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Petronio, Satyricon 83-84: L'ingresso in casa di Eumolpo
83 Ma ecco, mentre io litigo con i venti, entrò nella pinacoteca un vecchio canuto, dal volto tirato e che sembrava promettere non so cosa di grande, ma dall'abbigliamento non proprio elegante, 828h78i che senza dubbio risultava chiaro essere uno di quei noti degli intellettuali, che i ricchi sono soliti detestare. Egli dunque si fermò al mio fianco.
"Io, dice, sono un poeta[1] e, come spero, non di umile spirito, per lo meno se si deve credere piuttosto ai premi letterari, che anche agli ignoranti si suole conferire. "Dunque perché - mi potresti chiedere - sei tanto mal vestito?". Proprio per questo. L'amore per la cultura non ha mai fatto ricco nessuno.
Chi al mare s'affida, eleva se stesso con grande guadagno;
chi affronta guerre e battaglie, si cinge con l'oro;
il vile adulatore giace ubriaco sulla porpora colorata,
chi seduce le spose, pecca per ottenere premi.
Solo l'eloquenza trema nei panni coperti di brina,
e con voce povera invoca le arti abbandonate.
84 Senza dubbio è così: se qualcuno, nemico di tutti i vizi, comincia a seguire la retta via della vita, per prima cosa si attira l'odio per la differenza dei (suoi) costumi: infatti chi può approvare le cose diverse (dalle proprie)?
Poi coloro che badano ad accumulare le sole ricchezze, non vogliono che nulla sia sia più valutato fra gli uomini, di ciò che essi stessi possiedono. E così perseguitano, in qualunque modo che possono, gli amanti delle lettere, affinchè anche quelli sembrino essere posti sotto al denaro (=siano inferiori al denaro).
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