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La Costituzione

diritto



La Costituzione

1861:fu proclamato il Regno d'Italia a cui vengono estese le leggi dello stato piemontese; anche lo Statuto Albertino emanato nel 1848 da Re Carlo Alberto

STATUTO ALBERTINO _breve: non sono contenuti tutti i diritti e doveri dei cittadini _flessibile: può essere facilmente modificabile, non prevede nessuna procedura per modificare le proprie norme e lascia implicitamente questa funzione al Parlamento mediante l'adozione di leggi ordinarie _ottriata: concessa dell'alto senza nessuna con 848f55i sultazione democratica.

Lo Statuto riconosce le principali libertà dei cittadini ma lo fa in modo generico e lascia alle leggi Ordinarie ampie possibilità di limitarne la portata.

COSTITUZIONE ATTUALE _lunga: 139 articoli più 18 disposizioni transitorie finali _rigida: in quanto modificabile sono attraverso leggi di revisione costituzionale che prevedono un'iter lungo e complesso (art. 138/139 della Costituzione) _democratica: si arriva alla Costituzione con modalità democratica

Il testo della Costituzione si apre con i principi fondamentali (art. dell'1 al 12) e si divide in Prima Parte(artt.13 al 54 intitolata Diritti e Doveri dei Cittadini e tratta il rapporto fra Stato e Cittadini) e Seconda Parte (artt. 55/139 intitolato Ordinamento delle Repubblica tratta dell'organizzazione dei pubblici poteri).

Processo di democratizzazione

nel 1861 solo suffragio elettorale censitario maschile(si vota in base al censo): solo il 2% della popolazione italiana votava (Aristocrazia, alta borghesia del Nord e grandi proprietari terrieri del Sud)



nel 1882 suffragio maschile sono ancora esclusi gli analfabeti (il che equivaleva ad escludere gran parte degli operai e dei contadini)

nel 1912 suffragio universale maschile (votano tutti i maschi, gli analfabeti a 30 anni)

nel 1919 suffragio universale maschile (votano tutti a 21 anni di età)

Periodo fascista: è un periodo in cui molti diritti che si erano già ottenuti vengono nuovamente persi, lo Statuto Albertino non venne formalmente abrogato, ma perse ogni efficacia, leggi Fascistissime del 1925; fu vietato lo sciopero e abolita la libertà sindacale, vennero progressivamente eliminate libertà civile quali libertà di stampa, il dissenso politico venne perseguito penalmente, fu di nuovo introdotta la pena di morte per i reati contro lo stato. 1938 ci furono le leggi raziali contro gli ebrei.

Seconda Guerra Mondiale 25 aprile 1945 liberazione. Il governo decide con decreto del 16 marzo del 1946 di affidare la scelta tra monarchia e repubblica direttamente al popolo attraverso il referendum. Il 2 giugno 1946 i cittadini furono chiamati a votare per il referendum e per l'Assemblea Costituente a suffragio universale (è la prima volta che in Italia votano anche le donne). Si scelse la Repubblica e per l'Assemblea Costituente prevalsero la Democrazia Cristiana, il Partito Socialista e il Partito Comunista. I lavori dell'Assemblea Costituente (il cui scopo era l'elaborazione del testo della Costituzione) si conclusero il 22 dicembre 1947 e la Costituzione entrò in vigore il 1 gennaio 1948.

Ad aprile si svolsero si svolsero le elezione per designare i rappresentanti del Parlamento che a loro volta elessero Luigi Einadi come primo presidente della Repubblica Italiana (tra il 1945 e 1948 capo provvisorio dello Stato è Enrico De Nicola).

La Costituzione italiana

_ forte tensione innovatrice e riformatrice rispetto alla situazione in cui si trovava l'Italia allora soprattutto sul piano dei diritti civili

_ ricerca di compromesso tra i valori cattolici (DC) e quelli socialisti e comunisti

Questo profondo rinnovamento dello Stato che l'Assemblea Costituente si era ripromessa ebbe seri ritardi nell'attuazione.

Negli anni '90 si ha il passaggio dalla "Prima Repubblica" alla "Seconda Repubblica" in quanto in quegli anni si sciolsero tutti i più  importanti partiti (tra cui la DC il PCI) anche a causa dell'inchieste di "Mani puliti". Nacquero nuovi partiti e venne ripreso con maggio rigore il dibattito sulle riforme costituzionali, vennero istituite 2 commissione bicamerali per la riforma della seconda parte della Costituzione che però non conclusero nulla. La prima riforma costituzionale si ebbe nel 2001 con la riforma del titolo V della Costituzione "Le Regione, le Provincie e i Comuni"

ARTICOLO 1: "L'Italia è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo che la esercita nel limiti e nelle forme della Costituzione" definisce la forma di stato; è fondata sul lavoro, ispirata ai principi socialisti e comunisti . La sovranità appartiene al popolo vuol dire che è il popolo a votare i propri rappresentanti.

ARTICOLO 2: diritti di libertà, siccome è un principio generale non vengono ancora indicati quali sono; "riconosce e garantisce" significa che tali diritti appartengono alla persona umana in quanto tale, non derivano dallo stato che non può quindi concederli ma solo riconoscerli; questi diritti sono detti inviolabili (non possono essere aboliti nemmeno attraverso la modifica della costituzione). I diritti di libertà sono infine considerati come diritti dei singoli, ma anche delle formazioni sociali che _hanno una propria sfera di libertà rispetto allo stato _devono tutelare i diritti degli individui anche al loro interno.

ARTICOLO 3: Principio di Uguaglianza.

1° comma uguaglianza formale significa che la legge è uguale per tutti e che la legge deve trattare tutti allo stesso modo cioè non fare discriminazioni.

2° comma uguaglianza sostanziale avere i mezzi concreti per poter esercitare i propri diritti: interventi attivi per fornire ai soggetti più deboli i mezzi per poter esercitare effettivamente i propri diritti.

RISERVA DI LEGGE tali diritti (es. diritti di libertà) possono essere limitati solo nei casi e nei modi stabiliti da un leggi approvata dal Parlamento (es. tutela della privacy).

RISERVA DI GIURISDIZIONE dice che i provvedimenti con cui vengono concretamente limitate le libertà degli individui (es. arresto, perquisizione domiciliare) possono essere decisi solo dal giudice e devono essere motivati, cioè devono indicare i motivi per cui sono stati decisi.




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