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LA RADIOATTIVITA' - Le PARTICELLE

chimica



LA RADIOATTIVITA'



Nell'atomo si riconoscono gli elettroni ed il nucleo, formato da neutroni e protoni. Nel nucleo abbiamo un addensamento di carica positiva, schermato in parte dai neutroni e in parte da un'altra forza chiamata FORZA FORTE, la quale tiene insieme protoni e neutroni.

Un neutrone ha una massa simile a quella del protone, ma risulta neutro per quanto riguarda la carica, va infatti immaginato cos 818h78i tituito da un protone e da un elettrone. Il protone va immaginato costituito da un neutrone e da un POSITRONE, che è un elettrone caricato positivamente.

Proprio da questo si capisce l'affermazione di Enrico Fermi, che dice come protone e neutrone siano particelle convertibili vicendevolmente.

Una specie atomica è radioattiva quando emette radiazioni, che possono presentarsi sotto forma di particelle o di onde radioattive. Un elemento risulta radioattivo quando è instabile, e questo vuol dire che nel nucleo di quell'atomo il rapporto tra il numero di elettroni e protoni supera un valore di stabilità che calcolato corrisponde a 1.54. Le famiglie di elementi radioattive sono 3: RADIO, URANIO e POLONIO; questi elementi hanno un numero atomico superiore a 82 ed un numero di massa superiore a 100. Ognuno di questi elementi tende a liberare radiazioni per raggiungere la stabilità nucleare. Si chiamano famiglie perché ogni volta che un elemento emette una radiazione si converte in un altro elemento e cosi via, fino ad arrivare ad un isotopo del piombo. Le radiazioni partono dal nucleo, gli elettroni non c'entrano. Un elemento chimico che emette radiazioni si chiama NUCLIDE.



Le PARTICELLE che possono essere emesse dai nuclidi sono: la particella a (vedi esperienza di Rutherford), e la particella b ; c'è da dire che questi sono due tipi di decadimento naturale, mentre il decadimento b , assimilabile all'elettrone positivo, è artificiale.

Le ONDE ELETTROMAGNETICHE emesse sono le onde g (gamma).

La PARTICELLA a è assimilabile al nucleo dell'Elio, ha numero di massa 4 e numero atomico 2 (a ), è chiaro che quando il nuclide emette una particella a si trasforma in un altro nuclide che ha numero di massa inferiore di 4 e numero atomico inferiore di 2.

ES.:    U 23892 Th 23490 + a

La particella a viene emessa dall'elemento con velocità pari a 1/10 di quella della luce, si muovono in linea retta, ma essendo pesanti non compiono grandi percorsi. Poiché sono caricate positivamente, nel loro tragitto trovano elettroni e quindi si convertono facilmente e velocemente in Elio.


Sempre in natura esistono alcuni atomi che con il loro decadimento emettono particelle b , corrispondente all'elettrone 0-1 e. Le specie atomiche che emettono tale particella presentano un nucleo con più neutroni e meno protoni; ciò rende il rapporto molto piccolo e il nucleo instabile.

I neutroni liberano la loro parte negativa, facendo aumentare nel nucleo il numero dei protoni:

n 11 p + 0-1 e

Queste particelle emesse dal nucleo, nell'aria secca percorrono fino a 300 cm, ed hanno una penetrabilità più elevata rispetto alle a. Le particelle b sono un tipo di radiazione estremamente dannosa, perché oltrepassano lo spessore dell'osso, entrano nel midollo osseo e quindi alterano notevolmente l'ELITROPOIESI, che è la moltiplicazione dei globuli rossi, provocando molte animie (perdita di capelli, malformazioni fisiche, etc.). Una persona sottoposta a radiazioni di b vanno incontro a morte sicura.




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