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L'ENERGIA PULITA

sociologia



L'ENERGIA PULITA


Dall'acqua energia per il futuro: l'idroge­no è tra le fonti rinnovabili di energia pu­lita in un futuro non lontano.

Tipologia B: articolo

Ambito: tecnico-scientifico Destinazione: pubblicazione su rivista di divulgazione scientifica

È noto come le riserve mondiali di pe­trolio e di gas naturale non siano inesauribili e come lo sfruttamento di queste fonti di en 626g69g ergia costituisca un grave fattore d'inqui­namento ambientale. Sulla base di tali con­siderazioni, in questo ventunesimo secolo il reperimento di fonti alternative d'energia diventa centrale nella prospettiva di uno svi­luppo economico compatibile con gli equili­bri ambientali.

A detta di scienziati ed opinionisti, sarà l'acqua il petrolio del domani. Infatti lo stesso Carlo Rubbia, premio Nobel per la fi­sica, ha sottolineato come l'acqua sarà una fonte inesauribile di energia in un futuro non lontano.



Nonostante i Paesi più industrializzati del mondo si siano impegnati ad attuare quanto previsto dal Protocollo di Kyoto, che impone di ridurre le emissioni di gas-serra nell' atmosfera, l'inquinamento ambientale non accenna a diminuire. Soprattutto la quantità di anidride carbonica presente nel­l'atmosfera, causa principale del cosiddetto "effetto-serra", resta a livelli preoccupanti.

La questione ambientale è strettamente connessa a quella degli approvvigionamenti energetici, indispensabili alla sopravviven­za dell'economia industrializzata. Ma la so­pravvivenza della vita stessa sulla Terra di­pende, a sua volta, dall'utilizzo di fonti energetiche alternative o rinnovabili, come l'energia idroelettrica (ricavabile dalla forza meccanica di una massa d'acqua che fa gira­re un generatore di corrente), l'energia geo­termica (ricavabile dal vapore che emerge in superficie nelle zone vulcaniche), l'energia solare (dal calore dei raggi del sole) e l'ener­gia eolica (quella del vento). Tuttavia i costi per sfruttare queste fonti di energia sono an­cora molto elevati.

L'Enea, l'Ente nazionale per l'energia alternativa, ha proposto di recente alcune so­luzioni al problema dell'approvvigionamen­to energetico: la combustione pulita del car­bone, mediante la separazione di idrogeno ed anidride carbonica da effettuare mettendo a contatto carbone e acqua ad una temperatura elevata, nonché l'utilizzo di una forma di energia ricavata dalla concentrazione della luce solare per mezzo di un impianto di spec­chi parabolici. Anche in questo caso esistono però degli inconvenienti: trasformare il car­bone da fossile in combustibile ridurrebbe enormemente gli effetti nocivi sull'ambiente, ma le emissioni di anidride carbonica nell'at­mosfera aumenterebbero; dal sole si può ri­cavare, con un semplice processo termo-chi­mico, l'energia pulita, ma la variabilità delle condizioni climatiche costituisce un proble­ma non irrilevante.

Nelle forme di energia alternativa ap­pena indicate il ruolo dell'idrogeno è fonda­mentale ed è proprio su quest'ultimo che l'Enea sta concentrando i suoi sforzi nella sua sfida per l'energia del futuro. Scienziati e ricercatori hanno approntato un piano per sfruttare tutte le potenzialità del gas più dif­fuso in natura: si tratta della cosiddetta "cel­la a idrogeno", una cella a combustibile ba­sata sull'azione elettrochimica che permette di utilizzare l'idrogeno dell'acqua. In prati­ca, il principio è simile a quello di una batte­ria, con la differenza che la cella a combu­stibile non si limita a conservare energia elettrica, ma la genera.



Queste le fasi del processo: l'idrogeno viene inserito nella cella dal polo negativo e libera protoni ed elettroni, mentre dal polo positivo entra l'ossigeno; il polo positivo at­trae gli elettroni che vengono convogliati in un circuito esterno e si produce così l'ener­gia elettrica; i protoni invece si uniscono al­l'ossigeno, formando acqua; poi, quando l'acqua viene espulsa, l'ossigeno torna a riempire la cella, rinnovando il processo.

Si prevede che l'Italia potrebbe essere presto all'avanguardia nella produzione di energia all'idrogeno, un'energia assoluta­mente "pulita" e praticamente inesauribile in natura. Certo, estrarre l'idrogeno è attual­mente ancora molto costoso, ma le nuove tec­nologie in futuro renderanno possibile questa incredibile rivoluzione. Enormi i vantaggi che ne deriverebbero: pensiamo soltanto alla possibilità di costruire e commercializzare autoveicoli a idrogeno, con conseguente ab­battimento del tasso d'inquinamento e straor­dinaria ripresa della produzione automobili­stica oggi in crisi. L'auto a idrogeno, ancora molto costosa, è ormai quasi una realtà, ben più di un prototipo: basti pensare che la Ge­neraI Motors, l'azienda americana leader nel settore automobilistico, si è impegnata a do­tare, quanto prima, l'esercito USA di alcune migliaia di questi particolari veicoli.







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