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MICHELANGELO- divinissimo secondo la concezione vasariana del progresso in arte

arte



MICHELANGELO

Michelangelo divinissimo secondo la concezione vasariana del progresso in arte.


Se già Leonardo, secondo il Vasari, è ritenuto divino, Michelangelo non soltanto è ugualmente divino, ma addirittura divinissimo.

Sempre secondo il Vasari, è uno spirito inviato in terra da Dio per mostrare la perfezione dell'arte in tutti i suoi aspetti.


Michelangelo ospite di Lorenzo il Magnifico. Quale importanza ha, per la sua formazione, questo soggiorno in casa Medici?


Il soggiorno di Michelangelo presso Lorenzo riveste un significato importante, perché oltre a Michelangelo, erano ospiti, in casa Medici, alcune tra le massime personalità culturali dell'epoca (Ficino, Pico della Mirandola).


"il Giardino di San Marco", qual è la sua novità rispetto al tradizionale insegnamento della bottega?




Importante fu il periodo che il giovane artista trascorse nel "giardino di San Marco" dove Lorenzo il Magnifico, che lo proteggeva tenendolo insieme ai suoi figli, aveva raccolto opere antiche e dove i giovani art 525b18f isti studiavano sotto la guida dello scultore Bertoldo. In questo giardino, i giovani avevano davanti a sé modelli antichi, si esercitavano a copiarli, apprendevano il senso della proporzione e dei rapporti secondo un intendimento classico, distaccato dall'età contemporanea, quindi teorico.


La poetica michelangiolesca: l'idea del preesistente racchiusa nella materia e l'impegno dell'artista nel tentativo di liberarlo.


Riproducendo in marmo un pezzo che tiene fisso davanti a sé, Michelangelo pensa che ciò che scolpisce esiste già prima; quando poi creerà, ciò che traduce nel marmo dovrà essere ben preciso nella sua mente, come se già esistesse: nel marmo dovrà ritrovare quell' idea che sta nella sua immaginazione. Quindi l'esecuzione consisterà solo nel ricavare quella visione nel marmo, spogliando questo fino a lasciare libera l'immagine.

La mano è lo strumento che esegue la volontà dell'intelletto, che non può avere nessuna idea che già non preesista nel marmo.


In che senso la giovanile Battaglia dei Centauri contiene già in sé i principali elementi della concezione michelangiolesca futura?


Nella Bottega dei Centauri lo spazio è creato dal diverso emergere di tre piani dalla lastra marmoree, ma in realtà questi sono molti di più perché le figure sono in gran parte ancora contenute all'interno del marmo. Ciò determina il rpimo attuarsi dell'idea preesistente racchiusa nella materia di Michelangelo. La forma, che l'idea deve assumere per rendersi visibile, viene estratta dal marmo con una procedimento progressivo, per cui,quando alcune parti di essa già emergono libere, altre sono ancora imprigionate.


Michelangelo a Roma: la Pietà di San Pietro e l'idealismo neoplatonico.


Nella Pietà di San Pietro, il classicismo assume un significato diverso da quello dell'imitazione, portando invece alla totale idealizzazione della forma. La Pietà non narra il dolore della madre, non mostra lo spazio del corpo martoriato di Cristo: la vita e la morte, uniti insieme, raggiungono la perfezione divina. Si spiega così la forma piramidale. Le pieghe della veste risaltano la bellezza del corpo nudo. La perfezione di questo e del copro della madre esprime il superamento delle cose terrene e il raggiungimento della bellezza ideale. Fu criticato perché il viso della Madonna era troppo giovane rispetto a Gesù, ma lui rispose che ciò che è puro non invecchia; il trascorrere degli anni conduce verso il peccato, verso l'imperfezione.


Significato simbolico del David e sua espressione mediante il linguaggio michelangiolesco.


In quest'opera è palese il significato della coscienza dell'uomo e della calma sovrana che gli deriva dalla fede nella superiorità della virtus, la forza morale che è dentro di lui; quindi non l'uomo perfetto, bensì l'uomo moderno del quale si evidenziano le qualità interiori. Vi è un crescendo di interesse plastico, in relazione alla differente importanza delle varie parti del corpo. Dalle gambe, si passa al busto, per giungere alla testa, sede del pensiero, guida di ogni azione umana. La fronte corrugata, indicando la concentrazione dell'intelletto. Le mani sono grandi perché sono lo strumento della ragione: senza di esse David non avrebbe abbattuto il nemico. L'eroe è gigantesco perché la grandezza materiale ne simboleggia quella morale. È nudo perché armato solo della propria virtù.


Il "non compiuto"


Il "non finito" michelangiolesco ha un significato preciso: il blocco sbozzato lascia solo intravedere l'immagine che l'artista viene liberando dalla materia. L'idea compiuta è irraggiungibile perché eterna; l'uomo può solo lottare per tendere verso quella meta, ma è cosciente dell'impossibilià per lui, finito, di giungere all'infinito.

Inoltre il "non finito" togli alla statua la perfezione del modello, il significato di ciò che, essendo compiuto, è immutabile; essa, perché incompiuta, ha infinite possibilità di soluzione. E con ciò si torna al concetto iniziale: dentro ogni blocco d marmo esistono infinite forme.




Battaglia di Cascina e Tondo Doni: come rende Michelangelo la propria concezione in pittura?


Nella Battaglia di Cascina, Michelangelo disegna l'episodio in cui i soldati fiorentini si rivestono frettolosamente dopo essersi tuffati nelle acque dell'Arno. Ma Michelangelo non iniziò mai la realizzazione pittorica sulla parete.

Dipinse anche il Tondo Doni rappresentante la sacra famiglia. Dà un movimento che sale a spirale e ad esso relaziona lo spazio.

Il chiaroscuro conferisce ai corpi risalto volumetrico e la tinta bronzea solidità e forza.

La pittura, per Michelangelo, è meno spirituale rispetto alla scultura, la quale è un togliere, è un liberare la materia del concetto. Michelangelo sembra un personaggio classico ma in realtà è rivoluzionario perché realizza un tipo di pittura che prima di allora non era mai stata utilizzata.


La Tomba di Giulio II: dal primo progetto alla realizzazione definitiva.


Papa Giulio II chiese a Michelangelo la progettazione della propria tomba che lo scultore immaginava come un immenso complesso architettonico - scultoreo, visibile su quattro lati, movimentato da altre 40 statue.

Tuttavia il papa cambiò idea e la sua realizzazione venne rinviata. Occorreranno 40 anni e 6 progetti per arrivare alla sua sistemazione definitiva. Il problema della tomba occupa dunque un arco di molti anni e Michelangelo la definì come la tragedia della sua vita. Morto Giulio II Michelangelo riprese il lavoro della tomba e il monumento fu immaginato, non più isolato, ma addossato ad una parete.


Gli affreschi della Cappella Sistina.


Per dipingere la volta della Cappella Sistina, suddivise la superficie in settori, mediante cornici, architravi e capitelli ornati da finte statue.

Dipinse le storie bibliche, che hanno inizio con la Separazione della luce dalle tenebre e fine con l'Ebrezza di Noè. Ma, nell'esecuzione seguì l'ordine inverso. Se le prime storie dipinte risentono di un impeto più umano e drammatico, nelle altre giunge ad una perfetta sintesi ideale.

Nella Creazione di Adamo è rappresentato l'attimo in cui il Signore tocca Adamo e gli diffonde la vita. Nessun altro dettaglio distoglie lo sguardo da quest'attimo.

Dio è giudice e tutte le altre figure ruotano intorno a lui. Dio è rappresentato avvolto in un manto tondeggiante mentre Adamo semi-sdraiato sul lembo di terra arida: terra inospitale sulla quale egli svolgerà duramente il suo lavoro come se avesse subito già la condanna solo per il fatto di essere nato. La lentezza del movimento è dovuta alla coscienza del dramma della vita. Gli uomini di Michelangelo raramente agiscono ma per lo più meditano sull'azione che devono intraprendere o che hanno appena compiuto. Anche se non consapevoli del loro destino, ossia della morte, sono eroi perché lo affrontano anche se non possono cambiarlo. Le tinte sono forti e conferiscono vigore alle immagini, con tonalità luminose.


In che senso l'architettura della Sagrestia Nuova è funzionale alle sculture che la ornano e queste a quella?


Questa costruzione contiene molte statue. I monumenti fanno corpo unico con l'architettura, le cui superfici corrispondono al piano del blocco di marmo, che viene scavato per farne emergere le forme e non sono perciò lisce, ma avanzano come se fossero state scolpite. Il punto di vista è stabilito al centro del vano architettonico, entro il quale l'osservatore è inserito, mentre le sculture ideate da Michelangelo muovono verso di lui. I sepolcri, infatti, sono fatti da sarcofagi, sui cui coperchi giacciono figure nude, mentre le statue dei defunti sono contenute entro nicchie sovrastanti, quasi per indicare che tutte queste parti stanno fuoriuscendo dal fondo.
















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