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Apprendere dall'esperienza
E' ormai abitudine delle figure professionali educative e sociali utilizzare l'elemento del gruppo per raggiungere alcuni obbiettivi primari,specifici della mansione presa in considerazione(ad es.trasmettere e far introiettare principi culturali-"cooperative learning",confrontarsi con l'Altro,adottare comportamenti ed essere accettati dalla comunità di riferimento,etc.).
Utilizzando lo strumento del forum,e quindi confrontandoci all'interno del lavoro di gruppo,abbiamo potuto percepire in maniera più accentuata 111j91b la complessità del mondo contemporaneo descritto da prof. Bruzzone all'inizio del seminario. Secondo il prof. Bruzzone la società post-moderna è caratterizzata da frammentazione,precarietà e incertezza,modernità definita "liquida"(per descrivere la condizione flessibile ma anche instabile cui dobbiamo sottostare),solitudine assoluta prodotta da un fattore che dovrebbe favorire l'interazione mondiale come la globalizzazione,rischio di "scivolamento"nel bisogno,nel disagio da parte di fasce della popolazione"garantite",e che richiedono servizi di cura,infinel'incontro con situazioni di difficoltà,le quali rappresentato ormai l'ordinario più che l'eccezione. Il risultato di questa complessità è la negazione di teorie fino a quel momento considerate universalmente valide,decadenza di approcci rigidi, routinari e standardizzati e di modelli tipici. Proprio per questo il confronto con l'Altro attraverso l'attività di gruppo permette di riconoscere la validità di punti di vista esterni,e quindi diversi,dal nostro. Da qui la strada che si intraprende raggiunge la sensazione il controllo della propria angoscia derivante dall'impossibilità di appoggiarsi a qualsiasi punto di riferimento teorico. A questo punto il passaggio successivo consiste nell'immergersi nella complessità e imparare a conoscere se stessi per poter capire il prossimo affinare le competenze esistenziali,relazionali,emotive).Per confrontarsi con se stessi e con gli altri è necessario apprendere informazioni,ma sopratutto costruire eventuali domande su ciò che si è appreso,attivando una dimensione continua di "essere-in-ricerca":insomma compiere una riflessione. Secondo Dewey riflettere significa prendere in esame la propria esperienza e le convinzioni che sono alla base delle scelte decisionali,per poi risalire alla giustificazione di certe opzioni teoriche. Ma l'esperienza è considerata tale solo nel momento in cui offre l'occasione di porsi domande e ottenere un eventuale insegnamento(Jedlowski).
La possibilità di apprendere attraverso il gruppo(confronto con esperienze diverse dalle nostre),permette di mantenere una dimensione relativa all'etica dialogica(il dialogo è quello scambio in cui gli interlocutori non mirano ad imporsi l'uno sull'altro,ma a trovare un accordo-Mortari 2003).In questo modo si può essere educati,non solo in riferimento a conceti teorici,ma alla creazione di un vero e proprio sistema di conoscenze. Probabilmente,se non potessimo fare ricorso ai risultati acquisiti durante i nostri studi,l'educazione avrebbe,per noi,un significato puramente limitato all'introiettamento di principi comportamentali e morali trasmessi dagli agenti di socializzazione,in particolare dall'agente primario:la famiglia. Oppure si può aducare ad alcune discipline come l'arte,la musica,ecc.,ecc.,per sensibilizzarsi, imparare a riflettere e a sviluppare una propria creatività.In realtà,grazie al corso di "didattica generale",abbiamo compreso come l'educazione si riferisca anche ad altri ambiti come la formazione dei professionisti,il rapporto con i portatori di disabilità,l'utilizzo di diverse tecniche e strumenti relativi all'istruzione. Quindi possiamo capire come la didattica non abbia confini rigidi e prestabiliti,ma potremmo addirittura individuare noi stessi un nuovo ambito in cui applicare principi di questo ramo del sapere.
Attraverso l'attività di gruppo,parlando di competenze umane,è stato possibile far incontrare le varie attitudini,criteri personali,esperienze di ciascuno di noi per raggiungere insieme un obbiettivo comune:la creazione di concetti derivanti dall'attività riflessiva(sistema di conoscenze autonomo).Questo ha permesso lo sviluppo di una consapevolezza relativa all'esistenza di altri "mondi"diversi dal nostro,ma ugualmente utili e affascinanti,negando l'eventuale esistenza di principi universali originari solamente dal nostro punto di vista("so per mia esperienza").Questo corso ci ha fatto in parte cambiare la nostra idea di educazione in quanto quando si parlava di educazione il nostro pensiero era quasi sempre rimandato ad un adulto che educa un bambino. Non sempre è così e i modi di educare sono i più svariati e grazie ai film che ci sono stati proposti e consigliati ne abbiamo avuto prova. Anche il fatto di parlare a lezione di temi molto comuni e a noi molto vicini, che abbiamo magari in un passato potuto toccare con mano, ci fa riflettere sugli errori in cui si può inciampare durante il nostro percorso da Animatori Adulti. Ci è stato inoltre permesso di comunicare in modo nuovo attraverso la rete che al giorno d'oggi diventa fondamentale come modo di comunicare da trasmettere a chi ci sta di fianco.
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