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La lirica nel mondo greco

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La lirica nel mondo greco

La lirica è un genere letterario che nasce in Grecia e si sviluppa tra la fine del VII sec. a.C. e gi inizi del V a.C.


Contesto storico:

In questo periodo si diffondono sempre più le colonie greche in occidente (seconda colonizzazione) e in modo particolare in Italia meridionale anche se ne troviamo di notevoli anche in Spagna, Francia e Africa settentrionale.

Le cause della second 656f58g a colonizzazione furono: fame, miseria (per la morfologia del territorio) e lotte politiche (che determinarono l'espulsione di gruppi di popolazioni che con a capo un ecista (oikistes) emigravano in occidente).

L'occidente era considerato un eldorado poiché le sue terre erano ricche di boschi rigogliosi e copiosi corsi d'acqua, di montagne maestose e di vaste pianura.

La prima  colonia italiana fu Cuma. La Sicilia conobbe la sua prima colonia nel 728 a.C. per opera dei Calcidesi di Eubea. Dopo Naxos, venne colonizzata anche la zona di Catania. Questa colonia prese il nome di Katàne. La stessa popolazione si stanziò anche nelle zone che corrispondono all'attuale Lentini o Gela mentre Siracusa venne colonizzata dai Corinti.

La parte occidentale della Sicilia venne colonizzata dai fenici, che fondarono la fiorente "Sis" (attuale Palermo), ma abitata anche dai sicani e dagli elimi.



Le lotte politiche in Grecia

Le lotte politiche furono le maggiori cause della colonizzazione.

In Grecia, al tramonto dell'aristocrazia, emerse una nuovo gruppo sociale: il dèmos. Per le lotte buona parte di loro partiva per colonizzare nuovi territori ma rimaneva in contatto con la madrepatria richiedendo prodotti di artigianato. Questo processo permise al dèmos di arricchirsi e di conquistare un posto di rilievo nella società.

Dagli scontri all'interno delle poleis tra aristocratici e parte ricca del dèmos emerse la figura del turannos (che troviamo citato per la prima volta da Archiloco da Paro nel VII sec.a.C.). Un turannos è  un nobile che appoggia il popolo per migliorare la propria posizione diventando però arbitro delle contese cittadine. Il suo dominio spesso diventava violento e, infatti, il valore del suo nome acquistò pian piano un significato negativo. Non tutti i tiranni furono però cattivi (vedi Pisistrato ad Atene). La tirannide finì solo quando la parte più ricca del dèmos impose le sue idee e diede vita alla democrazia.

La poesia lirica

Nel mondo antico la lirica era un componimento poetico che presupponeva la musica, la poesia, il canto e la danza  e che si sviluppava come componimento soggettivo. La poesia lirica si chiama così per l'uso della lira o lurikos ovvero una piccola arpa con alcune corde sulle quali il poeta compieva la sua esecuzione. Si usavano anche altri strumenti musicali: timpani, chitarra, flauto (aulos).

Si distingue in:

Lirica monodica: "monos odè" (uno solo che canta) . Veniva eseguita da una sola persona che suonava e cantava accompagnata dallo strumento

Lirica corale: presupponeva il canto di un coro che danzava e cantava, oltre a recitare.

All'interno della poesia lirica si distinguono l'elegia e il giambo (sottogeneri di poesia che non potrebbe essere considerata lirica perché non presuppone l'uso della lira ma del flauto (elengòs). Vengono però considerati generi lirici perché hanno una forte caratterizzazione soggettiva.


Giambo: si sono ipotizzate tre possibili origini:

da "iaptoo" : scagliare qualcosa contro qualcuno visto che questa è una poesia d'attacco

da "iambè o iàmbe": serva della dea demetra che faceva battute spiritose per consolare la dea rapita dal dio Ade

dal tipo di metro usato ovvero il giambo (successione di sillabe in cui alla sillaba breve succede la singola lunga)   ( = giambo)

La poesia giambica  presuppone il trimetro ( tre metri) giambico. Ogni metro è formato da una coppia di giambi:



Elegia: si sono ipotizzate tre possibili origini:

da " e e leghein"(dire ahi ahi) . Probabilmente all'origine della poesia c'era il lamento funebre.

elegkos: flauto, strumento musicale su cui si componeva l'opera

dal tipo di metro. La poesia elegiaca si contraddistingue per l'uso del distico elegiaco: (2 metri: esametro + pentametro)





Canti lirici:

ditirambo: canto in onore di Dionisio da cui nascerà la tragedia (come dirà Aristotele)

epicedio: canto funebre dedicato alla morte degli animali

epicinio: canto per la vittoria in gara per gli eroi sportivi

epitalamio: canto composto per novelli sposi

imeneo: canto rivolto alla sposa

iporchema: canto composto da danza  e gesti mimici

treno (trenos): lamento funebre (delle perfiche)

peana: canto di vittoria per apollo

scolio: canto eseguito in un convito




Occasioni per  eseguire le performances liriche:

celebrazioni religiose (parteniche ad Atene)

nemee, olimpiadi, istimiche (ogni 4 anni) : lirica al vincitore

funerali e matrimoni (unici momenti nei quali la donna greca usciva da casa)

La lirica monodica era riservata a momenti più privati:

simposio (parte finale del pasto serale quando di discuteva e si ascoltavano poesie in modo particolare nelle eterie- associazioni di soli uomini che durante questo momento discutevano di donne, cavalli, guerra e politica- ). Le ragazze di buona famiglia si raccoglievano nei tiasi  ( associazioni femminili di sole donne con a capo una di loro - per esempio Saffo-) e si preparavano al matrimonio intrecciando fiori, imparando a cantare e ascoltando poesia lirica).






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