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MASSIMO VENTURI FERRIOLO - Giardino e paesaggio dei Romantici

architettura



MASSIMO VENTURI FERRIOLO

Giardino e paesaggio

dei Romantici


Lo sguardo Romantico penetra nel passato, al tempo di una sola be 616f53g llezza, quando uomo e natura si fondevano in una sola entità divina: la Natura.

Giardini Romantici intesi come luoghi d'incontro fra uomo e natura, tra desiderio e realtà; una vita interiore, segno e sogni di un'età dell'oro. Sono luoghi modellati in concorrenza e in gemellaggio con la natura e diventano, di conseguenza, lo specchio della storia, della cultura e della società. Romantico si associa con 'magico, suggestivo, nostalgico'; ex. "un musicista che ascolta i prodigiosi concerti della sua anima, senza tentare di tradurli in note". Romantico è l'occhio dello spirito di una realtà senza limiti, diversa da quella visibile.



Gli ateniesi chiamavano la località Kepoi - questo termine è usato anche per i giardini di Atene l'idea della continuità o dell'unità tra giardino e paesaggio era nella mentalità degli ateniesi. Da lì nasce lo spirito, che ritroveremo nel Rinascimento, con il paesaggio come prolungamento dei giardini formali.

"The Moralists" di Shaftesbury: è questo il testo chiave per leggere il cammino verso il 'Romantico', il punto di partenza moderno connesso al pensiero antico del paesaggio. Egli  esprime un'ammirazione per le grazie della selvatichezza (la natura selvaggia allo stato libero, non artefatta, considerata Romantick way, XVIII sec.).

Il "non so che" - anima il bello e le altre perfezioni naturali, è una charme che rende bella e desiderabile l'intera natura. Ora le opere della natura sono considerate superiori a quelle dell'arte.

Gli antichi diventano il punto di riferimento. Il ritorno agli antichi e la loro imitazione significava recuperare l'ideale naturale, sentimentale, della bellezza. Ora il paesaggismo non è più rivolto solo alla tela, ma spt. al giardino naturalistico, e ha lo scopo di trasformare la realtà tramite una copia, con gli stessi canoni della pittura. La poesia e la pittura hanno il compito di regolare la fantasia e la formazione del paesaggista, la cosiddetta "arte di disporre la natura".

Gerardin, fa una suddivisione della bellezza:

Pittoresca: che incanta gli occhi;

Poetica: che interessa lo spirito e suscita la memoria;

Romantica offerta solamente dalla natura. Romantik non descrive solo la scena ma la particolare emozione suscitata in chi la contempla.

In Germania nasce e si sviluppa un modello Romantico ben differente da tutte le precedenti realizzazioni di giardini e paesaggi. "Gardenkunst", 1773 di G. Sulzer: questo articolo parte dalla naturale collocazione dell'uomo nel contesto della natura, la vera e perfetta 'giardiniera'. È la natura - giardiniera a dare origine all'arte dei giardini, per insegnare all'uomo come imitarla. La natura per Sulzer è una "madre tenera e armoniosa". L'immagine materna è criticata da Goethe "la natura va considerata in tutti i suoi aspetti positivi e negativi".

J.G. von Herder propone l'altra determinante apertura all'arte dei giardini, presupponendo prospetto di Shaftesbury. Il giardino deve esibire la libertà della natura in tutta la propria bellezza, in relazione alla sua stessa utilità. In tale contesto il giardinaggio è arte che fa bella la soddisfazione del bisogno.

Il grande salto di qualità del paesaggismo tedesco è nel 1795 dovuto al trattato di Hirschfeld, primo filosofo autore di una teoria dell'arte dei giardini. Egli dà le coordinate della nuova figura dell'artista giardiniere e la differenzia da quella dell'architetto: l'opera del giardiniere interessa l'abbellimento di una superficie orizzontale, invece quella dell'architetto interessa lo spazio verticale. Architetto è attento alle forme, simmetriche e regolari, manifesta in pieno la sua arte; al contrario l'artista giardiniere è impegnato a nascondere le sue disposizioni, trovare il modo di non saziare subito lo spettatore, ma creare accorgimenti che lo divertano a lungo (la natura è il modello dei suoi quadri). Ora l'arte dei giardinieri ha il compito di riunire ciò che la natura ha di piacevole e d'interessante; radunare in un medesimo luogo le bellezze distribuite nei suoi paesaggi, creare uno spazio senza allontanarsi dalla natura. Egli intende "Romantik" un quadro che raccoglie, in mezzo ai più affascinanti prodotti della natura, i migliori effetti della prospettiva pittoresca e tutta la dolcezza della scena poetica Romantico.   

in questi anni è di moda il giardino anglo- cinese responsabile, secondo i poeti romantici, della distruzione dei

molti impianti geometrici, antichi, storici. Sono presenti anche tutti gli orpelli promossi dalla moda corrente:

campanili, pagode, ponticelli,.

Critiche dello Hirschfeld di voler realizzare, in un piccolo terreno e con mezzi limitati, delle grandi idee.la critica principale al giardino paesaggistico è rivolta all'imitazione della natura. Il giardino inglese (quello di moda) è diventato, più che un'imitazione, un contenitore delle visioni del mondo, uno spazio della rappresentazione della storia e delle culture plurietniche; una copia pittorica della natura, una realtà ben diversa dall'immaginazione dei Romantici.

La differenza tra Romanzesco e Romantico è che il primo descrive una scena che colpisce l'occhio, suscita ammirazione e riflette i sentimenti; Romantico va oltre: dalla descrizione della scena, dalla particolare emozione suscitata in chi la contempla, passa all'immaginazione (Girardin).

A partire dal 1776 Romantic diventa l'espressione 'del nuovo punto di vista'. Romantico si dice di chi è o si mostra incline alle suggestioni del sentimento o della fantasia, più che una concezione razionale o pratica della vita.

Per lo Spirito Romantico immaginare è creare e conoscere, sviluppare infinite forme di giardino dalla figura della natura.

Due nomi sono legati alla genesi delle teorie Romantiche del giardino: Goethe e Schiller.

I fratelli Schlegel, fondatori della rivista 'Athenaeum' (1798), nuovo programma letterario teorico e pratico.


L'immaginazione è la facoltà che ogni essere sensibile prova in sé di rappresentarsi nel suo spirito le cose sensibili. Si vedono animali, uomini, giardini; queste percezioni entrano attraverso i sensi, la memoria le trattiene, l'immaginazione le compone. (Voltaire: "memoria è uno spazio diviso in luoghi, dove si depositano immagini sensibili, che possono conservarsi o svanire").

Friedrich Schiller: le basi teoriche sono che nel giardino poetico (pittorico - paesaggistico inglese) vince la natura, mentre in quello architettonico (francese, dove la fantasia dell'Io appare creatrice della stessa natura) vince la mano dell'uomo. Il giardiniere moderno esercita tutto il suo talento nel nascondere la sua arte. Schiller lega il giardino e il paesaggio al gusto poetico e li pone come modello sentimentale = metafora della natura. Nel giardino inglese è determinante la presenza della libertà della natura, come manifestazione dell'arte, quindi arte come natura; in quello francese lo è la libertà nella natura, dunque natura come arte.

Schiller è determinante per la cultura del primo XVIII. Le affinità elettive sono un momento importante, che testimonia l'atteggiamento sospeso dei Romantici nei confronti delle due forme classiche del giardino, regolare e all'inglese.


Il giardino ideato dai Romantici è il mondo del desiderio, un piccolo universo derivato dal singolo intimo sentimento; non è un paesaggio in miniatura, esso è solo una parte del paesaggio che cresce da sola, è ineffabile. Il giardino è arte, origine e apice del rapporto individuale interscambievole tra uomo e natura, spazio dove vive la natura paziente e domestica.

Il ritorno alla natura attraverso l'arte, come insegna la realtà dell'antica Atene, quando l'uomo uscì dalla natura "bello di corpo e di anima" è questa la filosofia della storia romantica.

Il paesaggio diventa realtà estetica, dove l'uomo trova conforto dopo aver osservato la bellezza del buon tempo antico, che credeva perduto. Quindi contiene ancora l'antico cielo e l'antica terra, è contemporaneità di presente e passato, diventa la personale isola felice del desiderio.

K.F. Schinkel, architetto- paesaggista, si occupa della progettazione della nuova Atene: crea costruzioni classiche in mezzo a un ambiente ideale, naturale. Quasi tutti i piaceri dell'immaginazione e del sentimento guardano al passato anziché al presente, perciò il moderno e il nuovo non sono romantici.

Le teorie Romantiche dell'arte dei giardini si interessano a entrambe le forme. L'architettonica e la paesaggistica (pittorica).

August W. Schlegel, scrittore romantico: l'arte dei giardini è animata da due principi: l'antico, architettonico, dove il giardino è parte della casa, e il moderno, paesaggistico-pittorico, cioè l'arte inglese o "pittura di paesaggio con reali oggetti naturali".

L'ideale è l'antico, quando l'uomo era natura e la natura arte. La libera fantasia si esprime, per Schlegel , nel modello geometrico, perché impone le proprie leggi alla natura e la trasforma do conseguenza in poesia.

La grande differenza concettuale tra Romantico o Pittoresco è speculare al divario tra poesia e pittura, l'arte del giardinaggio è quindi, 'un'applicazione modificata di forme architettoniche alla natura reale'. Nei giardini come negli edifici è l'uomo la cosa principale.

Memoria, fantasia, immaginazione, magia, desiderio Linguaggio dei Romantici.


Pittoresco Romantico

Pittoresco è imitazione della natura, Romantico è immaginazione, poesia; il Pittoresco è legato al piacere visivo, all'occhio del pittore, Romantico allo spirito.





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