e membro delle Nazioni Unite. Nel dicembre dello stesso anno l'isola scelse un ordinamento repubblicano.


Il primo presidente del paese fu Inche Yusof bin Ishak, capo di stato sin dal 1959. Lee Kuan Yew, leader del Partito di azione popolare (PAP), ricoprì la carica di primo ministro dalle prime elezioni legislative del 1959 fino al 1990. Il governo, inizialmente di ispirazione socialdemocratica, divenne via via autoritario e stabilì un totale controllo sulla vita politica del paese e sull'informazione.

Temendo una presa di potere comunista, Lee fu un deciso sostenitore delle politiche americane nel Sud-Est asiatico e nell'agosto del 1967 il paese divenne membro fondatore dell'Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico (ASEAN); nel 1971, dopo il ritiro delle truppe inglesi dal paese, guidò la nazione verso un'alleanza difensiva con l'Australia, la Gran Bretagna, la Malaysia e la Nuova Zelanda. Dopo la fine della guerra del Vietnam, adottò un atteggiamento più conciliante verso i regimi comunisti dell'area, riconoscendo la Cina popolare nel 1990.

Dal 1966 l'economia crebbe senza interruzioni. Da centro dedito ai commerci, Singapore divenne un paese altamente industrializzato e un centro finanziario di grande rilievo; con un tasso di crescita medio annuo dell'8,5%, era, tra le cosiddette "tigri" asiatiche, la più temibile.

Nelle elezioni legislative del 1990 il PAP ottenne la stragrande maggioranza dei voti e dei seggi nel parlamento; Goh Chok Tong sostituì Lee alla guida del governo. Nel 1993 Ong Teng Cheong, del PAP, fu il primo presidente eletto direttamente dal popolo. Nel 1996 il PAP vinse nuovamente le elezioni legislative con il 63,5% dei suffragi e ottenne 80 seggi su 83, mentre l'opposizione, sempre più discriminata dal regime, perdeva due dei cinque seggi di cui disponeva nel precedente parlamento.





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