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Saraceni Arabiae incolae sunt; initium habent ab Assyriis et usque ad Nili cataractas pertinent. Numquam uno loco contenti sum: nam frequenter sedes mutant, quia nomades sunt et equorum camelorumque auxilio diversas regiones peragrant.
Es.
160 pag. 105
Arachne
Aracne era una fanciulla della lidia, non
illustre per nascita o per l'origine, 818j91i ma per l'arte; infatti tesseva tele con
grande abilità e ricamava con ago e fili.
Affinchè vedessero la sua opera meravigliosa, le ninfe stesse spesso lasciavano
i boschi e le fonti e si avvicinavano ad essa.
Ma lei era anche superbissima ,alla stessa Pallade spesso diceva:
"combatti con me: la vittoria sarà facile".
Quando udì queste cose, Pallade assunse la figura e la veste sdi una certa
vecchia e venne da Aracne.
Prima la ammonì affinchè con massima lode dimostrasse che lei fosse contenta
tra i mortali e poi si ritrasformò in dea.
E quella superbamente: "senza dubbio per la vecchiaia non sei padrona
della mente, se qualcuno ti è figlia nuova, ascolti queste parole".
"infatti con la mia arte stabilii di superare anche Pallade".
Allora Pallade lasciò la faccia di vecchia e svelò la sua natura divina e la
potenza.
Con la conocchia trafisse la fronte della fanciulla, cosparse con una pozione
magica il corpo.
Subito Aracne assunse l'aspetto di un ragno: avvenne la diminuzione della
testa, sui fianchi si aggiuneso molte gracili zampe, il ventre le crebbe
orribilmente , da lì emise un filo e lavorò la ragnatela.
Es. 171 pag. 112
Romani contra Carthaginenses pugnant
Nessuna vittoria fu gradita come quella dei romani, la cui
prima vittoria navale fu nella battaglia presso Milazzo contro l'esercito dei
Cartaginesi.
I Cartaginesi, avendo combattuto già spessissimo prima con navi guerriere,
erano più abili dei romani, ma il console Gaio Duilio superò essi con una
derisione segace.
Poi Marco attilio Regolo, dopo le molte enotevoli vittorie in mare e sull'isola
della Sicilia, portò le sue truppe in Africa dove, avendo combattuto
strenuamente, vinsero i Cartaginesi.
Ma il console, quando la guerra vantaggiosa portò la pace, giungendo nella
curva disse così:" Occorre, Senatore, mantenere l'animo energico in
battaglia, fino alla vittoria".
I Cartaginesi allora, avendo perso la speranza della vittoria, e essendo
disperati dalle loro cose, chiesero la guerra, superarono i romani e
ricevettero lo stesso regalo.
Quando tuttavia desiderarono la fine della guerra, misero un console
prigioniero in Italia per imporre la pace al senato.
Versione 223 pag. 150
Alessandro ordinò ai soldati di avere cura dei corpi e quindi
di essere pronti e armati al terzo giorno.Egli stesso scalò la cima del monte
alto,e con il volto lucente,fece un sacrificio ai dei del luogo come da uso
paterno. E già al terzo giorno,come era di norma,i soldati erano stati accolti
al suono della tromba;sia preparato il cammino che il combattimento;e
procedendo strenuamente,all'alba arrivarono ai luoghi stretti che dovevano
occupare.Gli esploratori indicavano che Dario era distante da lì 300
stadi.Allora ordina che l'esercito si posizioni e che le armi stesse siano alla
schiera. I contadini impauriti annunciarono l'arrivo dei nemici a Dario,il
quale a malapena credeva a...
Perciò una non piccola paura prese gli animi di tutti(sia quelli che erano
pronti alla battaglia che al cammino) velocemente presero le armi.Correndo di
qua presi dalla stessa fretta,e chiamando i suoi alle armi,incusse maggior
timore.Gli altri erano scappati sulla cima del monte affinché da li tenessero
di guardia l'esercito dei nemici;e la maggior parte dei cavalli fremevano.Ne
l'esercito discordante ne il comando di un unico intento,avevano turbato il
tutto con vari tumulti.
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