Violenta aggressione di un energumeno

greco

Violenta aggressione di un energumeno

Venuto a sapere che il ragazzo era da me, dopo essere giunto in casa mia di notte ubriaco e aver distrutto la porta, entrò n 616i81g el gineceo, dentro il quale vi erano mia sorella e le nipoti, che hanno vissuto con riservatezza così da vergognarsi di essere viste dai domestici. Questo allora giunse a tal punto di arroganza che volle andarsene non prima che i presenti e coloro che erano venuti con lui, pensando che egli facesse cose pericolose, presentandosi di fronte alle giovani fanciulle e orfane, lo cacciarono via di forza. E di tanto fu lontano dal pentirsi delle violenze compiute che, scoperto dove mangiavamo, compì un'azione molto riprovevole e molto sleale, se qualcuno non avesse visto la sua pazzia. Chiamatomi fuori da dentro, non appena uscii, subito tentò di colpirmi; poiché lo schivai, allontanatosi mi scagliò delle pietre. Non colpì me, ma fracassò la fronte, colpita da una pietra, di Aristocrito, che era giunto da me con lui.