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Titolo: Il pendolo e le sue leggi.
Obiettivi:
-Verificare se il periodo di oscillazione dipende dall'ampiezza.
-Verificare se il periodo di oscillazione dipende dalla lunghezza.
-Verificare se il periodo di oscillazione dipende dalla massa.
Materiali: sfere di massa diversa ,filo , sostegno, pendoli.
Strumenti: goniometro(360 ± 2)° , metro (3,000 ±0,001) m, cronometro (± 0,01 )s
Svolgimento:
1° Obiettivo:
Si misurano i tempi che il pendolo impiega per effettuare un'oscillazione completa ad ampiezze diverse.
2° Obiettivo: 616e48g
Si misurano i tempi che il pendolo impiega per effettuare un'oscillazione completa con dei fili di lunghezza diversa.
3° Obiettivo:
Si misurano i tempi che il pendolo impiega per effettuare un'oscillazione completa con delle sfere di massa diversa.
Raccolta Dati:
1° Obiettivo:
a/ T |
Prima Prova |
Seconda Prova |
Terza Prova |
Valore Medio |
|
1,64s |
1,70s |
1,63s |
1,65 ± 0,88s |
|
1,70s |
1,60s |
1,70s |
1,66 ± 0,90s |
2° Obiettivo: 616e48g
l/ T |
Prima Prova |
Seconda Prova |
Terza Prova |
Valore Medio |
|
1,58s |
1,64s |
1,61s |
1,61 ± 0,03 s |
|
1,53s |
1,51s |
1,55s |
1,53 ± 0,02 s |
l(cm) |
T(s) |
l/T |
f(Hz) |
T² |
g |
65cm |
|
|
0,62Hz |
2,59s² |
9,81N |
54cm |
|
|
0,65Hz |
2,34s² |
9,81N |
3° Obiettivo:
m/T |
Prima Prova |
Seconda Prova |
Terza Prova |
Valore Medio |
66.8g |
1,55s |
1,60s |
1,59s |
1,58±0,03s |
15,0g |
1,60s |
1,57s |
1,60s |
1,59±0,02s |
Conclusioni: Si definisce pendolo semplice (o pendolo matematico), un sottile filo inestensibile e di massa trascurabile, vincolato all'estremità superiore ad un supporto fisso e recante a quella inferiore una massa puntiforme. Se il corpo che realizza la "massa puntiforme" ha dimensioni estese, il baricentro del sistema coincide col baricentro del corpo ma il periodo non dipende dalla massa del suddetto corpo infatti Per pendoli della medesima lunghezza L la durata delle oscillazioni è uguale qualunque sia la massa M del punto materiale sospeso. Spostando il corpo dalla posizione di equilibrio e poi abbandonandolo, il suo baricentro oscillerà lungo una traiettoria che è un arco di circonferenza di raggio l, detta lunghezza del pendolo. Se l'angolo descritto dal filo nello spostamento iniziale è molto piccolo, le oscillazioni sono armoniche. Il loro periodo T dipende soltanto dalla lunghezza l, e dalla accelerazione di gravità g, secondo la relazione.
Grazie a queste
esperienze si è appreso che il periodo T del pendolo non dipende dall'ampiezza
dell'angolo che si forma durante le sue oscillazioni. Inoltre le oscillazioni
tra 0° e 5° sono sincrone: la legge
dell'isocronismo delle piccole oscillazioni dice che il periodo T (tempo) di
una oscillazione risulta essere indipendente dall' angolo a nell' ipotesi in cui le
oscillazioni siano comprese tra un angolo variabile tra 0° e 5°. Inoltre il
moto del pendolo è più veloce se il filo è più corto mentre è più lento se il
filo è più lungo: infatti per
pendoli di diversa lunghezza L la durata delle oscillazioni è proporzionale
alla radice quadrata della lunghezza, in altre parole, se la
lunghezza di un pendolo lungo
Progetto: Il moto del pendolo può essere utilizzato come accelerometro e come
gravimetro , un'altra applicazione del pendolo è nell'orologio a pendolo. Il
cuore dell'orologio è il pendolo, costituito da una barra di metallo
o legno
incernierata su un fulcro
e con una massa collocata all'estremità libera. Poiché il
periodo
di oscillazione dipende dalla distanza tra il fulcro ed il baricentro
del pendolo, la massa è in genere scorrevole lunga la barra, allo scopo di
potere tarare lo strumento. La dilatazione termica agisce alterando la
lunghezza del pendolo e variandone quindi il periodo in funzione del variare
della temperatura. Per questo motivo i pendoli utilizzati in passato per il
computo del tempo utilizzavano sistemi di compensazione della dilatazione
basati su leghe metalliche diverse ad effetto
controbilanciato. Questa tecnica fu elaborata nel da George Graham.Per convertire il moto alterato del pendolo in una rotazione
regolare di ingranaggi, necessaria per ruotare le lancette, e
contemporaneamente fornire al pendolo energia
cinetica per compensare le perdite per attrito,
sono stato inventati diversi meccanismi, chiamati scappamenti.
Esistono vari tipi di scappamenti, ma in generale sono costituiti da una ruota dotata di speciali
denti su sui si inserisce un meccanismo solidale all'asse del pendolo. La ruota
è sottoposta ad un momento di torsione per effetto di una molla oppure tramite una
corda che grazie ad un peso
tende a svolgersi da un rullo.Lo scappamento fa si che quando il pendolo si
trovi ad una estremità del suo percorso venga spinto nella direzione opposta, e
contemporaneamente la ruota dentata avanzi di uno scatto. Una volta che il
pendolo è giunto all'estremo opposto della traiettoria il processo si inverte e
la ruota avanza di un altro scatto. La sequenza si ripete indefinitamente fino
a quando è fornita energia dalla molla o dalla caduta del peso.La rotazione
regolare della ruota dello scappamento viene successivamente demoltiplicata da
una catena di ingranaggi (rotismi) fino ad ottenere la
rotazione della lancetta delle ore in esattamente 12 ore (o
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