L'opera
- Omero punto di riferimento.
- Scopo ammaestrare e conservare la memoria di certi eventi e quindi a
celebrarli .
- Le Storie Erodotee guardano alla tradizione
aedico-rapsodica (per l'andamento non lineare della narrazione, per
l'inserimento di episodi secondari per rafforzare l'argomento principale,
per la prevalenza del momento invidiale sulle scene di massa e per la
ciclicità degli avvenimenti.
- Si differenzia dalla poesia perché:
è logos prosa
prodotto di una ricerca condotta
con le sole forze dell'intelletto umano.
è scritta e non orale .
Non frutto di ispirazione divina
ma ha elementi concreti e oggettivi
- Tradizione rapsodica novelle.
- Le novelle rispondono all' esigenza di narrare, infatti molti
racconti sono rielaborazioni di fatti storici realmente accaduti, il
genere novellistico nacque con Erodoto.
- Le storie sono divise in 2 blocchi omogenei
- Per i primi 4 libri e meta del 5 descrive usi e costumi dei popoli
non greci, per la restante sezione l'argomento prevalente è la storia
greca (liberazione della sudditanza Persiana delle città d'Asia).
Libri
- CLIO dopo un breve proemio Erodoto espone i motivi della secolare
ostilità tra greci e persiani, individuati in una seria di reciproci
rapimenti di donne, culminati nella guerra di troia. Poi concentra
l'attenzione su Creso, re di Lidia;lo storico narra le antiche vicende
della Lidi e anche quelle della dinastia dei Mermnadi fondata da Gige (di
cui Creso è discendente).Erodoto parla anche della Persia.
- EUTERPE prendendo il libro avvio del regno di Cambise e dalla tua
progettata invasione dell'Egitto, per risolversi in un lunghissimo logos sugli usi e i costumi egiziani, sulla geografia della regione
e sulla sua storia.
- TALIA all'inizio spedizione di Cambise con descrizione delle sue empietà
ed atti di ferocia. Intanto gli Spartani entrano in guerra con Policrate,
signore di Samo(scrive di come Policrate riuscì a farsi tiranno
dell'isola).Congiura ordita dai Magi contro Cambise, che muore e gli
succede Dario I. Poi discussione fra Dario e 2 notabili persiani per
individuare la migliore forma di governo tra democrazia, oligarchia e
monarchia(la preferita) . Conclusione:conquista persiana di Samo e
repressione di una rivolta in Babilonia.
- MELPOMENE carattere spiccatamente locografico. La prima metà parla della
campagna di Dario I contro Sciti. Poi digressione sulla Scizia e sugli
Iperborei. Discussione scientifica sulla forma della terra. 2° metà del
libro: logos sulla Libia.
- TERZICORE Guerre Persiane. I primi capitoli : raccontano della conquista
della Tracia da parte di Dario. Poi fase iniziali della rivolta
anti-persiana delle città greche d'Asia promosse da Aristagora, così
descrive Sparta ed Atene. Dopo gli iniziali successi degli insorti segue
la loro sconfitta.
- ERATO esaurisce il racconto della rivolta ionica. della conquista
persiana del Chersoneso, Erodoto prende spunto per inserire la figura di
Miliziade, futuro vincitore di Maratona. Dopo 2 spedizioni il libro si
chiude con la descrizione delle infruttuose campagne del vincitore
Milziade contro l'isola di Paro( proprio per questo Milziade morì ).
- POLIMNIO incentrato sulla 2° spedizione Persiana contro Atene e l'intera
Grecia,a guidarla è Serse. Si sofferma sia sull'apparato militare dei
persiani , sia sulle difese Greche .Scrive anche dei numerosi e poco
onorevoli dissidi da cui furono lacerati Spartani ed Ateniesi, che
portano all'inutile disastro delle Termopili. Unica digressione: sul
tiranno Gelone.
- URANIA descrive le ultime fasi della spedizione Persiana (invasione
dell'Attica e distruzione di Atene). Poi descrizione della celebre
battaglia di Salamina, nella quale Temistocle distrugge la flotta di
Serse. Alla fine digressione sulla monarchia Macedone.
- CALLIOPE tratta della seconda invasione dell'Attica tentata da Mardonio.
2 battaglie in entrambe la vittoria arride ai Greci e determina la
definita ritirata dei Persiani. Nel 478 gli Ateniesi conquistano la
roccaforte di Sesto ponendo fine ad ogni minaccia persiana.
Complessità
- primo tentativo di una "Storia Universale" che ha come fulcro la
Persia.
- lo schema storiografico di Erodoto può essere considerato
un'anticipazione di quello che si avrà con la storiografia "universale" di
Polibio.
- Non si sa se quante volte Erodoto abbia modifica l'impianto
strutturale e ideologico delle Storie, infatti l'opera è di dimensioni
fuori dal comune.
- Seconda solo ai poemi Omerici, quanto a estensione, è più vasta
anche di quella che scrive Tucidide.
- è probabile che lo scontro tra Europa e Asia fosse gia chiaro ad
Erodoto come tema centrale della sua opera e l'assoggettamento delle città
greche d'Asia al sovrano Barbaro potesse costituire un ottimo punto di
partenza per l'intera narrazione.
Greci e
barbari
- Erodoto riesce a sfruttare
il racconto dell'invasione Asiatica per creare efficaci momenti narrativi nei
quali i Barbari sono descritti mentre scoprono, increduli ed ammirati,
quei greci che dovrebbero rendere schiavi.
Nascita
della storia
- Per passare dalla logografia alla storia:
ricerche e analisi delle fonti di
informazione(fine verità ). Erodoto ritiene che la vista (όψις), sia
lo strumento informativo e più fedele. [idea della visone diretta
αυτοψια
e già nell'etimo dei sostantivi ιστορίη
(ricerca) e ίστωρ (testimone)]. Ma i limiti di questo
metodo sono evidenti
l'autopsia è superata dalla seconda fase dell'indagine l'ascolto [ακοη]. In questo tipo di indagine
Erodoto non si ferma alla prima testimonianza e quando ce ne sono varie tra di
loro contraddittorie a scegliere è il suo raziocino
[γνώμη] . Lo storico sa bene che i logografi
precedenti hanno usato molta fantasia e quindi ha la necessità di essere
ritenuto veritiero. Soluzione rapporto di fiducia con il pubblico. I limiti di Erodoto sono le influenze religiose.
Il celebre appellativo di pater
historiae non va inteso come apprezzamento per i risultati della ricerca.
Historia indica genericamente un racconto in
prosa concernente fatti antichi.
Pensiero
di Erodoto
- Erodoto era in possesso di una vastissima conoscenza culturale,
ampliatasi con i numerosi viaggi. Nello storico di Alicarnasso è importante l'esperienza diretta ( ogni
popolo infatti ritiene le proprie usanze le migliori e non è disposto a
cambiarle con quelle di nessun altro. Folle ed empio è cercare di imporre
con la forza i propri nomoi al altre genti.
Erodoto conclude che la
verità ( citando Pindaro) che la
consuetudine è la regina di tutte le
cose.
Concezione
etico-religiosa
- Tradizionale è la base
della formazione culturale di Erodoto, allo stesso modo anche
l'atteggiamento religioso.
- Dopo avere viaggiato tanto e avere conosciuto dei diversi si è
reso conto che la diversità sta solo nel nome e il sentimento che spinge
tutti i popoli a venerare le forze che dominano il mondo è dovunque
identico. Innaffi Erodoto non parla di un Dio preciso, ma del Dio o più
generalmente della divinità creatrice del mondo.
- Condanna l'uomo che esercita in maniera eccessiva e arrogante il
potere e ritiene invidiosa la divinità della felicità umana ( diminuendola
quando è eccessiva).
L'uomo
e il suo destino
- Erodoto non distingue l'influenza del fato della libera scelta
dell'individuo e sovrappone le 2 cose uomo erodoteo libero solo di adempire il proprio in conoscibile
destino.
Atene e
le guerre Persiane
- Passaggio da logografia a storiografia individuazione del compito storico che Atene si è assunta davanti
a tutta la Grecia dopo il suo trionfo sui Persiani.
- Furono gli Ateniesi a volere che l'ellade restasse libera, perciò
l'intera Grecia era debitrice della propria libertà ad Atene.
- Non si può considerare propaganda filo-ateniese perché Erodoto
appare intimamente convinto di questa verità storica.
Lingue
e stile di Erodoto
- Storie scritte in dialetto ionico che sia la madre lingua dell'autore,
sia la lingua in cui erano espresse la precedente produzione logografica,
la prosa scientifica e l'epica.
- Nonostante le " correzioni" della tradizone manoscritta restano
molte ed evidenti tracce del legame fra la lingua di Erodoto de quella
dell'epica, legame cui sono riconducibili le non rare forme Omeriche.
- Lo stile di Erodoto si
presente elegante fluido e vario, gli antichi lo definirono
λέξισ ποικίλη.